Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (3 lettori)

tommy271

Forumer storico
León: El contrabando no se resuelve aislando al país

Banca y Negocios @bancaynegocios





Luis Vicente León, presidente de Datanalisis, señaló que una posible solución al contrabando venezolano es sincerar y racionalizar la economía, no cerrar las fronteras.

“Es un problema que amplifica la crisis y que debe ser combatido. Pero no se resuelve cerrando fronteras, ni aislando al país, ni amenazando y apresando gente, sino sincerando y racionalizando la economía”, expresó.

León explicó que la problemática del contrabando no es netamente limítrofe, sino que existen distintas vías de comunicación donde puede persistir: “Puedes cerrar la frontera y pasará por la trocha. Cierras la trocha y pasa por el río. Cierras el río y pasa por la montaña. Cierras la montaña y alguien la pasará por la aduana”, expresó en su cuenta en Twitter.

Desde la noche del viernes, las comunicaciones con Aruba, Curazao y Bonaire fueron cerradas por 72 horas, tras una decisión anunciada por el mandatario nacional, Nicolás Maduro, desde Consejo de Ministros.
 

tommy271

Forumer storico
lanacion.com.ar



*
El país se hunde en el descontrol económico de la gestión de Nicolás Maduro

* 14% – Caída de PBI: Fue la contracción de la economía de Venezuela en 2017; en los últimos cuatro años, en la gestión de Maduro, el desplome suma 35%

* 2735% – Inflación: Fue el nivel que se registró el año pasado, según Ecoanalítica; para este año, las previsiones van desde 7000% a 30.000%

* 797.510 – Bolívares: Es el salario mínimo, entre dinero en efectivo y tickets canasta; la cifra equivale a 5,8 dólares en el mercado negro

* 6 – Bolívares: Cuesta un litro de nafta premium en las estaciones de servicio; con el valor de un cigarrillo se pueden comprar 166 litros de combustible
 

carib

rerum cognoscere causas
El Petro viola el Art. 3 de la Ley Orgánica de Hidrocarburos. Son bienes de dominio público, inalienables e imprescriptibles.

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Tra l'altro, l'oil che si trova nel sottosuolo appartiene alla Repubblica Bolivariana, non a PDVSA che resta uno "strumento".
Il giacimento, appartiene allo Stato, che ha dato a PDVsa la concessione, cioe' il diritto di estrarlo, in cambio di pagamenti che PDVsa fa allo Stato.
Una volta estratto, il barile appartiene dunque a PDVsa.
senza essere minimamente esperto in materia.. direi che non si propone di alienare i giacimenti di petrolio.. ma piuttosto il diritto a ricevere una determinata quantità' di petrolio,
in cambio di petro, una volta che esso verra' estratto. Non e' chiaro, al momento, se il diritto sarebbe invece quello di estrarre il detto barile.. ma in tal caso.. tale diritto avrebbe un valore ampiamente inferiore al prezzo di vendita.
Cio' detto.. la Costituzione da il potere legislativo all'AN.. ed e' apertamente violata dall'esecutivo, per cui tutto il discorso dell'illegalità' resta accademico.
 

carib

rerum cognoscere causas
Se PDVsa avesse, per legge, l'obbligo di accettare Petro in cambio di barili di oil, ne consegue che PDVsa potrebbe pagare le tasse allo Stato in Petro,
per cui lo Stato riceverebbe Petros, e non Dollari o RMB..
 

tommy271

Forumer storico
senza essere minimamente esperto in materia.. direi che non si propone di alienare i giacimenti di petrolio.. ma piuttosto il diritto a ricevere una determinata quantità' di petrolio,
in cambio di petro, una volta che esso verra' estratto. Non e' chiaro, al momento, se il diritto sarebbe invece quello di estrarre il detto barile.. ma in tal caso.. tale diritto avrebbe un valore ampiamente inferiore al prezzo di vendita.
Cio' detto.. la Costituzione da il potere legislativo all'AN.. ed e' apertamente violata dall'esecutivo, per cui tutto il discorso dell'illegalità' resta accademico.

Anch'io non sono esperto in materie giuridiche venezolane ma Maduro ha affermato che il "Petro" ha come garanzia le riserve di una determinata area (mi sfugge il nome) presenti nel sottosuolo e non ancora estratte. Quindi ricchezza di proprietà della Repubblica Bolivariana, ed in quanto tali, inalienabili.
Ha affermato che valgono circa 5 MLD di $.

Circa la "Costituzione Bolivariana" è ampiamente violata dal presente esecutivo.
Certo, si tratta di discussione accademica.
Ma un futuro governo potrebbe rigettare interamente tutte le decisioni assunte, in quanto contrastano con l'attuale ordinamento.
E difficilmente in un'aula di Tribunale potrebbe avere torto.
 

carib

rerum cognoscere causas
Anch'io non sono esperto in materie giuridiche venezolane ma Maduro ha affermato che il "Petro" ha come garanzia le riserve di una determinata area (mi sfugge il nome) presenti nel sottosuolo e non ancora estratte. Quindi ricchezza di proprietà della Repubblica Bolivariana, ed in quanto tali, inalienabili.
Ha affermato che valgono circa 5 MLD di $.

Circa la "Costituzione Bolivariana" è ampiamente violata dal presente esecutivo.
Certo, si tratta di discussione accademica.
Ma un futuro governo potrebbe rigettare interamente tutte le decisioni assunte, in quanto contrastano con l'attuale ordinamento.


ovvio, la penso in maniera analoga.
ed e' per questo che il valore di un barile FOB e' 60 dollari.. mentre il valore di un supposto barile sotterraneo e' per definizione una frazione di quello del barile estratto..
 

tommy271

Forumer storico
ovvio, la penso in maniera analoga.
ed e' per questo che il valore di un barile FOB e' 60 dollari.. mentre il valore di un supposto barile sotterraneo e' per definizione una frazione di quello del barile estratto..

Se vogliono fare una criptomoneta legata all'oil è sufficiente garantirla con le attuali estrazioni.
Peccato siano già ipotecate.

Ed inoltre non servirebbe, poichè l'oil è già pagato in valuta pregiata.
Al limite il Petro può essere (come affermano alcuni) un processo di inizio di dollarizzazione del paese.

Il problema attuale però non è il Petro, nè le sanzioni che impediscono (a detta di Maduro) le transazioni in $... è la mancanza di risorse valutarie pregiate nel paese.
Una volta reperite queste ultime, possono inventarsi qualunque cosa ...
 

Pegaso67

Nuovo forumer
En poco menos de tres meses PDVSA y la República no han podido concretar el pago de 14 cupones de sus instrumentos de deuda por un monto de $1.491,1 millones, en una racha donde los tenedores de bonos soberanos no han recibido, por lo momentos, ningún cupón desde comienzos de octubre.

De los 14 compromisos vencidos, 9 corresponden a la República por un valor de $862,12 millones y los otros 5 a PDVSA por un monto de $628,99 millones. Asimismo, durante esta semana llego a su fin el periodo de gracia del bono VENZ2018-7%, mientras que para que el próximo lunes 08/01 culmina el lapso de tiempo para cancelar el cupón atrasado del VENZ2020-6% por $45 millones.

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