Data:02/02/2012 @ 08:25Fonte:MF Dow Jones (Italiano)
<< Indietro
Slitta la conclusione delle trattative tra il Governo Papademos e i creditori privati sulla svalutazione dei titoli di Stato greci. L'Istituto per la Finanza Internazionale (Ifi), che rappresenta i creditori privati, ha detto che l'accordo sara' raggiunto la prossima settimana. Intanto si sono intensificate le pressioni sulla Bce per convincerla a partecipare all'operazione.
L'obiettivo, spiega MF, e' cancellare 100 miliardi di debito pubblico per poter abbassare il rapporto con il Pil della Grecia dall'attuale 160% al 120% entro il 2020. Lo scorso ottobre la richiesta ai privati era di una svalutazione del 50% dei titoli in loro possesso, ma ieri il ministro delle Finanze greco
Evangelos Venizelos ha messo in chiaro che i privati potrebbero accollarsi perdite superiori al 70%. La Germania ha subito detto no a un aumento degli aiuti alla Grecia. E allora dovrebbe toccare alla Bce accettare perdite sui titoli di Stato ellenici in suo possesso, che ammontano a 50 miliardi, pari a un settimo del debito stesso. Ewald Nowotny, del Comitato direttivo della Bce, si e' pero' opposto in modo deciso all'idea, sottolineando che l'Eurotower non accettera' volontariamente perdite sui bond in portafoglio perche' preoccupata di dover finanziare ulteriormente i deficit dei Paesi in difficolta'. Come al solito e' la Bundesbank a osteggiare questa soluzione. L'Ue e il Fmi hanno condizionato il nuovo piano di aiuti alla Grecia da 130 mld al raggiungimento di un accordo con i privati. Il prossimo 20 marzo scadono titoli di Stato greci per 14,4 miliardi, una somma di cui Atene non dispone. Per pagare i rimborsi, dunque, sono indispensabili gli aiuti di Ue e Fondo Monetario. Ecco perche' Venizelos ha detto che l'accordo con i privati dovra' essere formalizzato entro il 15 febbraio. red/vit