Vaccino

tentare di trovare un perché ad una morte così inspiegabile e assurda. Pare infatti che il bambino non avesse nessuna patologia particolare e si trovasse quindi in buone condizioni. Una tragedia incredibile che getta nello sconforto tutta la comunità nella quale il piccolo risiedeva insieme ai genitori e al fratello, comprensibilmente sconvolti per quanto accaduto.

9 ANNI

SANO

r.i.p.
 
Miscellanea di effetti avversi dal Giappone da siero biontech-pfizer

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Com'era quella dello spottone che tutta l'estate ha seguito il tg1 delle 20?

C'era per caso parisi mentre quoceva la pasta a fuoco spento? :d:
 
UK ha sospeso la sierazione per i bambini 5-11 anni

Perché...

Perché...

Perché...

Forse per questo???

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+22% BAMBINI 5-11ANNI MORTI

Dati ufficiali ONS

ASSASSINI!
 


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Eccesso di mortalità nell'EU di Luglio: raggiunge il +16%, rispetto al +7% di Maggio e Giugno. Italia fra i peggiori

Mentre qualche medico parla ancora di benefici donati dai sieri genici grafenati, ecco arrivare altri dati ufficiali. In EU, a Luglio 2022, abbiamo un eccesso di mortalità pari al 16% rispetto agli anni 2016-2019.

L'equazione è semplice.
Più si è "vaccinato", più decessi si sono registrati.

Adesso, però, molte persone non guardano più il dito, mentre il saggio indica la luna.
Adesso, le persone, guardano proprio il grafene.
In Telegram Veritas


 
Non bastano le denunce. Qualcuno deve intervenire.



TRENTO. Gli infermieri sono introvabili e la situazione ha costretto anche le Rsa del Trentino
a guardare oltreconfine con l’arrivo sul nostro territorio di personale dall’estero.

I costi possono lievitare ma per arginare il problema si fa l’impossibile.

C’è chi è arrivato dall’America del Sud chi dai paesi dell’Est.
Personale formato che viene inserito con la massima attenzione nelle Case di Riposo
per riuscire a portare avanti i servizi essenziali. LO SCRIVE https://www.ildolomiti.it


La richiesta, ovviamente, è destinata ad aumentare tenendo conto del fatto che

continuano anche le sospensioni del personale sanitario che non si è ancora vaccinato.

Molti infermieri che nel corso di scorsi mesi erano rientrati al lavoro dopo aver ottenuto l’immunità per malattia,

ora che sono passati 180 giorni continuano a non volersi vaccinare e vengono quindi nuovamente sospesi.


L’Ordine degli infermieri nella seduta del 6 settembre ha deciso la sospensione di 125 infermieri
.


Negli scorsi giorni circa una trentina di provvedimenti sono stati revocati
e le nuove sospensioni effettive rimangono quindi circa un centinaio.


“Per chi aveva nella piattaforma nazionale Digital Green Certificate il semaforo rosso perché non in regola con la vaccinazione
-spiega a il Dolomiti il presidente dell’Ordine degli Infermieri Daniel Pedrotti –
a giugno abbiamo inviato la lettera di invito a presentare la documentazione dell’assolvimento dell’obbligo vaccinale come prevede la legge.
Nella seduta della scorsa settimana abbiamo poi provveduto a deliberare le nuove sospensioni”.


 
SONO SANI: S A N I
E' ora di finirla conla discriminazione delle PERSONE SANE.

PERCHE' SAPPIAMO BENISSIMO TUTTI CHE CHI E' SIERATO
PUO' PRENDERE IL VIRUS (INFLUENZA) E LO PUO' TRASMETTERE.

B A S T A D I S C R I M I N A R E L E P E R S O N E S A N E.

Le situazioni che si sono venute a creare sono essenzialmente due:

da un lato infermieri ai quali non hanno ancora somministrato la terza dose

e dall’altro infermieri che dopo essere stati positivi a SARS CoV-2 hanno trascorso i 180 giorni previsti e non si sono vaccinati.

“Delle nuove sospensioni – spiega Pedrotti – una cinquantina sono colleghi che lavorano in azienda sanitaria,
qualche professionista in RSA , una parte che opera in strutture private o come liberi professionisti e infine anche alcuni infermieri pensionati”.

L’impatto di queste sospensioni sui servizi, al momento è limitato ma, spiega Pedrotti,
“rimane ovviamente il fatto che queste sospensioni vanno ad aggiungersi a quelle già in essere.
Le dotazioni del personale sanitario sono tirate all’osso
,
in particolare in alcuni contesti assistenziali sono sottodimensionate come nelle RSA e quindi la situazione rimane delicata.
E’ necessario, sicuramente, come più volte rappresentato e sostenuto dall’Ordine con specifici documenti
un potenziamento associato alle strategie proposte per far tornare la professione infermieristica attrattiva”.



