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Webuild: in Triennale a Milano una delle "talpe" che ha scavato Metro 4
27/02/2023 18:45 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--E'' arrivata in Triennale la testa della Tbm Stefania, una delle sei talpe che hanno scavato la Metro 4 di Milano, per la mostra "Costruire il Futuro" promossa da Webuild con la Triennale, che sara'' inaugurata il prossimo 2 marzo. La testa della Tbm pesa 58 tonnellate e ad una velocita'' media di 18,5 metrial giorno ha scavato le gallerie della nuova Metro 4 che nei prossimi mesi arrivera'' fino a San Babila collegando il centro con l''aeroporto di Linate in 12 minuti.
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Ponte Stretto: Salini, disegna Italia totalmente unificata
17/03/2023 15:45 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Il ponte sullo Stretto di Messina "in qualche modo colma un divario e disegna un''Italia totalmente unificata". Lo ha detto Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, intervenendo all''evento Feuromed, aggiungendo che "stiamo andando verso un Paese che si dota finalmente di infrastrutture che abbiano un senso. Disegnare un''alta velocita'' che arriva a Reggio Calabria e poi bisogna ripartire dall''altra parte e'' un disegno incompiuto".
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TOP STORIES ITALIA: Webuild, fioccano upgrade e aumenti di target
17/03/2023 18:05 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Webuild corre anche oggi a Piazza Affari e chiude con un balzo del 7,4%. Prosegue ''l''onda lunga dei conti e delle linee guida (migliori delle attese) pubblicati ieri, con gli analisti che stanno rivedendo al rialzo i loro giudizi. A detta di Equita Sim, ad esempio, i target 2023-2025 della societa'' sono "significativamente superiori alle attese". In particolare, il nuovo Business Plan 2023-25 anticipa una "solida crescita della top-line", il "mantenimento di una cassa netta positiva" e un book-to-bill medio superiore a 1,1. "Sia i target al 2023 che al 2025 sono significativamente superiori alle nostre attese". L''azienda ha anche riportato i risultati 2022 che sono stati superiori alle stime a livello operativo e coerenti con la guidance, concludono gli esperti. Banca Akros dal canto suo ha alzato il rating di Webuild ad accumulate da neutral, con prezzo obiettivo rivisto a 2,4 euro da 2,2 euro, dopo risultati buoni e oltre le attese. Inoltre, i target 2023-2025 dell''azienda implicano ulteriori miglioramenti. Webuild +7,97% a 1,911 euro. Exane invece ha rivisto il suo target da 2,1 euro da 1,9 euro, confermando ad outperform il rating. Gli esperti, in particolare, hanno tolto lo sconto del 20% precedentemente applicato visto che credono che l''azienda stia costruendo un solido track-record e i risultati del processo di de-risking sono chiaramente visibili. Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 2,7 euro da 2 euro, confermando a buy il rating, in seguito ad un incremento delle stime di Eps 2023-2024 del 35-54%. Gli esperti notano che i target 2023-2025 sono ben superiori al consensus e alle precedenti stime e si aspettano ora un rialzo del consensus a doppia cifra. Neutral invariato infine da Mediobanca Securities (con tp di 2,1 euro) che giudica "rassicurante" la conference call di ieri con il management, che si e'' detto fiducioso di aprire un nuovo capitolo di crescita profittevole e di generazione di cassa.
fus
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Ponte Stretto: Salini, mettiamo a disposizione nostra esperienza
23/03/2023 14:25 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--"La sfida di collegare Calabria e Sicilia con il ponte sullo Stretto di Messina e'' un cambio storico che da'' ai giovani una prospettiva diversa. Siamo azienda di sistema del Paese, con la partecipazione statale tramite Cdp nel nostro capitale. Abbiamo gia'' realizzato i piu'' grandi ponti al mondo e mettiamo a disposizione la nostra esperienza per realizzare questo sogno di collegamento di un''importantissima regione". Lo ha affermato l''amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, intervenendo oggi all''avvio dei lavori sulla tratta Fiumefreddo-Taormina parte del progetto di potenziamento della linea ferroviaria ad alta capacita'' Palermo-Catania-Messina.
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Webuild: al lavoro per ricostruzione Ucraina, MoU con Ukrhydroenergo
26/04/2023 17:01 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Webuild ha sottoscritto un "Memorandum of collaboration in the construction of hydropower facilities in Ukraine" con Ukrhydroenergo, principale gestore delle centrali idroelettriche in Ucraina. Il Memorandum, informa un comunicato, definisce l''interesse delle parti a collaborare nei prossimi tre anni per la realizzazione di nuove infrastrutture idroelettriche nel Paese. Piu'' in dettaglio, il Memorandum e'' finalizzato a valutare la fattibilita'' di un eventuale sviluppo sul territorio ucraino di centrali idroelettriche o loro conversione in stazioni di pompaggio, progetti la cui realizzazione andra'' poi definita nell''ambito di piu'' specifici accordi. Webuild e'' ad oggi l''unica azienda italiana ad avere sottoscritto un accordo per lo sviluppo di future possibili collaborazioni con la Ukrhydroenergo. La firma del Memorandum e'' stata annunciata in occasione della conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell''Ucraina, organizzata oggi a Roma dal Ministero degli Esteri e dedicata alla discussione di interventi e progetti per contribuire alla ricostruzione dell''Ucraina. Al servizio dell''accordo, Webuild mette un track record rilevante nel settore clean hydro energy, che include la realizzazione su scala globale di 313 dighe e impianti idroelettrici per una capacita'' installata complessiva di 52.900 MW.
com/rov
 

