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Webuild: accordo per acquisizione alcuni asset societa' australiana Clough
Oggi 10:00 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Webuild ha raggiunto un''intesa con gli administrators di Clough Limited per l''acquisto di asset aziendali comprensivi dell''organizzazione australiana e di selezionati progetti. Lo scorso 8 novembre, Webuild aveva annuciato la sottoscrizione con la societa'' sudafricana Murray & Roberts un contratto di compravendita per l''acquisto dell''intero capitale di Clough, subordinatamente all''avveramento di determinate condizioni sospensive (tra cui, in particolare, il positivo esito della due diligence e la costituzione di adeguate garanzie reali a fronte di un finanziamento interinale che Webuild avrebbe erogato a Clough in attesa di perfezionarne l''acquisizione). Tuttavia, le condizioni cui l''operazione era subordinata non si sono materializzate, per cui il contratto e'' stato risolto consensualmente. Clough, la cui continuita'' era legata ad un intervento di capitalizzazione esterna - avendo da tempo Murray & Roberts dichiarato di non essere in grado di eseguire - ha quindi fatto ricorso ad una procedura para-concorsuale australiana (cd. voluntary administration). In questo contesto, Webuild, essendo rimaste invariate le ragioni strategiche che avevano portato all''accordo con Murray & Roberts, ha aperto un immediato dialogo con gli administrators di Clough che ha portato al raggiungimento di un''intesa che prevede l''acquisto di un perimetro aziendale costituito dall''organizzazione centrale di Clough in Australia (con uffici, brand, credenziali, qualifiche, senior management, personale di sede, ecc) e delle quote nei progetti di Snowy 2.0 e Inland Rail (e del relativo personale), in cui Clough e'' partner di Webuild, per un corrispettivo complessivo per la transazione di 17,6 milioni aud (in aggiunta all''assunzione dei debiti verso dipendenti); la possibilita'' di espandere il perimetro ad ulteriori progetti, in presenza di determinate condizioni che garantiscono la creazione di valore aggiunto per il Gruppo, coerentemente con i propri obiettivi di disciplina finanziaria, con un ulteriore corrispettivo dovuto in caso di esercizio di tale opzione. L''intesa prevede inoltre un periodo di esclusiva a favore di Webuild sino al 21 dicembre 2022, per definire e concordare il contratto relativo alle intese raggiunte. L''operazione, oltre a rilevare le quote di minoranza dei progetti in Australia svolti in partnership con Clough, permettera'' a Webuild di rafforzare la struttura organizzativa, ingegneristica e la forza lavoro in Australia, funzionali all''esecuzione dei grandi lavori in portafoglio e del piano commerciale. Attualmente l''Australia e'' il secondo piu'' grande mercato di riferimento per Webuild dopo l''Italia, con 8,9 miliardi euro di portafoglio ordini, inclusi progetti per i quali Webuild e'' risultato preferred bidder, e con oltre 1.800 occupati. Un mercato in continuo movimento, alimentato dalla realizzazione di progetti iconici, come la Perth Airport Line, conosciuta come Forrestfield - Airport Link, inaugurata il 9 ottobre 2022. Si stima, infatti, che il mercato delle costruzioni in Australia rappresenti un''opportunita'' per oltre 300 miliardi euro nel periodo 2022-2025.
fch
 
(*) WEBUILD (WBD.MI)
The Italian construction group said on Thursday it agreed with the administrators of Australia's Clough to extend the current exclusivity period over the purchase of some assets until Jan. 25, reporting "significant progress" in the negotiations.
 
Webuild: cresce a "A-" fascia "leadership" rating programma climate change 2022 di CDP
23/12/2022 11:15 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Cresce ad "A-", fascia "Leadership", il rating del Gruppo Webuild nel Programma Climate Change 2022 di CDP (ex Carbon Disclosure Project). Il posizionamento di Webuild emerge rispetto a quello di circa 15.000 aziende valutate su scala globale da CDP ed e'' un ulteriore riconoscimento della leadership del Gruppo nella mitigazione dei rischi legati al cambiamento climatico. Webuild si posiziona tra il 23% delle aziende valutate che hanno ricevuto il Leadership level nel settore di riferimento. Il rating "A-" e'' anche superiore alla media regionale (pari a "B") e alla media del settore delle costruzioni (pari a "C"). CDP (ex Carbon Disclosure Project) e'' una organizzazione internazionale non-profit che annualmente valuta le aziende coinvolte nell''indagine, per conto di oltre 680 investitori che rappresentano asset per piu'' di 130.000 miliardi di dollari. La valutazione formulata tiene conto dell''impegno delle aziende nell''identificare e gestire i rischi connessi al cambiamento climatico, nell''affrontare le sfide che questo cambiamento impone e nel fissare obiettivi ambiziosi e sfidanti. Webuild gia'' da qualche anno ha accelerato il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico. Lo scorso anno ha varato il Piano ESG 2021-2023, incentrato su tre temi strategici (Green, Safety & Inclusion, Innovation) che identifica chiari obiettivi di medio e lungo termine tra cui ridurre le emissioni di gas serra, anche accelerando gli investimenti in progetti innovativi ad alto potenziale in termini di sostenibilita''. In ambito Climate Change, nel 2022 gli obiettivi Webuild di riduzione delle emissioni al 2030 sono stati anche validati da Science Based Targets initiative (SBTi). L''impegno di Webuild nel settore ha gia'' ottenuto riconoscimenti internazionali, con posizionamenti rilevanti, stabili o in crescita, nei rating di sostenibilita'' di VigeoEiris (rating Advanced), ISS-Oekom (rating Prime) e EcoVadis. Nel 2021, Webuild ha anche ottenuto da MSCI (Morgan Stanley Capital International) ESG Research, un rating "A", soprattutto grazie al rafforzamento della governance della Societa'' e all''attenzione sull''indipendenza e diversita'' del Board.
fch
 
Webuild: cresce a "A-" fascia "leadership" rating programma climate change 2022 di CDP
23/12/2022 11:15 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Cresce ad "A-", fascia "Leadership", il rating del Gruppo Webuild nel Programma Climate Change 2022 di CDP (ex Carbon Disclosure Project). Il posizionamento di Webuild emerge rispetto a quello di circa 15.000 aziende valutate su scala globale da CDP ed e'' un ulteriore riconoscimento della leadership del Gruppo nella mitigazione dei rischi legati al cambiamento climatico. Webuild si posiziona tra il 23% delle aziende valutate che hanno ricevuto il Leadership level nel settore di riferimento. Il rating "A-" e'' anche superiore alla media regionale (pari a "B") e alla media del settore delle costruzioni (pari a "C"). CDP (ex Carbon Disclosure Project) e'' una organizzazione internazionale non-profit che annualmente valuta le aziende coinvolte nell''indagine, per conto di oltre 680 investitori che rappresentano asset per piu'' di 130.000 miliardi di dollari. La valutazione formulata tiene conto dell''impegno delle aziende nell''identificare e gestire i rischi connessi al cambiamento climatico, nell''affrontare le sfide che questo cambiamento impone e nel fissare obiettivi ambiziosi e sfidanti. Webuild gia'' da qualche anno ha accelerato il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico. Lo scorso anno ha varato il Piano ESG 2021-2023, incentrato su tre temi strategici (Green, Safety & Inclusion, Innovation) che identifica chiari obiettivi di medio e lungo termine tra cui ridurre le emissioni di gas serra, anche accelerando gli investimenti in progetti innovativi ad alto potenziale in termini di sostenibilita''. In ambito Climate Change, nel 2022 gli obiettivi Webuild di riduzione delle emissioni al 2030 sono stati anche validati da Science Based Targets initiative (SBTi). L''impegno di Webuild nel settore ha gia'' ottenuto riconoscimenti internazionali, con posizionamenti rilevanti, stabili o in crescita, nei rating di sostenibilita'' di VigeoEiris (rating Advanced), ISS-Oekom (rating Prime) e EcoVadis. Nel 2021, Webuild ha anche ottenuto da MSCI (Morgan Stanley Capital International) ESG Research, un rating "A", soprattutto grazie al rafforzamento della governance della Societa'' e all''attenzione sull''indipendenza e diversita'' del Board.
fch
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Però le obbligazioni Webuild rendono 8%, qualche dubbio viene ...
 
