Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

perpetuals

Forumer attivo
scusate sono un neofita delle perpetue, :)
non è vero ma ho avuto poco tempo per coltivare la questione, e un dubbio mi assilla:

parlate tutti di call ma anceh nel recente passato si sono viste le offerte di acquisto.
perchè una bpvn anzi BP tanto per non fare nomi dovrebbe callare a 100 una cosa che potrebbe acquistare a meno di 80?

come mai siete così sicuri di call quando invece se le perpetue cambiano natura e non servissero più potrebbero tanto bene comprarle sul mercato prima di richiamarle?

intanto il target price della 373 è 89/90
a 80 ci sta adesso
è chiaro che se rimanesse a 80 mi aspetto
un'opa più o meno a quel prezzo o un'ops
con senior o altra tier1
non è che non servono più in un futuro, ma
vanno sostituite con veri tier1 e quindi con
maggiori cedole, ma anche con maggiori
rischi
per questo conviene prendere ora perpetual
sotto la parità, in quanto possono essere
sostituiti da un momento all'altro e le due
bpvn sono rimaste quasi le uniche italiane
a tasso fisso sotto la parità
 

perpetuals

Forumer attivo
buongiorno a tutti, io sono un neofita di perpetual e vi faccio una domanda per essere più tutelati non è meglio prendere delle cumulative o sbaglio?

sei tutelato solo di facciata, perchè se l'emittente non fa più utili, la cedola non la vedi più
se vuoi stare tranquillo prendi titoli di buoni emittenti, che pagano la
cedola e che fanno utili
 

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
calcolo al 2023 (worst case scenario)

Il ragionamento è interessante, io per prudenza il calcolo proverei a farlo al 2023.

Torno su questo punto che mi interessa particolarmente (abbiamo tutto il week end per speculazioni mentali:D).
Ipotizziamo di investire 50k in perpetue. Tralasciando per un attimo il discorso del rateo, early redemption, tasse, etc..., tra i tani ipotizziamo due scenari:
- 50K SNS 523 a 100;
- 80k di IRS10 di buona qualità a 60-65 (tipo BACA, Axa, etc..)

Ipotizzando che le due vengano entrambe callate al 2019 (mi sembra cmq una data ragionevole per un IRS10 di buona qualità), avremo:
- per SNS un nominale di 50 + 50 cedole (11,25%*50*9 anni) = 100
- per l'IRS10 un nominale di 80 + 30 cedole (9 anni di cedole al 3,3%) = 110

Cosa ne dite?
 

bia06

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Bentornato Maxinblack !

Bentornato Maxinblack,
ora tocca a Negus salutare Heidi e tornare qui !!!!


 

onik

Forumer attivo
Ciao Kino, anch'io ho la dpb z1 soprannominata da aaaa47 la mummia.
Pensi che possa essere callata al 2011??

Non ti saprei dire.
Comunque sembra aver guadagnato 10 punti nell' ultima settimana.
D.POSTBANK FDG TR.05/UND. (WKN A0D24Z, ISIN DE000A0D24Z1) - Profil - Aktien, Aktienkurse - ARIVA.DE
Oltre a Basilea III penso sia dovuto al fatto che DB ha annunciato l' ADC per completare l' acquisto di postbank, dunque le sue emissioni equivaranno ad emissioni di DB. Pur essendo come tutti uno speculatore anche se non verra' richiamata nel 2011 essendo un IRS non mi preoccupo piu' di tanto, anzi forse preferisco cosi'.
 

bia06

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FAQ n. 14 e 15

Grande Rott,
pochi interventi ma sempre incisivi e qualificati.
Tanto di cappello.:up:
Se posso aggiungere due piccoli suggerimenti:
1) questo post, copiato nella sezione prospetti dove Sole ha gentilmente aggiunto i pdf sul tema, potrebbe essere implementato ed aggiornato via via che le nubi si schiariranno. Per avere un punto di riferimento da qui a dicembre e, credo, oltre....
2) aggiungerei due punti per dire:
2.1) se quanto in atto sulle P vale anche per LT2 e UT2;
2.2) se quanto scritto vale solo per le bancarie o meno ed infine
2.3) per le assicurative (solvency II) in cosa si differisce (tempistiche di implementaz., criteri ecc.).
Questi due punti li ho aggiunti in quanto francamente non mi sono chiari....


