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ALNEWS19:37:02
(Alliance News) - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden martedì ha riconosciuto i problemi dagli americani per l'inflazione più alta degli ultimi quattro decenni, ma ha affermato che è la sua "massima priorità interna" e che è stata affrontata dalla Federal Reserve. "La Fed dovrebbe fare il suo lavoro e farà il suo lavoro", ha detto Biden in un discorso alla Casa Bianca. "Credo che l'inflazione sia la nostra principale sfida economica in questo momento e credo che lo pensino anche loro". L'aumento dei prezzi è al livello più alto dall'inizio degli anni '80, smorzando l'ottimismo economico mentre gli Stati Uniti emergono dalla chiusura per la pandemia di Covid e intaccando gravemente gli indici di approvazione di Biden. Biden ha affermato che l'aumento dei prezzi è causato principalmente dalle lacune nella catena di approvvigionamento globale per i beni manifatturieri poiché diversi Paesi riavviano le loro economie a velocità diverse. Affrontando un altro aspetto politicamente delicato, Biden ha affermato che starebbe valutando la possibilità di revocare le tariffe commerciali imposte dal suo predecessore Donald Trump alla Cina. "Ne stiamo discutendo in questo momento", ha detto ai giornalisti, aggiungendo che "non è stata presa alcuna decisione al riguardo". Biden è sotto pressione da alcuni ambienti per rimuovere i dazi nel tentativo di ridurre l'inflazione statunitense rendendo le importazioni più economiche. Trump ha imposto le tariffe per punire le presunte pratiche commerciali sleali da parte di Pechino. La revoca delle misure comporterebbe probabilmente un rischio politico per la Casa Bianca, che non vuole essere bollata come debole nei confronti della Cina. fonte: AFP Di Maurizio Carta; [email protected] Copyright 2022 Alliance News IS Italian Service Limited. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2022-05-10 19:36:10
 
ELTVILLE AM MAIN, Germania (Reuters) - Al momento la Bce non ha bisogno di un nuovo strumento per tenere sotto controllo lo spread tra rendimenti e dovrebbe invece concentrarsi su come far flettere l'inflazione.

A dirlo il consigliere Bce Joachim Nagel.



"(Gli spread sui bond) saranno in futuro uno degli indicatori che dovremo monitorare ma oggi non sono così sicuro che occorra davvero affrontarlo attraverso uno strumento ad hoc", ha detto Nagel a un evento.

"Per il momento il nostro mandato sembra chiaro e successivamente potremo affrontare la questione della frammentazione".



(Versione italiana Sara Rossi, editing Sabina Suzzi)

 
" Il mercato attende infatti indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve e sul ritmo con cui l'istituto centrale proseguirà nella stretta avviata nell'ultimo vertice. Per questo la parola d'ordine rimane "cautela": i timori per la tenuta della ripresa economica, alla luce della guerra in Ucraina e dei lockdown imposti dal governo cinese per fronteggiare le nuove ondate di Covid, non consentono infatti ai gestori di sbilanciarsi sull'azionario, come dimostrano anche i volumi di acquisti sui titoli di Stato che hanno portato lo spread BTp-Bund a rientrare sotto quota 200 punti base. "

 
Buongiorno.

"
Prezzo del gas in aumento
L’Ucraina continua a essere un’importante via di transito per il gas russo verso l’Europa anche dopo l’invasione russa del Paese il 24 febbraio, ma i rischi di interruzioni dovute alla guerra dominano ancora il mercato. «I prezzi del gas in Europa manterranno questo premio per il rischio geopolitico per il prossimo futuro», hanno affermato gli analisti di Stifel Chris Wheaton e David Round in una nota all’inizio di martedì 10 maggio. I prezzi del gas potrebbero rimanere alti per il resto del 2022 e del 2023, hanno affermato."

 




ALNEWS
09:42:02
FOREX MARKET: Dollaro in lieve calo, trader attendono l'inflazione USA
(Alliance News) - In attesa di conoscere i dati relativi all'inflazione statunitense e dopo aver visto che quella tedesca è salita di poco ad aprile - in linea con le stime e con i dati preliminari -, l'euro e la sterlina registrano una lieve forza nei confronti del dollaro mercoledì mattina. L'euro passa di mano a USD1,0549 contro USD1,0539 dell'ultima chiusura azionaria europea. La sterlina, invece, vale USD1,2324 da USD1,2307 di martedì sera. Tra le notizie macroeconomiche, il tasso di inflazione annua in Germania ha continuato ad aumentare nel mese di aprile, salendo al 7,4% ad aprile dal 7,3% di marzo su base annua, in linea con le stime del mercato. "Il tasso di inflazione ha così raggiunto il massimo storico per il secondo mese di fila dalla riunificazione tedesca", ha affermato Georg Thiel, presidente dell'Ufficio federale di statistica Destatis. Dalla Cina, l'inflazione dei prezzi al consumo è aumentata al suo ritmo più veloce in quasi mezzo anno, al 2,1% su base annua, aumentando dai livelli visti il mese precedente, con il danno della rigida strategia zero-Covid di Pechino che si è riflesso sempre di più nei dati economici, poiché le chiusure in città chiave come Shanghai hanno bloccato le catene di approvvigionamento e spinto in alto i prezzi dei trasporti. In attesa di capire come si sono mossi i prezzi al consumo negli Stati Uniti lo scorso mese, il gruppo di analisti di Commerzbank si è chiesto come reagirà il dollaro se l'inflazione dovesse sorprendere i mercati. "Non è del tutto chiaro come reagiranno i tassi di cambio dell'USD alla sorpresa della pubblicazione dei dati sull'inflazione di aprile. Un'inflazione al di sopra della mediana delle stime degli analisti di un aumento complessivo dello 0,2% su base mensile, con l'inflazione core mensile che si dovrebbe attestare allo 0,4%, sosterrebbe il dollaro poiché ciò segnalerebbe ulteriori e ancora più rapidi rialzi dei tassi della Fed?" "Ciò sarebbe appropriato se si presumesse che la Fed avrebbe dovuto aumentare il suo tasso di riferimento ben al di sopra dei livelli di inflazione per combattere un maggiore slancio dell'inflazione in modo che l'effetto - solitamente negativo per l'USD - dell'inflazione sarebbe sovracompensato", ha commentato Ulrich Leuchtmann di Commerzbank. D'altra parte, possiamo già vedere che il mercato considera circa il 3% come limite massimo per i tassi chiave statunitensi. Chiaramente, perché dal punto di vista del mercato il reale effetto economico - anche noto come "atterraggio duro" -, deve essere visto come così grave in quella fase che il mercato presume che la Fed non andrebbe oltre, ha aggiunto l'analista. "Non vi è alcun motivo per rivedere il punto di vista della Fed se il Bureau of Labor Statistics fornisce nuovi dati. Se rimane invariato, tuttavia, l'inflazione sorprendente al rialzo dovrebbe avere un effetto negativo sull'USD. Perché allora dovremmo aspettarci maggiori rischi di inflazione a medio e lungo termine senza che il mercato possa presumere un carry più alto in USD". "Lo ammetto: i prezzi di mercato e le aspettative in essi contenute non sempre reagiscono in modo così coerente. E, di conseguenza, la mia ipotesi è certamente molto rischiosa. Perché contraddice la naturale reazione del mercato. Tuttavia, almeno considerazioni di questo tipo potrebbero significare che i tassi di cambio dell'USD non reagiscono ai dati in modo monotono e senza battute d'arresto", ha concluso l'analista di Commerzbank. Sul fronte degli indici, quello del dollaro cala dello 0,2% a 103,7, quello dell'euro sale dello 0,1% a 109,8 e quello della sterlina flette dello 0,1% a 123,2. Secondo il team di analisti di ING, invece, "i mercati valutari globali appaiono oggi un po' più calmi, aiutati da una certa stabilità nei mercati degli asset cinesi. Nonostante il lockdown in corso a Shanghai, oggi, le azioni cinesi sono aumentate di oltre il 2% e il renminbi sembra aver trovato un supporto temporaneo". "Ricordiamo che il repricing della crescita e dei mercati degli asset cinesi nelle ultime settimane ha contribuito in modo determinante alla debolezza delle valute delle materie prime e dei cambi dei mercati emergenti e hanno fornito un ulteriore sostegno al dollaro. L'attuale stabilità, tuttavia, sembra fragile. Fino a quando non vedremo arrivare un importante sostegno fiscale in Cina o i responsabili politici non adotteranno una strategia alternativa al Covid - che sembra molto improbabile -, i rischi per USD/CNY rimangono sbilanciati nell'area 6,80". "Un altro problema che forse ha innervosito alcuni investitori di recente è stata la stablecoin TerraUSD che ha "spezzato il dollaro". Come stablecoin, in teoria è ancorato al dollaro 1:1 ma, attualmente, viene scambiato a 77 centesimi. Secondo quanto riferito, ha una capitalizzazione di mercato di solo USD16 miliardi ma gli sviluppi qui verranno seguiti da vicino per ciò che, se non altro, significano per stablecoin più grandi come Tether". Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo; [email protected] Copyright 2022 Alliance News IS Italian Service Limited. Tutti i diritti riservati.
 

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