Vaccino

Break: i bimbi vaccinati subiscono molti più “disordini del neurosviluppo” dei non vaccinati.

Garantito che adesso invece che discutere i risultati della ricerca attaccheranno i ricercatori e Kennedy Jr.

E mi raccomando: non chiamatelo “autismo”!


L'idiota esperto di PDP e sigle simili utilizzate in ambiente scolastico per le certificazioni rifiuterà di fare certi collegamenti che mettono in dubbio la sua fede nella scienzah
 
QUIETA NON MOVERE
Et mota quietare.

Il blog di Jessica Rose oggi ci informa sullo studio autorizzativo del nuovo vaccino Pfizer per la variante SARS-CoV-2 del momento, denominata LP.8.1. In sintesi, 50 persone vaccinate senza gruppo di controllo, a meno che non si considerino "controllo" altre 50 persone vaccinate con il prodotto per la variante KP.2, e misurazione degli anticorpi anti-virus a 14 giorni e nessun caso apparente di contagio sei mesi dopo. In nessuno dei gruppi. Frase chiave: "no new safety signals were observed". Ovviamente, avendo incluso qualche decina di persone e non avendo ricercato nulla (che so, tipo un esame del sangue prima e uno dopo la puntura, cose del genere). D'altra parte, questo è ormai il frame.
Pfizer and BioNTech announce data for their LP.8.1-adapted COVID-19 "vaccine" 2025-2026 formula

PS: inelegante dire "lo avevamo detto", ma con l'avvocato Olga Milanese che sarebbe finita così, ad approvar vaccini come ciliegie che una tira l'altra, in un parkour scintillante e ipnotico quanto privo di alcuna sostanza, lo pubblicammo niente meno che nell'ottobre 2022: Autorizzazioni vaccini Covid: su quali basi?
Ovvio che a conoscere un minimo la questione non ci voleva certo la palla di cristallo...

Gli studi Seri che piacciono a mastro ciliegia
 
DIO E MAMMONA 🌺🌺🌺

In varie occasioni ci siamo occupati di conflitto di interessi in medicina e in particolare della controversa pratica da parte dello stato e di varie regioni di incentivare la somministrazione di farmaci e vaccini come pure di test di screening tramite l'assegnazione di "premi" in denaro:

Recentemente, Eugenio Serravalle, medico pediatra e presidente di ASSIS, ha pubblicato un bell'articolo sul tema, incentrato sulle politiche vaccinali:

Dopo una precisa e documentata descrizione della situazione attuale, così conclude Serravalle:
"In pratica, il pediatra ha un interesse economico diretto nel non separare, nel non dilazionare, nel non offrire alternative. Ogni genitore che chiede una personalizzazione rischia di abbassare le performance, far saltare gli obiettivi e tagliare i bonus. Questa è una medicina che ha perso la sua anima. Una medicina che premia chi si adegua, non chi riflette. Una sanità che non ascolta le famiglie, ma impone protocolli pensati per fare statistica, non per proteggere la persona. Il consenso informato è stato svuotato. La personalizzazione delle scelte cliniche è scoraggiata. Il dialogo con le famiglie è sostituito da automatismi retribuiti. I vaccini separati “non si possono fare” non per ragioni scientifiche, ma per logiche economiche e organizzative. La salute non è un target e il bambino non è un dato statistico. Il medico non è un esecutore premiato per l’adesione cieca ai piani. Essere medici significa custodire l’integrità della cura, difendere l’autonomia professionale, agire per coscienza, anche quando è scomodo. Tutto il resto è burocrazia che si disinteressa del paziente, è gestione amministrativa mascherata da atto medico, è un’illusione di scientificità piegata alla logica dell’obbedienza."

Qui l'articolo completo, sicuramente da leggere e conservare: Quando domina il profitto: gli incentivi vaccinali e la deriva della medicina pubblica - AsSIS
 
 
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