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Topgun1976

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Paga Per tutto il 2010,Sull'Esercizio 2009

Successful crisis management in the 2009 financial year; sound results generated at Group level

Despite the difficult market environment, Aareal Bank Group posted a sound result for the 2009 financial year. Having achieved a positive result in all quarters since the outbreak of the financial markets crisis in summer of 2007, the bank remained on course, even in conditions that continue to remain challenging for the financial services industry. According to the audited figures, Aareal Bank Group concluded the 2009 financial year with a pre-tax result of € 87 million (2008: € 110 million). This means that Aareal Bank will service all of its subordinated refinancing vehicles for the 2009 financial year. This includes the silent participation by SoFFin
 

marc

Forumer storico
Info :L'Unione Europea ribalta il parere dei regulator e le assicurazioni europee tirano un respiro di sollievo. In questi giorni la commissione di Bruxelles ha avviato la consultazione sull'ultimo studio di impatto dei nuovi ratios patrimoniali di Solvency II (il cosiddetto QIS5) riducendo in più punti l'assorbimento del capitale di vigilanza ipotizzato nel parere fornito nei mesi scorsi dal Ceiops, il comitato delle autorità di vigilanza del settore (tra cui l'italiana Isvap).
Quelle simulazioni avevano allarmato fortemente l'industria continentale delle polizze perché avrebbero comportato – la stima è di Jp Morgan – un incremento del 65-75 per cento delle richieste di capitale di vigilanza rispetto al precedente studio d'impatto (il QIS4), defalcando per giunta tra il 20 ed il 50 per cento le risorse di capitali necessarie a coprire quei ratios. L'aggravio, invece, non ci sarà.
Analizzando nel dettaglio le modifiche contenute nella lettera con cui la commissione di Bruxelles ha avviato la sua consultazione, un nuovo studio di Jp Morgan è giunto alla conclusione che i ratios patrimoniali «non dovrebbero aumentare significativamente rispetto al QIS4».
In dettaglio la commissione ha ridotto dal 45 al 39 per cento la volatilità da prendere in considerazione per ponderare nel capitale di vigilanza le azioni quotate, riducendola (al 22%) per le partecipazioni strategiche ed incrementandola invece (al 49%) per le azioni non quotate. È stato permesso poi di utilizzare il criterio della diversificazione (territoriale e per linee di business) al fine di contenere l'esposizione al rischio delle compagnie. Ed inoltre è stata ridotta la calibrazione dei fattori di rischio per i comparti danni – avrà un effetto indiretto significativo, tra l'altro, sulle tariffe della Rc auto – e quella relativa ai rischi operativi.
Particolarmente rilevante è la decisione della commissione di utilizzare la curva swap come tasso "privo di rischio" per l'attualizzazione delle riserve assicurative incrementandola di un premio per la carenza di liquidità (liquidity premium) nei periodi di instabilità dei mercati. Questa "aggiunta", non consentita nelle proposte dei regulator, avrà l'effetto di ridurre l'ammontare delle riserve attualizzate, aumentando pertanto la disponibilità di capitale delle compagnie.
Altrettanto importante è stata infine la decisione di elevare al rango più elevato del "tier 1" ("tier 3" nel parere del Ceiops) l'utilizzo, tra le risorse patrimoniali, del valore dei portafogli assicurativi in essere (il cosiddetto Vif, value in force). È una componente particolarmente rilevante per alcune compagnie. Ad esempio, per Generali, in relazione ai margini elevati ed alla composizione del suo portafoglio maggiormente orientato alle polizze vita. Nel caso della compagnia italiana, inoltre, il Vif ha mostrato una maggiore stabilità nei periodi di crisi. Ad esempio tra il 2007 ed il 2008 il valore del portafoglio in essere del Leone si è ridotto "solo" del 17% rispetto al 45% di Axa ed al 78,8% di Allianz. Nel dato della compagnia tedesca, comunque, la contrazione è stata anche determinata da criteri più severi per adeguare la redditività delle polizze alla crisi dei mercati.
 

Topgun1976

Guest
A me sembra ancora un buy, peccato non avere fatto tutte queste considerazioni quando la scoprii sui forum tedeschi a ottobre 2009,#6532 (permalink):wall: si poteva prendere allora ancora a 15 =60% ora a quasi 20 =80% non e' piu' molto conveniente ma il rendimento ancora discreto 10% scarso.

Max hai ragione ,ma All'epoca c'era altra carne al fuoco,Poi bisogna informarsi su un titolo,ci vuole tempo;)

A me AAreal Sembra Buona,certo non è Allianz,ma mi sembra una buona Banca Tetesca:)

Ps.Da Maneggiare con Cura;)
 

maxolone

Forumer storico
Oevag

April 21 (Bloomberg) -- Oesterreichische Volksbanken AG,
the Austrian lender that got 1 billion euros ($1.34 billion) of
state aid last year, aims to make a profit of 64 million euros
this year after making a profit in the first quarter, according
to a presentation distributed at a briefing in Vienna today.

April 21 (Bloomberg) -- Oesterreichische Volksbanken AG,
the Austrian lender that got 1 billion euros ($1.34 billion) of
state aid last year, said its 2009 loss widened to 1.1 billion
euros from 152 million euros the year before after bad loan
provisions jumped.

