Azioni Italia @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (5 lettori)

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dona46

Forumer storico
La cittadinanza ci impone di distinguere l'analisi del mercato azionario italiano da quelle di tutte le altre borse internazionali: quasi tutte vantano un quadro tecnico ovviamente messo a dura prova, ma sempre positivo in ottica di lungo periodo. Le turbolenze sperimentate da ottobre in avanti, e in generale le tre correzioni messe a segno quest'anno – è come se i mercati abbiano corretto i progressi di questo bull market in tre rate, anziché in un'unica (Pubblicità)


soluzione.

.. - non hanno fatto venire meno appunto la positività di lungo periodo, nonostante un sentiment pesantemente ribassista; anzi, forse proprio grazie a questa condizione.
A piazza Affari la situazione è diversa. La linea della forza relativa ha fatto registrare un estremo il 9 novembre, in linea con le previsioni di metà anno di un bottom relativo nella prima decade di novembre, ma questa misura si attarda a fornire un segnale di svolta; questo probabilmente perché le medie capitalizzazioni continuano a fare peggio del resto del listino.
Encomiabile insomma lo sforzo delle blue chip, ma ancora non basta a neutralizzare le rotture sperimentate nelle ultime settimane, non ultima quella del long stop mensile sul Mibtel, che significativamente non trova riscontro sullo S&P-MIB. Certo il mercato vanta un pesante ipervenduto, un sentiment storicamente ai minimi termini, con gli indici che hanno raggiunto degli eleganti target nel momento in cui ampiezza e volumi hanno fornito le risposte che ci si attende in prossimità di un bottom primario.
Ma ancora non basta per far uscire piazza Affari dal purgatorio che condivide con il mercato azionario giapponese. Nel frattempo il rally delle ultime due settimane conduce ad una condizione di ipercomprato che minaccia di portare ad un raffreddamento delle quotazioni. Teoricamente ci si potrebbe spingere ancora un po' più in su (30210-240 punti è il target ideale), ma cresce la sensazione che sia imminente un consolidamento.
 

dona46

Forumer storico
La cittadinanza ci impone di distinguere l'analisi del mercato azionario italiano da quelle di tutte le altre borse internazionali: quasi tutte vantano un quadro tecnico ovviamente messo a dura prova, ma sempre positivo in ottica di lungo periodo. Le turbolenze sperimentate da ottobre in avanti, e in generale le tre correzioni messe a segno quest'anno – è come se i mercati abbiano corretto i progressi di questo bull market in tre rate, anziché in un'unica (Pubblicità)


soluzione.

.. - non hanno fatto venire meno appunto la positività di lungo periodo, nonostante un sentiment pesantemente ribassista; anzi, forse proprio grazie a questa condizione.
A piazza Affari la situazione è diversa. La linea della forza relativa ha fatto registrare un estremo il 9 novembre, in linea con le previsioni di metà anno di un bottom relativo nella prima decade di novembre, ma questa misura si attarda a fornire un segnale di svolta; questo probabilmente perché le medie capitalizzazioni continuano a fare peggio del resto del listino.
Encomiabile insomma lo sforzo delle blue chip, ma ancora non basta a neutralizzare le rotture sperimentate nelle ultime settimane, non ultima quella del long stop mensile sul Mibtel, che significativamente non trova riscontro sullo S&P-MIB. Certo il mercato vanta un pesante ipervenduto, un sentiment storicamente ai minimi termini, con gli indici che hanno raggiunto degli eleganti target nel momento in cui ampiezza e volumi hanno fornito le risposte che ci si attende in prossimità di un bottom primario.
Ma ancora non basta per far uscire piazza Affari dal purgatorio che condivide con il mercato azionario giapponese. Nel frattempo il rally delle ultime due settimane conduce ad una condizione di ipercomprato che minaccia di portare ad un raffreddamento delle quotazioni. Teoricamente ci si potrebbe spingere ancora un po' più in su (30210-240 punti è il target ideale), ma cresce la sensazione che sia imminente un consolidamento.
 

ettore_61

?????????????????????
Re: NASDAQ

ariete22 ha scritto:
gnocco, l'amico fritz non perde occasione per venirci a trovare.
E' proprio una persona garbata ahahahahahahahahahhahaha

non lo so peperina se viene o meno a trovarci .......
Potrebbe almeno salutare.......

ahahahahahah
 

ettore_61

?????????????????????
USA: DISOCCUPAZIONE NOVEMBRE 4,7%; 94.000 I NUOVI OCCUPATI

ANSA) - ROMA, 7 DIC - Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti a novembre è rimasto fermo al 4,7%, contro le stime di un rialzo al 4,8%. Quanto ai posti di lavoro ne sono stati creati 94.000 più di quanto previsto dagli economisti che si attendevano 80.000 nuovi occupati.(ANSA).


