Voi rispondereste all'appello?

non saprei materialmente che fare (anzi, un'idea l'avrei, ma è infattibile)

Bah, le tette servono per allattare, non per farci i quadri.

Quella sopra era, infatti, l'unica cosa che era venuta in mente a me, per questo dicevo che era infattibile :lol:

E' proprio la sola cosa alla quale penso se devo riflettere sull'"uso" di quella parte del mio corpo.

Sono limitata:wall:

Il fatto è che secondo me il corpo nudo difficilmente lo si può "usare" per esprimere altro che non sia l' amore (in senso amplissimo, compreso anche il sesso, in tutte le sue manifestazioni che però per me sono e restano PRIVATE, l'amore materno, l'affidarsi a qualcuno e il prendersi cura di qualcuno).
Cautamente concepisco anche il "nudo artistico", ma deve essere artistico per davvero.

Insomma, in sostanza, penso che (anche se mi spiace), da parte mia l'appello della Zanardo resterà senza seguito.
 
Gassato, lo so che muori dalla voglia di sapere cosa penso di Sara Tommasi :D :rolleyes:
Pazienza, ora devo scappare, ma poi te lo dico.
 
tipo

una come sara tommasi

voi cosa ne pensate?

io non capisco perchè invitino un'oca giuliva simile alle trasmissioni

a lavorare in miniera!

Radio 24 - Ascolta

Andate al minuto 55e15 dove sara tommasi spiega come un'oca perchè si è spogliata per protesta politica

..e inorridisce al pensiero di guadagnare 500 euro al mese..

Cosa penso di lei?
Si adegua, come troppe altre sue colleghe, consapevolmente o inconsapevolmente, al MUT (Modello Unico televisivo di donna).
Se non fosse che molti ragazzini crescono con la TV accesa tutto il giorno, me ne infischierei allegramente.
Le cavolate che dice fanno male soprattutto a lei che ci fa una misera figura.
Dovrebbe essere abbastanza adulta da capire cosa le convenga dire o no, quando si trova in un contesto come quello di un'intervista alla radio, alla TV o sui giornali.
 
Quella sopra era, infatti, l'unica cosa che era venuta in mente a me, per questo dicevo che era infattibile :lol:

E' proprio la sola cosa alla quale penso se devo riflettere sull'"uso" di quella parte del mio corpo.

Sono limitata:wall:

Il fatto è che secondo me il corpo nudo difficilmente lo si può "usare" per esprimere altro che non sia l' amore (in senso amplissimo, compreso anche il sesso, in tutte le sue manifestazioni che però per me sono e restano PRIVATE, l'amore materno, l'affidarsi a qualcuno e il prendersi cura di qualcuno).
Cautamente concepisco anche il "nudo artistico", ma deve essere artistico per davvero.


Insomma, in sostanza, penso che (anche se mi spiace), da parte mia l'appello della Zanardo resterà senza seguito
.

:clap:

Brava.
 
@lr, avevo letto (superficialmente) qualcosa in merito.
Assumo sempre un atteggiamento mentale ambiguo di fronte a certe iniziative e certi articoli.

Da un lato perché una sorta di pudore antico, atavico, forse genetico o forse inculcato dall'educazione mi rende tutto sommato poco coinvolta in alcuni modi di agire (in fondo trovo che la vita sessuale delle persone debba rimanere nell'ambito strettamente privato) dall'altro perché, invece, razionalmente mi rendo perfettamente conto della base "sensata" di alcuni ragionamenti.

Ho trovato interessante, anche se mi lascia parecchi punti di domanda, non tanto l'articolo che hai riportato tu, i cui contenuti mi trovano abbastanza concorde, quanto invece, altri modi di "usare" il proprio corpo da parte di alcuni gruppi di donne (femministe).
Avete mai sentito parlare di "Femen"?
E' un movimento di protesta ucraino fondato a Kiev nel 2008. Il movimento divenne famoso su scala internazionale per la pratica di manifestare in topless contro il turismo sessuale, il sessismo e altre discriminazioni sociali. Alcuni degli obiettivi dell'organizzazione sono "di incrementare le capacità intellettuali e morali delle giovani donne in Ucraina" e " di ricostruire l'immagine dell'Ucraina, un paese dalle ricche opportunità per le donne".

Questo potrebbe essere un uso del proprio corpo che va oltre il modello unico televisivo che denuncia la Zanardo?

Non so, io sono un po' perplessa.
Immagino sia un limite mio. :wall:


@Gassato, su Sara Tommasi, ti rispondo domani.
Adesso sono un po' stanca e volevo ripescare un articolo che avevo letto su di lei e che mi pareva interessante, ma devo cercarlo.
:)

sai, una cosa che mi ha colpito è che alla fine si tratta di oggettistica erotica non molto diversa da quella "tradizionale" se mi passi il termine :) qual è la differenza ? che la vendono donne ? che ci sono i cuoricini sopra ? che c'è la presentazione "filosofica" ? alla fine è quella roba lì però....


il movimento Femen è ormai su tutti i giornali online, quindi conosciutissimo. Anche lì per quanto l'iniziativa sia simpatica però non so a cosa porti veramente. Alla fine lo si guarda sulle pagine online con curiosità ma quale messaggio arriva veramente ?
 
Ultima modifica:
sai, una cosa che mi ha colpito è che alla fine si tratta di oggettistica erotica non molto diversa da quella "tradizionale" se mi passi il termine :) qual è la differenza ? che la vendono donne ? che ci sono i cuoricini sopra ? che c'è la presentazione "filosofica" ? alla fine è quella roba lì però....


il movimento Femen è ormai su tutti i giornali online, quindi conosciutissimo. Anche lì per quanto l'iniziativa sia simpatica però non so a cosa porti veramente. Alla fine lo si guarda sulle pagine online con curiosità ma quale messaggio arriva veramente ?

Sai che non si dirti che differenze ci siano???
Non me ne intendo per niente.
Non ne ho mai visto, usato, o provato nemmeno uno di quegli affari.
:mmmm:

A me le proteste portate avanti scoprendo in parte o in tutto il corpo, lasciano parecchi punti di domanda.
Non è il corpo nudo che mi turba.
Mi perplime il fatto che mi resta in testa la domanda: "Ma per farsi notare, per portare avanti un'idea, la sola arma che abbiamo per colpire è la nudità?"
Un conto è mostrare una parte del corpo piena di lividi, magari, per una denuncia forte contro la violenza, ma nelle campagne animaliste, per fare un esempio, la nudità è davvero la soluzione giusta?
Sono queste domande che mi restano in testa e anche il triste sospetto che, in fondo, noi donne, per attirare l'attenzione, per farci ascoltare, ci ritroviamo sempre a dover mostrare il corpo nudo, come se la forza o la giustizia delle idee che si portano avanti da sole non bastassero.
E ciò è davvero amarognolo.

Ma sono, immagino, tutti limiti miei.
Dovrei, per essere intelligente, profonda e per parlare con cognizione di causa, conoscere questi movimenti, dialogare con chi porta avanti alcune forme di protesta, informarmi bene, cercare di capire.
In parole povere, spenderci del tempo.
Magari prima o poi avrò l'occasione per farlo.
 

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