Webuild si aggiudica in consorzio un nuovo contratto in Sicilia da 1,2 miliardi di valore complessivo per il potenziamento dell’alta capacità ferroviaria sulla linea Palermo-Catania. Oggetto dell’aggiudicazione è il Lotto 4A Caltanissetta Xirbi-Nuova Enna, commissionato da Rfi (Gruppo Fs Italiane) e inserito nel Pnrr, che prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di 27 km di nuova linea ferroviaria. Webuild guiderà, con una quota totale del 75%, il consorzio con Ghella (in quota al 25%).

I lavori sulla Palermo-Catania-Messina​

Con questo nuovo contratto, diventano cinque i lotti che Webuild sta realizzando nel più ampio programma di rafforzamento della direttrice Palermo-Catania-Messina, per un valore complessivo dei contratti pari a circa 3,6 miliardi di euro. Al Lotto 4A si aggiungono infatti le tratte Bicocca-Catenanuova e Nuova Enna-Dittaino sulla linea Palermo-Catania, e i lotti Taormina-Giampilieri e Fiumefreddo-Taormina/Letojanni sulla linea Messina-Catania. Per la costruzione di questi cinque lotti si stima saranno creati fino a 4.300 posti di lavoro, tra personale diretto e di terzi, con il coinvolgimento da inizio lavori ad oggi di più di 580 fornitori diretti, 50% provenienti da Sud Italia e isole.




I tempi ridotti sulla direttrice​

La direttrice Palermo-Catania-Messina è un progetto strategico per la Sicilia e l’Italia e di valenza europea, in quanto parte del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete di trasporto TEN-T, e contribuirà a ridurre i tempi di viaggio tra Catania e Palermo a 2 ore (60’ in meno rispetto ad oggi). Il Lotto 4A, il cui tracciato si svilupperà per lo più in variante rispetto alla linea storica, include la realizzazione di 20km di tunnel, di cui circa 90% scavati con impiego di frese meccaniche giganti, le Tunnel Boring Machine, a cui si aggiungono 3 km di viadotti. I lavori saranno eseguiti da Webuild (capofila) con SELI Overseas (Gruppo Webuild), Ghella e TunnelPro (Gruppo Ghella). Con il nuovo contratto, diventano 17 i progetti che Webuild sta realizzando nel Sud Italia, isole comprese, con il coinvolgimento di una filiera di oltre 3.800 fornitori da inizio lavori. Progetti, tra cui i quattro lotti dell’alta velocità/alta capacità Napoli-Bari, che rendono l’impegno di Webuild nel Sud Italia sempre più strategico per lo sviluppo di una mobilità sostenibile in linea con il più ampio processo di transizione energetica del Paese.
 

