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Dazi Usa-Cina, Trump potrebbe non volere un'escalation della trade war (analisti)
Gli ultimi sviluppi indicano che la questione commerciale tra
Stati Uniti e Cina probabilmente andrà avanti più a lungo del
previsto. È di questo parere anche Keith Wade, chief economist
& strategist di Schroders. A livello di Pil, Schroders stima
che in entrambi i Paesi l’impatto sarà negativo, con un Pil
inferiore sia in Cina che negli Stati Uniti entro il 2020,
rispetto a uno scenario base in assenza di dazi. Tuttavia,
l’impatto sarà maggiore sulla Cina, a causa della sua maggiore
dipendenza dagli scambi commerciali. Anche Giappone ed Europa
vedranno un declino del Pil. Anche se le prospettive non
sembrano positive al momento, il presidente Trump potrebbe non
volere un’ulteriore escalation delle tensioni. "Un’estensione
dei dazi - sottolinea Wade - significherebbe spingere i prezzi
al rialzo su un’ampia gamma di beni di consumo, che
alimenterebbero a loro volta l’inflazione. Sebbene Trump abbia
dichiarato che sarà la Cina a pagare per i dazi, i dati
indicano che al momento a pagare siano i consumatori
statunitensi, poiché le aziende trasferiscono su di loro i
maggiori costi che devono affrontare". Milano, Finanza.com
 
Eurozona: l'inflazione sale all'1,7% annuo ad aprile
Il tasso di inflazione dell’Eurozona ha confermato le
previsioni del mercato nel mese di aprile. Secondo la lettura
finale dell'Eurostat, su base mensile l’indice dei prezzi al
consumo ha messo a segno un +0,7% che si confronta con il
precedente +1% e con le previsioni a +0,7%. Su base annua,
invece, l’inflazione dell'area euro è avanzata dell’1,7%, in
linea con le attese a 1,7% e con il risultato precedente a
1,7%. Milano, Finanza.com
 
marketinsight.it - OBBLIGAZIONI - TANTI DUBBI, POCHE CERTEZZE
Il weekend permetterà forse di metabolizzare meglio le
emozioni di una settimana complicata, ma difficilmente leverà i
tanti dubbi che affollano l'animo dei mercati. Le certezze sono
poche: una per tutte la robustezza del dollaro che comunque si
conceda qualche sbandamento ritrova immancabilmente il suo
sentiero che fa perno su[...]


Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 
Post elezioni europee, Borghi: 'se vogliono mantenere euro permettano a Bce di finanziare investimenti pubblici'
"Se vorranno mantenere l'euro, la soluzione è solo una:
investimenti pubblici finanziati direttamente dalla Bce". Così
l'economista leghista e presidente della Commissione bilancio
della Camera Claudio Borghi che, in un'intervista a La
Stampa,spiega la sua proposta: "Il parlamento europeo decide
una lista di 100 opere tipo la Tav o una diga in Sicilia, o
l'aeroporto di Berlino, su cui tutti sono d'accordo. E questo
costo va coperto dalla Bei che emette obbligazioni comprate
dalla Bce e finanzia così opere a fondo perduto. I tedeschi
dovranno spiegarmi perché no. Perchè Bce deve stampare denaro
solo per comprare titoli?». Nell'intervista Borghi nega
inoltre che lo spread si sia potuto impennare nei primi giorni
della settimana per effetto di dichiarazioni sue e del
vicepremier Matteo Salvini, relative alla possibilità di
superare i vincoli Ue su deficit e debito: «Ho fatto 20 anni
di borsa, appioppare la colpa delle oscillazioni a
dichiarazioni varie è una cosa ridicola. L'ultimo mese lo
spread è salito ogni giorno dopo la guerra dei dazi tra Trump e
Cina che ha portato a una discesa dei tassi tedeschi. Dare la
colpa a Salvini o Borghi, è propaganda spicciola». Milano,
Finanza.com
 
Post elezioni europee, Borghi: 'se vogliono mantenere euro permettano a Bce di finanziare investimenti pubblici'
"Se vorranno mantenere l'euro, la soluzione è solo una:
investimenti pubblici finanziati direttamente dalla Bce". Così
l'economista leghista e presidente della Commissione bilancio
della Camera Claudio Borghi che, in un'intervista a La
Stampa,spiega la sua proposta: "Il parlamento europeo decide
una lista di 100 opere tipo la Tav o una diga in Sicilia, o
l'aeroporto di Berlino, su cui tutti sono d'accordo. E questo
costo va coperto dalla Bei che emette obbligazioni comprate
dalla Bce e finanzia così opere a fondo perduto. I tedeschi
dovranno spiegarmi perché no. Perchè Bce deve stampare denaro
solo per comprare titoli?». Nell'intervista Borghi nega
inoltre che lo spread si sia potuto impennare nei primi giorni
della settimana per effetto di dichiarazioni sue e del
vicepremier Matteo Salvini, relative alla possibilità di
superare i vincoli Ue su deficit e debito: «Ho fatto 20 anni
di borsa, appioppare la colpa delle oscillazioni a
dichiarazioni varie è una cosa ridicola. L'ultimo mese lo
spread è salito ogni giorno dopo la guerra dei dazi tra Trump e
Cina che ha portato a una discesa dei tassi tedeschi. Dare la
colpa a Salvini o Borghi, è propaganda spicciola». Milano,
Finanza.com
Ma guarda che faccia tosta
 
Borghi su aumento IVA: 'teatrino promesse in Ue, ma a dicembre Moscovici non ci sarà più'
Come evitare l'aumento dell'Iva? A questa domanda ha
risposto, intervistato dal quotidiano La Stampa, Claudio
Borghi, economista leghista e presidente della Commissione di
bilancio della Camera: "L'aumento dell'IVA in bilancio da
anni è un semplice strumento contabile per mostrare deficit
calanti, ma gli impegni di spesa per l'anno successivo vengono
decisi in legge di bilancio. Noi non dobbiamo dei soldi a
qualcuno, semplicemente nel teatrino delle promesse in UE
abbiamo detto a Moscovici che faremo scendere deficit e debito.
Lui non ci sarà più a dicembre e le clausole si
ricontratteranno. Macron ha deciso che farà il 3,5% di deficit
e non è successo nulla". Alla domanda se il governo M5S-Lega
intenda finanziare la manovra in deficit, arrivando al 4% e
scaricando il costo su chi arriverà dopo, Borghi ha risposto:
«A chi arriva dopo si lascia il costo degli errori, non dei
deficit. Se l'economia continuasse a stagnare, bisognerebbe
farlo, da manuale, proprio per rilanciarla». Milano,
Finanza.com
 
Grafici cambi:
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