un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo

TRUCCATE
ELEZIONI TRUCCATE

Posted by Gabriella Cavallucci on 17, feb, 2013 in Featured, Massoneria e Nuovo Ordine Mondiale | 0 comments










- di Gianni Lannes -

Il responso delle urne? Scontato: la Casa Bianca ha già stabilito chi vince nello Stivale (il 51° Stato a stelle e strisce). La tornata sarà aggiudicata di misura dal Partito democratico (che ha prontamente scimmiottato le primarie d’oltre oceano) alleato con Sel di Vendola incluso Monti, Casini & Fini tutto compreso nel prezzo.

Per smascherare questa ennesima messinscena non c’è bisogno di inchieste, ma basta usare il semplice buonsenso. La realtà è sotto gli occhi di tutti, è sufficiente osservarla con occhio critico. Mentre vanno in onda le consuete finte liti per gettare fumo negli occhi dell’ elettorato credulone, sono già pronti i soliti inciuci. «Io, grillina responsabile penso a un governo stabile» titola La Repubblica (edizioni di Bologna) il 12 febbraio 2013. Così mentre il capo comico Grillo arringa le folle e ne spara di tutti i colori, annunciando fuoco e fiamme contro gli avversari (per finta) , ecco l’apertura al dialogo di Michela Montevecchi, capolista al Senato del Movimento 5 Stelle. «Non credo che faremo cadere il governo». Secondo il predicatore affarista, invece, in caso di mancata maggioranza a palazzo Madama bisognerà tornare a alle urne. Il testo dell’intervista non lascia spazio a dubbi. Ecco le dichiarazioni testuali:

«“Lei mi chiede se ci prenderemmo la responsabilità di far cadere oppure no un governo? Io credo di no, siamo tutte persone di buon senso”. Così la capolista del Movimento 5 Stelle al Senato per l’Emilia Romagna, Michela Montevecchi, ai microfoni di Radio Città del Capo, nello stesso giorno in cui Silvio Berlusconi ha prefigurato un analogo scenario. “Larghe intese? Non credo che al Senato abbiano bisogno di noi – ha detto il Cavaliere a proposito di un futuro governo del PD, con una maggioranza risicata al Senato -. Nel Movimento 5 stelle la sinistra può trovare candidati di sostegno”. Montevecchi, la cui elezione è praticamente scontata stando a tutti i sondaggi, potrebbe essere una di questi. Anche perché non crede affatto che il prossimo governo durerà poco, come invece sostiene il suo “leader” Beppe Grillo (“Tra sei mesi si torna a votare”). “Io mi aspetto una presa di responsabilità per fare in modo che il governo duri il più a lungo possibile – ha detto invece Montevecchi alla radio -. Siamo in una fase di crisi profonda, dovremo mettere da parte le nostre ideologie, sacrificare qualcosa tutti quanto e venirci incontro”. Peraltro, aggiunge, “neanche Grillo ha mai detto di augurarsi che il governo cada”».


Un maggiordomo a stelle e strisce – Chi ha piazzato il non eletto Mario Monti (imbottito di conflitti di interessi ed al soldo di interessi finanziari speculativi) a Palazzo Chigi previa nomina a senatore per nebulosi meriti in favore dell’Italia? Chi ha stabilito questa data in tutta fretta per le elezioni? Chi prende direttamente ordini dalla Casa Bianca e dalla Nato? Chi non ha mai fiatato sulla sospensione della Costituzione in favore del Trattato di Lisbona? Chi non ha speso una parola sulla legge elettorale palesemente incostituzionale ed antidemocratica? Alla prova dei fatti il presidente della Repubblica uscente, Giorgio Napolitano, già denunciato all’Autorità Giudiziaria, per alto tradimento.


