VOLEVO DIRE ALLE COSE BELLE, CHE ARRIVANO QUANDO MENO TE LO ASPETTI, CHE IO NON LE STO ASPETTANDO.

«Troppa opacità sovraintende all’attività delle organizzazioni non governative a cominciare dai finanziamenti.
Lo sbarco della Sea Watch con il collocamento dei migranti in sette nazioni della Ue
non pone fine all’arroganza delle Ong, all’impotenza dell’Unione europea e, finanche,
degli Stati che sono stati messi all’angolo da un manipolo di sedicenti filantropi».

Rampelli ricostruisce il valzer di soldi che ruota intorno alla Sea Watch:

«Se abbiamo idea da chi sia finanziato Sea Watch, abbiamo invece totale certezza su dove atterrino i fondi racconti tramite crowdfunding:
la tedesca Bank für sozialwirtschaft, ovvero la banca per l’economia sociale.
Questa banca finanza iniziative di cittadinanza attiva di ogni tipo e questo dovrebbe essere un bel modello da seguire.
Il problema però è che la Bank für sozialwirtschaft è stata al centro di roventi polemiche in Germania
perché, tra le tante iniziative che promuove attraverso apertura di conti bancari – immaginiamo a condizioni agevolate –
ci sono associazioni e Ong anti-israeliane e che, addirittura, predicano l’annientamento dello Stato di Israele
tanto da scatenare una rovente polemiche tra la comunità ebraica e i vertici della banca stessa».
 
Goliardata del sindaco di centrodestra di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna,
che ha preso in giro Maurizio Martina per il suo eccessivo attivismo in favore dei “naufraghi” della Seawatch.

Una foto di Maurizio Martina, ripreso sulla banchina del porto con un giubbotto salvagente in mano,
e la didascalia “Sea Watch: sbarcato il primo profugo”.

E’ il post che il sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna ha infatti pubblicato su Facebook.
Il post, ora purtoppo non più visibile sulla pagina del primo cittadino,
è apparso tra le storie del social network e non è sfuggito all’occhiuto Pd locale,
che ha fatto lo screenshot e scandalizzato ha immediatamente denunciato l’accaduto,
con il noto senso dell’umorismo che da sempre caratterizza gli esponenti del Pd.

Vivarelli Colonna, attivissimo sindaco di Grosseto, ha semplicemente voluto sdrammatizzare la tempesta informativa
che si è scatenata intorno allo sbarco dei clandestini irregolari a Catania:
da stamattina tutte le tv italiane hanno fatto delle dirette per seguire minuto per minuto,
neanche fosse l’allunaggio del 1969 o la finale dei campionati del mondo, lo sbarco di questi giovani africani palestrati,
con il telefonino e a torso nudo, che sbarcavano trionfalmente in Italia, senza averne tanto diritto.

I “naufraghi”, che tali non sono, perché non può essere definito naufrago chi scientemente si mette su un’imbarcazione
con la quale sa di non poter arrivare da nessuna parte, ma ci si mette solo per farsi “salvare” dai soliti samaritani volenterosi.
 
Aprite gli occhi. Prendete posizione. Non fatevi infinocchiare da queste ong finanziate da persone ambigue,
da speculatori, che cercano solo il loro interesse e - naturalmente - il loro guadagno. Io la penso così.
Chiamarle "associazioni umanitarie" è uno spregio.

Le "associazioni umanitarie" decidono di rivolgersi all'Europa: con una lettera, ben 50 organizzazioni
(da Spagna, Italia, Malta, Belgio e Olanda) fanno pressione sull'Ue affinché prenda "provvedimenti immediati".

L'Italia non viene mai citata nella missiva, ma è il convitato di pietra.

"Allo stato attuale - scrivono le Ong - ogni volta che una nave porta persone appena salvate in un porto europeo,
i governi dell'UE si impegnano in dibattiti penosi e estenuati su dove può sbarcare la nave
e quali paesi possono ospitare i sopravvissuti e elaborare le loro richieste di asilo".

Il riferimento all'ultimo caso di cronaca, quello di Sea Watch, sembra evidente.
Così come appare palese l'allusione alle politiche del leader della Lega quando le 50 organizzazioni accusano
"i governi europei" di fare "un'indebita pressione" sulle Ong che "conducono missioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo".
"Invece di sostenere queste attività nel tentativo di salvare vite umane - è l'accusa - alcuni Stati membri dell'UE
hanno reso più difficile il loro funzionamento; hanno fatto accuse infondate contro di loro;
e hanno impedito alle navi di ricerca e salvataggio di lasciare i loro porti".