*Usa: nuovi posti lavoro ottobre rivisti da +166.000 a +170.000
 

dona46

Forumer storico
call e put 1

Il rimbalzo iniziato a fine novembre sui mercati azionari è proseguito anche durante la settimana in corso, e ha portato i principali indici internazionali a contatto con importantissime aree tecniche di resistenza.
Il superamento di queste barriere, per gli indici più tonici, come il dax e il djeurostoxx50, potrebbe significare la realizzazione di nuovi massimi, entro la fine dell'anno o all'inizio del 2008. La concomitante presenza di queste resistenze, e la attesa per la riunione della Fed di settimana prossima, potrebbero fare sì che sino ad allora i mercati vivano una pausa oppure una lieve (Pubblicità)


correzione.


Tuttavia ci sembra che vi siano le premesse tecniche perché le resistenze siano superate e il rally possa continuare. Naturalmente la prospettiva di nuovi massimi riguarda gli indici più brillanti, e purtroppo il nostro spmib al momento non può essere annoverato tra questi: per noi l'area 40000/40500, ben lontana dai massimi della primavera, potrebbe essere un target accettabile.
Confermiamo quindi la nostra view positiva, per il medio periodo, ribadendo anche che la tendenza di lungo periodo è probabilmente entrata in una fase di assestamento/inversione: il rialzo di cui parliamo è quindi da intendersi come un movimento della durata di 1/2 mesi, inserito in un lento processo di stabilizzazione dei corsi azionari, che più avanti potrebbe dare luogo ad una inversione.
In altre parole, se effettivamente si verificherà il raggiungimento di nuovi massimi, almeno su alcuni mercati, non sarà il caso di farsi prendere dalla euforia, ma anzi forse avremo una occasione per alleggerire i portafogli. Il mercato delle opzioni continua a segnalare, come vedremo nella sezione successive, un progressivo aumento del differenziale di open interest, ovvero una lenta smobilizzazione delle posizioni aperte sulle put negli anni e mesi passati, che sta ad indicare un paritetico lento smobilizzo delle posizioni azionarie.
Questa è una delle macro-indicazioni tecniche che fanno propendere per l'idea della "fase matura" del trend rialzista. Ma torniamo al breve termine: la nostra idea del proseguimento della tendenza positiva di breve sui mercati azionari, si associa alla idea di un contestuale ribasso sugli asset finanziari che sinora hanno performato in maniera eccezionale, vale a dire l'oro, il petrolio e l'euro contro dollaro.
Ci aspettiamo quindi un calo di questi assets, che potrebbe fare da contraltare ad un accrescimento delle quotazioni azionarie.

VOLATILITA'/PREZZI VOLATILITA' IMPLICITA ( OPZIONI INDICE MIBO30) =

DICEMBRE CALL ATM= 16,2% PUT ATM=15,5% CALL OTM=13,9% PUT OTM=18,8%

GIUGNO CALL ATM= 21,6% PUT ATM=18,5% CALL OTM=19,8% PUT OTM=19,9%

VOLATILITA' STATISTICA ( INDICE S&PMIB, 21 GG) = 17,9%
 

dona46

Forumer storico
call e put 2

Il rialzo della settimana in corso, sull'indice spmib, ha provocato un lieve calo della volatilità statistica dell'indice, che, rispetto alla rilevazione della scorsa settimana, fa segnare una leggera diminuzione. I prezzi delle opzioni invece fanno segnare una variazione più sensibile: in termini di volatilità implicita, prezzata sul mercato, il calo, rispetto a venerdì scorso, è pari a circa 2 punti percentuali, per la scadenza di dicembre, e un punto per quella di giugno.
Alla nostra previsione di continuazione del rialzo dell'indice, almeno nel breve termine, associamo una previsione di ulteriore ribasso, per i prezzi delle opzioni, anche se non riteniamo che saranno raggiunti i livelli assai depressi della prima parte dell'anno. La volatilità sulla scadenza di giugno è nettamente superiore , rispetto a quella contenuta nei prezzi delle opzioni che scadono il 21 dicembre.
Il mercato quindi continua a scontare un aumento della volatilità dell'indice, nella prima parte del 2008. In effetti anche l'andamento grafico della volatilità statistica induce a pensare che i prossimi mesi saranno diversi dai primi mesi del 2007, durante i quali la volatilità era rimasta compressa su livelli esageratamente bassi.

OPEN INTEREST O.I. CALL=121938 O.I. PUT=142856 DIFF ( media a 7 gg )= -22422

L'open interest totale è aumentato leggermente, in settimana, e anche il differenziale ha compiuto un ulteriore progresso, nel cammino che lo sta lentamente portando verso lo zero. Ricordiamo che il differenziale ha assunto una tendenza positiva più o meno in concomitanza con i massimi registrati dall'indice spmib durante la scorsa primavera.
Da allora il mercato azionario ha vissuto una calo delle quotazioni, provocato dalla progressiva smobilizzazione di posizioni nei portafogli; questa smobilizzazione ha generato una minore richiesta di cpopertura dei portafogli stessi, con le opzioni put, che alla scadenza non vengono rimpiazzate e fanno aumentare appunto il differenzialele.
Unitamente a ciò, va detto che durante i trend ribassisti i venditori di opzioni si concentrano sulle call, e anche questo fattore contribuisce a far aumentare il differenziale. Per quel che concerne la scadenza di dicembre, osserviamo che le basi 40000 e 38000 sono ancora quelle che raccolgono attualnmente il maggior numero di posizioni aperte, tra call e put; in particolare a 40000 mostra un o.i. superiore ai 10.000 lotti.
Anche la base 41000 raccoglie un alto livello di o.i..
Avvicinandosi la scadenza, l'area racchiusa tra le due basi (40000/41000) potrebbe fungere da attrattore per l'indice.

VOLUMI CALL/PUT RATIO ( MEDIA A 8 GG ) = 1,07

Benché in settimana ci sia stato un rialzo dell'indice spmib, in prevalenza sono state trattate più call, sul mercato dele opzioni, rispetto alle put. Probabilmente c'è ancora molto scetticismo sul fatto che il rialzo possa proseguire, e ogni volta che l'indice fa uno strappo, i venditori si fanno avanti e aprono nuove posizioni sulle call.
Le basi 39000 e 40000 sono sempre molto ben trattate. Tutto sommato, anche se i prezzi sono calati, si incassa molto più di quanto non si riuscisse a fare ad esempio durante i rialzi della prima parte dell'anno.
Il call/put ratio rimane stazionario, nella parte alta della banda di escursione, segnalando la possibilità della continuazione del recupero in corso.



*Dario Daolio – www.optfuture.com
 

dona46

Forumer storico
apertura usa

Quotazioni

AMERICAN EXPRESS CO
AXP
59.53
+0.00%


Merrill Lynch & ...
MER
61.33
+0.00%


News Corporation Ltd
NWS
21.84
+0.00%


Palm Inc
PALM
6.59
+0.00%


DJ INDUSTR AVERAGE

NASDAQ 100


S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori


Previsto un avvio positivo per Wall Street in scia a dati sul mercato del lavoro migliori delle attese. I future su Nasdaq (NASDAQ: notizie) e S&P hanno svoltato verso l'alto dopo la diffusione dei dati, alle 14.30, e avanzano entrambi dello 0,3%. In novembre negli Usa sono stati creati 94mila nuovi posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,7%. I consensus sui due dati erano rispettivamente pari a 75mila e 4,8%. Alle 16.00 sarà invece reso noto l'indice dell'Università del Michigan, dato preliminare relativo al mese di dicembre. Il consensus si attesta a 75 punti. Il dato precedente era pari a 67,1. Ian Shepherdson di High Frequency Economics è piuttosto pessimista, secondo l'economista le perdite nel mercato azionario e il maggior costo del gas porteranno l'indice a circa 73 punti, il peggior dato degli ultimi quindici anni. Tra le singole storie di giornata da segnalare quella di Dow Jones (Pubblicità)


(notizie) & Company, che ha annunciato oggi l'addio di Richard Zannino. Il ceo lascerà la guida della compagnia editoriale che pubblica il Wall Street Journal in seguito all'annunciata acquisizione della Dow Jones da parte di News Corporation (NYSE: NWS - notizie) , compagnia in mano al magnate australiano Rupert Murdoch. Nel comunicato diffuso sul sito web della società Zannino afferma "è stato un onore per me guidare dal 2006, quando sono diventato ceo, la Dow Jones verso nuove sfide. Il gruppo è ben saldo ed orientato verso gli obiettivi strategici e finanziari". Indiscrezioni di mercato vedono nello stesso Murdoch l'autore del diktat a Zannino, reo di essere troppo vicino alla famiglia Bancroft e in grado di mettere i bastoni tra le ruote alla nuova strategia dell'australiano. Gli azionisti di Dow Jones voteranno la nuova acquisizione il prossimo 13 dicembre. Occhi aperti anche su Palm (NASDAQ: PALM - notizie) , che negli scambi pre-open è arrivato a perdere anche 17 punti percentuali dopo il taglio delle stime sulle entrate future. Da non dimenticare infine American Express (NYSE: AXP - notizie) dopo il taglio del rating da parte di Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) a sell dal precedente neutral.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 

dona46

Forumer storico
indagine

il servizio di informazione che viene fornito attraverso il copia e incolla della sottoscritta dopo ricerca nei vari siti finanziari è gradito al forum o si ritiene inutile?








1197035840confus85.gif
 

giamaica2005

Forumer attivo
Re: indagine

dona46 ha scritto:
il servizio di informazione che viene fornito attraverso il copia e incolla della sottoscritta dopo ricerca nei vari siti finanziari è gradito al forum o si ritiene inutile?








Immagine sostituita con URL per un solo Quote: http://www.investireoggi.net/forum/immagini/1197035840confus85.gif


tesoro, tutto ciò che fai tu è sempre graditissimo............almeno al sottoscritto me medesimo quì presente!

se nn ci fossi....bisognerebbe inventarti :love: :love: :love: :love: :love:

smackkkkkkkkkkkkkk e rismackkkkkkkkkkkkkkkk
 
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