Saipem (SPM) Turk Stream
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tontolina
Forumer storico
Blocco del South Stream, lo «schiaffo» degli Usa all’Europa
di Thierry Meyssan
Roma (Italia) | 5 dicembre 2014
«La Russia per il momento è costretta a ritirarsi dal progetto South Stream, a causa della mancanza di volontà della Ue di sostenerlo e del fatto che a tutt’oggi non ha ancora ricevuto il permesso della Bulgaria a far passare il gasdotto sul proprio territorio»: così il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la cancellazione del progetto South Stream, il gasdotto che avrebbe dovuto portare il gas russo nell’Unione europea attraverso un corridoio energetico meridionale, senza passare (...)
di Thierry Meyssan
Roma (Italia) | 5 dicembre 2014«La Russia per il momento è costretta a ritirarsi dal progetto South Stream, a causa della mancanza di volontà della Ue di sostenerlo e del fatto che a tutt’oggi non ha ancora ricevuto il permesso della Bulgaria a far passare il gasdotto sul proprio territorio»: così il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la cancellazione del progetto South Stream, il gasdotto che avrebbe dovuto portare il gas russo nell’Unione europea attraverso un corridoio energetico meridionale, senza passare (...)
tontolina
Forumer storico
Nord Stream-2. La Germania e le sanzioni a geometria variabile.
«Fate quello che dicono, non quello che fanno»: così i Santi Evangeli riportano dei Farisei, ipocriti e falsi.
Almeno a prima vista, si direbbe che i tedeschi abbiano un ottimo feeling con i Farisei.
Se a gran voce proclamano sanzioni sempre più severe e durature sulla Russia, sotto sotto flirtano con i russi come consumate maestre di alcova, purché generosamente gratificate.
Forse non tutti sarebbero tenuti a sapere cosa sia il Nord Stream, il gasdotto che adesso è in via di raddoppio.
Rinfreschiamoci quindi un pochino la memoria.
Il Nord Stream unisce dirattamente Vyborg, in Russia con Greifswald, in Germania, passando sotto il mar Baltico senza entrare nella acque territoriali dei paesi baltici: è un collegamento diretto tra Russia e Germania. Non tra la Russia e l’Europa.
Se è vero che parte almeno del gas naturale russo importato dovrebbe essere ripartito tra i diversi paesi europei, è anche vero che i tedeschi potrebbero chiudere i rubinetti in meno di un amen.
Non solo. leggete un po’ qui.
A giudicare dalle ditte interessate alla costruzione ed alla gestione di questi gasdotti sembrerebbe proprio di sì.
Giuseppe Sandro Mela.
2015-06-27.
«Fate quello che dicono, non quello che fanno»: così i Santi Evangeli riportano dei Farisei, ipocriti e falsi.
Almeno a prima vista, si direbbe che i tedeschi abbiano un ottimo feeling con i Farisei.
Se a gran voce proclamano sanzioni sempre più severe e durature sulla Russia, sotto sotto flirtano con i russi come consumate maestre di alcova, purché generosamente gratificate.
Forse non tutti sarebbero tenuti a sapere cosa sia il Nord Stream, il gasdotto che adesso è in via di raddoppio.
Rinfreschiamoci quindi un pochino la memoria.
*
«Il Nord Stream è un gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta direttamente il gas proveniente dalla Russia in Europa.
Il progetto parte nel 1997 quando Gazprom e Neste, compagnia petrolifera finlandese, creano North Transgas Oy per la costruzione e l’esercizio di un gasdotto dalla Russia alla Germania del Nord attraverso il Mar Baltico. L’elemento chiave di questo accordo è che il gasdosso non attraversa né la Polonia, né nessuno stato baltico, né la Bielorussia o l’Ucraina. Di conseguenza, tutti questi paesi non solo perdono gli eventuali diritti di transito, ma non possono sfruttare il percorso per sospendere le forniture di gas all’Europa occidentale per far pressione sui negoziati con la Russia.