Che per le ong del Mediterraneo non sia un momento facile, non è certo una novità.
L'anno scorso in mare se ne contavano una decina, ora non più di una.
Con la Sea Watch ferma a Catania, il mare è "libero" da operazioni Sar condotte da associazioni private.

Un bene? I dati sembrano dire di sì: quando (2016) le ong pattugliavano le coste di Tripoli, il numero di migranti morti o dispersi
era enormemente superiore rispetto ad oggi. La matematica non mente.


Non è vero, dunque, quanto scritto nel "manifesto" degli " umanitari".
Non è vero che senza ong "il Mediterraneo è diventato uno dei mari più mortali del mondo".
Lo ora già due anni fa, quando recuperavano migliaia di immigrati a poche miglia dalla Libia. Ma tant'è.

Il piano delle ong sembra chiaro: far pressione sull'Ue affinché spinga l'Italia e gli altri Stati a modificare la propria posizione sugli sbarchi.
Ecco delle tre dettagliate richieste inviate al Presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, a Federica Mogherini,
a Jean Claude Juncker e al Commissario Ue alle migrazioni Avramopoulos.

La prima pretesa è quella di sostenere le operazioni Sar nel Mediterraneo consentendo "a tutte le navi"
di "attraccare nei loro porti, sbarcare le persone salvate e tornare in mare in modo tempestivo".

La seconda, quella di predisporre "accordi per garantire lo sbarco e la distribuzione tempestiva delle persone soccorse tra gli Stati membri dell'Ue".

La terza, quella di non consegnare i migranti alla Marina libica, di impedire il loro ritorno in Africa
e di "sospendere la cooperazione con la guardia costiera locale" se non migliorano le condizioni di vita degli immigrati in Libia.

Le tre "richieste" delle ong sono in netto contrasto con la linea assunta dall'Italia in tema di migrazioni.
E non è un caso se tra i firmatari appaiono (tra le altre) Msf, Sos Mediterranée, Caritas Europa, Human Rights Watch, Oxfam, Legambiente e IPSIA-AC.

Difficile, però, che - come chiede Oxfam - il Belpaese "interrompa la politica" di chiusura e
"si faccia promotrice a livello europeo di una nuova missione salvataggio nel Mediterraneo".

L'aria è ormai cambiata: non è più tempo di porti aperti.

(e di facili guadagni)
 
La mancanza di entrate e di fedeli, fa brutti scherzi .......il mio 4per mille se lo possono scordare.
Dovrei scriverne un'altra, ma mi astengo (per ora).

La parola chiave è "contaminazione".
Per l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, il fenomeno migratorio va accolto e "appreso".

Una "sfida" di fronte ad un "fenomeno epocale" in cui "siamo immersi" e da cui "non è più possibile prescindere".

Secondo Delpini i flussi migratori, l'incremento della popolazione di origine straniera
e gli immigrati di 'seconda generazione', sono "tutti elementi che interrogano e sfidano tanto la Chiesa quanto la società".

Un fenomeno destinato "per sua natura a segnare le nostre relazioni e il rapporto tra le culture e i popoli,
introducendo cambiamenti inediti dai quali non è più possibile prescindere".

E visto che dai flussi migratori non si può prescindere, per l'arcivescovo meneghino
"occorre apprendere ad abitarli, a rigenerarci e a creare nuovi soggetti attraverso l'incontro e la 'contaminazione'
con nuove esperienze visioni del mondo (fenomeno che abbiamo designato con il termine di meticciato di civiltà e di culture)".
 
Un commento che mi ha tolto le parole di bocca.

"Cristo non aveva media,era una persona semplice,il figlio di un falegname,ma parlava d'amore,aiutava materialmente
TUTTI coloro che erano in difficoltà, a prescindere. Voi predicate l'odio politico,seminate zizzania,
poi vi rinchiudete nelle vostre sacrestie o nei vostri palazzi e date la colpa di tutto agli altri."

"Invece lui, uomo 'di chiesa' è favorevole al fatto che gente senza scrupoli prenda milioni da questi illusi
che vengono fatti partire per poi magari annegare o fare i pezzenti o delinquenti fuori dai loro paesi?......
ecco un altro motivo per cui la chiesa sta perdendo fedeli......"