Come mia abitudine personale, ho cercato di fare una sintesi delle novità di Basilea. Sono appunti (per lo più) in italiano: chi non mastica molto di inglese potrebbe apprezzarlo. Ho poi ripreso una serie di quesiti nati sul forum, e vi ho aggiunto la risposta che mi sembra emerga dalla lettura dei documenti emessi sul tema da alcune banche.

Se vi trovate errori o equivoci, per favore segnalateli.


Rimangono, ovviamente, molti quesiti ancora aperti


PREMESSA
Vale la pena di ricordare alcune definizioni e alcuni parametri in vigore prima delle recenti novità:
*”Tier 1 Capital”, che la Banca d’Italia chiama “Patrimonio di base”, comprende capitale versato, riserve, fondo rischi bancari generali e strumenti innovativi di capitale. Si effettuano aggiustamenti di elementi negativi (es.: immobilizzazioni immateriali, etc.). Questo capitale viene anche detto “going-concern capital”. Fissato sino a ieri al 4% (minimo) rispetto a RWA.
*”Tier 2 Capital”, che la Banca d’Italia chiama “Patrimonio supplementare”, comprende riserve di valutazione, strumenti UT2 e LT2, fondo rischi su crediti e plusvalenze nette sulle partecipazioni. Anche qui si effettuano aggiustamenti di elementi negativi. Questo viene anche detto “gone-concern capital”. Nelle regole precedentemente in vigore, il “Tier 2 Capital” non poteva essere maggiore del “Tier 1 Capital”.
*Il “Total Capital”, che la Banca d’Italia chiama “Patrimonio di vigilanza” è dato dalla sommatoria dei 2 “Capital” qui sopra definiti, dopo aver effettuato alcune correzioni.

