Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

Mi beccherò il solito vaffa della sera da parte dei più ma questo atteggiamento, emerso anche dalla presente intervista, proprio non mi piace.

Mi sa di repudio de facto
Spero di no, però per me la notizia non è che non ne parli Rodriguez (ormai lo fanno da mesi) la cosa incredibile è che il giornalista europeo non gli faccia domande in merito, sembra che tutto il mondo si faccia domande sulla deuda tranne l'intervistatore.
 
Spero di no, però per me la notizia non è che non ne parli Rodriguez (ormai lo fanno da mesi) la cosa incredibile è che il giornalista europeo non gli faccia domande in merito, sembra che tutto il mondo si faccia domande sulla deuda tranne l'intervistatore.

In genere queste interviste sono preconcordate.
 
Come vi spiegate che in una intervista così lunga si parli di tutti i problemi del Venezuela a 360° e non ci sia neanche un accenno alla "deuda" come minimo mi fa pensare ad un tacito accordo tra giornalista ed intervistato ..... oppure non parlarne conviene ad entrambi ma non capisco il motivo. Se ho ben capito è un intervista fatta da media europei e non venezuelani.

Forse al pover'uomo che viaggia in jet privato della PDVSA erano rimasti degli spiccioli da dare al giornalista per farsi fare le domande giuste, son sempre più scettico sulla buona fede delle persone, ormai comanda il Dio denaro.

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La percezione che si ha, e non mi riferisco soltanto all’intervista di rodriguez, è che il Venezuela abbia scientemente deciso di disconoscere il proprio debito estero.
Stante l’impossibilità di rifinanziarsi sui mercati internazionali si è semplicemente deciso di staccare la spina. Per loro non ha più senso pagare.

Punteranno ad isolarsi ancora di più economicamente, una sorta di cubanizzazione con l’aggiunta di qualche accordo bilaterale col paesello di turno, ovviamente anti imperialista.

Russia e Cina non sganciano un quattrino: in fondo tutti abbiamo pensato che con l’inasprirsi dei rapporti con Trump si potessero creare le basi per una rinnovata cooperazione ma niente più soldi.

Unico dubbio di tutto questo ragionamento, a mio avviso difficilmente attaccabile, sta nella mancata reazione dei creditori. Un’idea però può sempre essere quella che in fondo piuttosto che avere un claim indefinito con uno stato isolato economicamente, forse è meglio scaricare sapientemente sul mercato.

Arriveremo al rimborso (al non rimborso) di Elecar senza neanche un comunicato.
 
il ministro Rodriguez, portavoce di Maduro, mi ricorda vagamente il collega Irakeno, portavoce di Saddam
(quello che dichiarava in TV che le loro truppe stavano vincendo.. mentre i carri armati americani si avvicinavano al suo ufficio.)
 
La percezione che si ha, e non mi riferisco soltanto all’intervista di rodriguez, è che il Venezuela abbia scientemente deciso di disconoscere il proprio debito estero.
Stante l’impossibilità di rifinanziarsi sui mercati internazionali si è semplicemente deciso di staccare la spina. Per loro non ha più senso pagare.

questo mi pare ovvio... ma si tratta di moratoria imposta da fatti e da sanzioni, non un ripudio o cosa simile.
il debito non e' "odioso".. perché l'hanno fatto proprio loro.
 
Aggiungo infine che tante persone avevano riposto speranza nel Petro, e senza girarci intorno, si sperava che col Petro venissero rastrellati soldi per la deuda.

Siamo dinanzi alla solita buffonata.

Una cosa poi a cui nessuno ha dato importanza ma a me è rimasta dentro: ricordate la storia dei prosciutti ? Il pernil di Natale ? Non ricordo quale ministro garantì che il Venezuela avrebbe saldato tutte le proprie pendenze internazionali alla fine di marzo.

Mi sembrava non una data sparata a caso.
Mi sembrava male.
 

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