Il Corsera (12 dicembre 2012) – L’ambasciatore Usa: Monti leader coraggioso. Merkel e Schaeuble: meglio di Berlusconi. Nel giorno delle pesanti critiche ricevute da Silvio Berlusconi il governo di Mario Monti, futuro dimissionario, registra anche gli importanti elogi da parte di esponenti dei governi americano e tedesco. MONTI, LEADER CORAGGIOSO – Nel 2012 «il governo italiano ha avviato un processo di riforme che ha creato le basi per la crescita economica – ha esaltato l’economista l’ambasciatore degli Stati Uniti a Roma David Thorne – Il premier Monti ha dimostrato grande leadership e coraggio durante il suo mandato, rafforzando la posizione dell’Italia in Europa e nel resto del mondo». CREATE LE BASI PER LA CRESCITA – Durante il ricevimento di Natale a Villa Taverna Thorne ha prima guardato alla sua Patria sottolineando l’importanza della rielezione del presidente Barack Obama, poi ha speso lodi per un governo che «ha avviato un processo di riforme che ha creato le basi per la crescita economica». L’EDITORIALE DEL «NEW YORK TIMES» – Anche il New York Times prende posizione contro il già più volte premier di Arcore, in un editoriale dal titolo «Il ritorno spudorato di Berlusconi» pubblicato sull’edizione globale International Herald Tribune. Un articolo in cui viene rivolto anche un invito a Mario Monti a ricandidarsi. L’annuncio di Berlusconi «è una spiacevole notizia per la politica italiana e le sue riforme economiche» si legge nell’editoriale. BILANCIO – L’articolo ripercorre l’ultimo anno politico italiano, dallo scioglimento del governo Berlusconi tra il discredito dei mercati europei fino all’insediamento di Monti e la sua politica di austerità, chiesta anche dall’Europa e, in particolare, dalla Germania di Angela Merkel. «I risultati di Monti sono stati considerevoli» si legge ancora nell’editoriale. Che si conclude con un appello allo stesso premier dimissionario a candidarsi e a «raccogliere altri centristi attorno alla sua causa» perché «l’Italia non può permettersi altri anni di stallo politico e di stagnazione economica causate dall’opportunismo spudorato di Berlusconi».

ELOGIO DEL PADRONE USA A GRILLO – Le marionette si adottano, coltivano ed allevano per tempo. Non a caso i dipendenti dell’Intelligence anglo-americana hanno allestito in Italia uffici di propaganda sotto mentite spoglie. Inoltre, continuano indisturbati a finanziare di tutto e di più per controllare ed orientare l’opinione pubblica tricolore (alla voce pennivendoli, politicanti, attorucoli).


Ecco cosa si apprende dalla lettura di un corposo telegramma partito il 4 aprile 2008 dall’ambasciata nordamericana ed indirizzato al segretario di Stato USA, Condoleeza Rice mentre il pilotato ubriacone George W. Bush sta concludendo il secondo mandato. Il documento epistolare racconta di un pranzo con l’attuale padrone del Movimento 5 Stelle, il ragionier Beppe Grillo. Per l’ambasciatore Usa il capo di M5S è un “interlocutore politico credibile”.


I padroni d’Italia avevano compreso il potenziale elettorale del comico e previsto in anticipo il suo successo. Alle 11,12 di quasi 5 anni fa dall’ambasciata americana a Roma parte il telegramma intitolato «Pranzo con l’attivista italiano Beppe Grillo: “Nessuna speranza per l’Italia”. L’ossessione della corruzione». A firmarlo è Ronald Spogli, ambasciatore a Roma, e il destinatario è Condi Rice, a cui spiega in cinque pagine che Grillo è un «interlocutore credibile» nella comprensione del sistema politico italiano, grazie al fatto di essere «unico» per denuncia della corruzione nelle vita pubblica, ricorso al web e appello agli oppressi. La comunicazione si apre con un preambolo in cui si presenta il «politico italiano Beppe Grillo» come «un comico divenuto attivista che durante un pranzo nella residenza del consigliere economico dell’ambasciata ha affermato: “Non c’è speranza per l’Italia”». Segue la descrizione di Grillo: «È un eccentrico, si appella agli oppressi d’Italia e così riesce a portare nelle piazze centinaia di migliaia di persone per protestare contro l’ordine costituito». Soprattutto «i suoi commenti risaltano per il contrasto con quelli dei nostri interlocutori tradizionali su economia, politica e in particolare sulla corruzione».