MODIFICHE ANNUNCIATE IL 12 SETTEMBRE DAI GOVERNATORI
*Il “minimum common equity requirement” sale “from 2% to 4.5%”. In aggiunta, le banche dovranno mantenere un “capital conservation buffer of 2.5%”. Questo ultimo livello dovrà essere raggiunto a partire dal 1 gennaio 2015 (al 1 gennaio 2013 e 2014 ci sono due gradini intermedi, come evidenziato più sotto).
*Il “Tier 1 capital requirement” verrà aumentato “from 4% to 6% over the same period” (anche qui con due gradini intermedi).
*Si dice poi che va previsto, in aggiunta, un “capital conservation buffer above the regulatory minimum requirement” e che questo va “calibrato” al 2.5% mediante “common equity”. Questo “conservation buffer” è previsto per assorbire le perdite nei momenti difficili. L’idea è che, nei periodi di stress, si possa attingere a questo “conservation buffer”, ma che, al tempo stesso, avvicinandosi ai requisiti minimi sui “capital ratios”, ci sia maggior pressione sulla opportunità di distribuire dividendi.
*In ulteriore aggiunta a tutto questo, è previsto un “countercyclical buffer within a range of 0% - 2.5% of common equity or other fully loss absorbing capital ……… according to national circumstances”. Questo “buffer” si propone di proteggere la banca dai rischi derivanti da una crescita eccessiva del credito nei periodi in cui questo tende ad espandersi. In ogni Paese questo “buffer” entrerà in vigore solo quando ci sarà una tale eccessiva crescita del credito. Per dirla in termini più tecnici: “The countercyclical buffer would be imposed when, in the view of national authorities, excess aggregate credit growth is judged to be associated with a build-up of system-wide risk.” Al momento della sua entrata in vigore, questo “countercyclical buffer” sarà considerato un’estensione del “conservation buffer”.
*Il sistema dovrà essere totalmente a regime entro il 1-1-2019.
*Il lavoro non è ancora concluso. Ad esempio si intende fissare limiti più elevati di quelli qui annunciati, quanto alla capacità di assorbire perdite, per tutte le banche alle quali è riconosciuto il ruolo di “sistemico”. Questi parametri saranno annunciati in un secondo tempo.
*Va poi ricordato che il “total regulatory capital”, dato dalla somma di “Tier 1 capital” (anche detto “going-concern capital”) e da “Tier 2 Capital” (detto anche “gone-concern capital”), è rimasto costante (8%). Se ne deve concludere che il Tier 2 Capital, per il quale non pare venga assegnato un livello specifico, risulta dato dalla differenza tra capitale totale e capitale Tier 1. Poiché questo ultimo deve essere almeno 6% (ma potrebbe essere ben maggiore), il Tier 2 sarà usato per minimizzare i costi per l’emittente, visto che emettere un T2 costerà molto meno che emettere un T 1. Si noti che non viene più imposto che la massa di T2 sia non-superiore a quella del T1, essendosi accontentati di alzare il livello del T1. In pratica, il T2 ne sarà ben inferiore, visto che dell’8% richiesto, il 6% dovrà venire dal T1.
*Ciascuno Stato dovrà emanare una legge che recepisca le direttive entro il 1 gennaio 2013
*I requisiti di capitale dovranno evolvere nel seguente modo:
al 1-1-2013 al 1-1-2014
3.5% 4.0% per il minimum common equity requirement
4.5% 5.5% per Tier 1 capital requirement
8.0% (come è già oggi) per il total capital requirement
*Il “capital conservation buffer” dovrà essere creato tra il 1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2018. Il 1 gennaio 2016 dovrà essere pari a 0.625%, e dovrà aumentare, ogni 12 mesi, della stessa percentuale. Nei casi di Paesi con crescita eccessiva dell’esposizione, si raccomanda di procedere più rapidamente e di attivare il “countercyclical buffer”.
*Le banche che oggi sono al di sopra del “minimum common equity requirement”, ma al di sotto del 7% (dato dalla somma del “minimum common equity requirement”+ “capital conservation buffer requirement”) sono invitate ad adottare una politica di messa a riserva degli utili “prudente” per aumentare il buffer.
*Le iniezioni di capitale pubblico saranno ammesse (“grand-fathered”) sino al 1 gennaio 2018.
*Le attuali emissioni Tier 1 e Tier 2 che non si qualificano più come tali saranno gradualmente escluse dal conteggio nei ratios a partire dal 1 gennaio 2013, data alla quale il loro peso sarà diminuita al 90% del valore nominale. In aggiunta, tutte le emissioni che prevedono un incentivo alla redemption (tipicamente lo step-up coupon) cesseranno di contribuire al capitale al momento in cui quella clausola si applicherà dopo il 1-1-2013.