*VOLKSBANKEN MADE PROFIT IN FIRST QUARTER
 

Mais78

BAWAG fan club
Basilea 3 costerebbe 360 miliardi
MERCTI0020100421e64l0000j
di Francesco Ninfole
635 Words
21 April 2010
MF - Mercati Finanziari
mercti
4
Italian
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l'analisi dell'associazione bancaria francese. il core tier 1 medio scenderebbe fino al 5%
Le nuove regole aprirebbero un buco tra 2 mila e 3.500 miliardi nella raccolta delle banche. Impatti sul pil fino al 6,5%
Un fabbisogno di capitale per le banche dell'Eurozona di 360 miliardi di euro. Un buco nel funding degli istituti compreso tra 2.000 e 3.500 miliardi. Un effetto negativo sul pil dell'area euro fino al 6,5% nel lungo termine. Se questo non è uno scenario apocalittico, poco ci manca. Eppure, secondo i calcoli dell'associazione bancaria francese (Fbf), è quanto accadrà se verranno introdotte le proposte della prima bozza di Basilea 3. Ed è per questo che la Fbf transalpina si è unita al coro delle associazioni bancarie mondiali e ha chiesto di lanciare «probabilmente in autunno» un secondo giro di consultazioni, come anticipato ieri da MF-Milano Finanza. «È ancora da dimostrare se la fine del 2012 sia la giusta data per l'introduzione delle norme», ha inoltre osservato l'organizzazione guidata dal numero uno di Bnp Paribas, Baudouin Prot.La particolarità del documento Fbf è aver realizzato una prima analisi della riforma, in attesa di quella del Comitato di Basilea. «Le misure proposte avrebbero un impatto sproporzionato, incompatibile con la capacità delle banche di assorbire le norme senza compromettere il finanziamento all'economia», ha detto l'associazione. La riforma dei regolatori internazionali interviene sui requisiti di capitale e di liquidità delle banche: per entrambe le categorie ci sarebbero conseguenze significative. Innanzitutto, in merito alla questione del capitale, Basilea 3 porterebbe il Core Tier 1 medio delle banche Ue dall'8,5% al 5%, per effetto della maggiore severità nel calcolo del rapporto. Ciò vuol dire che per tornare all'attuale livello degli indici, sarebbero necessari circa 360 miliardi di euro, che è più o meno la cifra raccolta dagli istituti dall'inizio della crisi (includendo però anche le emissioni di strumenti ibridi). L'importo è rilevante, al punto che la Fbf ha osservato: «L'ammontare richiesto probabilmente non sarebbe accettato dal mercato, a causa della conseguente diluizione e dalla caduta dei ritorni». La Fbf perciò ha richiesto un regime meno stringente sulle deduzioni di capitale: in particolare su quelle relative agli interessi di minoranza e ai crediti di imposta. Inoltre ha proposto di abbandonare l'idea di imporre cuscinetti anticiclici di capitale (da accumulare nei periodi di congiuntura favorevole), da sostituire con riserve su perdite attese.Altrettanto significativo è l'effetto di Basilea 3 sulla liquidità e sulla raccolta delle banche. Il Comitato ha predisposto due rapporti, uno di breve termine (per garantire la sopravvivenza di una banca per 30 giorni di grave crisi sui mercati) e uno di lungo termine. Sul primo indice, si contesta la definizione di asset liquidi, che esclude per esempio alcuni titoli che possono essere utilizzati come collaterale con la Bce. Ma a preoccupare è soprattutto il rapporto sulla raccolta di lungo termine, secondo cui le fonti con durata di oltre un anno devono pareggiare gli impieghi con le stesse scadenze. A conti fatti, il buco sarebbe compreso tra 2.000 e 3.500 miliardi. Poiché in circolazione oggi in tutta l'Eurozona ci sono 4.500 miliardi di euro di titoli di debito oltre un anno, la conclusione della Fbf è che il fabbisogno di risorse si farebbe sentire inevitabilmente sui prestiti erogati alle famiglie e alle imprese. E proprio l'ulteriore deterioramento del credito, come effetto finale, comprometterebbe la ripresa economica. Qui le stime diventano più difficili, perché legate a numerosi fattori. Ma la Fbf prevede comunque che l'effetto negativo sarà pari all'1,5% sulla crescita del pil dell'Eurozona a breve e addirittura del 6,5% nel lungo termine. (riproduzione riservata)



1654790
Alert Name: Perpetuals
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maxolone

Forumer storico
eccoci

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Maxolone riusciresti a postare gentilmente anche la ALLQ di questa FP? Non pensavo che con HL si potessero comprare perps e vorrei controllare quanto margine ricaricano.
Grazie e buona giornata

PS dice Mais che c'è anche una 2019....riuscireste a postarmi DES e ALLQ anche di quella? Chiedo troppo ma almeno non chiedo spesso...ciao e grazie
 

bosmeld

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oevag

April 21 (Bloomberg) -- Oesterreichische Volksbanken AG,
the Austrian lender that got 1 billion euros ($1.34 billion) of
state aid last year, aims to make a profit of 64 million euros
this year after making a profit in the first quarter, according
to a presentation distributed at a briefing in Vienna today.

April 21 (Bloomberg) -- Oesterreichische Volksbanken AG,
the Austrian lender that got 1 billion euros ($1.34 billion) of
state aid last year, said its 2009 loss widened to 1.1 billion
euros from 152 million euros the year before after bad loan
provisions jumped.

*VOLKSBANKEN MADE PROFIT IN FIRST QUARTER



da queste prime indicazioni, non sembra male, anche se mi aspettavo una perdita minore nel 2009, cmq alla fine è meglio così meglio fare una grossa perdita in un anno che spalmarle in 2-3 anni. per le p. è sicuramente meglio così.

2009 chiuso in perdita pesante. per la perpetuals 10% ci potrebbe essere un bel taglio di nominale...

per la irs invece non cambia nulla.

nel 2010n secondo le indicazioni tornano in utile

quindi in teoria dal 2011/2012 dovrebbero riconminciare a pagare sulla p. a
 
Stato
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