Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2 (4 lettori)

dulcamara

Forumer attivo
Oppure se davvero hanno organizzato il buyback faranno un po' di meeting e poi diranno che è stato un altro grande successo di maduro & C. che ha portato a casa l'adesione volontaria ...

Non so cosa pensare di questa riunione....

Io mi aspetto però che non sia affatto risolutiva: nel senso che questi vogliono probabilmente creare ulteriore volatilità.

Cmq domani saremo tutti sintonizzati sulla tv de Venezuela che trasmetterà di sicuro l'evento in diretta...
 

Ventodivino

מגן ולא יראה
upload_2017-11-12_18-34-18.png


Qui le OFAC
OFAC FAQs: Other Sanctions Programs

522. Other than through the existing general licenses, under what circumstances might U.S. persons be authorized to deal in new debt of greater than 30 or 90 days issued by the Government of Venezuela?

In the Lima Declaration of August 8, 2017, twelve countries across the Americas refused to recognize the Constituent Assembly or the laws it adopts because of its illegitimate nature, while at the same time fully backing the democratically elected National Assembly. We stand in solidarity with our friends and allies in the region. If the democratically elected Venezuelan National Assembly approved a new debt issuance by the Government of Venezuela that E.O. 13808 would prohibit U.S. persons from dealing in, the United States would consider using licensing authority to allow U.S. persons to deal in the issuance.
 

chicicapisce

Forumer attivo
Siccome la riunione di domani non può portare a nulla e lo sanno bene tutti ,in primis Maduro e i suoi ,ne traggo la conseguenza che o continuano a pagare o martedì dichiarano default.Nel secondo caso diranno che la colpa é di Trump e delle sue sanzioni.

Però perché pagare cifre proibitive per le attuali casse se poi vuoi fare default ???
Non capisco ... non c’è un senso a nessuna delle cose che stanno capitando. Se c’è un disegno io dal mio piccolo non riesco a capire quale ?
Se stanno vivendo alla giornata o se stanno facendo mosse strane per favorire gli acquisti a qualcuno (cosa a cui faccio fatica a credere) non lo so proprio.
Spero solo che qualcosa di buono (per noi chiaramente) possa uscire fuori.
Se c’è dialogo e voglia di sistemare il tutto in maniera degna io sono pronto ad ascoltare ed eventualmente ad accettare proposte sensate.
Sempre che sia possibile aggirare la sanzioni statunitensi.
 

frmaoro

il Fankazzista
Le joint venture tra PDVSA e Chevron riescono ad invertire la caduta della produzione


NEWS | 12 NOVEMBRE 2017 - 1:50 PM
FAJAS_1.jpg

La joint venture Petropiar produce 170.000 b / d (Photo PDVSA)
la produzione di petrolio del Venezuela ha mostrato un calo di oltre 200.000 barili tra il 2016 e il 2017, ma l'eccezione alla regola il marchio costituito joint ventures tra Petroleos de Venezuela (PDVSA) e Chevron, che ha registrato un incremento del 12,3 %.

Nel complesso, le quattro società operanti tra PDVSA e Chevron stanno contribuendo a 310.000 barili al giorno, con un incremento di 34.000 barili rispetto all'anno scorso; ma questa situazione non avviene con la produzione diretta dell'impresa statale e nelle società tra lo stato e le transnazionali di altri paesi.

Dati Corporacion Venezolana de Petroleo (CVP), una filiale di PDVSA in relazione alla joint venture, ha detto che l'aumento maggiore è stato registrato nel Petropiar nel Orinoco Belt, la cui produzione passata da 146.000 a 170.000 barili al giorno-quando confronta i dati dal settembre 2016 con lo stesso mese del 2017, ciò implica una variazione del 16,4% (24.000 barili aggiuntivi). Inoltre, questo comportamento mostra un aumento per il secondo anno consecutivo e un livello record di produzione in Petropiar dopo un calo di circa il 16% nel 2015.

