Un nuova strategia di trading system: "Bull flattener" (5 lettori)

Imar

Forumer attivo
Il divario di competitività con i BRIC ce l'hanno anche altre economie occidentali, ma di rischio insolvenza se ne agita molto meno; di rischio insolvenza per Giappone e Stati Uniti non sento parlare granchè.

Già, forse perchè le altre economie non hanno ANCHE il terzo debito pubblico del mondo... ;):D.

Il Giappone è diverso, nel senso che tutto il loro debito pubblico è in mani domestiche (è una partita di giro, ma se al debbono vedere tra di loro)
Per gli USA, di rischio di insolvenza se ne parla eccome, ma è chiaro che se si cerca il punto dove ci potrebbe essere la "prima crepa" dsel sistema, beh ....non è agli USA che bisogna guardare (almeno ad oggi, domani magari è tutto diverso).

Il problema Italia è oggettivamente diverso da quello di tutti gli altri paesi europei.... ed è complicato - IMHO - perchè la sua soluzione richiede che non si sbaglino mosse nè con la politica nazionale nè con quella europea (quasi impossibile, visto il recente track record di entrambi.... :wall::wall:)

Poi... che la speculazione ci "marci".... ce lo siamo già detto sull'altro forum... mi pare...

Nell'Unione Europea abbiamo realtà competitive per il lavoro: recentemente mi raccontavano delle condizioni di lavoro in Polonia e Rep. Ceca e il livello dei salari è davvero basso; sicuramente le condizioni di lavoro sono più umane rispetto alle vecchie zone rurali cinesi, ora riconvertite a zone industriali (resoconti diretti di due mesi fa mi hanno fatto rabbrividire), ma non mi stupisco che moltissima produzione industriale continui a spostarsi lì anno dopo anno.

Appunto: sono concorrenti.... non alleati.... :wall::wall:

Fuori di metafora, la mia idea è che puoi mettere in circolazione tutta la cartamoneta che vuoi (e l'effetto di breve termine in effetti è sempre positivo.... e sul lungo termine che si incontrano i problemi...), puoi fare tutta la redistribuzione del reddito che vuoi (sperando che l'incremento dei consumi non vada tutto sulle importazioni...) ma se - alla fine della fiera- non incrementi la produzione nazionale ed hai il terzo debito pubblico del mondo.... diventa dura trovare il "foglio del come".


Per carità, lungi da me affermare che un prestito agevolato a mio avviso finalizzato anche allo switch dei bondholder possa essere paragonato all'emissione di moneta caldeggiata dalla MMT, però credo che siamo d'accordo tutti sul fatto che avere una banca centrale libera di stampare è un elemento che sta determinando forti differenze tra le altre economie e quella dell'Eurozona.

Forse si... o forse stai guardando il dito piuttosto che la luna.

Quello che alcuni chiamano "libertà di stampare" è in realtà una banca centrale assogettata alle esigenze del debito pubblico (come era in Italia prima del c.d. "divorzio"... per cui non mi si dica che la MMT è "moderna".... ;);)).

E questo francamente fa più parte dello Zimbawe che dell'Europa.

Ok, comunque mi fermo, sennò faccio deragliare il thr sulla macroeconomia, e non è il caso.
 
Ultima modifica:

pprllo

Nuovo forumer
Appunto: sono concorrenti.... non alleati.... :wall::wall:

Fuori di metafora, la mia idea è che puoi mettere in circolazione tutta la cartamoneta che vuoi (e l'effetto di breve termine in effetti è sempre positivo.... e sul lungo termine che si incontrano i problemi...), puoi fare tutta la redistribuzione del reddito che vuoi (sperando che l'incremento dei consumi non vada tutto sulle importazioni...) ma se - alla fine della fiera- non incrementi la produzione nazionale ed hai il terzo debito pubblico del mondo.... diventa dura trovare il "foglio del come".
Il problema è che il riallineamento dei costi nominali di produzione non puo' avvenire nell'ambito di una deflazione pan-europea.
L'unica possibilità è che si inverta la tendenza ormai decennale che vede l'inflazione della periferia sensibilmente superiore a quella del centro, ma questo non puo' essere unidirezionale, puo' avvenire solo se l'inflazione del centro aumenta sensibilmente mentre quella della periferia cala. A questo servono le stampanti.
 