Condotti i primi studi già nel 1998, il 24 aprile 2001, Gazprom, Fortum (nuova denominazione di Neste), Ruhrgas e Wintershall firmano un memorandum d’intesa per la realizzazione congiunta di uno studio di fattibilità per la costruzione della conduttura. Nel 2005 Fortum cede le sue quote a Gazprom, che così diventa l’unico proprietario di North Transgas. Nel settembre dello stesso anno, Gazprom, BASF e E.ON firmano un primo accordo per la costruzione di un gasdotto che attraversi il Nord Europa,. Ciò porta alla nascita il 30 novembre 2005 della società North European Gas Pipeline Company con sede a Zugo, Svizzera. Circa dieci giorni dopo, Gazprom inizia la costruzione del condotto sulla terraferma russa.
Nell’ottobre 2006 la società viene ridenominata Nord Stream AG, e il gasdotto e tutte le informazioni correlate al progetto vengono trasferite in tale entità societaria, compresi i risultati dei primi studi condotti da North Transgas, che di conseguenza cessa di esistere. Nel settembre 2007 Europipe ed OMK si aggiudicano la fornitura della prima linea della condutture, mentre EUPEC PipeCoatings si assicura il film per il rivestimento delle condutture e i servizi di logistica. La seconda linea vede la partecipazione di OMK, Europipe e Sumitomo Heavy Industries . Nel giugno 2008, dopo quasi un anno di trattative, Nord Stream AG affida a Snamprogetti l’esecuzione della progettazione ingegneristica del gasdotto. Saipem invece costruisce il gasdotto, in collaborazione con il subappaltatore Allseas. Le enormi valvole a sfera e a saracinesca da 48″ alle estremità del gasdotto vengono commissionate da Nord Stream AG e Snamprogetti a PetrolValves. Nello stesso anno, Rolls-Royce vince la fornitura dei gruppi turbogas, mentre Royal Boskalis Westminster e Tideway iniziano a provvedere al dragaggio del fondale marino. Sempre nel 2008, N.V. Nederlandse Gasunie, compagnia olandese, diventa partner di Nord Stream così come GDF Suez nel 2010, azionista con il 9%.
Terminata la posa della prima conduttura il 4 maggio 2011, i lavori sotto il livello del mare terminano il mese dopo. Il 6 settembre 2011 viene immesso il gas per la prima volta nella prima conduttura. Il condotto viene ufficialmente inaugurato dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel, dal Presidente russo Dmitry Medvedev e dal Primo Ministro francese François Fillon l’8 novembre 2011 a Lubmin.
La costruzione della seconda linea termina nell’agosto 2012 con inaugurazione l’8 ottobre. Nell’agosto 2012 Nord Stream AG chiede al governo finlandese ed al governo estone la possibilità di far transitare presso il loro territori una diramazione del gasdotto.» [Fonte]
Il progetto parte nel 1997 quando Gazprom e Neste, compagnia petrolifera finlandese, creano North Transgas Oy per la costruzione e l’esercizio di un gasdotto dalla Russia alla Germania del Nord attraverso il Mar Baltico. L’elemento chiave di questo accordo è che il gasdosso non attraversa né la Polonia, né nessuno stato baltico, né la Bielorussia o l’Ucraina. Di conseguenza, tutti questi paesi non solo perdono gli eventuali diritti di transito, ma non possono sfruttare il percorso per sospendere le forniture di gas all’Europa occidentale per far pressione sui negoziati con la Russia.
Condotti i primi studi già nel 1998, il 24 aprile 2001, Gazprom, Fortum (nuova denominazione di Neste), Ruhrgas e Wintershall firmano un memorandum d’intesa per la realizzazione congiunta di uno studio di fattibilità per la costruzione della conduttura. Nel 2005 Fortum cede le sue quote a Gazprom, che così diventa l’unico proprietario di North Transgas. Nel settembre dello stesso anno, Gazprom, BASF e E.ON firmano un primo accordo per la costruzione di un gasdotto che attraversi il Nord Europa,. Ciò porta alla nascita il 30 novembre 2005 della società North European Gas Pipeline Company con sede a Zugo, Svizzera. Circa dieci giorni dopo, Gazprom inizia la costruzione del condotto sulla terraferma russa.
