Obbligazioni valute high yield TURCHIA bond in usd e lira turca

acquisto BEI ?

Comunque, personalmente, ri-guarderei un pò cosa offre il mercato in ambito BEI o simili .... adesso guardo e poi ti dico qualcosa in merito ai TEMPI .
 
Turchia: le previsioni della Commissione Europea
Lunedì, maggio 18

Per il 2010 è prevista una lieve ripresa, con una crescita dell´economia attorno al 2,2 per cento. L´inflazione dovrebbe tenersi al di sotto delle previsioni della banca centrale, al 7,3 per cento - contro il 7,5 - nel 2009 e al 6,3 nel 2010, contro il 10,4 per cento del 2008. La crescita della disoccupazione e il ristagno dei salari porteranno ad una riduzione del costo del lavoro in termini reali, facilitando i processi di ristrutturazione nell´economia turca.Nel 2009 il deficit corrente dovrebbe scendere all´1,75 per cento del PIL; la disoccupazione dovrebbe salire al 13,1 per cento nel 2009, per poi scendere al 12,9 nel 2010, rispetto al 9,4 per cento del 2008. Il deficit commerciale raggiungerà il 3,1 per cento del PIL nel 2009 e il 4,1 nel 2010 rispetto al 7,2 per cento del 2008. La contrazione nella domanda interna ed estera e la caduta del settore manifatturiero dovrebbero portare nel 2009 a un calo del PIL turco del 3,75 per cento, secondo le ultime previsioni della Commissione Europea.

 
Turchia: inflazione in calo
Martedì, maggio 19


[FONT=Trebuchet MS, Arial] L´inflazione su base annua è diminuita in Turchia in aprile al 6,13 per cento, secondo gli ultimi dati diffusi dall´istituto di statistica. L´indice dei prezzi al consumo è cresciuto di solo lo 0,2 per cento tra marzo e aprile, dopo che un incremento dell´1,1 p.c. nel mese precedente aveva portato l´inflazione annua al 7,89 per cento.

La banca centrale turca ha recentemente affermato che l´obbiettivo del 2009 è di ottenere un´inflazione al 7,5 per cento. Nell´ultimo trimestre del 2008 l´economia turca ha subito una contrazione del 6,2 per cento e la crescita dell´intero anno si è ridotta all´1,1 per cento.

[/FONT]
 
Turchia: cresce la fiducia dei consumatori

Data: Mercoledì, maggio 20
[FONT=Trebuchet MS, Arial] L´indice della fiducia dei consumatori è cresciuto in aprile dell´8 per cento su base mensile, passando da 74,77 a 80,75 punti, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca Centrale.
La crescita della fiducia dei consumatori è frutto del miglioramento delle prospettive sull´andamento del potere di acquisto - in particolare rispetto ai beni durevoli - e alle opportunità occupazionali. E´da notare comunque che l´indice è costruito in modo da riflettere un outlook positivo quando è al di sopra di un valore di 100, negativo quando è al di sotto: nonostante quindi la fiducia dei consumatori turchia stia migliorando, le prospettive restano comunque pessimiste.

[/FONT]
 
Turchia/ Accordo con Fmi potrebbe slittare all'autunno -
C'è chi pensa che Erdogan stia prendendo tempo

