silent25
Nuovo forumer
Per me pagheranno tutto e tutti, con i tempi a loro necessari (ormai si è capito che i $ scarseggiano).
Il Venezuela è uno stato che stà passando una situazione difficilissima, sia a livello politico-sociale interno (opposizione MUD) che politico esterno (sanzioni).
Per noi si tratta solo di attendere qualche mese al massimo per vedere arrivare le cedole.
Il problema è se dopo questi pagamenti riusciranno a riprendersi con la vendita dell'oil oppure non potranno mantenere il pagamento del debito pubblico così com'è strutturato (e qui si parla di ristrutturazione del debito). Ricordiamoci che sono indebitati con Cina e Russia.
La Russia ha già allungato il rientro del prestito concordandolo con il Venezuela. La Cina no, ma una parte del debito viene pagato con l'invio di oil.
Sinopec (che è cinese ma è privata) ha citato in giudizio, a New York, il Venezuela per il mancato pagamento di un debito contratto nel 2013. Quindi la fila dei creditori è lunga.
Io credo che se facessero dell'ottima manutenzione agli impianti di estrazione esistenti (purtroppo acquistando pezzi di ricambio) potrebbero migliorare la quantità di oil estratto, aumentando la produttività e quindi l'export e di conseguenza anche la vendita.
Altro problema, tagliare le ruberie in atto fino ad oggi a PDVSA da parte di chi ha gestito la società (non per niente ora la gestione è stata data ai militari, si spera fedeli a Maduro o per lo meno più onesti dei dirigenti e dei gestori precedenti). Ricordiamo che PDVSA invia i soldi allo stato Venezuelano e alla banca BCV per il pagamento anche dei soberanos.
Il Venezuela è uno stato che stà passando una situazione difficilissima, sia a livello politico-sociale interno (opposizione MUD) che politico esterno (sanzioni).
Per noi si tratta solo di attendere qualche mese al massimo per vedere arrivare le cedole.
Il problema è se dopo questi pagamenti riusciranno a riprendersi con la vendita dell'oil oppure non potranno mantenere il pagamento del debito pubblico così com'è strutturato (e qui si parla di ristrutturazione del debito). Ricordiamoci che sono indebitati con Cina e Russia.
La Russia ha già allungato il rientro del prestito concordandolo con il Venezuela. La Cina no, ma una parte del debito viene pagato con l'invio di oil.
Sinopec (che è cinese ma è privata) ha citato in giudizio, a New York, il Venezuela per il mancato pagamento di un debito contratto nel 2013. Quindi la fila dei creditori è lunga.
Io credo che se facessero dell'ottima manutenzione agli impianti di estrazione esistenti (purtroppo acquistando pezzi di ricambio) potrebbero migliorare la quantità di oil estratto, aumentando la produttività e quindi l'export e di conseguenza anche la vendita.
Altro problema, tagliare le ruberie in atto fino ad oggi a PDVSA da parte di chi ha gestito la società (non per niente ora la gestione è stata data ai militari, si spera fedeli a Maduro o per lo meno più onesti dei dirigenti e dei gestori precedenti). Ricordiamo che PDVSA invia i soldi allo stato Venezuelano e alla banca BCV per il pagamento anche dei soberanos.
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