Nell’ottobre 2006 la società viene ridenominata Nord Stream AG, e il gasdotto e tutte le informazioni correlate al progetto vengono trasferite in tale entità societaria, compresi i risultati dei primi studi condotti da North Transgas, che di conseguenza cessa di esistere. Nel settembre 2007 Europipe ed OMK si aggiudicano la fornitura della prima linea della condutture, mentre EUPEC PipeCoatings si assicura il film per il rivestimento delle condutture e i servizi di logistica. La seconda linea vede la partecipazione di OMK, Europipe e Sumitomo Heavy Industries . Nel giugno 2008, dopo quasi un anno di trattative, Nord Stream AG affida a Snamprogetti l’esecuzione della progettazione ingegneristica del gasdotto. Saipem invece costruisce il gasdotto, in collaborazione con il subappaltatore Allseas. Le enormi valvole a sfera e a saracinesca da 48″ alle estremità del gasdotto vengono commissionate da Nord Stream AG e Snamprogetti a PetrolValves. Nello stesso anno, Rolls-Royce vince la fornitura dei gruppi turbogas, mentre Royal Boskalis Westminster e Tideway iniziano a provvedere al dragaggio del fondale marino. Sempre nel 2008, N.V. Nederlandse Gasunie, compagnia olandese, diventa partner di Nord Stream così come GDF Suez nel 2010, azionista con il 9%.
Terminata la posa della prima conduttura il 4 maggio 2011, i lavori sotto il livello del mare terminano il mese dopo. Il 6 settembre 2011 viene immesso il gas per la prima volta nella prima conduttura. Il condotto viene ufficialmente inaugurato dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel, dal Presidente russo Dmitry Medvedev e dal Primo Ministro francese François Fillon l’8 novembre 2011 a Lubmin.
La costruzione della seconda linea termina nell’agosto 2012 con inaugurazione l’8 ottobre. Nell’agosto 2012 Nord Stream AG chiede al governo finlandese ed al governo estone la possibilità di far transitare presso il loro territori una diramazione del gasdotto.» [Fonte]
*
«Il gasdotto è composto da linee parallele da 27,5 miliardi di metri cubi all’anno. La lunghezza è di 1.220 km, con partenza da Vyborg, in Russia, ed arrivo a Greifswald, in Germania, dove il gasdotto è collegato alla rete onshore tedesca, e da qui al sistema continentale europeo, tramite l’OPAL (progetto operato da Wingas con l’80% ed E.On con il 20%). Il diametro interno del tubo è di 1153,0 mm.» [Fonte]
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«La società che ne cura l’esercizio è Nord Stream AG (già North European Gas Pipeline Company), che ha sede a Zugo ed è costituita da:
- Gazprom 51%
- Ruhrgas 15,5%
- Wintershall 15,5%
- N.V. Nederlandse Gasunie 9%
- Gaz de France-Suez 9%.
Wintershall è la società operante nel campo Oil&Gas completamente controllata dal colosso della chimica BASF AG. Ruhrgas è la società operante nel settore gas del gruppo E.ON AG. A partire dal 2012, Nord Stream potrà trasportare fino a 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno, una quantità sufficiente per alimentare oltre 25 milioni di abitazioni.» [Fonte]
- Gazprom 51%
- Ruhrgas 15,5%
- Wintershall 15,5%
- N.V. Nederlandse Gasunie 9%
- Gaz de France-Suez 9%.
Wintershall è la società operante nel campo Oil&Gas completamente controllata dal colosso della chimica BASF AG. Ruhrgas è la società operante nel settore gas del gruppo E.ON AG. A partire dal 2012, Nord Stream potrà trasportare fino a 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno, una quantità sufficiente per alimentare oltre 25 milioni di abitazioni.» [Fonte]
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Considerazioni.Il Nord Stream unisce dirattamente Vyborg, in Russia con Greifswald, in Germania, passando sotto il mar Baltico senza entrare nella acque territoriali dei paesi baltici: è un collegamento diretto tra Russia e Germania. Non tra la Russia e l’Europa.
Se è vero che parte almeno del gas naturale russo importato dovrebbe essere ripartito tra i diversi paesi europei, è anche vero che i tedeschi potrebbero chiudere i rubinetti in meno di un amen.