La seconda parte del documento classificato «sensitive» comprende un approfondimento sul personaggio. «Giuseppe “Beppe” Grillo è un ex comico politicamente schietto che ha ottenuto una celebrità mondiale scorticando ogni giorno i politici italiani sul suo blog e organizzando con successo una manifestazione contro la corruzione nel governo alla quale lo scorso autunno hanno partecipato oltre 150 mila persone». L’accento viene messo sullo stile personale: «Grillo è brusco, perfino profano, ma le sue accuse dirette e spesso taglienti risaltano al contrasto con le analisi timide e indirette sulla corruzione che vengono dal mondo politico italiano». È a tali caratteristiche che l’ambasciatore Spogli attribuisce la capacità di «galvanizzare una parte dell’opinione pubblica in genere silenziosa, convogliando la rabbia degli italiani verso la corruzione governativa più radicata e l’incapacità dell’élites di migliorare le condizioni del Paese» con la conseguenza di «aver creato un foro alternativo di discussione su questioni che non vengono affrontate dai maggiori media».


Il fenomeno della «Corruzione» occupa la parte centrale del telegramma. Allora, «Grillo, 59 anni, ha una capigliatura selvaggia e un aspetto quasi da portuale ma è riuscito ad affermarsi negli ultimi dieci anni come un commentatore controcorrente sulla corruzione italiana, in particolare identificando i problemi contabili di Parmalat assai prima che i dettagli delle irregolarità finanziarie venissero scoperte». Tale precedente, in realtà, una soffiata pilotata del vice presidente Parmalat, lo accredita agli occhi dell’ambasciata americana a Roma, che aggiunge: «Grillo ritiene che l’endemica corruzione nella classe politica italiana ha distrutto ogni speranza di migliorare le prospettive economiche nazionali» fino al punto che «l’unica soluzione è la rimozione di praticamente tutti i politici di destra e sinistra rimpiazzandoli con giovani che hanno meno legami con l’establishment e meno interesse nel mantenimento dello status quo». Ciò che colpisce Spogli, che ha incontrato Grillo assieme ad altri funzionari dell’ambasciata, è che «descrive la corruzione come una procedura standard nell’attuale cultura politica italiana, ai suoi occhi i politici di destra e sinistra vogliono solo mantenere il potere, sono troppo vecchi, carenti di visione e capacità per migliorare le condizioni del Paese». La lotta alla corruzione è la chiave di lettura che consente di comprendere l’opposizione di Grillo a «energia nucleare, rigassificatori e inceneritori perché sarebbero tutti progetti destinati a enormi perdite di fondi pubblici a vantaggio di corruzione, mafia o entrambe». È tale battaglia che spinge l’estensore del documento a titolare il paragrafo sull’opposizione agli inceneritori in Campania: «Luddista, progressista o entrambi?». Facendo intuire che il giudizio su questa presa di posizione resta in sospeso.


Infine il messaggio che Grillo consegna ai capoccia nord-americani: «Tutti i partiti e politici italiani sono illegittimi», di «centro, destra o sinistra», perché «arresti, indagini e conflitti di interessi li rendono incapaci o inadatti» senza contare che il sistema elettorale «basato sulle liste impedisce ai cittadini di scegliere chi votare». La sua proposta è il «boicottaggio del sistema politico» e per questo «sul suo blog chiede di non partecipare le elezioni politiche del 13 e 14 aprile» ma gli interlocutori americani vedono «il possibile germe di un nuovo partito nella decisione di consentire a candidati indipendenti alle elezioni amministrative di usare il suo nome», sostenendoli poi con il blog a patto che abbiano i tre requisiti necessari: nessuna carica precedente, fedina penale pulita e disponibilità a pubblicare online tutte le attività e transazioni svolte dopo l’eventuale elezione.


Domanda non concordata: ragionier Grillo lei ha mai partecipato alla riunione a bordo del Britannia nel 1992, in cui i potentucoli anglo-americani hanno stabilito come spartirsi definitivamente l’Italia?


Singolari coincidenze – Il 16 settembre 2009, Il Corriere della Sera pubblica un’intervista all’ambasciatore David H. Thorne. Titolo: «L’Ambasciatore Usa avverte l’Italia “Dipendenza energetica, un rischio”». Il giornalista Caprara domanda:
«Non è che tra le materie che preoccupano gli Stati Uniti c’è l’interesse del governo italiano, di Berlusconi, per l’oleodotto South Stream, caro alla Russia, invece che per il Nabucco?».