Istanbul, 26 mag. (Apcom-Nuova Europa) - Rischia d'allontanarsi ulteriormente nel tempo l'accordo della Turchia con il Fondo monetario internazionale (Fmi) per un prestito anti-crisi. Lo sostiene oggi il quotidiano Referans, scrivendo che l'autunno potrebbe essere un periodo chiave per le relazioni fra le due parti. A fine aprile l'allora ministro dell'Economia Mehmet Simsek aveva detto di essere ottimista e di trovare realistica la chiusura dell'accordo per fine maggio. Citando fonti vicine al governo e al mondo economico Referans ha scritto che la firma prima dell'autunno è improbabile. Secondo il quotidiano il governo starebbe aspettando di vedere l'autunno per capire se ci sono i margini di una ripresa economica per il Paese. Per altri il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan starebbe solamente prendendo tempo per mediare su tutte le questioni ancora aperte, soprattutto quelle relative alle riforme in campo fiscale, che poi sono state il vero motivo del rallentamento delle trattative. A inizio maggio proprio il Fmi ha previsto per il 2009 un calo del Pil turco del 5,1%. L'economia turca dall'inizio del 2009 ha riportato considerevoli segni di flessione. La disoccupazione è salita al 15,5%, entro il 2010 potrebbe toccare il 18%. Nel 2008 il pil ha perso il 6,2%, nel 2009 secondo l'Istituto di statistica turco perderà un ulteriore 3%. Le esportazioni hanno fatto registrare una flessione del 30% con punte del 60% in settori vitali per l'economia nazionale come quello automobilistico. I colloqui sono stati fermi da gennaio a maggio quando Simsek si è recato a Washington. Fino poco tempo fa il nodo principale sembrava essere la forma del prestito. Il governo Erdogan infatti puntava a un "precautionary stand-by", con l'emissione di fondi su richiesta, in caso di estrema emergenza. Il Fmi, invece, come parte del mondo economico turco, preferiva una versione standard del prestito, con emissione di fondi condizionata a riforme e vincoli economici più stringenti. Adesso anche l'esecutivo sarebbe orientato a uno stand-by di tre anni, almeno secondo i quotidiani economici del Paese.
C'è chi pensa che la Turchia dovrebbe firmare al più presto. In aprile Deloitte ha pubblicato un report intitolato "Perché aspettare per il Fmi", in cui puntava l'accento sul fatto che l'accordo con il fondo potrebbe essere l'occasione per una rapida ripresa dell'economia turca. Huseyin Gurer, dirigente di Deloitte Turchia, aveva dichiarato: "In questo contesto deve essere instaurato un trend che possa portare la Turchia a una crescita positiva. Perché questo avvenga bisogna assolutamente firmare l'accordo con il Fondo monetario internazionale senza ulteriori posticipi". A metà giugno è prevista una visita della delegazione del fondo in Turchia. Intanto fonti dal ministero dell'economia dicono che il nuovo responsabile del dicastero, Ali Babacan, non abbia ancora preso in mano la pratica. In questo momento l'unica a rimanere ottimista è Moody's. Kristin Lindow, analista per Moody's Turchia, ha detto al quotidiano Zaman che, anche se l'accordo con il Fmi non dovesse essere chiuso, il rating del paese non cambierebbe e che i risultati dell'economia turca fino a questo momento sono troppo pochi per poter prevedere un esito positivo o negativo nell'economia nazionale. Certo, anche secondo l'agenzia la Turchia farebbe meglio a concludere un accordo che potrebbe dare via libera a un nuovo programma economico e a quelle riforme che il governo ha promesso di attuare da tempo. Il Fondo monetario internazionale dovrebbe erogare dai 20 ai 30 miliardi di dollari. La Turchia nel maggio 2008 ha portato a conclusione con successo un altro accordo da 10 miliardi di euro.
index.asp
 
Ciao Sal.
No, non ho niente in lire turche, le ho trattate tempo fa quando rendevano
il 17/18% lordo. Ora con i cospiqui tagli al Tus della locale Banca Centrale
i rendimenti si sono ridimensionati parecchio,
anche se rimangono di tutto rispetto.
Il mio interesse per la Turchia riguarda le emissioni in euro dello stato sovrano
(una mia fissa).
Ho in portafoglio queste:

DE0004516752
TURKEY 2010 Febbraio
9,25
valgono 104,1

DE000A0AU933
TURKEY 2014 Febbraio
6,5
valgono 104,6

Ultimamente le emissioni Turchia (BB) rendono meno di molte BBB,
sempre parlando di stati sovrani,
come risulta dallo specchietto che avevo pubblicato nel 3d "Lituania". :)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto