Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Sempre senza voler disturbare le certezze di chi ha una sconfinata fiducia nel proprio fiuto, segnalo che la decisione delle banche di cancellare dividendi e/o cedole AT1 non sarà indiscriminata, ma quasi certamente (a meno di un'apocalisse) selettiva.
E qui andrebbe tenuto presente un parametro imposto dalla CRD5. Si chiama MDA (Maximum Distributable Amount). Questo parametro, a sua volta, potrebbe essere fortemente dipendente dai famosi "buffers" imposti dalla normativa (Countercyclical, etc.). Se si bucano quei buffers, non c'è più trippa per dividendi e cedole AT1.

Ecco perchè i professional sono impegnati a studiare come le varie banche si comporteranno quanto a MDA, secondo ipotesi più o meno severe di recessione.

Una delle banche messe peggio, da questo punto di vista, sembra sia Santander. E questo spiegherebbe la fretta di certi loro annunci. Per converso, ci sono altre banche, che vanno avanti per la loro strada come se nulla fosse.
Segnalo, anche a beneficio del file del Negus, che, nel mezzo di questa tormenta, SEB ha appena annunciato la call del loro AT1 XS1136391643...
 
Ti avevo capito. Non voglio incrinare le tue certezze, che sembrano ferree, ma tieni presente aImeno due punti:

1)i mercati seguiranno una traiettoria a V, a W o a L?
2)la dose di droga immessa sui mercati basterà? E non produrrà effetti collaterali spiacevoli?

Il dubbio (non mio, ma di persone infinitamente più qualificate) è lecito.
dubbio più che lecito siamo in guerra ognuno di noi ha le proprie strategie sperando che siano quelle vincenti
buon trading a tutti
 
Vertice Ue, l’Italia rifiuta la bozza delle conclusioni. Ultimatum di Conte: 10 giorni per una soluzione
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(REUTERS)
2' di lettura

Conte dà 10 giorni all‘Europa per battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo.

È ancora in corso la videoriunione tra i 27 leader europei. A quanto risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor il premier Conte e il capo del governo spagnolo Sanchez ritengono insufficiente e deludente la bozza di conclusioni preparata per il Consiglio europeo perché le proposte contenute non all'altezza della risposta necessaria a livello Ue.

Italia e Spagna hanno chiesto che il Consiglio incarichi i 5 presidenti delle istituzioni Ue di formulare proposte nel giro di dieci giorni. Si tratta dei presidenti di Commissione, Consiglio, Parlamento, Bce ed Eurogruppo. La discussione tra i Ventisette continua.«Affidiamo ai 5 presidenti il compito di tornare con una proposta in 10 giorni, d'accordo con il premier spagnolo Sanchez», ha detto il premier durante il vertice europeo in teleconferenza che si sta svolgendo in queste ore.

Conte ha ringraziato per il lavoro fatto ma non accetta la bozza preparata nonostante gli sherpa italiani avessero ottenuto diverse concessioni, compresa l'eliminazione di qualsiasi riferimento al Mes come strumento di sostegno. Il premier ha chiarito che nessuno pensa a una mutualizzazione tout court del debito pubblico. Ciascun Paese risponde per il proprio debito pubblico e continuerà a risponderne.

«L'Italia ha le carte in regola con la finanza pubblica: il 2019 l'abbiamo chiuso con un rapporto deficit/Pil dell’1,6 anziché 2,2 come programmato.
Qui si tratta di reagire con strumenti finanziari innovativi e realmente adeguati a reagire a una guerra che dobbiamo combattere insieme per vincerla quanto più rapidamente possibile».

26 marzo 2020


«Una risposta forte ed adeguata la dobbiamo ai nostri cittadini e in definitiva alla stessa Europa. Che diremo ai nostri cittadini se l'Europa non si dimostra capace di una reazione unitaria, forte e coesa di fronte a uno shock imprevedibile e simmetrico di questa portata epocale?
Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico di così devastante impatto strumenti elaborati in passato, che sono stati costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici con riguardo a tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi? Se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato allora voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l'Italia non ne ha bisogno».

