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finalmente un segnale chiaro
VENDERE subito
La sua riflessione gilles1 deve essere circostanziata ed resa più completa con una sua memoria. Gli articoli dei quotidiani devono essere interpretati e presi con la giusta cognizione di causa. Disfarsi di qualcosa che ci si è sudato è molto difficile ed a questi prezzi ancor di più,anche perchè la maggioranza degli investitori ne uscirebbe in perdita. :stop: L'utente ha bisogno di rassicurazioni ed una spiegazione degna e non fuorviante . Buon giorno
 
(Alliance News) - I prezzi delle case nel Regno Unito sono rimasti sostanzialmente invariati nel mese di febbraio, secondo i dati forniti da Rightmove lunedì, in un segnale di fiducia degli acquirenti nonostante la solidità dei tassi ipotecari. La società immobiliare online ha dichiarato che il prezzo medio delle proprietà immesse sul mercato è stato di GBP362.452, in leggero aumento rispetto alle GBP362.438 di gennaio. Rightmove ha dichiarato che si tratta dell'aumento di febbraio più basso mai registrato, ma la lettura "potrebbe essere vista come un indicatore positivo per l'anno a venire". Si temeva che i prezzi delle case potessero crollare a causa dell'aumento dei tassi di interesse. I numeri di Rightmove suggeriscono che questo potrebbe non essere il caso. Il numero di potenziali acquirenti che hanno contattato gli agenti è aumentato dell'11% nelle ultime due settimane, rispetto al 2019, in quanto gli acquirenti tornano sempre più spesso sul mercato, ha dichiarato Rightmove. Con l'aumento della domanda, le vendite concordate sono ora in calo dell'11% rispetto al livello di "mercato più normale" del 2019. All'inizio dell'anno erano scese del 15% rispetto ai livelli precedenti al virus e del 30% in seguito all'annuncio del mini-bilancio di settembre, che ha fatto schizzare i tassi dei mutui alle stelle in mezzo alle turbolenze dei mercati finanziari. Il rapido aumento dei tassi ipotecari, avvenuto anche a seguito del mini-bilancio, è sceso negli ultimi mesi: i dati indicano che un mutuo fisso a cinque anni con un deposito del 15% avrebbe ora un tasso medio del 4,8%, in calo rispetto al 5,9% dell'ottobre 2022. Tuttavia, permane una carenza di immobili, con le proprietà disponibili in calo di quasi un quarto rispetto al 2019, mentre il numero di case in vendita è aumentato del 48% rispetto ai livelli minimi storici di un anno fa. "È un segnale positivo per il mercato vedere che molti acquirenti per la prima volta si stanno muovendo, anche se, nonostante i tassi medi dei mutui siano scesi, alcuni acquirenti per la prima volta saranno ancora esclusi dai loro piani originari e potrebbero dover cercare una proprietà più economica, risparmiare un deposito più grande o mettere in conto rate mensili del mutuo più alte", ha commentato Tim Bannister, analista di Rightmove. Di Harvey Dorset, Alliance News reporter, e tradotto da Claudia Cavaliere Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-20 07:48:16
 
(Alliance News) - Altri due funzionari della Federal Reserve hanno segnalato che sono in arrivo altri rialzi dei tassi, anche se uno di loro ha una preferenza per il "percorso di 25 punti base", ha riferito Bloomberg. In occasione di eventi separati, il presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin e il governatore della Fed Michelle Bowman hanno suggerito che i tassi devono ancora essere aumentati. "Dovremo continuare ad aumentare il tasso dei fondi federali fino a quando non inizieremo a vedere molti più progressi", ha spiegato Bowman in un evento a Nashville, Tennessee, secondo Bloomberg. Barkin, invece, ha dichiarato ai giornalisti che i tassi devono continuare a salire, anche se preferisce incrementi di 25 punti base. "Ci dà la flessibilità necessaria per reagire", ha dichiarato Barkin, secondo quanto riportato da Bloomberg. bloomberg.com/news/articles/2023-02-17/fed-s-barkin-favors-quarter-point-rate-hikes-for-flexibility?leadSource=uverify%20wall Giovedì due funzionari della Federal Reserve, Loretta Mester e James Bullard, si sono espressi a favore di un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base da parte della banca centrale statunitense nella prossima riunione di marzo. La retorica da falco ha alimentato i timori dei mercati che i tassi di interesse possano rimanere più alti a lungo, facendo scendere i titoli azionari. Di Eric Cunha, Alliance News news editor, e tradotto da Claudia Cavaliere Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-20 08:59:45
 
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Pag.1-5 Italia Oggi Sette di oggi.
 