Risponde il rappresentante di Washington:


«Va considerato tutto in un contesto ampio. Una delle più grandi preoccupazioni della politica americana è la dipendenza energetica dell’Europa. Che non dipenda da una sola fonte e che le diversifichi: Nord Africa, Iran, Russia… L’Italia è in procinto di riprendere il suo programma nucleare, ne ho parlato nei miei incontri e mi pare ci sia un interessante impegno del governo a farlo. Al Dipartimento di Stato, nel governo americano il timore riguarda l’Europa, non solo l’Italia».

Una minaccia che nel 2012 è stata tradotta in uno strano attentato alla scuola di Brindisi, luogo di transito dei tracciati energetici in ballo. Un messaggio, anzi un avvertimento allo Stato italiota che ha ucciso una ragazza di 16 anni Melissa Bassi) e ferito gravemente alcune studentesse. Successivamente, nel luglio di dell’anno scorso, in un misterioso incendio il gabinetto della Polizia scientifica (in uno dei luoghi più controllati di Roma) è andato in fiamme e i reperti della tentata strage brindisina sono stati irrimediabilmente distrutti dal fuoco. Sarà stato il provvidenziale caso o c’è stato dolo? La Cia ne sa qualcosa? Aisi ed Aise stanno sempre a guardare le 5 stelle?


Ora è chiaro chi comanda nella nostra patria? Non abbiamo l’anello al naso ma dignità. E’ ora di dimostrarlo con i fatti, perché siamo nel pieno corso della terza ed ultima guerra mondiale. USA: GO HOME!
 
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La Germania vuole il rimpatrio dell'oro depositato negli USA, ma i forzieri della Federal Reserve son vuoti

Le autorità germaniche hanno informato il governo degli Stati Uniti dell'intenzione di rimpatriare parte delle circa 1'500 tonnellate di lingotti depositati presso la Federal Reserve di New York.

C'è chi dice che la Germania chiede il rimpatrio del proprio oro unicamente a causa di pressioni politiche interne e che nessun altro paese seguirà l'esempio.

Invece il co-direttore generale dell'azienda di gestione di investimenti Pimco, Mohammed al Erian, dichiara che "non vi è dubbio che la richiesta tedesca si traduce in pressione su altri paesi per rimpatriare gli averi in oro depositati nelle banche centrali estere."

Il redattore economico britannico Ambrose Evans Pritchard, scrive su The Telegraph : "Le banche centrali nel mondo intero hanno acquistato nel 2012 il più grande volume di oro degli ultimi 50 anni. Hanno accumulato 536 tonnellate supplementari, diversificando le nuove riserve e evitando le monete "sospette" : dollaro statunitense, euro, lira sterlina e yen.

L'Accordo di Washington (siglato nel settembre 1999, impegnava le banche centrali a limitare le vendite delle riserve auree per cinque anni) in virtù del quale ogni anno la Gran Bretagna, la Spagna, i Paesi Bassi, l'Africa del sud, la Svizzera e altri paesi hanno venduto parte del loro oro sembra già appartenere all'epoca illusoria in cui gli investitori pensavano che l'euro avrebbe rimpiazzato l'oro diventando un pilastro accanto al dollaro.

Questa speranza è svanita. In 10 anni gli averi delle banche centrali in euro-obbligazioni sono calate del 26%.

Euro e dollaro non ispirano fiducia. L'Unione monetaria europea è una costruzione malandata, incline a barcamenarsi di crisi in crisi senza il supporto di un dipartimento del Tesoro comune. Quanto al dollaro, è seduto su una piramide di debiti.

Ned Taylor-Leyland, della Cheviot Asset Management, sostiene che la Federal Reserve e la Banca d'Inghilterra non restituiranno mai l'oro ai proprietari stranieri, in quanto questo oro non esiste più.

Altri affermano che più precisamente Stati Uniti e Gran Bretagna non hanno venduto le riserve d'oro, le proprie e quelle estere, ma le hanno date in prestito o impegnate come garanzia. Di fatto dunque non le possiedono.