FAQ’S
1)Tutti gli ibridi che non soddisfano i nuovi parametri saranno richiamati?
No. Solo quelli che l’emittente riterrà opportuno richiamare per
convenienza di immagine e/o di costo.
2)Che probabilità ci sono di un generale richiamo dei vecchi Tier?
Le banche di primo livello dovrebbero richiamare quasi tutte alla prima
possibile call (anche se non ci sono garanzie in tal senso). Tra tutte le
emissioni, quelle dirette ai clienti istituzionali (vedi sotto le strutture
step-up) hanno maggiori probabilità di essere richiamate. Non va
comunque mai dato per scontato che la call avverrà, anche in
considerazione delle possibili difficoltà di alcune banche di raccogliere
nuova equity.
Attenzione: alcuni analisti non escludono che anche banche importanti
siano tentate di saltare il pagamento di cedole sugli attuali Tier,
mandando tutti gli utili a riserva.
4)Potrebbe avvenire che alcune Tier attuali non siano richiamate per tempi
lunghissimi?
Sì, questa possibilità esiste, ad esempio se la banca non godesse della
miglior salute e non potesse permettersi il lusso di sostituire il vecchio
Tier con altre forme di debito.
5)A regime, avremo più o meno ibridi di oggi?
La risposta dipende, in parte, da quanti ibridi saranno effettivamente
richiamati. Poiché ci sarà una minore contribuzione di ibridi al patrimonio
di vigilanza, dovremmo in teoria averne di meno di oggi, a meno che le
banche non ne emettano per far fronte ad altri requisiti (Pillar II)
6)Quanto durerà il periodo di transizione?
A partire dall’1-1-2013 gli attuali Tier 1 inizieranno a contare di meno
(90%). In tal caso, all’1-1-2022 questi Tier 1 conteranno 0%. Pertanto, si
prevede che la maggioranza dei richiami avverrà entro la fine del 2021.
7)Ci sono titoli ibridi che cesseranno completamente (e non gradualmente)
di contare come tali?
Sì: sono gli ibridi che prevedono un incentivo per rendere più probabile la
redemption (tipicamente uno step-up coupon). Questi non daranno alcun
contributo al patrimonio di vigilanza a partire dalla “effective date”.
8)Nel caso 7), cosa si intende per “effective date”?
Si intende la prima data di possibile call (Report CS). Questo significa
(Report CS) che dopo il 1-1-2013, alla prima “call date” un Tier con
incentivo perderà al 100% il carattere Tier.
9)Cosa si intende per step-up coupon?
Si intende il coupon fissato alla “reset date”, quando il suo valore supera
quello del coupon iniziale (metodo di calcolo discusso nel forum).
10)Quando gli emittenti potranno richiamare, in base al prospetto, le vecchie
Tier?
La risposta la potrà dare solo un’attenta lettura del prospetto di
emissione, al paragrafo (se è previsto) ove si tratta del “regulatory call”.
Va tenuto presente che, ove tale possibilità sia prevista, la banca
potrebbe richiamare al nominale o al “make-whole value”, a partire
dall’1-1-2013, anche le emissioni con un corso ben superiore (CS e UBS).
11)Le emissioni potrebbero essere Opate/Opsate?
Anche qui la risposta può venire solo dalla lettura del prospetto. E’ più
probabile che questa possibilità sia colta per le emissioni con una call date
fissata parecchio dopo il 1-1-2013, magari sprovviste di “regulatory call”.
12)Come saranno strutturate, esattamente, le future Tier1 e 2?
Non è dato saperlo con esattezza, ma sarà tutto definitivo a dicembre
2010. Sulla base di precedenti documenti BIS, è possibile farsi già una
buona idea e affermare che quasi nessuna delle attuali Tier 1 e 2
manterrà questa denominazione. In particolare, le UT2 non esisteranno
più come sottocategoria T2. Per citare un passaggio del rapporto
UBS di agosto: “None of the existing Tier 1 securities would qualify
under this strict definition. Even some very restrictive German Tier 1
issues, which already include principal write-down language, would not
qualify,….”
13)I nuovi requisiti varranno per tutte le banche?
Innanzitutto occorre ricordare che l’approvazione di questi parametri
non è ancora definitiva. Secondariamente, le banche alle quali è
riconosciuto un rischio sistemico saranno soggette a parametri di loss
absorption ancora più restrittivi, che sono ancora sotto studio. Questo
riguarda molte delle emissioni trattate nel forum.
 