«Le conseguenze del dopo Covid-19 - ha concluso - vanno affrontate non nei prossimi mesi ma domani mattina».
 
Vertice Ue, l’Italia rifiuta la bozza delle conclusioni. Ultimatum di Conte: 10 giorni per una soluzione
2020-03-26T114612Z_2116092805_RC2NRF9FN84F_RTRMADP_5_HEALTH-CORONAVIRUS-ITALY-kiTH--1020x533@IlSole24Ore-Web.JPG

(REUTERS)
2' di lettura

Conte dà 10 giorni all‘Europa per battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo.

È ancora in corso la videoriunione tra i 27 leader europei. A quanto risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor il premier Conte e il capo del governo spagnolo Sanchez ritengono insufficiente e deludente la bozza di conclusioni preparata per il Consiglio europeo perché le proposte contenute non all'altezza della risposta necessaria a livello Ue.

Italia e Spagna hanno chiesto che il Consiglio incarichi i 5 presidenti delle istituzioni Ue di formulare proposte nel giro di dieci giorni. Si tratta dei presidenti di Commissione, Consiglio, Parlamento, Bce ed Eurogruppo. La discussione tra i Ventisette continua.«Affidiamo ai 5 presidenti il compito di tornare con una proposta in 10 giorni, d'accordo con il premier spagnolo Sanchez», ha detto il premier durante il vertice europeo in teleconferenza che si sta svolgendo in queste ore.

Conte ha ringraziato per il lavoro fatto ma non accetta la bozza preparata nonostante gli sherpa italiani avessero ottenuto diverse concessioni, compresa l'eliminazione di qualsiasi riferimento al Mes come strumento di sostegno. Il premier ha chiarito che nessuno pensa a una mutualizzazione tout court del debito pubblico. Ciascun Paese risponde per il proprio debito pubblico e continuerà a risponderne.

«L'Italia ha le carte in regola con la finanza pubblica: il 2019 l'abbiamo chiuso con un rapporto deficit/Pil dell’1,6 anziché 2,2 come programmato.
Qui si tratta di reagire con strumenti finanziari innovativi e realmente adeguati a reagire a una guerra che dobbiamo combattere insieme per vincerla quanto più rapidamente possibile».

26 marzo 2020

«Una risposta forte ed adeguata la dobbiamo ai nostri cittadini e in definitiva alla stessa Europa. Che diremo ai nostri cittadini se l'Europa non si dimostra capace di una reazione unitaria, forte e coesa di fronte a uno shock imprevedibile e simmetrico di questa portata epocale?
Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico di così devastante impatto strumenti elaborati in passato, che sono stati costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici con riguardo a tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi? Se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato allora voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l'Italia non ne ha bisogno».

«Le conseguenze del dopo Covid-19 - ha concluso - vanno affrontate non nei prossimi mesi ma domani mattina».

Sembra abbia tirato fuori gli attributi .
Per una volta bravo Presidente
 
acquisti su Euronext:
oggi comprato Aegon NL0000120889 @75 (forse un poco altino, visto che tra 1 anno la cedola verrà ricalcolata al tasso del decennale NED + 0,85%)
ieri comprato Casino FR0010154385 @29 (ora mio PMC 32), spero che i supermercati esisteranno ancora in futuro anche se in
forma diversa da come li conosciamo ora..
e un altro poco di NIB 2040 @76 (ora mio PMC 93 circa, mannaggia a me perchè non le ho vendute quando stava calando tutto)

sulla parte perpetue resto ancora liquido al 30%, sperem

come perpetua IRS ho la AXA XS0203470157, colpito in ri-acquisto il 12 marzo @59 (dopo la mia vendita in gain alle prime avvisaglie di discesa a fine febbraio).
era un ordine che avevo inserito il giorno prima pensando..
'beh se deve scendere magari prima o poi a 59 ci arriva' (che era un mio acquisto di ottobre 2016), mai avrei immaginato di essere
servito il giorno dopo.
Questo evento mi ha un poco scombussolato e per qualche giorno son rimasto a guardare senza fare nulla.
:ciao:
 