E' stato documentato che la Federal Reserve ha dato in prestito gran parte delle sue riserve in oro e che le grandi banche prendono in prestito l'oro alle banche centrali, prestandolo a loro volta a molteplici terze parti.

Dunque, non sarebbe sorprendente se la Federal Reserve avesse bisogno di anni per poter restituire alla Germania 300 tonnellate di lingotti d'oro [...] anche se la Fed afferma di avere 6'720 tonnellate del prezioso metallo nella sola sede di New York.

Il co-direttore generale di Pimco Bill Gross dichiara : "Ogni mese la Federal Reserve acquista obbligazioni del Tesoro e crediti ipotecari per 85 miliardi di dollari. In realtà, non ha di che garantirli, ni...



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DELLA VALLE CHIEDE LA 7 - OVVIAMENTE NON FA UN BID, IN ATRESA DEL VOTO DELLE URNE

Pubblicato daMLadomenica, febbraio 17, 20130 commenti



NO ALLA GUERRA VALUTARIA...BEH SE LO DICE IL G20...SONO TRANQUILLO...O NO???





G20 agrees to avoid currency wars



PECCATO CHE IL G20 NON CI RACCONTA CHI STA COMPRANDO EURO INDEBITANDOSI IN DOLLARI PER CHIUDERE IL FINANZIMANETO MOSTRUOSO CON LA BCE...CREANDO LA GUERRA VALUTARIA...PERCHE' NON FACCIAMO CHIAREZZA?
BASTA CON LE PUTTANATE DEL G20...DA DARE IN PASTO ALLA GENTE NORMALE



NO ALLA GUERRA VALUTARIA...BEH SE LO DICE IL G20...SONO TRANQUILLO...O NO???


Pubblicato daMLadomenica, febbraio 17,
 
Paschi di Bersani

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Videocommenti (6) su: "Il Monte dei Paschi di Be ..."Invia il tuo video


La vergogna del pd........
Il pd meno l
Travaglio sul pd e replica di ...
Bersani non spaventa grillo




>>>Oggi, 17 febbraio, sono a Savona, ore 17, Piazza Sisto IV e a Genova, ore 21, piazza De Ferrari, piazza Perosi. Domani, 18 febbraio, sarò a Cremona, ore 17, Piazza Stradivari e a Pavia, ore 21, piazza Vittoria. Seguite le dirette su La Cosa! >>>
Il Monte dei Paschi di Siena sarebbe quasi sicuramente fallito senza il prestito di Rigor Montis di 3,9 miliardi di euro, cifra pari all'IMU versato dalle famiglie italiane. Il MPS ha avuto un crollo di Borsa vertiginoso negli ultimi anni, gli azionisti hanno perso quasi tutto il loro investimento. Il MPS ha avuto un deprezzamento di valore su cui sta indagando la procura di Siena, una voragine da far impallidire Parmalat. Si tratta di 21 miliardi così ripartiti: 7 miliardi di sovrapprezzo per l'acquisto della Banca Antonveneta, 7 miliardi di debiti acquisiti dalla Banca Antonveneta, 7 miliardi di versamenti su banche estere con causali da accertare. Il MPS è stato privatizzato nel 1995 e da allora è controllato da una Fondazione. Il 55% della Fondazione è stato detenuto fino a pochi mesi fa da membri nominati da Regione Toscana, Provincia di Siena, Comune di Siena tutti enti controllati dal PD. E' impensabile che le segreterie del PD che si sono succedute dal 1995 fossero all'oscuro dell'operazione Antoveneta oltre che della vendita di ingenti cespiti mobiliari e immobiliari del MPS che hanno permesso la distribuzione di ricchi dividendi. Se i vari Bersani, D'Alema, Veltroni, Franceschini, Fassino non si sono mai accorti di questo immane disastro finanziario come può il PD pretendere di governare il Paese? Va ricordato che nell'ultimo ventennio il PD ha governato per circa 10 anni, ha fatto a metà con Berlusconi. Un decennio a testa per fare la festa all'Italia.
Napolitano, ex PD, ha invocato la privacy sulle inchieste in corso della Procura di Siena, invece di battere i pugni sul tavolo come avrebbe fatto Pertini gridando "Fuori i nomi dei responsabili". Lo Scudo Fiscale è stato usato per fare rientrare in Italia patrimoni illeciti con il solo 5% di tassazione. E' stato approvato grazie all'assenza in aula di numerosi parlamentari del PD. Perchè? E' lecito avere l'elenco completo dei patrimoni scudati per verificare se sono associati alla razzia del MPS? Oppure è un segreto di Stato?
Bersani non replica mai nel merito delle responsabilità sue e del suo partito, ma le spara sempre più grosse: "Si vede la voglia di mandare in galera, come facevano i fascisti. Attenzione, che noi non ci impressioniamo...". Il M5S non manda in galera nessuno, questo compito appartiene ai giudici. Forse è a loro che Gargamella si sta rivolgendo. Craxi aveva più stile.
 
