Utopia o realtà ? La LIBERTA' di espressione va difesa ora, perchè domani sarà troppo tardi......e ce ne pentiremo.

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Gli esperti di sessuologia e psicologia relazionale sottolineano che
la qualità del rapporto è più importante della sua durata.

Un rapporto sessuale soddisfacente non si misura solo in minuti,
ma nella capacità di creare connessione, piacere reciproco e benessere emotivo.


Inoltre, è importante distinguere tra durata percepita e durata reale:
molti uomini tendono a sovrastimare il tempo effettivo del rapporto,
mentre le donne spesso valutano l’esperienza in base all’intimità e alla comunicazione.


Concentrarsi sulla soddisfazione reciproca è più importante che raggiungere un tempo prestabilito.
 
A Ceprano, in provincia di Frosinone,
le urla furiose di una moglie tradita sono diventate un audio
che ha fatto il giro degli smartphone, diventando virale.

Protagonista un 80enne che, nonostante l’età,
stava facendo sesso in macchina con la dipendente 30enne
.

Ma il suo tradimento è stato scoperto dalla moglie per caso.

La scoperta è avvenuta durante una tranquilla passeggiata:
la donna, passando per una stradina appartata,
ha riconosciuto l’auto del marito parcheggiata in un punto insolito.

Insospettita, si è avvicinata e, guardando attraverso i finestrini,
ha assistito a una scena che non avrebbe mai voluto vedere.
 
A quel punto è esploso il caos.

Le urla della signora, cariche di rabbia e dolore, hanno attirato l’attenzione dei residenti,
che si sono affacciati per capire cosa stesse accadendo
.

La scena ha visto la giovane implorare perdono:
spiegava tra le lacrime che “era la prima volta” e che aveva “ceduto alle avance dell’anziano”.

L’uomo, nel tentativo di proteggere la ragazza, si è assunto tutta la colpa, peggiorando però la situazione.

Qualcuno, presente sulla scena, ha pensato bene di registrare l’alterco.

In poche ore, l’audio con le urla della moglie è rimbalzato da un gruppo WhatsApp all’altro,
diventando virale
e raggiungendo centinaia di persone in tutta la provincia.

Alla fine, la storia si è chiusa con un epilogo scontato:
l’uomo è stato cacciato di casa, mentre la dipendente è stata licenziata.
 
Il Sole ha deciso di ricordarci la sua presenza, e non in modo discreto.

Mentre il Ciclo Solare 25 raggiunge il suo picco,
il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) Space Weather Prediction Center (SWPC)
ha emesso un avviso di tempesta geomagnetica che va dal “forte” (G3) al “severo” (G4) per il 12 e 13 novembre.
Questo avviso è ripreso dal sito specializzato Space Weather.

La causa?
Non una, ma ben tre Espulsioni di Massa Coronale (CME) sono attualmente in rotta di collisione con il nostro pianeta.

Il protagonista di questa triade è un potente CME generato da un brillamento (flare) di classe X5,
una delle categorie più potenti, proveniente dalla macchia solare 4274.

Questo CME viaggia così velocemente che gli esperti ritengono possa “raggiungere e spazzare via” le due espulsioni che lo precedono,
unendosi in un unico, potente fronte.

Come un’onda più forte che schiaccia due onde più deboli.

Questo fenomeno, noto in gergo tecnico come “Cannibal CME” (CME Cannibale), è particolarmente preoccupante.

Quando diverse tempeste solari si fondono,
la loro combinazione può produrre un impatto geomagnetico molto più intenso e complesso di quanto farebbero i singoli eventi.
 
Ma al di là dello spettacolo celeste,
il SWPC avverte di possibili “impatti dannosi su alcune delle nostre infrastrutture tecnologiche critiche”.

Una tempesta G4 può causare:

  • Problemi diffusi di controllo della tensione e impatti sui sistemi di protezione della rete elettrica.
  • Irregolarità nella navigazione satellitare (GPS) e problemi di orientamento per i veicoli spaziali.
  • Interruzioni nelle comunicazioni radio ad alta frequenza (HF) e aurore visibili a latitudini molto basse.
In un’epoca in cui si installano a ritmo serrato infrastrutture AI e data center ad altissimo consumo energetico,
la stabilità della rete elettrica è un tema non secondario.

Una tempesta di classe Carrington (l’evento estremo del 1859) oggi sarebbe catastrofica;
una G4 è un serio campanello d’allarme sulla nostra vulnerabilità.
 
Come se il CME cannibale non bastasse, il brillamento X5 ha già prodotto un altro effetto immediato e significativo:
un “Ground Level Event” (GLE).

Il brillamento ha scagliato verso la Terra un “fucilata” di protoni energetici.

Alcune di queste particelle sono così potenti da essere penetrate attraverso l’atmosfera fino al livello del suolo.

“Questo è un evento molto significativo”, ha dichiarato il professor Clive Dyer dello Surrey Space Centre,
sottolineando che i monitor di neutroni in tutto il mondo lo stanno rilevando.

Questi eventi sono rari, verificandosi solo una o due volte per ciclo solare.

L’attuale GLE viene paragonato a quello del 13 dicembre 2006, rendendolo un evento che capita circa ogni 20 anni.

L’impatto immediato di un GLE è l’aumento della dose di radiazioni,
specialmente per i passeggeri e gli equipaggi dei voli ad alta quota e su rotte polari.


Durante il GLE del 2006, si stimò un aumento del 20% della dose di radiazioni effettiva totale per quei voli.

Il NOAA ritiene questo bombardamento di radiazioni “Severo”, ed a un livello quattro su una scala di cinque.
 
Ed ecco un'immagine della tempesta magnetica qui da noi.

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