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marketinsight.it - OBBLIGAZIONI - LA PRIMA VOLTA DELLA CINA IN EURO
La Repubblica Popolare Cinese debutta sul mercato delle
emissioni in euro raccogliendo un importo complessivo di 4
miliardi suddiviso in tre tranche con scadenze rispettivamente a
7, 12 e 20 anni, scelta suggerita probabilmente per non entrare
in diretta concorrenza con le più tipiche durate di riferimento
dei benchmark a[...]


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Il discorso coinvolge qualsiasi ambito economico: il settore automobilistico, quello finanziario, il manifatturiero...
Il progresso tecnologico comporta la riduzione di forza lavoro umana con "macchine", che non solo costano meno nel medio periodo, ma non scioperano e non si organizzano in sindacati.
Ciò comporta che gli eventuali profitti maggiorati derivanti dall'aumento della produttività restano in mani private, e che le classi lavoratrici nel complesso si impoveriscono.

Si sono d'accordo ma il discorso che riguardo l'auto potrebbe essere moooolto più accentuato proprio perchè oltre il discorso tecnologico che hai spiegato sopra c'è anche il cambiamento da motore termico a motore elettrico che dal punto di vista puramente produttivo (rivista specializzata mi sembra di ricordare quattroruote) impegnerà a parità di auto 1/4 dei dipendenti.
Da qui io penso che sia la corsa alle aggregazioni da parte di produttori minori come FIAT e poi FCA e poi FCPSA (nome sparato a caso)
 
Per ota l'entità è pressochè ridicola, dell'azione QE neanche l'ombra, si scende e basta, come del resto da parecchie settimane. Ero tentato di mettere un chip a 143.13 di future ma stando al rimbalzo che ha fatto (tanto per stare a galla senza nessuna vivacità), direi che ho fatto bene a non comprare.

Questo è un momento buono per una ripartenza almeno 143.8
sperem
 
Germania, svolta sull’unione bancaria: “stallo deve finire”

Investing.com – La Germania apre sul processo di unione bancarie per arrivare ad un meccanismo unico di assicurazione sui depositi.
Ad annunciarlo è stato il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, il quale ha spiegato che si tratta di un processo indispensabile dopo che con la Brexit verrà meno il centro finanziario britannico.
La proposta di un’unione bancaria che protegga i depositi nel corso di crisi bancarie era stata proposta dalla Banca centrale europea, ma si era arenata sulle divisioni degli stati membri, tra cui la stessa Germania.
Il sistema di riassicurazione fungerebbe da supporto ai fondi nazionali, contribuendo a garantire che i governi possano onorare il loro obbligo legale di proteggere depositi fino a 100.000 euro in caso di crollo bancario.
Si tratterebbe di un passo “non irrilevante per la Germania”, ha spiegato Scholz in una intervista al Financial Times, ma “dopo anni di discussioni, lo stallo sul completamento dell’Unione bancaria deve finire”.
La proposta di Scholz abbina la sua offerta di assicurazione sui depositi con severe richieste di riforma per contribuire a mantenere la disciplina nella vigilanza e nella risoluzione delle banche e ridurre al minimo il rischio che la Germania possa essere penalizzata dai costi dei fallimenti bancari in altre parti d'Europa.
Queste condizioni rischiano di essere impopolari in molti altri paesi dell'UE, in particolare in quelli con sistemi bancari più deboli come l'Italia [?].
Le sue richieste includono la modifica delle norme UE sui capitali per eliminare gli incentivi per le banche ad acquistare grandi quantità di debito sovrano del proprio paese d'origine, ulteriori azioni per ridurre i crediti inesigibili nel sistema bancario dell'UE e l'istituzione di norme comuni europee sul calcolo degli utili imponibili delle società.
Qualora l’integrazione del settore finanziario non fosse completata, a rischio sarebbe il ruolo globale dell’Europa, aggiungeva il ministro.
Scholz ha sottolineato, inoltre, la necessità di un perfezionamento e armonizzazione dei sistemi di risoluzione delle crisi bancarie, oltre ai processi sulla riduzione dei crediti deteriorati, i quali devono passare anche attraverso l’assicurazione comune sui depositi.
Sui mercati europei, intanto, i titoli bancari si muovo in verde, con l’indice STOXX Banks EUR Price e l’italiano FTSE Italia All Share Banks che aggiungono l’1% in un contesto generale incerto.
Corrono i titoli bancari francesi, guidati da SocGen (+3%), seguita da BNP Paribas (PA:BNPP) e Credit Agricole (PA:CAGR) che guadagnano il 2%. Sulla stessa scia Deutsche Bank (DE:DBKGn), Unicredit (MI:CRDI), FinecoBank (MI:FBK), Commerzbank (DE:CBKG), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) e Banco Bpm (MI:BAMI).

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anche qui (sempre che non interpreto male io) il cetriolone ce lo prendiamo noi italiani...krazie cermania!
 
marketinsight.it - EUROZONA - VENDITE AL DETTAGLIO IN AUMENTO SOPRA LE ATTESE A SETTEMBRE
Le vendite al dettaglio del mese di settembre dell'Eurozona
hanno registrato un incremento dello 0,1% rispetto al precedente
mese, quando la variazione aveva invece evidenziato un aumento
dello 0,6% (dato rivisto da +0,3%). Gli analisti si aspettavano
una variazione sostanzialmente nulla. Il dato su base annua
evidenzia invece un rialzo[...]


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..analisi it10y...btp2029...oggi rottura supporto in essere a 139,54 dall 11092019...lentamente ma costantemente si scende..come Tutti in Europa...se i Supporti non tengono..si scende anche it30y..occhio
 

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