Cren

Forumer storico
Ok, comunque mi fermo, sennò faccio deragliare il thr sulla macroeconomia, e non è il caso.
L'ultima nota, prima di seguire diligentemente il tuo comportamento, è che sembra che Paul Krugman abbia pronosticato per l'Italia, a seguito dell'uscita della Grecia dall'UE, una fuga di massa dei capitali (quelli rimasti :D), il blocco dei conti correnti e il limite ai prelievi, in puro stile Argentina '01.

Se si verificasse uno scenario così apocalittico quanto a lungo Draghi potrebbe starsene con le mani legate?

Ok, basta.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Ho letto con attenzione il link, ma purtroppo non ho una preparazione adeguata a comprendere i reali motivi con cui il finanziere americano dell'hedge fund ha beffato il nostro piu' preparato ministro economico della storia repubblicana, dopo probabilmente Luigi Einaudi.

Dispiace comunque che accadano queste cose e soprattutto venirne a conoscenza.

Peraltro non ci vuole molto a capire che le aste di stato sul primario sono un contest palesemente iniquo per l'asimmetria informativa attraverso cui si svolgono. Tra i due playiers da una parte c'e' il Ministero che programma le date delle proprie aste, comunica in anticipo i suoi bisogni e spera nelle benevolenza delle grandi banche che operano sul primario.
Dall'altra parte - se i dati sono ancora rimasti gli stessi - ci sono 28 banche internazionali su 30 (le nostrane sono solo UC e Banca Imi) che nonostante la moral suasion di Grilli, Cannata e funzionari vari sono e rimangono sempre istituzioni straniere, che possono giocare di rimessa a carte coperte.

Per poter uscire dalla spirale perversa di un gioco asimmetrico di questo tipo occorrerebbe che il Ministero potesse avere la flessibilita' di ritirare talune aste quando le banche estere si mettessero a fare la cresta, cioe' la mossa della "carta nuova straccia carta vecchia", per cui vendono a mani basse sul secondario per strappare rendimenti molto maggiori in collocamento (primario).

Avendo purtroppo da preparare 4 milioni di paghe statali e 16 milioni di pensioni non e' che i tecnici del Ministero possano avere chissa' quale autonomia per gestire in modo flessibile le aste. E' una situazione oggettivamente drammatica di contesto da game theory, senza apparente via di uscita.
 

f4f

翠鸟科
Ho letto con attenzione il link, ma purtroppo non ho una preparazione adeguata a comprendere i reali motivi con cui il finanziere americano dell'hedge fund ha beffato il nostro piu' preparato ministro economico della storia repubblicana, dopo probabilmente Luigi Einaudi.

Dispiace comunque che accadano queste cose e soprattutto venirne a conoscenza.

Peraltro non ci vuole molto a capire che le aste di stato sul primario sono un contest palesemente iniquo per l'asimmetria informativa attraverso cui si svolgono. Tra i due playiers da una parte c'e' il Ministero che programma le date delle proprie aste, comunica in anticipo i suoi bisogni e spera nelle benevolenza delle grandi banche che operano sul primario.
Dall'altra parte - se i dati sono ancora rimasti gli stessi - ci sono 28 banche internazionali su 30 (le nostrane sono solo UC e Banca Imi) che nonostante la moral suasion di Grilli, Cannata e funzionari vari sono e rimangono sempre istituzioni straniere, che possono giocare di rimessa a carte coperte.

Per poter uscire dalla spirale perversa di un gioco asimmetrico di questo tipo occorrerebbe che il Ministero potesse avere la flessibilita' di ritirare talune aste quando le banche estere si mettessero a fare la cresta, cioe' la mossa della "carta nuova straccia carta vecchia", per cui vendono a mani basse sul secondario per strappare rendimenti molto maggiori in collocamento (primario).

Avendo purtroppo da preparare 4 milioni di paghe statali e 16 milioni di pensioni non e' che i tecnici del Ministero possano avere chissa' quale autonomia per gestire in modo flessibile le aste. E' una situazione oggettivamente drammatica di contesto da game theory, senza apparente via di uscita.


bella analisi :):up:
 

Piedi a Terra

Forumer storico
bella analisi :):up:

Banale, anche se prob. realistica.