Mi auguro che stiano scherzando , però sentendo le parole di Draghi ho il sentore di no, non ci resta che aspettare i prossimi gg
Se dovessero proseguire su questa strada si aprirebbero scenari nuovi , certo è che mai come adesso l’Europa o quello che ne rimasto è a un bivio
 
...eseguiti di ieri annullati... non essendo investitore professionale non posso più acquistarli :(
che tristezza

...però le azioni posso comprarle

com'è possibile ? quale intermediario ha fatto una cosa simile ? se non avevi la profilazione adeguata non potevi immettere l'ordine, se lo hai immesso e hai l'eseguito può essere annullato solo dal mercato
non dalla tua banca.
 
Sempre senza voler disturbare le certezze di chi ha una sconfinata fiducia nel proprio fiuto, segnalo che la decisione delle banche di cancellare dividendi e/o cedole AT1 non sarà indiscriminata, ma quasi certamente (a meno di un'apocalisse) selettiva.
E qui andrebbe tenuto presente un parametro imposto dalla CRD5. Si chiama MDA (Maximum Distributable Amount). Questo parametro, a sua volta, potrebbe essere fortemente dipendente dai famosi "buffers" imposti dalla normativa (Countercyclical, etc.). Se si bucano quei buffers, non c'è più trippa per dividendi e cedole AT1.

Ecco perchè i professional sono impegnati a studiare come le varie banche si comporteranno quanto a MDA, secondo ipotesi più o meno severe di recessione.

Una delle banche messe peggio, da questo punto di vista, sembra sia Santander. E questo spiegherebbe la fretta di certi loro annunci. Per converso, ci sono altre banche, che vanno avanti per la loro strada come se nulla fosse.
Segnalo, anche a beneficio del file del Negus, che, nel mezzo di questa tormenta, SEB ha appena annunciato la call del loro AT1 XS1136391643...

ciao Rottweiler, rietieni estendibile anche ai gruppi assicurativi questo rischio ( abbastanza concreto) di non distribuzione di dividendi e cedole sui bond (r)t1 ?
 
Concordo, il rischio di cancellazione cedola per 2020 e 2021 (visti anche NPL in pesante peggioramento) e' concreto. In tutta Europa. La banca centrale svedese lo ha chiesto espressamente.
Sempre senza voler disturbare le certezze di chi ha una sconfinata fiducia nel proprio fiuto, segnalo che la decisione delle banche di cancellare dividendi e/o cedole AT1 non sarà indiscriminata, ma quasi certamente (a meno di un'apocalisse) selettiva.
E qui andrebbe tenuto presente un parametro imposto dalla CRD5. Si chiama MDA (Maximum Distributable Amount). Questo parametro, a sua volta, potrebbe essere fortemente dipendente dai famosi "buffers" imposti dalla normativa (Countercyclical, etc.). Se si bucano quei buffers, non c'è più trippa per dividendi e cedole AT1.

Ecco perchè i professional sono impegnati a studiare come le varie banche si comporteranno quanto a MDA, secondo ipotesi più o meno severe di recessione.

Una delle banche messe peggio, da questo punto di vista, sembra sia Santander. E questo spiegherebbe la fretta di certi loro annunci. Per converso, ci sono altre banche, che vanno avanti per la loro strada come se nulla fosse.
Segnalo, anche a beneficio del file del Negus, che, nel mezzo di questa tormenta, SEB ha appena annunciato la call del loro AT1 XS1136391643...
 
Concordo, il rischio di cancellazione cedola per 2020 e 2021 (visti anche NPL in pesante peggioramento) e' concreto. In tutta Europa. La banca centrale svedese lo ha chiesto espressamente.
in ogni caso sarebbe una richiesta, sotto precise condizionalità e discrezionalità piuttosto che un ban trasversale su tutto il settore
 
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