* La svolta della Turchia verso politiche economiche ortodosse è "reale"?
Capital Economics dubita e stima che sia molto probabile che il paese tornerà alla sua vecchia tattica e si troverà di nuovo ad affrontare una crisi enorme.
* La Turchia è stata sull'orlo di una massiccia crisi della bilancia dei pagamenti per la maggior parte del 2020, ma un brusco cambiamento di politica a novembre che ha coinciso con la riorganizzazione del gruppo "economico" di Erdogan ha portato ad un cambiamento nelle prospettive del paese, osserva Capital Economics.
* I commenti di Erdogan secondo cui la Turchia avrebbe bisogno di "ingoiare una pillola amara" e "concentrarsi maggiormente sull'acquisizione di fiducia e credibilità nelle sue politiche economiche" sono stati presto seguiti da un forte aumento dei tassi di interesse da parte della banca centrale (CBRT).
* Ci sono sicuramente ragioni di ottimismo, osserva Capital Economics. La "svolta" del presidente Erdogan e la dichiarazione che ha accompagnato la decisione della banca centrale erano nella giusta direzione in termini di "psicologia" del mercato. Il rialzo dei tassi è stato sostenuto anche da ulteriori miglioramenti della politica, soprattutto in relazione al settore bancario. Il recente rally della Lira potrebbe continuare nei prossimi mesi, sottolinea la casa.
* Tuttavia, ha sottolineato di mantenere un alto grado di scetticismo e dubbio che il miglioramento nel processo decisionale di Erdogan e della Turchia in generale durerà.
* Se la storia ha qualcosa da mostrare, sottolinea, è che il passaggio all'approccio ortodosso alla politica in Turchia tende a durare non più di 1-2 anni prima che il ribaltamento della lira turca provochi un'inversione di tendenza nella politica del governo.
* E quello che è certo, come sottolinea Capital Economics, è che Erdogan è ben lontano dall'abbandonare le sue visioni economiche non convenzionali. Se la ripresa economica della Turchia ha difficoltà a riprendere lo slancio ed essere forte, se l'inflazione rimane alta e la Lira si allontana dal suo trend rialzista, Erdogan potrebbe decidere che l'approccio ortodosso non funziona e tornerà ai suoi vecchi metodi.
* Capital Economics fa riferimento anche alla minaccia di sanzioni contro la Turchia, che, come sottolinea, non proviene solo dagli Stati Uniti, ma anche dall'UE, poiché la politica estera sempre più bellicosa del paese la pone in contrasto con le strategie degli alleati.
* Finora, le sanzioni - come quelle relative all'acquisto di attrezzature per la difesa russa dalla Turchia - sono state lievi e riguardano principalmente individui o entità specifici.
Tuttavia, ci sono poche indicazioni che Erdogan cambierà tattica e, pertanto, sono molto probabili ulteriori e più forti misure da parte degli Stati Uniti e / o dell'UE.
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Analisi di Capital Economics