Piuttosto c'e' da chiedersi: chi sono i veri esperti nella gestione del debito pubblico italiano? Quali sono i poteri di autonomia che possiedono nei confronti delle rapaci 28 banche estere?

Quando ero meno disincantato di oggi pensavo fosse il Ministro, cioe' credevo che Tremonti si intendesse di slop, spread, curvatura, fabbisogno, etc.

Poi Tremonti spiego' che l'esperto era Grilli.

Quando poi ho conosciuto questo Grilli a Ballaro', autorita' riconosciuta da alcuni in quanto "milanese", mi e' apparso chiaro che dovevano essere altri i tecnici, per cui approfondendo ho scoperto questa nuova figura della Cannata, la direttrice. L'altro giorno interrogata in commissione parlamentare sui motivi della crescita recente dello spread, la simpatica signora emiliana ha detto che i motivi non erano a conoscenza nemmeno dei suoi tecnici, che seguono da vicino queste cose

Chi sono dunque i tecnici che conoscono bene l'argomento dello spread ?
 

Cren

Forumer storico
Chi sono dunque i tecnici che conoscono bene l'argomento dello spread ?
Ho sempre più il terrore che tutto il baraccone non sia costituito da altro che da nomine e "appalti" di partito e che per ogni cosa più complessa di uno YTM ci si avvalga di pagatissime consulenze esterne da banche e istituzioni finanziarie private :tristezza:

Smentitemi, per favore!

Qualcuno trovi pubblicazioni o paper del Ministero del Tesoro curate da esperti finanziari, vi prego!
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Qualcuno trovi pubblicazioni o paper del Ministero del Tesoro curate da esperti finanziari, vi prego!

Gli esperti in "teoria e pratica" dei mercati finanziari italiani in tutto il parlamento italiano dovrebbero essere 2:

2 su 1000.

Uno e'

il marito della bella Nunzia di Girolamo

a cui si sono rivolti molti Folisti che hanno effettuato l'hold-on sullo swap greco,

l'altro propone di obbligare i forumisti italiani a rilasciare proprie generalità all'amministratore del Forum

per evitare che molti nick anonimi pompino i titoli.

Gli altri 998 sono per la maggior parte notai, avvocati penalisti, avvocati civilisti, commercialisti e professionisti di altre competenze. C'era poi Vegas che era considerato l'esperto di finanza e quindi il terzo potenziale della lista, ma lo hanno dirottato all'autorita' di controllo.

Nel governo attuale credo non ci sia nessun esperto di mercati finanziari, considerando che l'unico accreditato a poter essere considerato tale dall'opinione pubblica e' un Mc Kinsey.
 

Imar

Forumer attivo
Vabbè, visto che abbiamo deragliato…. :D:D

Peraltro non ci vuole molto a capire che le aste di stato sul primario sono un contest palesemente iniquo per l'asimmetria informativa attraverso cui si svolgono. Tra i due playiers da una parte c'e' il Ministero che programma le date delle proprie aste, comunica in anticipo i suoi bisogni e spera nelle benevolenza delle grandi banche che operano sul primario.
Dall'altra parte - se i dati sono ancora rimasti gli stessi - ci sono 28 banche internazionali su 30 (le nostrane sono solo UC e Banca Imi) che nonostante la moral suasion di Grilli, Cannata e funzionari vari sono e rimangono sempre istituzioni straniere, che possono giocare di rimessa a carte coperte.


Non la vedrei in questi termini.

Le aste sul primario riflettono il fatto che paghiamo i debiti facendo altri debiti…. Di fatto la capacità contrattuale dello Stato è nulla, ma … non è la finanza internazionale che ci ha obbligato a fare i debiti (anche se questa è un poco la tesi dei “complottisti” e dei seguaci della MMT che qualcuno sul forum di Cobraf ha efficacemente definito come – se fosse realistica – una versione moderna della parabola biblica sui pani e sui pesci).