Webuild chiude l'anno con oltre 30 progetti e si prepara per il Ponte
29 Dicembre 2022 - 06:00
In Italia in gioco cantieri per 15 miliardi, focus su alta velocità. Ma ci sono concorrenti
Avatar di Sofia FraschiniSofia Fraschini

Europa, Nord America e Australia sono stati i mercati chiave di Webuild nel 2022 con ordini che - secondo le stime degli analisti - dovrebbero superare, tra acquisiti e in corso di finalizzazione, quota 15 miliardi.La società italiana nata dalla fusione tra la Salini del fondatore Pietro e la milanese Impregilo si è rifocalizzata sulle costruzioni, abbandonando il business delle concessioni ed è cresciuta in questi anni con diversi step. In particolare, con una fase due nella quale - con un'operazione di sistema con Cdp - ha rilevato alcune società italiane di settore in difficoltà (in primis la grande rivale storica Astaldi). A oggi la maggioranza è controllata al 40% dal gruppo Salini e Cdp Equity ha una quota del 16,7%.
Il gruppo ha portato a casa nel solo 2022 oltre 30 progetti, acquisiti, in corso di finalizzazione o per cui Webuild risulta a oggi migliore offerente: il 90% sono stati ottenuti al di fuori del mercato domestico (il 10% in Italia), prevalentemente in aree geografiche a basso rischio, tra cui l'Australia (34%), l'Europa (28%) e il Nord America (14%).
In Italia, tuttavia, non sono mancate le grandi occasioni (si lavora al Terzo Valico ed è stata inaugurata la M4 di Milano). Inoltre, il nuovo anno prepara altre importanti sfide: sono attesi 15 miliardi di progetti che andranno a gara entro il 2023, secondo il Pnrr. Il Paese resta quindi centrale nella visione di crescita di Webuild, con 29 cantieri attivi, 16mila persone all'opera e una filiera di oltre 8.500 imprese coinvolte.
In particolare le grandi occasioni saranno al Sud con la possibile partecipazione del gruppo alle gare per l'alta velocità (la Palermo-Catania e la Salerno-Reggio Calabria) e il cantiere del Ponte sullo Stretto. Una sfida perché, in entrambi i casi, non mancheranno i competitor. Sull'Alta velocità al Sud è ben posizionata anche Saipem e sul Ponte hanno messo gli occhi Fincantieri e ancora Saipem, ma sarebbero pronti a entrare in partita anche player esteri che fiutano l'affare.
Lavorare in consorzio è tuttavia una caratteristica di Webuild che, anche all'estero, si muove spesso a braccetto con società locali o grandi partner. Una strategia vincente per la minimizzazione del rischio. Ed è quindi possibile che su questi grandi progetti in Italia si possa studiare qualche consorzio ad hoc. In ballo, comunque, ci sono oltre 11 miliardi: due bandi per l'Av da 4,5 miliardi e un potenziale progetto Ponte sullo Stretto la cui realizzazione è stimata attualmente in 7 miliardi. Da Nord a Sud, il gruppo potrebbe poi partecipare ad alcune delle gare 2023 relative alle opere sbloccate martedì dal Cipe: il comitato ha sbloccato un maxi-pacchetto di risorse da 4,55 miliardi tra opere Anas e interventi nelle Marche «fermi da troppo tempo», ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini annunciando lavoro per oltre 70mila persone.
Nel settore ferroviario, in particolare, Webuild sta concentrando gran parte del business: oltre 6 miliardi dei nuovi ordini si riferiscono a linee ferroviarie nei principali mercati, in primis Europa, Australia e Canada. Per Webuild i progetti nel Sud Italia, dopo la costruzione del Ponte Morandi, sarebbero la conferma di un know how che si sta affermando a livello internazionale. I progetti acquisiti comprendono diverse opere iconiche e complesse, come la costruzione del sistema viario tra Bergen e l'isola di Sotra in Norvegia, che prevede la realizzazione di un ponte sospeso largo 30 metri e lungo 900 metri; e la realizzazione della Strada A303 nel Regno Unito, con l'obiettivo di salvaguardare il sito Stonehenge, Patrimonio dell'Unesco.
Guardando alle ultime grandi operazioni del gruppo, cresce il peso del mercato australiano, un eldorado da oltre 300 miliardi di investimenti in infrastrutture. Webuild sta finalizzando l'acquisto dell'australiana Clough (in difficoltà) e si è assicurata una commessa da 2,4 miliardi a Sidney per la costruzione della metro. A livello finanziario il gruppo a novembre ha confermato la guidance 2022: ricavi per 7-7,5 miliardi, un ebitda margin al 7-7,5% supportato dall'efficientamento dei costi in atto e una posizione finanziaria netta positiva.
 
