Sud africa
Il fondo monetario elogia le politiche economiche del Sud Africa Monday 15 March 2010 Dominique Strauss-Kahn, Direttore del Fondo Monetario internazionale, ha elogiato le politiche economiche del Sud Africa, la cui risposta alla crisi finanziaria globale è stata appropriata e tempestiva. ''Uno stimolo fiscale di circa 800 miliardi di Rand (circa 80 milioni €) e l'abbassamento dei tassi d'interesse di cinque punti percentuali hanno contribuito a proteggere il paese dalle ricadute della recessione mondiale'', ha sottolineato Strauss-Kahn, che ha anche notato come la politica di inflation targeting -altro argomento controverso per i sindacati- si sia rivelata appropriata per un'economia come il Sud Africa. ''E 'una politica che deve essere presa con una certa flessibilità'', ha detto, ricalcando le osservazioni del Ministro Gordhan in occasione della presentazione del bilancio nazionale, lo scorso mese di febbraio.
La Banca Centrale ha ripetutamente sostenuto che è indispensabile tener conto di una serie di altri fattori, tra cui la crescita e l'occupazione, al momento di fissare i tassi di interesse. Ma il suo mandato ufficiale è quello di mantenere l'inflazione all'interno di un intervallo obiettivo del 3 - 6%.
Strauss-Kahn ha affermato che il Sud Africa ha anche una responsabilita’ a livello mondiale, dopo essere diventata membro del Gruppo dei 20.
''Ciò che è nuovo è il ruolo che il Sud Africa può svolgere nella governance mondiale'', ha detto. Il Sud Africa ha fornito una voce sia per il continente che per gli altri paesi in via di sviluppo che è stata presa in considerazione dai governi del G-20.
Strauss-Kahn ha anche sottolineato che i paesi africani si stanno riprendendo dalla crisi globale, allo stesso ritmo del resto del mondo, soprattutto perché hanno seguito le giuste politiche in anticipo.
Per quanto riguarda lo Zimbabwe, il paese necessita di accumulare buoni risultati prima che il FMI prenda in considerazione l'erogazione di nuovi prestiti. I suoi problemi non sono solo economici, ma anche politici e il FMI ha sempre avuto preoccupazioni in merito alla governance della sua banca centrale. Ciononostante, il Fondo ha ripristinato i diritti di voto dello Zimbabwe il mese scorso.
Essi erano stati ritirati nel 2003, dopo il fallimento del paese nel restituire i debiti.