Non solo. leggete un po’ qui.
«As Chancellor, Gerhard Schröder was a strong advocate of the Nord Stream pipeline project, which aims to supply Russian gas directly to Germany, thereby bypassing transit countries. The agreement to build the pipeline was signed two weeks before the German parliamentary election. On 24 October 2005, just a few weeks before Schröder stepped down as Chancellor, the German government guaranteed to cover 1 billion euros of the Nord Stream project cost, should Gazprom default on a loan. However, this guarantee had never been used. Soon after stepping down as chancellor, Schröder accepted Gazprom’s nomination for the post of the head of the shareholders’ committee of Nord Stream AG, raising questions about a potential conflict of interest.» [Fonte].
Già.
«Schröder accepted Gazprom’s nomination for the post of the head of the shareholders’ committee of Nord Stream AG».
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Ma siamo poi così sicuri che i russi ed i tedeschi non si siano messi d’accordo anche per il Turk-Stream, così da aggirare completamente i riottosi paesi dell’est europeo?A giudicare dalle ditte interessate alla costruzione ed alla gestione di questi gasdotti sembrerebbe proprio di sì.
→ RT. 2015-06-26. Gazprom to open Nord Stream-2 by 2020 – CEO
The two parts of the new Nord Stream-2 gas pipeline will be operational by the end of 2019, said Gazprom CEO Aleksey Miller. Gazprom expects Germany’s BASF subsidiary Wintershall to join the project in September.
“We will use the know-how Nord Stream accumulated during construction and operation of the Nord Stream-1 pipeline. The successful track record on the Baltic Sea will help us to optimize construction costs and timeframe. Both pipelines of the Nord Stream-2 project will be put into operation by 2019 year-end,” Miller said Friday at the annual meeting of shareholders.
A joint company will be established in the near future, he added.
The Russian gas monopoly would retain a 51 percent stake in the project. Partners with Gazprom will each receive a 9-15 percent share. The project’s route is expected to follow the 1,224 kilometers of Nord Stream which opened in 2010. Nord Stream targets markets in Germany, France and the UK, and other EU countries.
“Building new transport infrastructure along the shortest route connecting the gas fields in the north of Russia and the markets of Europe will improve the safety and reliability of supplies under new contracts,” said Miller.
Gazprom does not need the approval of the European Commission to begin construction, he added.
Gazprom signed a memorandum of intent to cooperate on the new gas pipeline project via the Baltic Sea with Germany’s E.ON, Royal Dutch Shell and OMV of Austria at the 2015 St. Petersburg Economic Forum (SPIEF) last week. The new gas project was dubbed Nord Stream -2, as the route will be 86 percent the same as the route of the Nord Stream pipeline, RIA Novosti reported Thursday quoting NS technical director, Sergey Serdyukov. The parties intend to build two gas pipelines off the coast of Russia through the Baltic Sea to the German coast. It will provide direct gas supplies of up to 55 billion cubic meters a year to European customers.
The two parts of the new Nord Stream-2 gas pipeline will be operational by the end of 2019, said Gazprom CEO Aleksey Miller. Gazprom expects Germany’s BASF subsidiary Wintershall to join the project in September.
“We will use the know-how Nord Stream accumulated during construction and operation of the Nord Stream-1 pipeline. The successful track record on the Baltic Sea will help us to optimize construction costs and timeframe. Both pipelines of the Nord Stream-2 project will be put into operation by 2019 year-end,” Miller said Friday at the annual meeting of shareholders.
A joint company will be established in the near future, he added.
The Russian gas monopoly would retain a 51 percent stake in the project. Partners with Gazprom will each receive a 9-15 percent share. The project’s route is expected to follow the 1,224 kilometers of Nord Stream which opened in 2010. Nord Stream targets markets in Germany, France and the UK, and other EU countries.
“Building new transport infrastructure along the shortest route connecting the gas fields in the north of Russia and the markets of Europe will improve the safety and reliability of supplies under new contracts,” said Miller.
Gazprom does not need the approval of the European Commission to begin construction, he added.