Webuild (WBD.MI). Secondo quanto riportato sabato dal Corriere della Sera, è tra i gruppi che stanno valutando la possibilità di offrire sostegno al costruttore friulano Cimolai, attualmente in tensione finanziaria, che il 20 febbraio presenterà richiesta di ammissione al concordato in continuità. Secondo l'articolo, che cita fonti, Cimolai avrebbe bisogno di un rafforzamento patrimoniale complessivo tra 100 e 150 milioni di euro.
La controllata americana Lane si è aggiudicata un contratto da 218 milioni di dollari per accrescere la capacità e migliorare la mobilità e la sicurezza dell'intersezione tra la Interstate 4 e Sand Lake Road nella contea di Orange, in Florida.
Commissionato dal Florida Department of Transportation, il progetto prevede l'ampliamento e l'ammodernamento di oltre 6 km di strada, inclusa la sostituzione di due ponti, la realizzazione di un nuovo ponte per le corsie preferenziali veloci e di tre nuove rampe di accesso, e la realizzazione dei sistemi di pedaggio e di tutta la segnaletica stradale.
 
(*) WEBUILD (WBD.MI)
Italy's biggest construction group said on Thursday it had completed talks and was nearing a final deal with the administrators of rival Clough to expand the perimeter of the acquisition of the Australian company, including a number of further projects.
 