Sono rimasto sconcertato anch’io da Grilli (ma anche da Passera, a dire il vero) ma non c’è tecnico che tenga, se il problema è uno stato in cui la pressione fiscale reale su quelli che pagano le tasse è già oggi al 55% circa (nel PIL come calcolato dall’ISTAT c’è anche una stima del sommerso, valutato in circa il 17%)…. ed ancora non basta a finanziare tutta la spesa pubblica.



Ho letto con attenzione il link, ma purtroppo non ho una preparazione adeguata a comprendere i reali motivi con cui il finanziere americano dell'hedge fund ha beffato il nostro piu' preparato ministro economico della storia repubblicana, dopo probabilmente Luigi Einaudi.

Dispiace comunque che accadano queste cose e soprattutto venirne a conoscenza.

Riguardo al racconto di Mosler (ma non sappiamo la versione di Spaventa ), egli sostiene di aver “convinto” il Ministro del Tesoro che l’Italia del 1992 non aveva da temere il default, dato che uno stato sovrano può sempre stampare monetà a volontà.

Cren si domanda se questo aneddoto fornisce giustificazione per un investimento in titoli di stato PIGS in paesi con sovranità monetaria, e secondo me la risposta è “no, non è sufficiente”, dato che come spiega l’articolo del Washington Post linkato più sotto, a volte il default è la soluzione più comoda.

Soluzione più comoda per i debitori, ovviamente, poiché è ovvio che i creditori la accettano solo come estrema ratio, non perché siano in qualche modo “favoriti” da chi detiene il potere politico, ma per il principio generale che i debiti vanno onorati, anche a costo di ridurre il tenore di vita…. :eek::eek::sad::sad:

Ps in ogni caso, Cren, se vai a Rimini, non perderti il dibattito con Mosler
 
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Piedi a Terra

Forumer storico
Vabbè, visto che abbiamo deragliato…. :D:D

Non la vedrei in questi termini.

Le aste sul primario riflettono il fatto che paghiamo i debiti facendo altri debiti…. Di fatto la capacità contrattuale dello Stato è nulla, ma … non è la finanza internazionale che ci ha obbligato a fare i debiti (anche se questa è un poco la tesi dei “complottisti” e dei seguaci della MMT che qualcuno sul forum di Cobraf ha efficacemente definito come – se fosse realistica – una versione moderna della parabola biblica sui pani e sui pesci).

La capacita' negoziale del nostro stato sara' di fatto nulla, come sostieni, ma non e' questo un valido motivo per non adottare tuttI gli strumenti concettuali noti e le strategie possibili che la Teoria dei Giochi permette.

Dico un esempio solo, che non vuole certo essere un suggerimento, altrimenti peccherei sicuramente di immodestia, ma solo un chiarimento di quanto penso.

il Ministero dell'Economia e della Finanza dovrebbe vagliare la sua strategia ottimale ben conoscendo la strategia dominante delle 28 banche estere su 30 che partecipano alle "aste-banchetto" (che, ripeto, fino allo sfinimento, e' vendere il giorno prima sul secondario per poi far posto ai nuovi titoli in asta)

Ad esempio potrebbe tagliare fuori dal banchetto dei best specialist la 28esima banca estera che presenta la offerta piu' indecente (= vuole i rendimenti piu' elevati) a scapito di una nuova entrante, o, meglio, cercare di allungare la serie delle banche italiane, che sono solo 2.

Questo e' solo un esempio dei progetti che dei validi conoscitori di Game Theory potrebbero realizzare, perche' anche se lo Stato ha capacita' di negoziazione nulla dall'altro lato c'e' molta richiesta di polpa da spennare da parte degli esteri, che conoscono a menadito la ricchezza personale privata degli italiani.

Per realizzare questi scopi di ottimizzazione del costo di raccolta dei tecnici politici come gli attuali sono a mio avviso inadatti: ci vorrebbero giovani professori universitari conoscitori della materia. Credo che i nostri tecnici nei loro rapporti con le banche estere si basino solo sulle strategie di sottocoperta, fatte di relazioni personali, telefonate di supplica, moral suasion, etc.

Le reti di relazioni personali in questo drammatico momento paiono non aiutare affatto di fronte a questo cinismo anglosassone.
 

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