Una possibile strategia su Generali

Philippe Donnet, il ceo di Generali , non è al corrente del fatto che la famiglia Benetton potrebbe raggiungere il 2% di Generali . Ma non nasconde la sua soddisfazione per l'interesse che emerge intorno alla compagnia triestina e al suo operato. "Il mio lavoro è rendere Generali attrattiva per gli investitori", ha detto Donnet, interpellato da Radiocor Plus a margine del World Economic Forum. "Quindi", ha aggiunto, "se un investitore vuole investire in Generali mi fa molto piacere".

Stando alle indiscrezioni circolate ieri, i Benetton, tramite la holding Edizione, già azionisti del Leone con l'1% circa, sono intenzionati a raddoppiare la presenza nel capitale della compagnia e magari salire ancora. La holding, che attualmente detiene una partecipazione dello 0,94% in Generali , ha parecchia cassa dopo aver venduto la maggioranza della partecipazione in World Duty Free. Ai prezzi correnti di mercato, l'1% di Generali vale circa 250 milioni di euro. Edizione controlla l'operatore stradale e aeroportuale italiano, Atlantia , e Autogrill , ma ha anche investimenti nel settore dell'abbigliamento, delle assicurazioni e degli immobili.

Se i Benetton dovessero raddoppiare la quota in Generali , la notizia sarebbe marginalmente positiva perché rimuoverebbe parte del rischio relativo al collocamento della partecipazione di Mediobanca : il 3% sull'attuale 13% da cedere entro il 2019 a un prezzo non inferiore a 17 euro contro una quotazione attuale del titolo Generali in borsa a quota 16,23 euro (+0,25% rispetto alla chiusura di ieri).

"Questa potrebbe essere una notizia positiva. Mediobanca al 13% dovrebbe vendere circa il 3% della sua partecipazione in Generali ed Edizione potrebbe diventare uno dei più importanti azionisti privati della società: 3,55% Caltagirone , 3,16% Del Vecchio, 1,7% il Gruppo De Agostini, migliorando la governance di Generali che potrebbe avere circa il 20% del suo capitale nelle mani di investitori italiani di lungo termine", commentano gli analisti di Banca Akros (rating neutral e target price a 16,60 euro confermati sul titolo Generali ).

A novembre 2018, Generali presenterà un nuovo piano industriale che, secondo Donnet, dovrebbe essere incentrato sulla crescita (non escludendo potenziali acquisizioni). "Confermiamo la nostra visione positiva su Generali con un rating add e un target price a 17,8 euro, attualmente basata principalmente sul progressivo aumento della remunerazione agli azionisti: stimiamo un dividendo sul bilancio 2017 di 0,85 euro azione dai 0,80 euro del 2016, corrispondente a un rendimento del 5,3% al prezzo corrente di mercato", sottolineano gli analisti di Banca Imi.

Più in generale Donnet ha detto di vedere un clima positivo al World Economic Forum. "Ho sentito il premier Paolo Gentiloni che ci dà prospettive positive sull'Italia, che io condivido in pieno", ha detto. "Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha fornito un quadro positivo sulla Francia e sull'Europa", ha aggiunto, concordando sul fatto che Macron anche a Davos è diventato "una superstar". Il barometro dell'economia, inoltre, volge al bello ovunque: "abbiamo visto che c'è crescita negli Stati Uniti, in Asia e in Europa e tutto questa spiega l'aria positiva che si respira qui al Forum". La stessa riforma della tassazione negli Stati Uniti "è buona e giusta e ha un impatto positivo sull'economia americana. E quando c'è un impatto positivo sull'economia americana c'è un impatto positivo sull'economia mondiale".

(MF del 25/1/2018)
 
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