Ultima modifica:
La sua riflessione gilles1 deve essere circostanziata ed resa più completa con una sua memoria. Gli articoli dei quotidiani devono essere interpretati e presi con la giusta cognizione di causa. Disfarsi di qualcosa che ci si è sudato è molto difficile ed a questi prezzi ancor di più,anche perchè la maggioranza degli investitori ne uscirebbe in perdita. :stop: L'utente ha bisogno di rassicurazioni ed una spiegazione degna e non fuorviante . Buon giorno

i giornali di Confindustria tendono sempre a creare l'opportunità
per scaricare sul retail le posizioni di banche e assicurazioni

il rialzo dei tassi continuerà, quindi è immaginabile che borse e bonds si adegueranno
quindi il retail ha convenienza a vendere e comprare a prezzi più bassi

se, poi, arriva la Recessione, il calo delle borse sarà ancora più accentuato
vero che i bonds potrebbero beneficiare di un ennesimo QE
ma le banche centrali sono sempre lente a decidere e il famoso caso di
Trichet insegna
 

Websim.it
11:32:33
FOREX - I Falchi della Fed spingono il Dollaro ai massimi dell'anno. L'Analisi Tecnica a WallStreet

FATTO
Cross Euro Dollaro (1,069). Il Dollaro è poco mosso e oscilla sui massimi delle ultime sei settimane.
Il primo evento di rilievo della settimana, per quello che riguarda il fronte macroeconomico, è domani, martedì, quando escono sia in Europa che negli Stati Uniti gli indici PMI.

Mercoledì la Federal Reserve pubblica i verbali dell'ultima riunione del Federal Open Market Committee di gennaio.
Il Dollaro ha recuperato circa tre punti percentuali dai minimi di febbraio, tornando sui livelli di inizio 2023.
Alla base del rialzo ci sono per lo più fattori collegati allo scenario macroeconomico, dominato in questa fase dalle persistenti tensioni sull'inflazione.
Se è ormai assodato che i mercati hanno metabolizzato lo scenario di tassi più alti, la partita ora si gioca sulla loro entità ed è inevitabile che ogni singolo dato macro venga ponderato con il bilancino dell'orefice.
Giovedì 16 marzo sono usciti i dati Usa relativi ai prezzi alla produzione (Indice PPI) ed al mercato del lavoro.
L'indice dei prezzi alla produzione (PPI) è un indicatore inflazionistico che di solito anticipa il livello di inflazione, ecco perché è tenuto in alta considerazione dai banchieri centrali. Infatti, i prezzi alla produzione, per logiche di mercato, prima o poi si trasferiscono su quelli al consumo.
Il PPI mese su mese, di gennaio ha mostrato un incremento del +0,7%, dal -0,2% del periodo precedente (dato revisionato). Gli analisti si aspettavano +0,4%. Il dato, depurato dalle componenti più variabili degli alimentari e dell'energia, è aumentato del +0,5%, dal +0,3% precedente, peggio delle attese di +0,3%.
Anno su anno, l'incremento è stato pari al +6%, dal +6,5% precedente, peggio delle attese di +5,4%. Escluse le componenti volatili, è stato del +5,4%, dal +5,8% del periodo precedente, e peggio delle attese di +4,9%.
A questo dato si è aggiunto quello relativo al mercato del lavoro, anch'esso molto attenzionato dalla Fed, in quanto l'incremento del numero dei salariati innesca un aumento dei consumi, foriero a sua volta di un rialzo dei prezzi.
Dai dati di giovedi è emerso che il numero di cittadini americani che hanno presentato nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana precedente è calato inaspettatamente.
Tutto questo ha dato corda ai cosiddetti "fachi" della Fed, come vengono chiamati i membri più inclini alle politiche restrittive.
Il presidente della Fed di St Louis, James Bullard, si è dichiarato favorevole a ulteriori aumenti dei tassi, che porterebbero i costi di finanziamento a circa il 5,25%-5,5%. Il target della Fed è attualmente compreso in un range tra il 4,5% e il 4,75%, dopo essere passato dallo 0% allo 0,25% a marzo 2022. A Bullard ha fatto eco Loretta Mester della Fed di Cleveland.
Secondo gli analisti i dati macro, insieme al tono "duro" adottato da Bullard, hanno spinto al rialzo la divisa Usa, nei confronti delle principali valute del globo, con la prospettiva di un aumento dei tassi più sostenuto da parte della Fed.
EFFETTO
Analisi Tecnica.
La discesa del Dollaro partita in ottobre, dal minimo degli ultimi venti anni toccati a 0,9535, ha spinto il cross a ridosso del primo importante ostacolo intorno a 1,1059, che ha puntualmente avviato una fase di assestamento/recupero.
Si consideri che il superamento stabile di area 1,12/1,13 porterebbe probabilmente all'inversione del trend rialzista del Dollaro, che persiste dal 2008 con obiettivi intorno a 1,20/1,23.
Operatività. Alla luce degli ultimi eventi, si conferma il suggerimento di sfruttare il rialzo del cross nel range 1,10/1,125 per comprare Dollari USA in ottica di diversificazione. In direzione opposta, posizionarsi in area 1,04 per prendere profitto sul Dollaro e tornare ad accumulare euro.
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Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Long USD Short EUR
Isin: JE00B3QQ4551


