Vaccino

LADRO MUORE PER UN MALORE DURANTE IL FURTO!


ATTENZIONE AI LADROCINI: POSSONO ESSERE LETALI 😂


A Trezzano sul Naviglio un furto finisce malissimo, e non certo per l'intervento delle forze dell'ordine che, detto tra noi, non arrivano mai in tempo...


Un 58enne mentre forzava un furgone si è sentito male all’improvviso. Inutili sono stati i soccorsi visto che è morto in ospedale.


Dopo il diserbante genico non ci sono più nemmeno i ladri di una volta! Basta l'emozione del ladrocinio per bloccare il cuore e finire concime per i fiori...😂 ⭕️ Segui Come Don Chisciotte
 
Dopo il crollo di fatturato ed utili ........Ahahahahahahah

Continuano ad alimentare un clima di paura,
soffiando sul fuoco di possibili, nuove impennate nella curva dei contagi.

Questa, almeno, la strategia che sembra aver deciso di adottare il Ceo di Pfizer Albert Bourla.
Come riportato da U.S.News, infatti,
Bourla ha cercato in queste settimane di rassicurare gli azionisti
anticipando il lancio di un nuovo vaccino contro il Covid che,
a detta dello stesso Ceo di Pfizer, potrebbe ricevere l’autorizzazione
da parte della Food and Drug Administration (l’ente regolatore americano) entro la fine di agosto.

Pronto per un inverno che potrebbe essere segnato “da nuove ondate”.

Già, proprio così.
Bourla ha anticipato che il prossimo autunno
e il prossimo inverno potrebbero essere difficili
a causa di “una nuova ondata di Coronavirus”.

Periodo che corrisponderà con il lancio
“di un vaccino aggiornato per combattere la sottovariante omicron XBB.1.5” del virus.

Un tentativo di tenere alta l’attenzione dell’amministrazione Usa sul tema
e contrastare la tendenza americana (in linea con quella mondiale)
a rifuggire le somministrazioni, ora che sono caduti tutti gli obblighi.
Bourla non sembra volersi rassegnare a questa eventualità.

E allora eccolo tifare per un rialzo dei contagi.
 
L‘Organizzazione Mondiale della Sanità
ha deciso di aumentare il proprio contributo al diffondersi della cosiddetta “eco-ansia”,
la nuova patologia appena sfornata dai creativi del Great Reset.

Se in questo momento la paura per i virus come il Covid,
per il quale come noto “non esistono cure efficaci”, è diminuita,
bisogna alzare i livelli del terrore di altre potenziali minacce per la salute, o meglio ancora:
bisogna saldare le paure ambientali a quelle biosanitarie.

Il caldo non brucia solo i campi e fa avanzare i deserti, ma aumenta anche le malattie.


Lo aveva anticipato, prima delle attuali dichiarazioni dell’OMS, il discusso infettivologo Matteo Bassetti
,
che a dicembre sulla sua pagina Facebook aveva dichiarato che a causa della – a suo dire – «tropicalizzazione» del clima
l’Italia rischia malattie di altre fasce climatiche.

«La febbre gialla è una seria candidata per una futura pandemia», asseriva la virostar.

Faceva anche qualche nome della malattie di prossima diffusione:
il virus del Nilo Occidentale, che può provocare malattie gravi del cervello.

Oppure il virus Chikungunya, trasmesso dalla zanzara tigre, tipico di alcune aree tropicali;

ma soprattutto indicava il maggior pericolo nella febbre gialla, malattia trasmessa da un determinato tipo di zanzara.

Si tratta di una malattia molto grave, spesso mortale, presente nell’Africa equatoriale e nell’America del Sud nel bacino amazzonico.



In Italia non ci sono mai state notifiche di casi
e la possibilità di ammalarsi è legata esclusivamente a viaggi in zone endemiche
.

Ma il global warming
potrebbe incentivare la migrazione delle zanzare in una nuova torrida Europa.
 
C’è qualcosa che fa cadere questa bizzarra ipotesi:

in zone calde – e anche caldo-umide – del mondo la febbre gialla non esiste.