"mi hanno colpito di più le parole del papa che vede Cristo in ogni singolo migrante ...
aveva visto Cristo in uno di loro che gli ha risposto ... ma io sono un addetto alla accoglienza.
E lui ... ma io vedo Cristo anche in te. Insomma un papa con le visioni ..."

"Farsi eco di simili esortazioni equivale a...condividerle, stiamo vivendo avvenimenti storici se non epocali
che equivalgono a rinunce del nostro futuro...questi sono tempi di divisioni e non di...comunioni...
BASTA!! stranieri od estranei alle nostre esistenze...ognuno a casa sua!!!!."
 
Giochini elettorali a destra.......?????

Le mosse sempre più scoperte di Giovanni Toti descrivono un percorso preciso,
un tragitto che sancirebbe la rottura con Forza Italia per costruire un partito satellite della Lega salviniana.

Ai primi di marzo, Toti si prepara a lanciare, secondo le indiscrezioni, la «lista civica arancione» -
colore politico non proprio originalissimo, già usato varie volte in Italia, da Pisapia a De Magistris;
ma come dice il titolo della famosa serie tv: Orange is the new black e si porta un po' con tutto
- con cui correre. Stipulando subito un'alleanza preferenziale con il Carroccio, alle Regionali del prossimo anno.

Ma la scadenza su cui l'ex portavoce di Silvio Berlusconi ha puntato gli occhi è più ravvicinata:
le elezioni europee di maggio, e le concomitanti amministrative.

È per allora, infatti, che partiranno, in alcuni dei Comuni dove si vota, i primi esperimenti di liste di centrodestra destinate,
nei piani di Matteo Salvini, a togliere voti a Forza Italia per portarli in dote al progetto egemonico del vicepremier leghista.

Sperando che contemporaneamente le Europee consacrino l'ascesa elettorale salviniana,
facendolo avvicinare a quel 40 per cento renziano che è il suo sogno inconfessato,
e sanciscano un calo di Fi rispetto alle politiche 2018, dando così la spinta definitiva alla scissione totiana.

Il progetto di lista «Lombardia ideale», che il governatore lombardo Attilio Fontana si appresta a lanciare
con una mossa concordata con il capo del Carroccio, va in questa direzione,
con l'obiettivo di rastrellare voti fuori dal perimetro di destra populista di Salvini.

E così pure il sodalizio tra Toti e il governatore della Sicilia Nello Musumeci, ex An, annunciato una settimana fa.
«Vogliamo rinvigorire il centrodestra spiega Musumeci senza parlare di contrapposizioni a Salvini.
Vogliamo creare un'alternativa a questo governo recuperando la Lega al centro destra».
Il ligure Toti ha spiegato con chiarezza l'obiettivo politico: «Che ci sia una Lega che è inchiodata
per assenza di alternative al Movimento 5 Stelle al governo è un fattore sotto gli occhi di tutti.
Per questo serve una «seconda gamba» che consenta alla Lega di emanciparsi dall'abbraccio dei 5 stelle in prospettiva.
E dall'altra parte dare una casa alle tante anime del centro-destra, in cui ci sono tra gli altri riformatori e liberali, di questo Paese».

E ieri l'incontro con Roberto Maroni a Genova ha posto un altro tassello della strategia
che dovrebbe concretizzarsi dopo le Europee: approdato a Genova per presentare con il governatore ligure il suo libro Il rito ambrosiano,
l'ex ministro dell'Interno e segretario post-Bossi della Lega è oggi un battitore libero del centrodestra,
che non convive bene con la leadership di Salvini e che sarebbe disponibile, dicono i bene informati,
a collaborare alla nascita di un nuovo contenitore di centrodestra.

E interessata all'operazione è anche Giorgia Meloni, la leader di Fdi che vede il bacino elettorale della destra estrema
eroso dalla Lega, plaude alla potenziale Toti-Musumeci-Maroni ed è pronta ad investire su
«un movimento conservatore e sovranista, capace di accogliere identità diverse, una seconda gamba del centrodestra
per riportarlo al governo e liberare Salvini e la Lega dalla morsa dell'alleanza con i Cinque Stelle».

Resta da vedere se davvero Salvini voglia liberarsene, o ci si trovi invece benone.
 