Tagikistan: si presenta agli investitori italiani (Mikro Kapital)
Oggi 11:21 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Mikro Kapital, societa'' specializzata nell''impact finance e nella microfinanza, e l''ambasciata della Repubblica del Tagikistan hanno riunito la comunita'' finanziaria e imprenditoriale a Milano in occasione dell''evento "Investing in Central Asia, a journey to Tajikistan". La conferenza, informa una nota, e'' stata l''occasione per presentare all''ampia platea il Tagikistan, un Paese ancora fuori dai radar degli investitori europei ma che si caratterizza per grandi opportunita'' dal punto di vista della crescita economica, degli investimenti Esg e in cui la microimprenditoria femminile svolge un ruolo fondamentale nel tessuto economico. I lavori sono stati aperti dall''Ambasciatore del Tagikistan in Francia e Italia, Jamoliddin Ubaidullo, che ha descritto i costanti progressi compiuti dal paese sul fronte della riduzione del tasso di poverta'' - passato dall''83% al 26,3% tra il 2000 e il 2021 - e della crescita economica - registrando un tasso di crescita medio dell''economia nazionale pari al 7% annuo. Oggetto del suo intervento anche i quattro obiettivi chiave della strategia di sviluppo nazionale tagica fino al 2030: la sicurezza alimentare, la garanzia dell''indipendenza energetica, l''accelerazione dell''industrializzazione e la trasformazione del Tagikistan in un corridoio di transito infrastrutturale privilegiato. Il rappresentante diplomatico della repubblica centro asiatica ha inoltre descritto gli sforzi e i sistemi vantaggiosi introdotti dal governo tagico, che mira a favorire l''attrazione di investimenti e attivita'' imprenditoriali nel paese. Vincenzo Trani, presidente di Mikro Kapital, si e'' focalizzato sui punti di forza del microcredito - ad esempio la bassa correlazione con i mercati azionari - e sulle ragioni che hanno portato Mikro Kapital a prestare particolare attenzione alla regione dell''Asia centrale. In estrema sintesi, il fatto che la microimprenditorialita'' rappresenti la spina dorsale dei sistemi economici dell''area, il fatto che la mentalita'' imprenditoriale faccia parte del Dna delle popolazioni regionali e la concreta possibilita'' di generare un impatto sociale positivo, data la natura del microcredito di vero e proprio impact investing, soprattutto se realizzato in economie emergenti. Il focus sul Tagikistan e'' legato alle ottime prospettive di crescita del Paese, alla priorita'' stabilita dalle autorita'' nazionali sugli investimenti Esg e agli importanti passi avanti fatti per aumentare l''accesso ai servizi finanziari. L''intervento di Andrey Palka, Ceo di Imon International, e'' stato incentrato sulla descrizione della realta'' imprenditoriale tagica, dove le micro, piccole e medie imprese sono la chiave del successo e un ruolo importante e'' ricoperto dalle donne imprenditrici. I dati a sostegno di questa tesi non mancano: nel 2022, ad esempio, secondo l''indice "Women, Business and Law" della Banca Mondiale, il Tagikistan occupa la 71esima posizione a livello mondiale su 187 Paesi presi in esame dall''indice stesso. Non solo, il 45% della forza lavoro tagika e'' rappresentata da donne. Palka ha descritto anche il progetto della BERS, "Women in Business", a cui Imon partecipa dal 2017 e che fornisce supporto e formazione alle imprenditrici locali. Lo speech conclusivo e'' stato invece tenuto da Webuild, che ha descritto il lavoro che la compagnia svolge in Tagikistan per la realizzazione della Diga Rogun, che una volta conclusa sara'' la piu'' alta del mondo, un''opera fondamentale per valorizzare appieno lo straordinario potenziale idroelettrico del paese.
com/alb
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Webuild: taglio del nastro per mostra promossa con Triennale Milano
Oggi 14:40 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)-- stata inaugurata la mostra ''Costruire il futuro. Infrastrutture e benefici per persone e territori'', promossa da Webuild con Triennale Milano, che restera'' aperta al pubblico gratuitamente dal 3 al 26 marzo 2023. Presenti all''inaugurazione, informa una nota, Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, e Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano. "Oggi ci sono nel Paese la volonta'' e la necessita'' di cambiare, dobbiamo trasformare in concreto le possibilita'' che ci offre il Pnrr", ha dichiarato Salini. "Spesso c''e'' stata mancanza di risorse, ma oggi non abbiamo scuse e questa opportunita'' ci pone di fronte ad una grande sfida, quella di creare infrastrutture sostenibili e con esse lavoro, dando un futuro alle prossime generazioni. Viviamo in un Paese meraviglioso e abbiamo la responsabilita'' di costruire nuove infrastrutture che miglioreranno la vita dei nostri figli. Quando si riesce a realizzare opere come il nuovo Canale di Panama, le dighe piu'' alte del mondo, le ferrovie piu'' lunghe, le linee ad alta velocita'', ospedali e strade, dobbiamo pensare che il limite a quello che immaginiamo e'' solo temporale, non di competenza. Abbiamo raggiunto tutte le sfide che ci siamo posti nel settore delle infrastrutture, e spesso lo abbiamo fatto noi italiani. Con questa mostra, celebriamo oggi non tanto Webuild ma il simbolo di cosa significa costruire il futuro degli altri. Siamo contenti di essere tornati in Triennale Milano, questo tempio del design con cui abbiamo trovato un terreno comune di narrazione, perche'' le infrastrutture sono utili ma anche esteticamente belle. Come la testa della nostra TBM Stefania, che abbiamo esposto proprio all''ingresso della mostra per tutti i cittadini. Fare infrastrutture, con la consapevolezza sostenibile che abbiamo oggi, vuol dire generare valore e bellezza per i territori e le persone". Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano, ha aggiunto che "il tema delle grandi opere si intreccia con lo sviluppo della qualita'' della vita e con la redistribuzione nel territorio delle infrastrutture essenziali per la societa''. Dalla collaborazione con Webuild, e'' nata l''idea di una mostra che mette in scena una lunga storia di successi infrastrutturali insieme al punto di vista di un gruppo internazionale e selezionato di progettisti del paesaggio".
com/alb
[email protected]
 

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