Nuova diga di Genova, il Tar annulla l'aggiudicazione a Webuild dell'appalto da un miliardo​

Previsto l'intervento anche della Corte dei Conti​

Mercoledì 10 Maggio 2023, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Il Tar della Liguria ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto per la nuova diga foranea di Genova. È il verdetto clamoroso del Tribunale amministrativo regionale, che ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio stabile Eteria e di Rcm Costruzioni che contestavano la legittimità del decreto di aggiudicazione dell’appalto al consorzio costituito da Webuild Fincantieri e altri da parte dell’Autorità di sistema portuale.
Nella sentenza si puntualizza, però, che trattandosi di un’opera finanziata in parte con fondi del Pnrr, si applica una norma in base alla quale «l’annullamento dell’affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato» e, quindi, per ora i lavori possono procedere. Nondimeno, la sentenza apre la porta a scenari imprevedibili. Se infatti dovesse essere confermata negli altri gradi del giudizio amministrativo, l’Autorità portuale dovrebbe pagare risarcimento molto pesante. Se poi venisse riconosciuta l’illegittimità della gara, anche la Corte dei conti potrebbe intervenire contro l’Autorità portuale, ipotizzando l’accusa di danno erariale.
In breve, al Consorzio Webuild i giudici amministrativi contestano il materiale prodotto ai fini dell’aggiudicazione dell’opera, in particolare i riferimenti – espressamente richiesti dall’Autorità portuale – a «tre lavori analoghi (alla diga, ndr) svolti nel quinquennio antecedente».
In particolare, nell’operazione Tuas Terminal Phase1–Singapore di importo totale dei lavori di oltre 1,5 miliardi che sarebbe stato svolto dalla società Sidra attraverso Dredging International (DEME Group), scrivono i giudici: «Considerato l’importo dei lavori oggetto dell’appalto per la diga foranea del Porto di Genova (928.646.927 euro), è evidente come, a parità di affinità delle lavorazioni», il lavoro Tuas Terminal Phase è quello «più significativo della capacità di realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico».

I PARTICOLARI
Senonché, si apprende che la partecipazione all’opera del soggetto che ha effettivamente svolto la prestazione, vale a dire la società Sidra attraverso Dredging International (DEME Group), «risulta oscura e per nulla perspicua, che è chiara soltanto nel rivelare che il lavoro non è direttamente riferibile, neppure pro quota, alla mandante del R.T.I. Webuild Sidra, e che dunque non può essere ritenuto significativo della sua capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico». Dunque, «il fondamentale lavoro indicato ai fini della gara - conclude il Tar - non è stato svolto dalla società Sidra, sicché esso non poteva essere positivamente valutato come obiettivamente significativo delle sue capacità realizzative».

«E’ accaduto invece – spiegano i giudici del Tar – che il collegio degli esperti, nel valutare l’offerta Webuild quanto al criterio dei lavori analoghi, abbia così effettuato le proprie valutazioni: “I tre lavori presentati presentano in tutti casi un alto livello di complessità e un alto grado di affinità con le lavorazioni previste nella precedente procedura. Gli importi dei lavori sono nel primo e nel terzo caso significativamente inferiori, ma nel secondo caso (Tuas Terminal Phase1–Singapore) sono maggiori rispetto all’importo previsto dalla presente procedura». Pare dunque al collegio del tutto evidente come il Tuas Terminal di Singapore, nonostante non fosse direttamente riferibile a Sidra, «non soltanto sia stato positivamente valutato - sostiene il Tar - ma abbia addirittura assunto, nelle valutazioni del collegio degli esperti – un’importanza determinante e decisiva, stante la rilevata inferiorità nell’importo degli altri due lavori».

In altre parole, il Tar contesta a Webuild il materiale prodotto ai fini dell’aggiudicazione dell’opera, perché il lavoro più importante ed affine alla diga del Porto di Genova indicato da Webuild (il Tuas Terminal) semplicemente non è stato fatto dalla società indicata da Webuild nei documenti di gara, «visto che non è direttamente riferibile, neppure pro quota alla mandante del R.T.I. Webild Sidra». Di qui la bocciatura dell’assegnazione al gruppo Webuild.
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Treno «supersonico» in Veneto, si fa sul serio: sette mesi per lo studio di fattibilità​

di Martina Zambon
Valutazione assegnata a Leonardo e Webuild. Se tutto andrà bene, progetto entro il 2024, prototipo nel 2026. Costo stimato: 4,5 miliardi di euro. Zaia: «Progetto avvincente e futuristico»

Capsule «sparate» a una velocità superiore a quella del suono, oltre, cioè, i 1.200 km all’ora grazie alla tecnologia dell’Hyper Loop. Sembra fantascienza. Per trasportare, in un lampo, le merci prima e, con un po’ di fortuna, le persone poi. Sì, è ancora fantascienza ma nell’arco di sette mesi si capirà se il progetto della Regione Veneto, affidato tecnicamente a Cav, cambierà davvero le regole dei trasporti.

