[FONT=Trebuchet MS, Arial] Turchia e FMI, la situazione[/FONT]
[FONT=Trebuchet MS, Arial]Giovedì, giugno 04 Kristin Lindow, analista di Moody´s Turchia, ha affermato che un eventuale accordo col Fondo Monetario Internazionale non influenzerà il rating del credito turco, aggiungendo che saranno necessarie misure finalizzate a rispondere all´attuale fase di incertezza.
La Lindow afferma che le attuali incertezze dei mercati nei confronti della Turchia sono proprio legate alla possibilità di conclusione di un accordo col Fondo, una mossa che da tempo è attesa da molti investitori. Il Governo turco è da tempo impegnato in negoziati col Fondo per la conclusione di un nuovo accordo di finanziamento, che dovrebbe ammontare a circa 45 miliardi di dollari, giudicato cruciale per stimolare la fiducia degli investitori in una fase di recessione economica. Le due parti non sono finora riuscite a raggiungere un accordo per sostituire il precedente finanziamento, scaduto nel maggio 2008, del valore di 10 milioni di dollari. In particolare, le due parti sarebbero in disaccordo sulla spesa dei comuni. Scadenze elettorali e rimpasti di Governo hanno ritardato ulteriormente i negoziati. Una missione del Fondo è attesa nelle prossime settimane in Turchia per dare nuovo slancio ai negoziati.
Secondo le agenzie di rating, un mancato accordo col Fondo renderebbe necessario per la Turchia un nuovo programma a medio termine, che richiederà finanziamenti esteri compresi tra i 20 e i 30 miliardi di dollari. La ripresa economica dipende fortemente dall´andamento della domanda domestica, e ciò potrà avvenire grazie a misure di finanza pubblica.
Sia il Ministro dell´Economia che il Governatore della Banca Centrale hanno comunque affermato la necessità di prevedere un piano alternativo nel caso di definitivo fallimento dei negoziati col Fondo. Il mondo imprenditoriale giudica tuttavia tale accordo imprescindibile per poter mettere al riparo l´economia turca, che nel corso del 2009 potrebbe subire una contrazione del 5 per cento.
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