Valutazione assegnata a Leonardo e Webuild. Se tutto andrà bene, progetto entro il 2024, prototipo nel 2026. Costo stimato: 4,5 miliardi di euro. Zaia: «Progetto avvincente e futuristico»
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Treno «supersonico» in Veneto, si fa sul serio: sette mesi per lo studio di fattibilità
di Martina Zambon
Valutazione assegnata a Leonardo e Webuild. Se tutto andrà bene, progetto entro il 2024, prototipo nel 2026. Costo stimato: 4,5 miliardi di euro. Zaia: «Progetto avvincente e futuristico»
Capsule «sparate» a una velocità superiore a quella del suono, oltre, cioè, i 1.200 km all’ora grazie alla tecnologia dell’
Hyper Loop. Sembra fantascienza. Per trasportare, in un lampo, le
merci prima e, con un po’ di fortuna, le
persone poi. Sì, è ancora fantascienza ma nell’arco di sette mesi si capirà se il progetto della Regione Veneto, affidato tecnicamente a Cav, cambierà davvero le regole dei trasporti.
Accordo pubblico-privato
La risposta arriverà da un consorzio di «giganti»:
Leonardo (in questi giorni affidato all’ex ministro del governo Draghi,
Roberto Cingolani) e
Webuild (che già sta realizzando l’Alta velocità fra Verona e Vicenza). Questi i nomi che si sono aggiudicati la procedura di «
valutazione di fattibilità» nell’ambito di un «partenariato dell’innovazione». Definizioni che indicano, in sostanza, uno «studio di fattibilità» nel senso più letterale del termine e con un’equa spartizione fra
pubblico e privato. Strumenti normativi piuttosto rari perché questo richiede un campo del tutto inesplorato come quello del trasporto supersonico.
Zaia crede nel progetto
Il presidente della Regione Veneto,
Luca Zaia, ci crede fino in fondo e insegue un nuovo primato (in Italia se n’è parlato a Milano ma di concreto non c’è ancora nulla). «È un progetto avvincente e
futuristico. Con l’aggiudicazione del bando di partenariato per l’innovazione è stato compiuto un altro fondamentale passo verso quella che potrà essere la
mobilità del
futuro, - dice Zaia - proiettando il Veneto nella cerchia delle regioni più innovative a livello internazionale. Quella che andremo a studiare e progettare è una vera e propria
rivoluzione in grado di trasformare nel tempo i trasporti, il territorio, il sistema economico. La sfida dell’Hyper Transfer è quella di movimentare le merci con grande velocità riducendo molto le
emissioni inquinanti ed il traffico nelle nostre strade. Può sembrare una tecnologia futuristica, ma la
ricerca in questo campo sta facendo passi da gigante e nei prossimi anni potremo assistere a cambiamenti molto importanti. E il Veneto deve essere fra le regioni leader in Europa per innovazione».
Le fasi per realizzare l'infrastruttura
Nel normale
iter per un’infrastruttura, che sia una strada o una ferrovia, la norma già c’è, i parametri da rispettare anche. Per il «
super tubo» che dovrebbe contenere le capsule in grado di viaggiare a velocità inimmaginabile, però, ancora tutto questo non c’è. Non a caso il percorso parte da un
protocollo d’intesa fra Regione, Cav e il ministero dei Trasporti per monitorare l’avanzamento delle tre fasi: valutazione di fattibilità,
progettazione e
realizzazione di un prototipo che dovrebbe collegare l’area logistica di Padova Est e il Porto di Venezia sfruttando le aree di proprietà di Cav lungo l’A57 e l’A4.
Quattro milioni per la valutazione
Tecnicamente si parla di «sistema di trasporto ultraveloce a
guida vincolata, in ambiente ad
attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata, completamente
sostenibile e a
basso consumo di energia». Insomma, un sistema di posta pneumatica su scala gigante che esce dal bianco e nero dei film anni ‘50 e si colora di tecnologia. Il
consorzio delle due aziende è stato individuato al termine della procedura di
gara di Cav come soggetto aggiudicatario. Una fase preliminare iniziata col protocollo di cui sopra firmato a marzo 2022 cui è seguito il bando per le manifestazioni di interesse. La fase di prequalifica è stata superata da
cinque operatori economici invitati a presentare le proposte il 23 settembre scorso. La commissione ministeriale ha poi optato per Leonardo e Webuild.
Cav, che funge da
stazione appaltante ha formalizzato la scelta per il progetto di valutazione che costerà alla concessionaria autostradale
4 milioni di euro.
Cosa succede ora
Che succede ora? Cav dovrà procedere con le verifiche di legge sui
requisiti del consorzio aggiudicatario e ci vorranno circa
un paio di mesi. A quel punto si procederà con la firma del
contratto. Il consorzio avrà poi
cinque mesi di tempo per completare la sua
valutazione di fattibilità. Se tutto andrà bene, la
progettazione si concluderà entro il
2024 per arrivare a varare il
prototipo entro il
2026. Costo stimato complessivo:
4,5 miliardi di euro, quasi tutti da reperire. Certo, è una scommessa, perché l’esito della valutazione potrebbe essere negativo oppure positivo ma non supportato dall’analisi costi-benefici. Zaia, però, ci crede e gioca d’anticipo: «Il Veneto è la
prima regione in Italia e fra le prime nel Continente a progettare la fattibilità di un sistema di trasporto di merci, e in futuro anche di persone, di questo tipo».
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11 maggio 2023 ( modifica il 11 maggio 2023 | 10:50)
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