Per puntare su una rapida svalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Short USD Long EUR
Isin: JE00B3T3K772

Per investire senza leva sulla rivalutazione del Dollaro è disponibile il seguente:
db x-trackers II Fed Funds Effective Rate UCITS (EUR)
Isin LU0321465469

Performance da inizio 2023: +1,0%
L'Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L'Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell'area Dollaro USA. L'Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

websim.it
Leggi la notizia sul sito websim.it

Emissione News: 2023-02-20 10:30:39
 
Purtroppo le edicole sono già quasi tutte chiuse leosoier e che da tempo c'è questa triste realtà e lo noto girando l'Italia .IL problema oltre a questo fenomeno che è molto grave ora c'è un mucchio di soldi da sborsare con il bonus 110% e che a mio modo di vedere (lo scrissi mesi fa) è di oltre 100 miliardi. Ne verrebbero coperti solo una decina a conti fatti, dal governo! Un azzardo che non ci dovevamo e possiamo permettere. Se ho i soldi da ristrutturare casa lo faccio(magari in economia) ma non come è successo nei tre anni dietro e pure i prezzi li hanno gonfiati tre volte sul prezzo del materiali e le ditte che volevano fare una grande cresta devono desistere. Personalmente su dei lavori ho visto fatture di pittura di immobili oltre che raddoppiate e cosi non arriva molto lontano . Adesso ci si rimette tutti, buona sera. PS: Io non compro pacchetti di crediti spacchettati..cosa siamo al mercato rionale di chi rilancia di più?

Ciao e un b giorno, appunto con questi crediti "Bonus 100%" loro vorrebbero impacchettare un bel "BTP-Italia crediti-Incagliati" destinati a qualche ingenuo di turno...
Se fossero onesti, il rating dovrebbe essere (B-) "argentino".
 
Ciao e un b giorno, appunto con questi crediti "Bonus 100%" loro vorrebbero impacchettare un bel "BTP-Italia crediti-Incagliati" destinati a qualche ingenuo di turno...
Se fossero onesti, il rating dovrebbe essere (B-) "argentino".
Non hanno limiti all'indecenza..un po come facevano con i pronti contro termine (all'inizio con l'online )le banche mettevano come sottostante obbligazionario subordinato invece di titoli governativi. I più nemmeno se ne accorgevano ma il rischio è alto..pure ad un mese! Ciao
 
Rialzi tassi Bce continueranno oltre marzo; picco in estate - Rehn
Oggi 16:22 - RSF
FRANCOFORTE, 20 febbraio (Reuters) - La Banca Centrale Europea dovrebbe continuare ad aumentare i tassi di interesse oltre marzo e il picco dei tassi, che Francoforte dovrebbe poi mantenere invariato per qualche tempo, potrebbe essere raggiunto durante l'estate, ha detto il governatore della banca centrale finlandese Olli Rehn a un giornale tedesco.

La Bce ha aumentato i tassi di 3 punti percentuali al 2,5% da luglio scorso e ha già promesso un altro aumento di mezzo punto percentuale a marzo, temendo che l'ostinata crescita dei prezzi possa portare al consolidamento dell'elevata inflazione.

I mercati al momento attuale prevedono che i tassi della Bce raggiungano il picco a quota 3,7% circa entro la fine dell'estate, il che suggerisce che gli investitori si attendano ancora diversi rialzi dei tassi anche al di là della mossa già prevista per marzo.

"Con un'inflazione così alta, ulteriori rialzi dei tassi oltre marzo sembrano probabili, logici e appropriati", ha detto Rehn al tedesco Börsen-Zeitung. "È importante che si raggiunga il livello restrittivo e che si rimanga a quel livello per qualche tempo", spiega il banchiere.

"Presumo che raggiungeremo il tasso terminale nel corso dell'estate", ha detto Rehn, considerato un moderato all'interno del Consiglio direttivo.

Rehn ha affermato che la componente di fondo dell'inflazione, che sta continuando a crescere, rimane una preoccupazione fondamentale, e sarebbe "difficile immaginare" una fine dei rialzi dei tassi con l'inflazione di fondo, ancora elevata ed in crescita.
 

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