E' palese. Fuori discussione. Cambiamenti climatici sono in atto....ma
da quanto si conosce sull'esistenza della terra, ci sono sempre stati.

Thwaites, spiegano i ricercatori, «è uno dei luoghi più difficili da raggiungere sulla Terra, ma sta per diventare più conosciuto che mai».
«La dimensione di una cavità sotto un ghiacciaio svolge un ruolo importante nei processi di assottigliamento di un ghiacciaio
- ha ricordato Pietro Milillo - più calore e acqua si infiltrano sotto il ghiacciaio, più questo si scioglie velocemente».

L'intero ghiacciaio Thwaites, che ha le dimensioni della Florida, è attualmente responsabile di circa il 4% del livello del mare su scala mondiale.
Contiene abbastanza ghiaccio per innalzare gli oceani dell'intero globo terrestre di oltre 65 centimetri e i backstop
vicini ai ghiacciai che aumenterebbero il livello del mare, se tutto il ghiaccio fosse perduto, di altri 2,4 metri.

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tuttavia vorrei ricordare questo articolo pubblicato nel 2007 :

Valutare l'intero periodo di caldo Medievale non è semplice, anche perché nella sua vasta estensione
che comprese più Secoli (all'incirca tra l'800 ed il 1200 dC), si alternarono ovviamente cicli più caldi ed anche qualche ciclo di freddo.

Gli inverni rigidi si riscontrano anche durante questo periodo di tempo, come quello del 1010-11, durante il quale gelarono il Bosforo ed il Nilo al Cairo.

Ma il numero e la frequenza di tali inverni si mantenne molto bassa anche comparata con il mite periodo attuale.

Si stima, dai documenti storici dell'epoca, che il 1020 ed il 1190 l'Islanda vedesse solamente una volta i ghiacci artici
arrivare fino alle coste settentrionali dell'Isola, precisamente nell'anno 1119 ( quando anche in Italia gelò la Laguna Veneta assieme ad alberi e viti nel Veneto).

Questo quando, nei Secoli successivi, mediamente ogni 5 anni tali ghiacci raggiungessero regolarmente la Grande Isola dell'Atlantico Settentrionale.

Tale rarefazione dei ghiacci artici, fa pensare a temperature estremamente elevate soprattutto nel Nord Atlantico,
sul Polo, con mari liberi da pericoli di icebergs e tempeste improvvise, che favorirono le esplorazioni Vichinghe e la colonizzazione della Groenlandia.

Qui, si sviluppò l'agricoltura e l'allevamento del bestiame, grazie a temperature probabilmente di 4°C più elevate delle attuali, tanto che si raggiunse un numero di 190 fattorie e di 3000 coloni.

Mentre in Italia l'aumento del livello del mare provocò l'impaludamento di molte zone costiere,
ed il diffondersi della malaria (tanto che moltissime città vennero costruite sui colli),
in Francia prosperò la coltivazione dei cereali, e l'allevamento del bestiame allo stato brado grazie al diffondersi delle foreste rade di querce, dovute al clima fattosi più secco e più caldo.

Un paragone con l'attuale periodo può essere fatto prendendo ad esempio la coltura della vite in Inghilterra.
Essa venne coltivata, con abbondante produzione di vino, fino al 53° parallelo.

Per la produzione di vino, occorre che la temperatura media dei tre mesi estivi sia di almeno +18,5°C.
La media attuale di Londra, in Estate, è di due gradi inferiore.

Possiamo dunque immaginarci un periodo estivo, durante il Medioevo, durante il quale le Estati come quella del 2003 si presentavano regolarmente con una frequenza molto elevata.

Infine, due date, di inizio e di fine di questo periodo di grande caldo.

Nell'814, la scoperta della tomba di San Giacomo di Compostela, venne preannunciata "da un gran numero di segni celesti, e di luci notturne".
Se ne deduce la presenza di numerose aurore boreali a latitudini mediterranee, segno di un'attività solare improvvisamente intensa e feroce.

Dal lato opposto, notiamo come i ghiacci polari, scomparsi per circa 170 anni,
ricomparvero all'improvviso attorno all'Islanda per 7 anni consecutivi, dal 1197 al 1203,
anno nel quale addirittura rimasero anche nei mesi di Luglio ed Agosto.