bia06

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clausola

Ciao Sole,
quella clausola viene da quale prospetto (ISIN)? Grazie

a me preoccupa molto di piu' la clausola che permette la sostituzione del titolo con altro aderente a nuovi criteri normativi.
Nel dubbio preferisco non correre il rischio di ritrovarmi con un titolo diverso da quello che ho scelto, peggiore e magari pure tassato al 27%.
Quindi suggerisco di controllare anche questa clausola oltre a quella di early redemption

Qualcosa del genere secondo me sarebbe da evitare :

Conversion of Securities into Capital Securities
Upon the occurrence of a Regulatory Event, the Issuer will convert the Securities into preference
shares or other instruments issued by the Issuer such to the discretion of the Issuer (the ‘Capital Securities’).
Subject to all laws including the capital adequacy rules of the Dutch Central Bank, which may apply to the
Securities in order to be qualified as Tier 1 Capital on the date all necessary consents, approvals and
authorisations for the issue of the Capital Securities have been obtained by the Issuer and which may
provide otherwise, the Capital Securities are intended to provide the holders thereof, in all material respects
with the same economic rights and benefits as are attached to the Securities. See ‘Description of the Capital
Securities’ for a description of the material terms and provisions of the Capital Securities.
 

colo

Forumer attivo
sei tutelato solo di facciata, perchè se l'emittente non fa più utili, la cedola non la vedi più
se vuoi stare tranquillo prendi titoli di buoni emittenti, che pagano la
cedola e che fanno utili



allora se mi devo basare sull'emittente qui sul forum si parla sempre (salvo rare occasione)delle solite 10 o12 perpetual (sono solo quelle che danno garanzia?)grazie.:help:
 

samantaao

Forumer storico
qualcuno ha provato a farsi un diagramma di flusso per capire il destino di una P in base alle clausole che la contraddistinguono?

il mio sta diventando peggio della mappa di un tesoro, è un vero bordello, basilea3 ha aperto un moare di scenari possibili
 

Rottweiler

Forumer storico
Basilea e Solvency

Grande Rott,
pochi interventi ma sempre incisivi e qualificati.
Tanto di cappello.:up:
Se posso aggiungere due piccoli suggerimenti:
1) questo post, copiato nella sezione prospetti dove Sole ha gentilmente aggiunto i pdf sul tema, potrebbe essere implementato ed aggiornato via via che le nubi si schiariranno. Per avere un punto di riferimento da qui a dicembre e, credo, oltre....
2) aggiungerei due punti per dire:
2.1) se quanto in atto sulle P vale anche per LT2 e UT2;
2.2) se quanto scritto vale solo per le bancarie o meno ed infine
2.3) per le assicurative (solvency II) in cosa si differisce (tempistiche di implementaz., criteri ecc.).
Questi due punti li ho aggiunti in quanto francamente non mi sono chiari....

Ciao Bia:
posso provare a rispondere alle domande aggiuntive che poni:
1)Il mio post si riferisce alle novità che la riunione del 12 settembre ha portato al mondo degli strumenti finanziari ibridi, senza distinzione tra Tier 1 oppure 2. Ovviamente ci sono aspetti che riguardano una oppure l’altra oppure entrambe le categorie. Hai quesiti specifici che riguardano le LT2 e UT2?
2)Basilea 3 riguarda esclusivamente i bancari
3)Solvency II, da quanto ho potuto capire, prosegue con una road map diversa, e, forse, più tortuosa. Infatti, dovrebbe essere addirittura più avanti per alcune cose (es.: credo che il Parlamento Europeo abbia già legiferato in materia) e più indietro per altre (es.: la definizione di un’eventuale fase di transizione). Nonostante queste differenze, i due percorsi si possono considerare paralleli, visto che anche gli attuali documenti di Solvency II prevedono un passaggio importante entro la fine dell’anno e l’implementazione a novembre 2012.
E’ un fatto che forse il nostro Forum farebbe bene ad approfondire Solvency II: se ci fossero documenti delle grandi banche sul tema, sarebbe utile pubblicarli.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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