La situazione delle Rsa in Trentino, dal punto di vista del personale rimane ancora molto delicata.

Sono diverse le strutture che si trovano con numeri al limite e il peso su chi lavora si fa sempre più sentire.

Negli ultimi mesi, però, Upipa ha deciso di seguire una strada che già altre strutture stanno seguendo in altre regioni d’Italia.

Quello di rivolgersi a delle agenzie per il reclutamento di personale dall’estero.

“Ci siamo attivati – ha spiegato a il Dolomiti la presidente di Upipa, Michela Chiogna
– con delle agenzie di reclutamento dall’estero perché questo è un possibile canale visto che in Italia infermieri non si riescono a trovare.
Quando arrivano ovviamente viene impostato anche un periodo di affiancamento per la lingua”.

In questo momento sono circa una decina gli infermieri arrivati dall’estero e inseriti nelle strutture.

Ci sono infermieri dal Paraguay, dall’Ucraina e anche dall’Albania.

La ricerca ovviamente va avanti perché sono figure molto importanti all’interno delle Rsa.

Il tema del personale è proprio uno di quelli che le Rsa vorrebbero discutere con la Provincia
assieme a quello dell’emanazione delle nuove direttive riguardanti il 2023 che si chiede avvenga in tempi brevi e non a dicembre.

Su questi aspetti ha lavorato nel corso dell’estetate la consulta dei direttori Upipa p
er essere poi pronti al confronto con la Provincia. Confronto che però non è ancora fatto.

“C’è il tema del rafforzamento del personale sanitario – spiega la presidente Chiogna –
e su questi aspetti abbiamo anche discusso con la Cisl tanto che esiste un protocollo che però è rimasto ad oggi fermo.
Esiste anche un problema che andrebbe risolto che è quello dell’impossibilità da parte delle Rsa di poter far lavorare medici specializzandi.
E’ una limitazione enorme in un momento di carenza come quello che stiamo vivendo”.

Le richieste di incontro dell’Upipa con la Pat hanno l’unico obiettivo di non arrivare a fine anno con problemi sempre più grossi.

“Non vogliamo arrivare ad una situazione drammatica sul personale e doverci trovare a discuterne a dicembre – conclude Chiogna-
ed è per questo che vogliamo affrontare adesso la questione. Non possiamo rimanere in camera d’attesa per mesi”.
 
Non bastano le denunce. Qualcuno deve intervenire.



TRENTO. Gli infermieri sono introvabili e la situazione ha costretto anche le Rsa del Trentino
a guardare oltreconfine con l’arrivo sul nostro territorio di personale dall’estero.

I costi possono lievitare ma per arginare il problema si fa l’impossibile.

C’è chi è arrivato dall’America del Sud chi dai paesi dell’Est.
Personale formato che viene inserito con la massima attenzione nelle Case di Riposo
per riuscire a portare avanti i servizi essenziali. LO SCRIVE https://www.ildolomiti.it


La richiesta, ovviamente, è destinata ad aumentare tenendo conto del fatto che

continuano anche le sospensioni del personale sanitario che non si è ancora vaccinato.

Molti infermieri che nel corso di scorsi mesi erano rientrati al lavoro dopo aver ottenuto l’immunità per malattia,

ora che sono passati 180 giorni continuano a non volersi vaccinare e vengono quindi nuovamente sospesi.


L’Ordine degli infermieri nella seduta del 6 settembre ha deciso la sospensione di 125 infermieri
.


Negli scorsi giorni circa una trentina di provvedimenti sono stati revocati
e le nuove sospensioni effettive rimangono quindi circa un centinaio.


“Per chi aveva nella piattaforma nazionale Digital Green Certificate il semaforo rosso perché non in regola con la vaccinazione
-spiega a il Dolomiti il presidente dell’Ordine degli Infermieri Daniel Pedrotti –
a giugno abbiamo inviato la lettera di invito a presentare la documentazione dell’assolvimento dell’obbligo vaccinale come prevede la legge.
Nella seduta della scorsa settimana abbiamo poi provveduto a deliberare le nuove sospensioni”.
Biden: LA PANDEMIA È FINITA


È per questo allora perché migliaia di sanitari ancora sono impossibilitati a fare il loro lavoro?

È per questo che si sospendono ancora perché rifiutano il veleno?

È per questo che si tengono sospesi sanitari italiani con esperienza trentennale a favore di gente che nn parla italiano e con titoli nn riconosciuti dal nostro ordinamento?

È per questo che si vuol sparare nel corpo un VELENO TESTATO SU 8 TOPI?

È per questo che NN VE NE ANDATE ANCORA A FKL???

ED È PER QUESTO CHE VE NE ANDRETE TUTTI IN GALERA!!!
 
Questo l'ha scritta sicuramente uno scrotaiolo;).....non c'è stata la conferma che questa sia una bufala da parte di OPEN:d:
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