Ed una delle prime a dire fesserie è stata quella cima della ronzulli.....Dio ci liberi da questa tara.
Contro il provvedimento governativo di reintegro dei medici definiti con lo spregiativo titolo di No Vax,
si chiamano in causa “le parti sociali” (ma quali?), si citano scienziati (quali?) e l’intera classe medica vaccinata,
che da tale provvedimento subirebbe “uno schiaffo morale”.
E si vorrebbe che crescesse una protesta contro i medici reintegrati.
Qualcuno vorrebbe anche che questi medici fossero anche riconoscibili agli occhi dei pazienti: una sorta di cartellino identificativo.
E perché non anche per le preferenze sessuali, per la religione, per l’appartenenza etnica?
Si tratta di un invito esplicito all’ostilità e alla discriminazione.
Uno dei primi ad intervenire pesantemente contro i propri colleghi è stato Walter Ricciardi,
rimasto senza un ruolo governativo, dicendo che un medico non vaccinato non può visitare i pazienti, e li espone a rischio di ammalarsi.
Una affermazione che è un’offesa al buon senso e alle evidenze scientifiche.
Un medico non vaccinato infatti non rappresenta alcun pericolo per i pazienti,
a meno che si ammali e diventi contagioso per gli altri.
Ma anche i medici vaccinati si ammalano, si sono ammalati e sfortunatamente hanno potuto infettare altre persone.
Ormai è stradimostrato che la vaccinazione non interrompe la trasmissione.
Dunque, di che pericoli stiamo parlando?
La voce stonata di Ricciardi non è rimasta la sola:
Giovanni Migliore, presidente Fiaso, Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, ha dichiarato:
“Bisogna non assegnare i medici e sanitari non vaccinati contro il Covid-19, e reintegrati negli ospedali, ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio".
Le situazioni dei medici non vaccinati contro il Covid che saranno reintegrati negli ospedali,
sulla base del provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri,
"saranno valutate caso per caso rispetto all'assegnazione nei reparti, a tutela sia del medico sia dei pazienti".
E chi sarà a valutare?
Le singole aziende sanitarie?