Per Petroboscán nella parte occidentale del paese durante il 2017 è stato raggiunto anche riprendere una tendenza al rialzo scivolando da 100.000 barili giorno, rispetto a 98.000 nel 2016, e lo stesso è accaduto con Petroindependencia, pari a 4.000 barili di più per registrarsi in 36.000 barili al giorno.

A questo si aggiunge la produzione di 4.000 barili di giorno che sta contribuendo ad un nuovo progetto come Petroindependiente.

TERMINI CORRELATI:
niete è come sembra
 

Conte Arciof

per gli amici Arciof
Buonasera ai tanti che mi conoscono da altre parti ed ovviamente anche ai restanti.

Quasi impossibile leggere tutti i post e pertanto mi scuso se qualcuno ha già fatto alcune riflessioni che sto per fare.
Impossibile anche capire esattamente quello che il governo Maduro abbia intenzione di fare, di certo questa volta mi sembra che abbia una strategia meglio studiata.
Molti si ricorderanno il flop dello swap volontario delle PDVsa 17, in pratica quello che era stato preconcordato con i fondi americani saltò in un sol giorno ed i venezuelani si ritrovarono come i dilettanti allo sbaraglio nel portare al termine l'operazione.

Oggi intuisco l'esistenza di una regia spregiudicata ma più efficace e soprattutto ben architettata.
Partirei nel dire che un default in questo momento non è una soluzione per Maduro, un default sarebbe peggio delle sanzioni.
Queste sono ben note e possono essere aggirate o contrastate con l'aiuto degli amici cinesi o russi ma un default avrebbe conseguenze devastanti ed imprevedibili soprattutto all'interno del paese dove l'aiuto internazionale potrebbe non bastare per rimanere al potere.

Tuttavia un default non lo si evita solo con la buona volontà o con la convinzione di non volerlo fare ma con i dollari e purtroppo sappiamo che a Maduro ne servono davvero tanti.

Da qui la decisione di forzare i bondholders ad un nuovo ed ampio swap praticamente obbligatorio per salvarsi da un'insolvenza praticamente certa, ma in che modo?
Nel 2016 nessuno volle credere alla criticità non tanto velata del Venezuela nella richiesta di swap delle PDVsa 17 e pertanto serviva un deterrente maggiore per indurre i riottosi bondholders a ragionare visto che erano da troppo tempo abituati a ripetere ed a ripetersi .... han sempre pagato!.

Con un attenta regia e studio dei tempi credo che l'obiettivo di terrorizzare il mercato sia perfettamente riuscito.
Io ci vedo solo questo, altri ci appiccicano anche un "buyback amico" ma di questo non ne abbiamo le prove, anzi io ne avrei alcune che dimostrano il contrario ma le dirò dopo.

In sintesi credo che Maduro non voglia assolutamente andare in default ma sia ben determinato a farlo credere come evento inevitabile senza una rimodulazione/ristrutturazione forzata o forzosa del proprio debito.
 

fabriziof

Forumer storico
Voi riuscite a immaginare che la finanza usa salvi il regime di Maduro permettendogli (non si sa peraltro bene come) la ristrutturazione mettendosi contro l'amministrazione Trump?io no
 

Conte Arciof

per gli amici Arciof
Le joint venture tra PDVSA e Chevron riescono ad invertire la caduta della produzione


NEWS | 12 NOVEMBRE 2017 - 1:50 PM

La joint venture Petropiar produce 170.000 b / d (Photo PDVSA)
la produzione di petrolio del Venezuela ha mostrato un calo di oltre 200.000 barili tra il 2016 e il 2017, ma l'eccezione alla regola il marchio costituito joint ventures tra Petroleos de Venezuela (PDVSA) e Chevron, che ha registrato un incremento del 12,3 %.

Nel complesso, le quattro società operanti tra PDVSA e Chevron stanno contribuendo a 310.000 barili al giorno, con un incremento di 34.000 barili rispetto all'anno scorso; ma questa situazione non avviene con la produzione diretta dell'impresa statale e nelle società tra lo stato e le transnazionali di altri paesi.

Dati Corporacion Venezolana de Petroleo (CVP), una filiale di PDVSA in relazione alla joint venture, ha detto che l'aumento maggiore è stato registrato nel Petropiar nel Orinoco Belt, la cui produzione passata da 146.000 a 170.000 barili al giorno-quando confronta i dati dal settembre 2016 con lo stesso mese del 2017, ciò implica una variazione del 16,4% (24.000 barili aggiuntivi). Inoltre, questo comportamento mostra un aumento per il secondo anno consecutivo e un livello record di produzione in Petropiar dopo un calo di circa il 16% nel 2015.

Per Petroboscán nella parte occidentale del paese durante il 2017 è stato raggiunto anche riprendere una tendenza al rialzo scivolando da 100.000 barili giorno, rispetto a 98.000 nel 2016, e lo stesso è accaduto con Petroindependencia, pari a 4.000 barili di più per registrarsi in 36.000 barili al giorno.

A questo si aggiunge la produzione di 4.000 barili di giorno che sta contribuendo ad un nuovo progetto come Petroindependiente.

TERMINI CORRELATI:
niete è come sembra

.... ma qui sotto c'è la realtà!

OIL.png
 

alderan74

Forumer attivo
Buonasera ai tanti che mi conoscono da altre parti ed ovviamente anche ai restanti.

Quasi impossibile leggere tutti i post e pertanto mi scuso se qualcuno ha già fatto alcune riflessioni che sto per fare.
Impossibile anche capire esattamente quello che il governo Maduro abbia intenzione di fare, di certo questa volta mi sembra che abbia una strategia meglio studiata.
Molti si ricorderanno il flop dello swap volontario delle PDVsa 17, in pratica quello che era stato preconcordato con i fondi americani saltò in un sol giorno ed i venezuelani si ritrovarono come i dilettanti allo sbaraglio nel portare al termine l'operazione.

Oggi intuisco l'esistenza di una regia spregiudicata ma più efficace e soprattutto ben architettata.
Partirei nel dire che un default in questo momento non è una soluzione per Maduro, un default sarebbe peggio delle sanzioni.
Queste sono ben note e possono essere aggirate o contrastate con l'aiuto degli amici cinesi o russi ma un default avrebbe conseguenze devastanti ed imprevedibili soprattutto all'interno del paese dove l'aiuto internazionale potrebbe non bastare per rimanere al potere.

Tuttavia un default non lo si evita solo con la buona volontà o con la convinzione di non volerlo fare ma con i dollari e purtroppo sappiamo che a Maduro ne servono davvero tanti.

Da qui la decisione di forzare i bondholders ad un nuovo ed ampio swap praticamente obbligatorio per salvarsi da un'insolvenza praticamente certa, ma in che modo?
Nel 2016 nessuno volle credere alla criticità non tanto velata del Venezuela nella richiesta di swap delle PDVsa 17 e pertanto serviva un deterrente maggiore per indurre i riottosi bondholders a ragionare visto che erano da troppo tempo abituati a ripetere ed a ripetersi .... han sempre pagato!.

Con un attenta regia e studio dei tempi credo che l'obiettivo di terrorizzare il mercato sia perfettamente riuscito.
Io ci vedo solo questo, altri ci appiccicano anche un "buyback amico" ma di questo non ne abbiamo le prove, anzi io ne avrei alcune che dimostrano il contrario ma le dirò dopo.

In sintesi credo che Maduro non voglia assolutamente andare in default ma sia ben determinato a farlo credere come evento inevitabile senza una rimodulazione/ristrutturazione forzata o forzosa
Sono tutte cose che si sanno già e da parecchio
Però credo che di là ti hanno dato tutti delle belle idee per redigerle
 

alderan74

Forumer attivo
I titoli a lunga scadenza potrebbero anche essere risparmiati dalla ristrutturazione. Soprattutto la 34 che prevede un'adesione all'85%.
Diciamo che invece dovrebbe essere il contrario ricordi che era stato scritto da chi ne sapeva che il 2017 e il 2018 erano già pagati? Quindi ke cotte saliranno secondo questa logica che finora non ha errato ..non e pazzo ne suonato il piano c'e'
 

Users who are viewing this thread

Alto