Accordo pubblico-privato​

La risposta arriverà da un consorzio di «giganti»: Leonardo (in questi giorni affidato all’ex ministro del governo Draghi, Roberto Cingolani) e Webuild (che già sta realizzando l’Alta velocità fra Verona e Vicenza). Questi i nomi che si sono aggiudicati la procedura di «valutazione di fattibilità» nell’ambito di un «partenariato dell’innovazione». Definizioni che indicano, in sostanza, uno «studio di fattibilità» nel senso più letterale del termine e con un’equa spartizione fra pubblico e privato. Strumenti normativi piuttosto rari perché questo richiede un campo del tutto inesplorato come quello del trasporto supersonico.

Zaia crede nel progetto​

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ci crede fino in fondo e insegue un nuovo primato (in Italia se n’è parlato a Milano ma di concreto non c’è ancora nulla). «È un progetto avvincente e futuristico. Con l’aggiudicazione del bando di partenariato per l’innovazione è stato compiuto un altro fondamentale passo verso quella che potrà essere la mobilità del futuro, - dice Zaia - proiettando il Veneto nella cerchia delle regioni più innovative a livello internazionale. Quella che andremo a studiare e progettare è una vera e propria rivoluzione in grado di trasformare nel tempo i trasporti, il territorio, il sistema economico. La sfida dell’Hyper Transfer è quella di movimentare le merci con grande velocità riducendo molto le emissioni inquinanti ed il traffico nelle nostre strade. Può sembrare una tecnologia futuristica, ma la ricerca in questo campo sta facendo passi da gigante e nei prossimi anni potremo assistere a cambiamenti molto importanti. E il Veneto deve essere fra le regioni leader in Europa per innovazione».

Le fasi per realizzare l'infrastruttura​

Nel normale iter per un’infrastruttura, che sia una strada o una ferrovia, la norma già c’è, i parametri da rispettare anche. Per il «super tubo» che dovrebbe contenere le capsule in grado di viaggiare a velocità inimmaginabile, però, ancora tutto questo non c’è. Non a caso il percorso parte da un protocollo d’intesa fra Regione, Cav e il ministero dei Trasporti per monitorare l’avanzamento delle tre fasi: valutazione di fattibilità, progettazione e realizzazione di un prototipo che dovrebbe collegare l’area logistica di Padova Est e il Porto di Venezia sfruttando le aree di proprietà di Cav lungo l’A57 e l’A4.

Quattro milioni per la valutazione​

Tecnicamente si parla di «sistema di trasporto ultraveloce a guida vincolata, in ambiente ad attrito limitato e resistenza aerodinamica controllata, completamente sostenibile e a basso consumo di energia». Insomma, un sistema di posta pneumatica su scala gigante che esce dal bianco e nero dei film anni ‘50 e si colora di tecnologia. Il consorzio delle due aziende è stato individuato al termine della procedura di gara di Cav come soggetto aggiudicatario. Una fase preliminare iniziata col protocollo di cui sopra firmato a marzo 2022 cui è seguito il bando per le manifestazioni di interesse. La fase di prequalifica è stata superata da cinque operatori economici invitati a presentare le proposte il 23 settembre scorso. La commissione ministeriale ha poi optato per Leonardo e Webuild. Cav, che funge da stazione appaltante ha formalizzato la scelta per il progetto di valutazione che costerà alla concessionaria autostradale 4 milioni di euro.

Cosa succede ora​

Che succede ora? Cav dovrà procedere con le verifiche di legge sui requisiti del consorzio aggiudicatario e ci vorranno circa un paio di mesi. A quel punto si procederà con la firma del contratto. Il consorzio avrà poi cinque mesi di tempo per completare la sua valutazione di fattibilità. Se tutto andrà bene, la progettazione si concluderà entro il 2024 per arrivare a varare il prototipo entro il 2026. Costo stimato complessivo: 4,5 miliardi di euro, quasi tutti da reperire. Certo, è una scommessa, perché l’esito della valutazione potrebbe essere negativo oppure positivo ma non supportato dall’analisi costi-benefici. Zaia, però, ci crede e gioca d’anticipo: «Il Veneto è la prima regione in Italia e fra le prime nel Continente a progettare la fattibilità di un sistema di trasporto di merci, e in futuro anche di persone, di questo tipo».


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11 maggio 2023 ( modifica il 11 maggio 2023 | 10:50)
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