Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2

Venezuela: caso Barinas, fratello di Chavez si dimette da governatore e opposizione annuncia cortei (2)
Caracas, 30 nov 19:43 - (Agenzia Nova) - "Utilizziamo questo momento a Barinas per riunificare le forze democratiche ed esigere nuove condizioni democratiche", ha detto Guaidò parlando di una "chiara divisione" all'interno del Psuv. "È molto chiara la lotta all'interno del Psuv, tra fazioni che non riescono a mettersi d'accordo. Per questo hanno congelato il processo in Messico", ha detto Guaidò rimandando al negoziato propiziato dal regno di Norvegia, al momento sospeso su decisione del governo. Guaidò ha quindi assicurato il suo sostegno a Superlano, esponente di Volontà popolare (Vp), partito di cui faceva parte e che oggi ha come più noto rappresentante l'ex prigioniero politico Leopoldo Lopez. Superlano ha da parte sua lanciato un appello a scendere in piazza, il prossimo 4 dicembre, proprio nello Stato che aspira a governare, invitando le forze politiche a "infliggere una sconfitta contundente" al Psuv. (segue)
 
Venezuela: caso Barinas, fratello di Chavez si dimette da governatore e opposizione annuncia cortei (3)
Caracas, 30 nov 19:43 - (Agenzia Nova) - La decisione del Tsj, che fissa la riapertura delle urne al 9 gennaio del 2022, è l'ultima di una concitata serie di passaggi destinata a rilanciare polemiche sulla regolarità delle elezioni amministrative del 21 novembre. Lo stato di Barinas, patria e bastione elettorale di Chavez, era rimasto l'unico a non aver proclamato il nome del governatore, a causa di un ritardo nello scrutinio di tre sezioni elettorali. Nel fine settimana il Consiglio nazionale elettorale (Cne) aveva cercato di sbloccare la situazione dando a una giunta ad hoc il compito di verificare se i voti contesi assegnavano o meno la vittoria a Superlano, dato che avrebbe portato a quattro il numero di Stati in mano alle opposizioni, contro i 20 ottenuti dal governativo Partito socialista unito del Venezuela (Psuv). (segue)
 
Venezuela: caso Barinas, fratello di Chavez si dimette da governatore e opposizione annuncia cortei (4)

Caracas, 30 nov 19:43 - (Agenzia Nova) - Lunedì il Tsj ha però accolto il ricorso presentato da Adolfo Superlano - ex deputato di uno schieramento oppositore considerato meno radicale, non imparentato con il candidato governatore -, chiedendo al Cne di bloccare il controllo dello scrutinio. Un ricorso basato su una "presunta violazione dei diritti costituzionali alla partecipazione e al voto", alla presenza di un clima di "tensione" tra le militanze politiche e alla presenza di impedimento alla candidatura stessa di Freddy Superlano, avanzata in precedenza dalle autorità contabili del Venezuela. Un'eccezione, quest'ultima, che farà discutere: l'aspirante governatore - compagno di partito del noto oppositore Leopoldo Lopez - aveva ricevuto il via libera alla candidatura come "concessione" per garantire la partecipazione al al voto del fronte antigovernativo. Nella serata di lunedì il Cne faceva quindi sapere di aver dato seguito alla decisione della corte suprema. (segue)
 
Venezuela: caso Barinas, fratello di Chavez si dimette da governatore e opposizione annuncia cortei (5)
Caracas, 30 nov 19:43 - (Agenzia Nova)- Da 23 anni la guida dello Stato di Barinas, nella zona sudoccidentale del Paese, è guidato da un familiare dell'ex presidente Chavez, considerato il padre della "Rivoluzione" venezuelana. Dal 1998 al 2008 il governatore è stato Hugo de los Reyes Chavez, padre del capo dello Stato. Dal 2008 al 2017 le sorti dello Stato sono state rette da Adan Chavez, fratello maggiore di Hugo, e dal 2017 ad oggi Barinas ha risposto al governo di Argenis, altro fratello del defunto presidente. Adolfo Superlano, promotore del ricorso che ha dato il via all'intero processo, è stato deputato dal 2015 al 2019, considerato uno degli "alacranes" ("scorpioni"), il termine spregiativo con cui vengono definiti gli oppositori che hanno nel tempo deciso di scendere a patti con il governo di Nicolas Maduro "tradendo" la linea di contrapposizione disegnata da Juan Guaidò. (Vec)
 
Venezuela: caso Barinas, fratello di Chavez si dimette da governatore e opposizione annuncia cortei (5)
Caracas, 30 nov 19:43 - (Agenzia Nova)- Da 23 anni la guida dello Stato di Barinas, nella zona sudoccidentale del Paese, è guidato da un familiare dell'ex presidente Chavez, considerato il padre della "Rivoluzione" venezuelana. Dal 1998 al 2008 il governatore è stato Hugo de los Reyes Chavez, padre del capo dello Stato. Dal 2008 al 2017 le sorti dello Stato sono state rette da Adan Chavez, fratello maggiore di Hugo, e dal 2017 ad oggi Barinas ha risposto al governo di Argenis, altro fratello del defunto presidente. Adolfo Superlano, promotore del ricorso che ha dato il via all'intero processo, è stato deputato dal 2015 al 2019, considerato uno degli "alacranes" ("scorpioni"), il termine spregiativo con cui vengono definiti gli oppositori che hanno nel tempo deciso di scendere a patti con il governo di Nicolas Maduro "tradendo" la linea di contrapposizione disegnata da Juan Guaidò. (Vec)
Economia e finanza mai, mi raccomando. Postiamo sempre battibecchi politici dell'estero.
 

