Val
Torniamo alla LIRA
Al movimento di protesta degli agricoltori si è aggiunto anche quello dei cittadini:
alla crisi delle campagne si è sommato anche il rincaro dei prezzi abitativi, per la stessa ragione.
Associazioni ecologiste hanno vinto una serie di cause,
ottenendo la sospensione di ogni ulteriore progetto edile finché non viene risolto il problema degli ossidi di azoto.
Le case, infatti, sono a loro volta fonte di gas serra e gli ecologisti hanno dimostrato che l’Olanda,
per rispettare il Green Deal europeo, non può permettersi di aggiungere ulteriori emissioni.
Lo stop alle nuove costruzioni, deciso dal governo a seguito delle sentenze,
ha ovviamente provocato un rincaro dei prezzi delle case nelle città.
L’unione della protesta agricola e di quella urbana ha determinato la nascita e la crescita del BBB.
Lo scopo immediato del Movimento è quello di bocciare la transizione ecologica, per lo meno per come è stata concepita sinora.
Lo scopo di lungo periodo è quello di frenare il processo di accentramento del potere nell’Unione Europea.
Da programma, il BBB intende ridurre le funzioni di Bruxelles
«a un livello pari a quello in cui la Comunità Economica Europea era intesa una volta».
Il nuovo movimento di protesta ha immediatamente guadagnato
l’ostracismo mediatico, in patria e all’estero, e l’etichetta infamante di “populista”.
Di converso, per gli stessi motivi, ha ottenuto il sostegno di Geert Wilders,
il leader del movimento anti-immigrazionista e contro l’islamizzazione dell'Olanda.
Nel futuro si vedrà se il BBB, attaccato dal mainstream e corteggiato dalla destra, riuscirà a mantenere coerentemente la sua linea
(in difesa degli interessi concreti degli agricoltori e dei cittadini vessati da leggi ecologiste),
oppure si farà assorbire dalla più variegata galassia delle destre europee.
Per ora è troppo presto per dirlo.
Mentre è già evidente, con la crescita di questo nuovo movimento,
così come la precedente protesta dei gilet gialli francesi,
che le leggi sulla transizione verde stanno provocando le prime reazioni popolari di massa.
Gli ecologisti hanno le spalle coperte e possono compiere anche proteste estreme
(come quelle di Ultima Generazione che blocca le strade e imbratta quadri e monumenti) senza temere reazioni:
si limitano a chiedere di più di quel che già i governi europei promettono.
I movimenti contrari al Green Deal, invece, anche se pacifici,
incontreranno un’ostilità crescente da parte delle autorità,
dei media e del mondo della cultura,
correndo rischi politici e personali sempre più gravi.
Sarà questa, essenzialmente, la natura del conflitto sociale che verrà.
alla crisi delle campagne si è sommato anche il rincaro dei prezzi abitativi, per la stessa ragione.
Associazioni ecologiste hanno vinto una serie di cause,
ottenendo la sospensione di ogni ulteriore progetto edile finché non viene risolto il problema degli ossidi di azoto.
Le case, infatti, sono a loro volta fonte di gas serra e gli ecologisti hanno dimostrato che l’Olanda,
per rispettare il Green Deal europeo, non può permettersi di aggiungere ulteriori emissioni.
Lo stop alle nuove costruzioni, deciso dal governo a seguito delle sentenze,
ha ovviamente provocato un rincaro dei prezzi delle case nelle città.
L’unione della protesta agricola e di quella urbana ha determinato la nascita e la crescita del BBB.
Lo scopo immediato del Movimento è quello di bocciare la transizione ecologica, per lo meno per come è stata concepita sinora.
Lo scopo di lungo periodo è quello di frenare il processo di accentramento del potere nell’Unione Europea.
Da programma, il BBB intende ridurre le funzioni di Bruxelles
«a un livello pari a quello in cui la Comunità Economica Europea era intesa una volta».
Il nuovo movimento di protesta ha immediatamente guadagnato
l’ostracismo mediatico, in patria e all’estero, e l’etichetta infamante di “populista”.
Di converso, per gli stessi motivi, ha ottenuto il sostegno di Geert Wilders,
il leader del movimento anti-immigrazionista e contro l’islamizzazione dell'Olanda.
Nel futuro si vedrà se il BBB, attaccato dal mainstream e corteggiato dalla destra, riuscirà a mantenere coerentemente la sua linea
(in difesa degli interessi concreti degli agricoltori e dei cittadini vessati da leggi ecologiste),
oppure si farà assorbire dalla più variegata galassia delle destre europee.
Per ora è troppo presto per dirlo.
Mentre è già evidente, con la crescita di questo nuovo movimento,
così come la precedente protesta dei gilet gialli francesi,
che le leggi sulla transizione verde stanno provocando le prime reazioni popolari di massa.
Gli ecologisti hanno le spalle coperte e possono compiere anche proteste estreme
(come quelle di Ultima Generazione che blocca le strade e imbratta quadri e monumenti) senza temere reazioni:
si limitano a chiedere di più di quel che già i governi europei promettono.
I movimenti contrari al Green Deal, invece, anche se pacifici,
incontreranno un’ostilità crescente da parte delle autorità,
dei media e del mondo della cultura,
correndo rischi politici e personali sempre più gravi.
Sarà questa, essenzialmente, la natura del conflitto sociale che verrà.