Nel 1205 gelò il Tamigi a Londra, nel 1216 il Po, nell'inverno famosissimo del 1234 gelarono il Po, la Laguna Veneta,
il Tamigi dal 25 dicembre al 02 Febbraio, con gelo addirittura degli alberi di meli in Inghilterra.

Il clima era cambiato, i ghiacciai avanzarono all'improvviso.

La Torbiera del ghiacciaio del Fernau, in Tirolo, rimase coperta dai ghiacci tra il 1220 ed il 1350,
datando in tal modo il periodo del freddo post medievale, ed il cambiamento del clima, con passi alpini e pascoli d'alta quota ricoperti di neve e di ghiacci
, rimase impresso nella memoria popolare sotto forma di numerose leggende.

Così ebbe fine uno dei periodi più caldi della storia della nostra Civiltà, lasciando spazio ad un clima più rigido e maggiormente variabile, culminato poi nei Secoli di grande freddo tra il 1550 ed il 1850.

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Quello che tutti, scienziati e noi del volgo non vogliamo comprendere è che l'essere umano ha invaso ogni angolo della Terra
e pretende che questa rimanga così come l'ha trovata, soprattutto per proprio comodo e l'unica cosa certa è che la terra,da quando esiste,
ha subito notevolissimi, notevoli e meno notevoli cambiamenti climatici, anche quando gli uomini erano pochi
e non disponevano di fattori, cosiddetti, inquinanti. Quindi, anche se ci sarà un altro cambiamento dovremo rassegnarci a subirlo.
 
Caos neve in Alto Adige con l’autostrada del Brennero chiusa in direzione nord tra Chiusa e Vipiteno per mezzi pesanti bloccati.

“Mia moglie e i miei due figli da 12 ore sono bloccati in auto, a una ventina di chilometri dal valico”, denuncia Riccardo Del Bene.

L’infermiere vive a Garmisch, in Germania, e ieri sera attendeva sua moglie e i figli (una ragazzina di 12 e un maschio di 15 anni) che alle ore 15 erano partiti da Pesaro.

“Di solito – spiega – in 6 ore sono qui. Dalle 20.48 sono fermi in coda sotto la neve.
Abbiamo chiamato tutti i numeri di emergenza, ma finora non hanno visto anima viva”.
“Mi chiedo se devono morire in auto”, si sfoga l’uomo.

In A22 si è formata una coda di 12 chilometri e anche il servizio strade ha difficoltà a proseguire e a raggiungere i mezzi bloccati.
La statale del Brennero è attualmente bloccata in due punti (a Mules e tra Vipiteno e il confine di stato), come anche la statale della Val Venosta a Gomagoi.

E’ stata una nottata impegnativa per le forze di intervento in Alto Adige.
Le squadre dei vigili del Fuoco sono state fortemente impegnate a causa delle nevicate che si sono abbattute su tutto il territorio.
Nella città di Bolzano sono stati svolti circa una settantina di interventi da parte dei vigili del fuoco del corpo permanente,
supportati dai vigili del fuoco volontari che a causa degli alberi appesantiti dalla neve e dei i mezzi pesanti bloccati sulle carreggiate sono dovuti intervenire.

Le passeggiate cittadine e le ciclabili sono state interdette al passaggio su ordine delle autorità comunali
che hanno valutato il rischio di caduta rami e alberi. Stesso scenario si è presentato nel resto della provincia
dove i vigili del fuoco hanno dovuto affrontare un altro centinaio di interventi.
Nella notte ci sono stati anche guasti alle infrastrutture di distribuzione della rete elettrica.
Tali guasti hanno provocato delle interruzioni del servizio in alcune località.
I gestori di servizio stanno operando per ripristinare gli impianti. Proprio la caduta di un cavo di corrente sulla linea ferroviaria
ha provocato la chiusura della linea tra Trento e Bolzano all’altezza di Ora per circa 3 ore.
Il problema è stato risolto verso le 3 del mattino.
 
Super luna in cielo a febbraio: il 19 del mese il nostro satellite si mostrerà come la luna piena più grande dell’anno.

Si tratta di un evento, spiega l’Unione Astrofili Italiani (Uai), che si verifica
“quando il satellite si trova alla minima distanza dalla Terra, al cosiddetto perigeo, che sarà di circa 356.761 chilometri il 19 febbraio.
La differenza di diametro con una Luna piena media – ha detto l’Uai – sarà del 7%, e la luminosità del 30% in più”.

