Val
Torniamo alla LIRA
Migliori titolo del 3d non poteva esserci. Giornalai
Un fantasma ha camminato sulle pagine di uno dei quotidiani più autorevoli d’Italia, il Corriere della Sera.
Un fantasma chiamato “notizia completamente errata”.
Il caso è di quelli che fanno tremare le fondamenta del giornalismo:
la presunta, e inesistente, scoperta della ragazza morta di Nardò (Lecce).
La notizia è stata data, ha fatto il giro del web e poi è evaporata come un miraggio al sole,
lasciando dietro di sé solo la polvere amara del fallimento informativo.
ANATOMIA DI UN FLOP: LA CORSA CIECA ALL’ULTIM’ORA
Cosa è successo? È l’eterna, logorante storia della corsa contro il tempo.
Nel panorama mediatico contemporaneo,
l’ossessione per lo scoop ha soppiantato il sacro dovere della verifica.
L’informazione non è più un processo di accertamento,
ma una gara di velocità in cui “chi arriva prima” è l’unico mantra.
Questo episodio è la cartina di tornasole di un sistema malato,
dove la tempistica ha surclassato la veridicità.
Il giornalista, nell’ansia di battere la concorrenza, ha presumibilmente abboccato a una fonte rivelatasi inaffidabile
o ha frainteso dati di partenza, trasformando un potenziale ritrovamento in un dramma già consumato, purtroppo basato sul nulla.
Un fantasma ha camminato sulle pagine di uno dei quotidiani più autorevoli d’Italia, il Corriere della Sera.
Un fantasma chiamato “notizia completamente errata”.
Il caso è di quelli che fanno tremare le fondamenta del giornalismo:
la presunta, e inesistente, scoperta della ragazza morta di Nardò (Lecce).
La notizia è stata data, ha fatto il giro del web e poi è evaporata come un miraggio al sole,
lasciando dietro di sé solo la polvere amara del fallimento informativo.
ANATOMIA DI UN FLOP: LA CORSA CIECA ALL’ULTIM’ORA
Cosa è successo? È l’eterna, logorante storia della corsa contro il tempo.
Nel panorama mediatico contemporaneo,
l’ossessione per lo scoop ha soppiantato il sacro dovere della verifica.
L’informazione non è più un processo di accertamento,
ma una gara di velocità in cui “chi arriva prima” è l’unico mantra.
Questo episodio è la cartina di tornasole di un sistema malato,
dove la tempistica ha surclassato la veridicità.
Il giornalista, nell’ansia di battere la concorrenza, ha presumibilmente abboccato a una fonte rivelatasi inaffidabile
o ha frainteso dati di partenza, trasformando un potenziale ritrovamento in un dramma già consumato, purtroppo basato sul nulla.