Gazprom signed a memorandum of intent to cooperate on the new gas pipeline project via the Baltic Sea with Germany’s E.ON, Royal Dutch Shell and OMV of Austria at the 2015 St. Petersburg Economic Forum (SPIEF) last week. The new gas project was dubbed Nord Stream -2, as the route will be 86 percent the same as the route of the Nord Stream pipeline, RIA Novosti reported Thursday quoting NS technical director, Sergey Serdyukov. The parties intend to build two gas pipelines off the coast of Russia through the Baltic Sea to the German coast. It will provide direct gas supplies of up to 55 billion cubic meters a year to European customers.
→ Energy News Terminal. 2015-06-26. Nord Stream-2 will be commissioned by 2019: Gazprom.
CEO of Russian giant announced that latest double pipeline of Nord Stream project will be commissioned by end of 2019.
Gazprom’s natural gas pipelines from Russia to Germany will be commissioned by the end of 2019, according to Alexei Miller, CEO of Gazprom on Friday.
Gazprom announced on June 18 at the company’s shareholders meeting that it will construct a double pipeline from Russia to Germany named the ‘Nord Stream-2′ project through the Baltic Sea with E.On, Shell and OMV.
“We will use the lessons learned by Nord Stream AG, accumulated during construction and operation of the Nord Stream pipeline. The successful track record on the Baltic Sea will help us to optimize construction costs and the timeframe. Both lines of the Nord Stream-2 will be commissioned by 2019 year-end,” Miller was quoted by Russian news agency Tass.
Miller added that Gazprom will initiate the establishment of a joint company for the project implementation in the near future.
He stressed that the Nord Stream-2 gas pipeline aims to add new volumes to Gazprom’s exports.
“Establishment of the new transport infrastructure on the shortest route connecting gas fields in North Russia to European markets will promote the improvement of safety and reliability of supplies under new contracts,” he said.
Gazprom launched the construction of 1,200 kilometers Nord Stream pipeline in April 2010. The pipeline has been operational since 2011 with an expected 55 billion cubic meters of annual gas throughput.
The capacity of the new pipeline will also be 55 billion cubic meters annually. The pipeline will have a similar route to the Nord Stream, which links Russia’s Baltic Sea coast near Vyborg with Germany’s Baltic Sea.
Gazprom holds a 51 percent share of the Nord Stream while Wintershall Holding and E.ON holds 15.5 per cent each, while Gasunie and GDF Suez each hold a 9 per cent interest.
CEO of Russian giant announced that latest double pipeline of Nord Stream project will be commissioned by end of 2019.
Gazprom’s natural gas pipelines from Russia to Germany will be commissioned by the end of 2019, according to Alexei Miller, CEO of Gazprom on Friday.
Gazprom announced on June 18 at the company’s shareholders meeting that it will construct a double pipeline from Russia to Germany named the ‘Nord Stream-2′ project through the Baltic Sea with E.On, Shell and OMV.
“We will use the lessons learned by Nord Stream AG, accumulated during construction and operation of the Nord Stream pipeline. The successful track record on the Baltic Sea will help us to optimize construction costs and the timeframe. Both lines of the Nord Stream-2 will be commissioned by 2019 year-end,” Miller was quoted by Russian news agency Tass.
Miller added that Gazprom will initiate the establishment of a joint company for the project implementation in the near future.
He stressed that the Nord Stream-2 gas pipeline aims to add new volumes to Gazprom’s exports.
“Establishment of the new transport infrastructure on the shortest route connecting gas fields in North Russia to European markets will promote the improvement of safety and reliability of supplies under new contracts,” he said.
Gazprom launched the construction of 1,200 kilometers Nord Stream pipeline in April 2010. The pipeline has been operational since 2011 with an expected 55 billion cubic meters of annual gas throughput.
The capacity of the new pipeline will also be 55 billion cubic meters annually. The pipeline will have a similar route to the Nord Stream, which links Russia’s Baltic Sea coast near Vyborg with Germany’s Baltic Sea.
Gazprom holds a 51 percent share of the Nord Stream while Wintershall Holding and E.ON holds 15.5 per cent each, while Gasunie and GDF Suez each hold a 9 per cent interest.
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