Né in Asia, dall’India al Sud Est Asiatico, né in Centro America, e in quasi tutto il Sud America,
fino al Nord Africa e al Sud Africa o all’Oceania, posti dove le temperature non sono esattamente quelle italiche.

Il procurato allarme di Bassetti ora però trova un’eco negli eco-avvisi dell’OMS,
che punta il dito sulle zanzare, che vengono definite come un serio rischio per la salute anche nei Paesi occidentali.

Le zanzare sono sicuramente l’infestante più fastidioso dell’estate.

Ma ora, a causa del riscaldamento globale, è importante sottolineare anche l’aumento dell’attività delle zanzare in Europa.

«Normalmente, durante i mesi più freddi, le specie di zanzare comuni ai Paesi dell'Europa meridionale vanno in letargo,
adottando una fase di resistenza», afferma Rubén Bueno Mari, past president dell'Associazione europea per il controllo delle zanzare
(European Mosquito Control Association).
«Questa situazione sta cambiando e ora osserviamo un'attività delle zanzare durante tutto l'anno,
il che equivale a un aumento delle punture di zanzara e dei rischi per la salute pubblica».


Parole forti, ma trovano riscontro nella realtà?

Chi è stato punto dalle zanzare a Natale? Ma nemmeno a Pasqua.

E quanti casi di malattie trasmesse da questi insetti sono state segnalate?



Una realtà virtuale finisce per essere percepita come una minaccia reale, concreta.

E se si è sotto minaccia, allora la paura è d’obbligo.

Anche perché la febbre gialla è un’altra di quelle malattie per le quali sembra che non ci siano cure efficaci,
anche se fortunatamente esiste un vaccino, che tuttavia presenta il limite
di non poter essere somministrato alle persone con più di 60 anni,
a motivo degli effetti collaterali documentati negli anziani e che hanno portato le case farmaceutiche stesse a sconsigliarne l’uso.

I poveri anziani e fragili non potrebbero difendersi
se non vivendo costantemente sotto una zanzariera
e cospargendosi quotidianamente di creme repellenti.
 
Per fronteggiare l’ennesima emergenza, quella delle zanzare
– che in realtà come il lettore avrà ben compreso è qualcosa di endemico
destinato a tornare ogni anno come il caldo a luglio e agosto,
e che ha sempre caratterizzato le estati degli italiani –

l’OMS ritiene che occorrano campagne di informazione dei cittadini.

Non solo: occorre investire risorse nello studio comportamento delle zanzare e di altri insetti.


Una azienda, Rentokil, ha recentemente sviluppato una "Blood Room"
nel suo centro di innovazione in Gran Bretagna:

si tratta di un laboratorio innovativo,
dal nome inquietante di “stanza del sangue”,
che ospita zanzare larvali in vaschette d'acqua
e le zanzare adulte in gabbie di tessuto
che si sono perfettamente adattate alla struttura;
vengono nutrite con sangue umano proveniente dal servizio sanitario nazionale
e sottoposto a controlli per le malattie.


Questo, afferma il dottor Murray, uno dei ricercatori dell’azienda,

«ci permette di testare alcune innovazioni (come nuove trappole, nuovi insetticidi, eccetera)
in condizioni di laboratorio prima di lanciare le nostre soluzioni innovative sul mercato».


Con l’auspicio che da questi laboratori
non escano nuovi mostri come il virus di Wuhan.
 


Questo, afferma il dottor Murray, uno dei ricercatori dell’azienda,

«ci permette di testare alcune innovazioni (come nuove trappole, nuovi insetticidi, eccetera)
in condizioni di laboratorio prima di lanciare le nostre soluzioni innovative sul mercato».


Con l’auspicio che da questi laboratori
non escano nuovi mostri come il virus di Wuhan.
Significa che le stanno già testando su di noi
 
Quando i pompieri sono i piromani...
 

Allegati

  • 20230805_192619.jpg
    20230805_192619.jpg
    109,2 KB · Visite: 45

Users who are viewing this thread

Back
Alto