UN SENTIMENT PER APRIRE UN TOPiC DELLA SUDICIA E SCHIFOSA FAMIGLIA STAMATTINA.....

Proprio Monti è uno dei migliori investitori nel mattone. Possiede 23 fabbricati con la moglie Elsa e talvolta insieme alla sorella Claudia. A Varese ne ha 17, a Milano 6. Parte li ha acquistati lui con la moglie. Per un po’ di anni ha tenuto gli immobili in una società, la Mirte 7 sas. Nel 2002 l’ha messa in liquidazione e si è ripreso gli immobili. All’epoca spiegò alla commissione europea di ricavare circa 77 mila euro di affitto da alcune case a Milano e Varese. Non si sa però quali. Parte del cospicuo patrimonio immobiliare gli veniva dalla famiglia di origine. Le case a Varese erano state di proprietà della mamma, Lavinia Capra, una piacentina scomparsa nel 1983. Le ultime le ha lasciate a Mario e alla sorella il papà scomparso qualche anno dopo. Si chiamava Giovanni Battista Monti ed era nato a Lujan in Argentina, dove i nonni di super Mario erano emigrati anni prima trovando lavoro nella provincia di Buenos Aires. Se l’elenco degli immobili è attuale, l’ultimo reddito di Monti è quello uscito nel 2008 dai computer della Agenzia delle Entrate: 367.993 euro lui, 19.196 euro la moglie Elsa.
 
Il ministro Patroni Griffi parla dello scandalo della casa al Colosseo comprato al prezzo di una casa popolare (177mila euro per cento metri)

Patroni Griffi, ministro della Funzione Pubblica dice che gli sono state applicate le condizioni degli altri inquilini, spiega come lui stesso, quando i conodimini gli chiesero se, nonostante l'ubicazione in centro, ci fossero gli estremi per "dequilificare" l'immobile come non di pregio. Lui diede l'ok in quanto esperto di diritto.

E quando il condominio gli chiese un consiglio sull'avvocato che potesse tutelare i loro interessi, lui propose una rosa di tre nomi e dentro, guarda caso, c'era anche quello di Carlo Malinconico

Inoltre, come scrive oggi Il Giornale, si sono appellati anche a un presunto "rischio sismico" nel centro di Roma per permettere l'acquisto a Patroni Griffi. Ad aiutare i condomini a non vendere lo stabile accanto al Colosseo come immobile di pregio, fu la catalogazione del catasto che viene considerato non solo una casa popolare, ma anche popolare poco curato.
A far svendere la casa fu anche la trovata della sismicità della zona.

Filippo Patroni Griffi, oltre a cumulare una serie di incarichi e emolumenti (consigliere di Stato e ministro, e fino al 28 novembre 2011 anche componente della Civit), è stato tanto fortunato da poter acquistare nel 2008 al prezzo di 177mila euro un appartamento (interno 3 primo piano) vista Colosseo.

Secondo la magistratura Scajola nel 2004 pagò 600mila euro.
Gli altri soldi (1.100.000 euro) secondo i magistrati vennero versati dall’imprenditore Diego Anemone.

Il prezzo d’acquisto super scontato non è però sottoposto ad indagini da parte della magistratura come è successo al dirimpettaio, l’ex ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.

Piuttosto è frutto proprio di una vertenza legale tra i 40 affidatari degli appartamenti da parte dell’Inps e il ministero dell’Economia.

Nel 1999 - per incassare quattrini - si decise un maxi piano di vendite. Gli inquilini (e Patroni Griffi lo è dal 1986), tutti gli inquilini Inps ebbero la facoltà di acquistare a sconto se l’intero immobile veniva venduto in blocco.
E lo sconto totale ammonta al 45% per gli edifici popolari.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto