World Cup South Africa 2010 Official Thread (1 Viewer)

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Tifosi in ogni luogo... 1

Prisoners watch the World Cup opening match between South Africa and Mexico in Mexico City's Reclusorio Sur prison June 11, 2010.

...se quanto hanno festeggiato questi dopo la partita con la francia


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Tifosi in ogni luogo... 2

U.S. and British troops watch the World Cup soccer match from South Africa between the U.S. and England in Camp Bastion, Helmand Province, Afghanistan June 12, 2010.
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Tifosi in ogni luogo... 3

Roadside mechanics and their clients watch Nigeria take on Argentina during the FIFA 2010 World Cup in South Africa on a battery powered television in Lagos, Nigeria on June 12, 2010
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Tifosi in ogni luogo... 4

People gather around a television to watch the opening game of the soccer World Cup at the Tembisa neighborhood in the outskirts of Johannesburg, South Africa, Friday, June 11, 2010
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saila

Moderatore Piazza Affari
Impresa Messico
Francia vicina all'addio

La squadra di Aguirre vince meritatamente 2-0 e si avvicina agli ottavi. Decidono Hernandez e Blanco su rigore. Per la squadra di Domenech si profila l'eliminazione


POLOKWANE (Sudafrica), 17 giugno 2010 - Que viva Mexico! Javier Hernandez e Cuauhtemoc Blanco lo gridano a squarciagola. Sono gli autori del 2-0 con cui la squadra di Aguirre fa fuori un'orribile Francia ormai sull'orlo del baratro; a un centimetro dall'eliminazione. Il Peter Mokaba Stadium di Polokwane festeggia una vittoria ineccepibile e assiste al tracollo dei vicecampioni del mondo, mai in partita e gestita da un tecnico demotivato. Adesso a monsieur Domenech non resta che sperare in una rumorosa vittoria a suon di gol con il Sudafrica, con la speranza che nell'ultima giornata del girone A, Messico e Uruguay se la giochino davvero senza puntare al pareggio che varrebbe la qualificazione agli ottavi per entrambi.
 

saila

Moderatore Piazza Affari
Francia infuriata coi Bleus
"Impostori, tromboni e ignoranti"


La stampa, Equipe in testa, spara a zero sulla squadra di Domenech: "Non meritano la nostra tristezza e le nostre lacrime, freghiamocene dell'ego di Domenech, deridiamo gente come Ribery, Gallas e Anelka, la loro arroganza associata all'ignoranza". Voti bassi per tutti, male Ribery: “Individualista, confusionario, incapace di essere leader, dal dribbling inutile"


PARIGI, 18 giugno 2010 – Francia in lutto. Anzi, incavolata nera. La stampa stamane non fa sconti a nessuno. Titoli drammatici e severi. Ma il commento più duro arriva dalla prima pagina dell’Equipe, il pulpito sportivo per eccellenza, che definisce i Bleus come degli impostori, dei tromboni, arroganti e se non bastasse, pure ignoranti.

EDITORIALI — Quattro anni fa, dopo la finale persa a Berlino, l’Equipe aveva osato criticare Zidane e la sua ingloriosa capocciata a Materazzi, salvo poi fare retromarcia e chiedere umilmente perdono al semidio Zizou. Troppi gli interessi pubblicitari in ballo. Questa volta, il quotidiano sportivo spara a zero senza alcuna remora, di nuovo con un editoriale durissimo in prima. Questa Francia, scrive l’Equipe, è un campo di rovine, ma non merita la nostra tristezza e le nostre lacrime, perché sarebbe dare troppo a questi giocatori che non sanno dare nulla. Non è finita.

FREGARSENE — Il menefreghismo, continua l’Equipe, è la loro bandiera per cui di questa nazionale freghiamocene anche se dovesse prodursi il miracolo e vincesse il Mondiale. Freghiamocene di Domenech soffocato dal suo ego, superato solo da quello dei suoi giocatori. Beffiamoci della scelta di lasciare in panchina Henry, recordman di gol in nazionale. Deridiamo gente come Ribery, Gallas, Anelka che si credono superiori, della loro arroganza associata alla loro ignoranza.

GALLO — Ma la colpa non è solo di Domenech e dei suoi blandi giocatori. Per l’Equipe va allargata anche alla dirigenza, alla Federcalcio il cui emblema è un galletto, ma che invece, secondo il quotidiano, dovrebbe essere un pollastrello decapitato. E’ tempo, conclude l’Equipe, di prendere atto di tanta nullità ad ogni livello e augurare buona fortuna a Laurent Blanc, e nel frattempo rendiamo omaggio ai soli tromboni capaci di fare concorrenza alle vuvuzela.

VOTI — Non meno irruenti le analisi di altri quotidiani. Pietosi, scrive Le Parisien che precisa: “I Bleus non hanno più nulla da fare in Sudafrica”. Patetici, per Le10Sport. Nel baratro per Le Figaro. Nell’incubo per Le Parisien. Per France Football è una situazione costernante e apre il tiro al piattello dei voti. Un gioco al massacro, con picchi in negativo per Govou, Abidal, Ribery, Anelka. Stesso metro sull’Equipe che prende di mira l’esterno del Bayern Monaco: “Individualista, confusionario, incapace di essere leader, dal dribbling inutile". Stesso voto, un generoso 4, anche a Anelka, Gallas, Diaby, Gignac, Govou, Evra. Si salva solo Lloris, il portiere (7), ma quasi per simpatia. Liberation preferisce affidarsi all’ironia. L’accoppiata centrale Abidal-Gallas è paragonata a due comici. Ribery playmaker? Bell’idea per uno che non passa mai la palla. Govou? Merita solo un punto di domanda.

DECLINO — Ma, alla fine, c’è anche chi sorride. Ieri sera, nelle dirette televisive post disfatta, i principali rappresentanti della generazione ’98, i vari Barthez, Lizarazu, Pires, Zidane, quelli della coppa del Mondo vinta in casa contro il Brasile, si mostrava soddisfatta, sorridente appunto, appagata dalla fine di un ciclo che li ha quasi spinti nel dimenticatoio quattro anni fa, e che li ha riportati ai vertici dell’Olimpo calcistico. Intoccabili, ma indifferenti pure loro al funerale di una nazione calcistica.
Alessandro Grandesso
 

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Germania, pomeriggio stregato
La Serbia vince e torna in corsa


Klose espulso, Podolski si fa parare un rigore: a Port Elizabeth, la nazionale di Antic fa il colpo grazie al gol di Jovanovic che vale il definitivo 1-0. Traverse per Khedira e Zigic, un palo per Jovanovic. Gruppo D sempre più incerto


PORT ELIZABETH (Sudafrica), 18 giugno 2010 - Se amate scommettere e vi piace la puntata a sorpresa, questo Mondiale sudafricano fa davvero per voi. Non si fa in tempo a elogiare le qualità di una nazionale e subito la malcapitata fa una brutta fine. E così ecco la prima battuta d'arresto della giovane e spettacolare Germania. Nella terza partita del gruppo D, la squadra di Loew cede alla Serbia 1-0 e si fa raggiungere in classifica dagli uomini di Antic, che restano dietro solo per il fattore differenza reti.
 

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Paraguay (Larissa Riquelme)

:-o
 

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