Val
Torniamo alla LIRA
«Troppa opacità sovraintende all’attività delle organizzazioni non governative a cominciare dai finanziamenti.
Lo sbarco della Sea Watch con il collocamento dei migranti in sette nazioni della Ue
non pone fine all’arroganza delle Ong, all’impotenza dell’Unione europea e, finanche,
degli Stati che sono stati messi all’angolo da un manipolo di sedicenti filantropi».
Rampelli ricostruisce il valzer di soldi che ruota intorno alla Sea Watch:
«Se abbiamo idea da chi sia finanziato Sea Watch, abbiamo invece totale certezza su dove atterrino i fondi racconti tramite crowdfunding:
la tedesca Bank für sozialwirtschaft, ovvero la banca per l’economia sociale.
Questa banca finanza iniziative di cittadinanza attiva di ogni tipo e questo dovrebbe essere un bel modello da seguire.
Il problema però è che la Bank für sozialwirtschaft è stata al centro di roventi polemiche in Germania
perché, tra le tante iniziative che promuove attraverso apertura di conti bancari – immaginiamo a condizioni agevolate –
ci sono associazioni e Ong anti-israeliane e che, addirittura, predicano l’annientamento dello Stato di Israele
tanto da scatenare una rovente polemiche tra la comunità ebraica e i vertici della banca stessa».
Lo sbarco della Sea Watch con il collocamento dei migranti in sette nazioni della Ue
non pone fine all’arroganza delle Ong, all’impotenza dell’Unione europea e, finanche,
degli Stati che sono stati messi all’angolo da un manipolo di sedicenti filantropi».
Rampelli ricostruisce il valzer di soldi che ruota intorno alla Sea Watch:
«Se abbiamo idea da chi sia finanziato Sea Watch, abbiamo invece totale certezza su dove atterrino i fondi racconti tramite crowdfunding:
la tedesca Bank für sozialwirtschaft, ovvero la banca per l’economia sociale.
Questa banca finanza iniziative di cittadinanza attiva di ogni tipo e questo dovrebbe essere un bel modello da seguire.
Il problema però è che la Bank für sozialwirtschaft è stata al centro di roventi polemiche in Germania
perché, tra le tante iniziative che promuove attraverso apertura di conti bancari – immaginiamo a condizioni agevolate –
ci sono associazioni e Ong anti-israeliane e che, addirittura, predicano l’annientamento dello Stato di Israele
tanto da scatenare una rovente polemiche tra la comunità ebraica e i vertici della banca stessa».