All’alba del 2 febbraio, inoltre, la Luna ‘giocherà a nascondino’ con Saturno, occultandolo.
“Un evento – ha spiegato l’Uai – che sarà però difficile osservare perché i due corpi celesti sono bassi sull’orizzonte orientale.
La falce di Luna – ha aggiunto l’Uai – sorgerà prima di Saturno. In breve, la Luna si avvicinerà a Saturno fino a occultarlo, a partire all’incirca dalle 6:25.
Sarà favorito chi avrà l’orizzonte privo di ostacoli a Est, ad esempio sulla costa adriatica”, ha chiarito l’Uai.

A febbraio anche alcuni pianeti faranno capolino.
Il 18, sempre al mattino, prima del sorgere del Sole, sarà possibile osservare sull’orizzonte a Sud-Est la congiunzione tra Venere e Saturno,
che si daranno appuntamento nella costellazione del Sagittario.

Questo mese, inoltre, Marte non sarà più l’unico pianeta osservabile la sera tra quelli visibili a occhio nudo.
Con un po’ di fortuna, poco dopo il tramonto si potrà individuare Mercurio sull’orizzonte occidentale.
Giove, Venere e Saturno
saranno, invece, osservabili solo al mattino, a Est, prima del sorgere del Sole.
Infine, il lontano Urano il 6 febbraio ‘cambierà casa’: terminerà la sua lunghissima permanenza nella costellazione dei Pesci,
dove si trovava dal 2009, e farà il suo ingresso in quella dell’Ariete.
 
Ma và......il furbetto. E Lei ?

« Devi sistemarmi » le diceva Luca Pasquaretta, dopo aver accettato di dimettersi dallo staff della sindaca di Torino per tutelare la giunta dall’ennesimo scandalo.
Un vero ricatto, secondo i magistrati. Pasquaretta infatti si sarebbe tranquillizzato solo dopo essere entrato nello staff della sottosegretaria grillina all’Economia, Laura Castelli.

Pittbull o bodyguard, il capo ufficio stampa si è guadagnato nel tempo nomignoli e soprannomi dovuti anche alla sua irruenza.
Dalla fine della campagna elettorale e per i primi due anni del mandato, Appendino non si è mai allontanata dalla sua ombra.
Era una sorta di factotum e l’aveva protetta dall’impatto mediatico delle numerose inchieste che avevano travolto la giunta:
dalla notte della tragedia in piazza San Carlo per la finale di Champions della Juventus, fino alle dimissioni del capo di gabinetto,
Paolo Giordana, intercettato mentre chiedeva al presidente dell’azienda trasporti di cancellare la multa di un amico pizzicato senza biglietto.

Ma il 2018 è l’anno della svolta.
L’opposizione denuncia che Pasquaretta è stato pagato per una consulenza per il Salone del Libro,
ma dalle timbrature di Palazzo Civico risulta sempre in servizio nello staff anche nei giorni di Librolandia.

Appendino viene messa all’angolo e, dopo un paio di mesi sofferti, gli chiede di fare un passo indietro.
Il pm Gianfranco Colace, che intanto aveva aperto un’inchiesta per peculato nei confronti del capo ufficio stampa, registra le sue conversazioni nei giorni di massima tensione.

Venerdì 1 febbraio le accuse sono diventate ufficiali.
Gli investigatori si sono presentati con il mandato di perquisizione di case, uffici e automobili.
Hanno sequestrato documenti e e-mail che riguardano gli episodi sospetti.
Sull’avviso di garanzia per Luca Pasquaretta l’accusa è di estorsione per le pressioni di quei mesi su Appendino.
Ma anche di peculato per la consulenza del Salone,
turbativa d’asta per un altro incarico ottenuto in Basilicata dopo aver lasciato il Comune di Torino,
e illecito traffico di influenze per aver aiutato un amico, gestore di un palazzetto dello sport, a ottenere un cambio di destinazione d’uso.

In effetti, l’ex bodyguard della sindaca non è mai del tutto scomparso da Torino.
Nell’ambiente dei media si sono inseguiti gossip su possibili nuovi incarichi.
Durante l’ultima edizione di Slow Food è comparso al fianco dell’europarlamentare, Tiziana Beghin.
« È solo una consulenza » , ha detto. Ma la grillina ha smentito il rapporto di lavoro.

Fino all’approdo a Roma, a fine 2018, nello staff di Laura Castelli.
 

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