Giontra
Forumer storico
Ciao IlPorcospino
in questo articolo sono analizzati un po meglio,
e in modo più convincente a mio parere,
i motivi del taglio del Tus da parte della Banca Centrale.![Smile :) :)](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
TURCHIA: PREOCCUPA LIVELLO DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI
(ANSAmed) - ANKARA, 21 DIC - La Banca Centrale turca ha reso noto che il deficit delle partite correnti turche ha raggiunto ad ottobre scorso i 40,8 miliardi di dollari (5,6% del Pil). Per il solo mese di ottobre 2010 il deficit delle partite correnti ammontava a 3,7 miliardi di dollari (mentre ad ottobre 2009 si era registrato un surplus di 332 milioni di dollari). Per fronteggiare questa preoccupante situazione, come rileva una nota dell'Ice di Istanbul, il vicegovernatore della Banca Centrale Erdem Basci aveva preannunciato il taglio dei tassi di interesse ed un aumento delle riserve che le banche devono avere presso la Banca Centrale. In una nota apparsa sul sito web dell'Istituto, Basci sottolineava le nuove tendenze del mercato economico internazionale che evidenziano ingenti flussi di capitale verso le economie emergenti come la Turchia. Da questa situazione ''deriva un aumento nei rischi di surriscaldamento dell'economia, di bolle speculative e di over-borrowing, nonche' una minaccia alla stabilita' finanziaria'', si legge nella nota.
Un deficit delle partite correnti si verifica quando il totale delle importazioni di un Paese risulta superiore al totale delle sue esportazioni: questo genere di situazione trasforma il Paese in un debitore netto nei confronti del resto del mondo. Secondo diversi analisti, il deficit in Turchia aumenta perche' la domanda interna attira beni di importazione e materie prime dall'estero ed il conseguene deficit viene finanziato con flussi di capitale a breve termine e non con investimenti a favore del settore produttivo. Gli acquisti dall'estero di asset finanziari turchi sono aumentati a 15,5 miliardi di dollari nei primi 10 mesi del 2010, dai 730 milioni dello scorso anno e nel solo mese di ottobre sono stati acquistati dall'estero 969 milioni di dollari in azioni e 1,5 miliardi di dollari in bond.
in questo articolo sono analizzati un po meglio,
e in modo più convincente a mio parere,
i motivi del taglio del Tus da parte della Banca Centrale.
TURCHIA: PREOCCUPA LIVELLO DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI
(ANSAmed) - ANKARA, 21 DIC - La Banca Centrale turca ha reso noto che il deficit delle partite correnti turche ha raggiunto ad ottobre scorso i 40,8 miliardi di dollari (5,6% del Pil). Per il solo mese di ottobre 2010 il deficit delle partite correnti ammontava a 3,7 miliardi di dollari (mentre ad ottobre 2009 si era registrato un surplus di 332 milioni di dollari). Per fronteggiare questa preoccupante situazione, come rileva una nota dell'Ice di Istanbul, il vicegovernatore della Banca Centrale Erdem Basci aveva preannunciato il taglio dei tassi di interesse ed un aumento delle riserve che le banche devono avere presso la Banca Centrale. In una nota apparsa sul sito web dell'Istituto, Basci sottolineava le nuove tendenze del mercato economico internazionale che evidenziano ingenti flussi di capitale verso le economie emergenti come la Turchia. Da questa situazione ''deriva un aumento nei rischi di surriscaldamento dell'economia, di bolle speculative e di over-borrowing, nonche' una minaccia alla stabilita' finanziaria'', si legge nella nota.
Un deficit delle partite correnti si verifica quando il totale delle importazioni di un Paese risulta superiore al totale delle sue esportazioni: questo genere di situazione trasforma il Paese in un debitore netto nei confronti del resto del mondo. Secondo diversi analisti, il deficit in Turchia aumenta perche' la domanda interna attira beni di importazione e materie prime dall'estero ed il conseguene deficit viene finanziato con flussi di capitale a breve termine e non con investimenti a favore del settore produttivo. Gli acquisti dall'estero di asset finanziari turchi sono aumentati a 15,5 miliardi di dollari nei primi 10 mesi del 2010, dai 730 milioni dello scorso anno e nel solo mese di ottobre sono stati acquistati dall'estero 969 milioni di dollari in azioni e 1,5 miliardi di dollari in bond.