JPMorgan: +9% utile I trim a 14,6 mld $, sopra stime, ricavi +8% a 45,3 mld
Dimon: notevole turbolenza economia, effetto negativo dazi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 apr - JpMorgan Chase ha chiuso il primo trimestre con utili e ricavi in rialzo e sopra le aspettative, ma l'amministratore delegato Jamie Dimon ha messo in guardia sulle "notevoli turbolenze del quadro economico" e sui potenziali effetti negativi di una guerra commerciale. La banca newyorkese nei tre mesi a marzo ha riportato profitti per 14,64 miliardi di dollari, 5,07 dollari per azione, in rialzo del 9% rispetto ai 13,419 miliardi, 4,44 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno scorso, meglio dei 4,61 dollari previsti dal consensus. I ricavi reported sono saliti dell'8% a 45,31 miliardi, mentre quelli managed sempre dell'8% a 46,014 miliardi, contro attese per 44,11 miliardi. Le masse gestite sono salite del 15% anno su anno a 4.100 miliardi di dollari. Come spiegato da Dimon, pero', restano nubi all'orizzonte: "L'economia sta affrontando notevoli turbolenze (tra cui quelle geopolitiche), con potenziali effetti positivi grazie alla riforma fiscale e alla deregolamentazione, ma anche con potenziali effetti negativi provocati da dazi, guerre commerciali, un'inflazione persistente, elevati deficit fiscali e prezzi degli asset e volatilita' ancora elevati. Come sempre, speriamo per il meglio, ma prepariamo lo societa' per un'ampia gamma di scenari", ha detto, spiegando che la banca "resta impegnata a fare l'interesse dei clienti e delle comunita', comprese persone e aziende", perche' "la solidita' del nostro bilancio consente alla societa' di essere un pilastro, soprattutto durante periodi di volatilita' o di difficolta'".
Wells Fargo: utile I trim a 4,89 mld $ (+6%) grazie a gestione patrimoniale
Commissioni consulenza e intermediazione +7% (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 apr - L'utile di Wells Fargo e' cresciuto nel primo trimestre 2025 grazie alla performance della sua attivita' di gestione patrimoniale. L'utile netto e' salito a 4,89 miliardi di dollari, pari a 1,39 dollari per azione. Questo dato migliora del 6% i 4,62 miliardi di dollari, pari a 1,20 dollari per azione, dell'anno precedente. Le commissioni di consulenza sugli investimenti e le commissioni di intermediazione fatte segnare dal quarto maggiore istituto di credito statunitense sono aumentate del 7%, raggiungendo i 3,17 miliardi di dollari nel trimestre, trainate dall'aumento delle commissioni basate sugli asset. Il calo dei mercati azionari registrato nel primo trimestre dell'anno si dovrebbe far sentire maggiormente, secondo gli analisti, nel secondo trimestre.
Banche USA tutto bene, no? A parte che JPM scrive, tra i potenziali fattori negativi, "prezzi degli asset ancora elevati".
Però (stranamente) le banche non fanno previsioni precise sul futuro.