l'FMI la scorsa settimana ha emesso un comunicato ufficiale in cui elencava alcuni Paesi, tra cui il Venezuela e l'Argentina, con cui avrebbe tenuto colloqui nella settimana in corso, a causa delle violazioni di tali Paesi agli articoli IV e VI dello statuto del FMI stesso
 
"Stabilizzazione nella fossa": crescita economica proiettata al 4% in Venezuela
1 Dicembre 2021
La ripresa economica non andrà a beneficio di tutti, avverte la società Ecoanalítica, ma afferma che nel 2022 il Venezuela potrebbe emergere dall'iperinflazione in cui è stato mantenuto per 4 anni.
Per la prima volta in otto anni, l'economia venezuelana crescerà trainata dalla ripresa dei prezzi del petrolio, daun miglioramento del commercio e da una migliore performance delle aziende private. L'azienda locale Ecoanalítica prevede che questa ripresa sarà intorno al 4% e al 6%, nel 2022, tuttavia, il suo direttore, l'economista Asdrúbal Oliveros,vede queste cifre con cautela.
"È un numero piuttosto debole per un'economia che si è contratta di oltre l'80%. È più una sorta di stabilizzazione nella fossa, ma è un importante cambiamento di tendenza che può essere sfruttato da alcuni settori ", afferma Oliveros.
"Il Venezuela è un'economia che è passata da una caduta molto profonda a smettere di cadere, ed è quello che stiamo celebrando: che non cada più, ma rimanga stagnante. La capacità di questa economia di recuperare parte del potenziale che aveva in passato, senza accordi politici, senza un quadro istituzionale diverso da quello che abbiamo, la vedo molto difficile", aggiunge.

Da parte sua, luis Arturo Bárcenas, anche lui economista e partner di Ecoanalítica,sottolinea che "sebbene ci sia una ripresa tenue, non è sufficiente per portare l'economia venezuelana ai livelli precedenti alla crisi iniziata nel 2014". Ma crede che questa leggera crescita avrà effetti tangibili per i cittadini. Secondo Bárcenas, "è molto probabile che il settore commerciale avrà l'opportunità di aumentare le sue vendite, generare maggiori entrate e pagare meglio i suoi dipendenti".
La fotografia del Venezuela di oggi è lontana da ciò che è stato vissuto fino a circa 3 anni fa. È finita la profonda carenza di cibo e articoli per l'igiene. Lo stato ha permesso la libera circolazione dei dollari e ha messo da parte la politica di controllo dei prezzi, che ha portato avanti per quasi un decennio.
"Il governo ha una situazione di cassa complessa. Sebbene abbia migliorato le sue entrate, è ancora molto debole, dipende molto dal settore privato, dal settore privato che fornisce beni e servizi", afferma Oliveros, che ritiene anche che l'amministrazione di Nicolás Maduro "abbia incentivi a rimanere pragmatica economicamente, perché non ha il muscolo finanziario per fare a meno del settore privato".
Sebbene oggi gli scaffali siano pieni di prodotti importati, il 95% della popolazione è povera, secondo l'Indagine sulle condizioni di vita, preparata dall'Università Cattolica Andrés Bello.

Non invano, secondo oliveros, la dollarizzazione informale ha portato un "dinamismo" alla situazione finanziaria della nazione petrolifera, ha aumentato il reddito dei lavoratori autonomi, oltre a frenare l'iperinflazione, che ammonta a 4 anni.
"Ci aspettiamo che l'inflazione finisca leggermente al di sotto del 1.000% quest'anno e che sia inferiore al 300% l'anno prossimo. È molto probabile che il Venezuela emergerà dal ciclo formale di iperinflazione, anche se continua a mantenere il più alto tasso di inflazione al mondo", afferma Oliveros.
La volatilità dei prezzi nel paese ha fatto sì che anche i dollari perdessero il loro potere d'acquisto. "Quello che hai comprato a dicembre 2018 con 100 dollari oggi lo compri con 330", riassume Oliveros.
Il Venezuela è ancora lontano dall'avere un'economia prospera: gli stipendi nel settore pubblico non superano i 3 dollari al mese e nel settore privato sono intorno ai 70 dollari, secondo i calcoli dell'Osservatorio venezuelano delle finanze.
Per questo motivo, Oliveros insiste: "Quella crescita non è abbastanza forte per tutti i segmenti della popolazione e tutti i settori economici per trarne beneficio, ma questo, alla fine, si concentra su poche città".
La società di consulenza finanziaria Ecoanalítica avverte che le sue previsioni di crescita potrebbero cambiare se la variante ómicron del coronavirus costringe a un nuovo confinamento.

(informe21.com)
 
"Stabilizzazione nella fossa": crescita economica proiettata al 4% in Venezuela
1 Dicembre 2021
notiza che viene riportata, dalle solite testate, regolarmente ogni inizio/fine anno da 3-4 anni a questa parte, ma che viene regolarmente smentita dai fatti nei mesi successivi
solo un esempio, ma basta una semplice ricerca in rete per trovarne a decine
gennaio 2020:

 
Venezuela: inflazione al 6 per cento nel mese di novembre
Caracas, 07 dic 19:53 - (Agenzia Nova) - L’inflazione in Venezuela si è attestata al 6 per cento nel mese di novembre, rispetto all’8,1 per cento del mese di ottobre, portando il dato cumulato degli ultimi 12 mesi a 769 per cento. Lo riporta l’Osservatorio venezuelano delle Finanze. Le voci che hanno registrato i maggiori incrementi sono state salute (18,6 per cento), beni e servizi (16,5 per cento), alimentari (11,5 per cento) e calzature (9,8 per cento).
 

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