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QUANDO CAPIREMO COSA STA REALMENTE ACCADENDO, SARA' GIA' TROPPO TARDI

Vogliono il nostro sangue. Operai, impiegati, precari, piccoli imprenditori, professionisti, artigiani e commercianti siete tutti nel mirino. Il sistema non si fermerà fino a quando il livello di indigenza e povertà non avrà raggiunto in Italia livelli ottocenteschi. E' in atto uno sterminio mascherato di proporzioni storiche. La civiltà occidentale è in serio pericolo e la consapevolezza circa la vera posta in palio non è ancora patrimonio diffuso e condiviso. Lentamente, la pubblica opinione, raggirata da un sistema mediatico nel suo complesso nazista, comincia a percepire le ragioni inconfessabili che sottendono alcune scelte politiche ed economiche. Anche i più sprovveduti si domandano come mai, da Obama a Schauble, tutti i principali leader stranieri facciano il tifo per la vittoria del duo Monti-Bersani. E' chiaro, una eventuale alleanza di governo fra questi due infausti personaggi garantirebbe la prosecuzione della politiche di austerità che servono a destrutturare definitivamente quel poco che resta dell'apparato produttivo italiano. Il disegno massonico reazionario che ha immaginato questo nuovo ordine mondiale, vuole l'Italia patria di una moltitudine di neostraccioni dequalificati e a basso costo, pronti a servire con la loro fatica i sogni di gloria del reich germanico. Passeggiando per le vie del mio paese, mi capita sempre più spesso di incontrare cittadini che frugano nei bidoni della spazzatura nella speranza di racimolare qualcosa da mangiare. Scene pietose che non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale. Ma questo è ancora niente. Mentre noi, poveri italiani traditi dalle nostre massime cariche che si accreditano all'estero promettendo di aumentare a dismisura inutili sofferenze, ascoltiamo imbambolati le falsità retoriche dei soliti inamovibili politicanti, c'è chi progetta nell'ombra il passo successivo utile per massacrare intere classi sociali. Monti, in un anno di governo, ha aumentato il numero delle famiglie povere in proporzioni gigantesche. Dopo cinque ipotetici anni di governo Monti-Bersani, ossequiosi esecutori delle regole scellerate contenute nel fiscal compact, molti di noi non avranno il denaro sufficiente per comprare il latte per i bambini. La sanità sarà privatizzata e appannaggio dei solo ricchi, mentre l'ex ceto medio, ridotto in miseria, non potrà impedire di veder morire i propri vecchi genitori a causa dell'aumento del costo dei farmaci divenuto oramai troppo gravoso. Pletore di disoccupati, abbrutiti e vaganti, affolleranno puzzolenti ogni angolo delle nostre grandi città. Anche chi, fortunatamente, troverà uno straccio di lavoro, riceverà un salario che non gli permetterà comunque di soddisfare i bis...



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Il Monte dei Paschi di Bersani

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ECUADOR: CORREA TRIONFA SUL BANKIERE

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Correa è Presidente con 57%, Lasso 23%
T.P. - Rafael Correa ha stravinto, al primo turno e si assicura anche la maggioranza dei deputati. Il suo avversario è stato doppiato, e gli altri candidati sono rimasti ai blocchi di partenza. Per varie ragioni, è stata molto di più di una cronaca annunciata. In primo luogo per l'abbondanza del raccolto di consensi, ha fieno in cascina per accelerare il processo di cambiamento intrapreso. Poi perchè l'avversario bocciato è un banchiere dell'Opus Dei. In
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