BYD inciampa e Tesla (in frenata) può riprendersi la corona
Il primo trimestre della rivale cinese può dare strada a un inatteso sorpasso, pur in una fase difficile. Il titolo resta il peggiore dello S&P 500
di
Redazione Finanza
2 aprile 2024
Dopo avere strappato a
Tesla la leadership globale delle auto elettriche nell’ultimo trimestre del 2023,
BYD potrebbe riconsegnarla a stretto giro. In un primo trimestre insolitamente debole per le sue medie, BYD ha venduto, infatto, circa 300.114 veicoli elettrici a batteria (Bev) a livello globale (9 su 10 in Cina), con un
aumento del 13,4% anno su anno.
Le vendite di veicoli ibridi plug-in, secondo quanto comunicato alla Borsa di Hong Kong, hanno rappresentato il 52% delle vendite totali dell’azienda nel primo trimestre, a quota 324mila (+14%). In totale oltre 624mila veicoli a nuova energia (Nev), che comprendono veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in, con un incremento del 14% rispetto al medesimo periodo del 2022. L’accelerazione (+46%) di marzo, in un momento difficile per l’economia cinese, ha risollevato l’andamento deludente dei primi due mesi.
Fin qui le buone notizie, per il
player cinese che ha fatto record di utili nel 2023 e di cui è illustre azionista Warren Buffet attraverso la sua holding d’investimenti Berkshire Hathaway.
Le vendite di Bev marchiate BYD sono in realtà crollate del 43% rispetto alle 526.409 unità vendute nel quarto trimestre del 2023, proprio il record grazie al quale la società di Shenzhen aveva sorpassato quella di Austin. Quanto al dato complessivo dei Nev il calo è del 33,8% rispetto alle 942.651 unità vendute nel quarto trimestre del 2023. Intanto BYD ha registrato un aumento delle esportazioni in marzo, con vendite all’estero di veicoli a nuova energia quasi triplicate a 38.434 unità. L’obiettivo di quest’anno dichiarato dal fondatore
Wang Chuanfu è di mezzo milione di vetture, più del doppio del 2023, e di 3,6 milioni di veicoli venduti in totale (+20%). La flessione della domanda potrebbe giocare brutti scherzi.
Oggi la società guidata da
Elon Musk dovrebbe pubblicar
e i suoi dati. Musk a gennaio ha avvertito che la crescita nel 2024 sarebbe stata «notevolmente» più lenta nel 2024, mentre si lavora al veicolo da 25mila dollari, la cui produzione è previsto verso la fine del 2025.
L’effetto si è visto a
Wall Street, dove le azioni T
esla sono crollate quasi del 30% nei primi tre mesi, peggior titolo dell’indice
S&P 500.
Secondo 17 analisti interpellati da Visible Alpha, Tesla, ha riferito Reuters, dovrebbe consegnare 458.500 veicoli nel trimestre fino al 31 marzo. Ci sono
analisti anche più pessimisti, che avvicinano il dato a quota 400mila. Sarebbe comunque più del 300mila di BYD. Sarebbe anche più delle 422.875 unità consegnate nello stesso trimestre dell’anno scorso, ma il saldo equivarrebbe a un calo di oltre il 5% rispetto ai tre mesi precedenti.
Il primo dal secondo trimestre del 2020.
Dalla fine del 2022 Musk ha iniziato a tagliare aggressivamente i prezzi di Tesla a scapito dei margini, con l’obiettivo di tenera alti i volumi ma facendo crollare il valore residuo, creando così non poca frustrazione tra i clienti e contribuendo ad alterare il mercato delle auto elettriche usate.
Tesla ha continuato a ridurre i prezzi all’inizio di quest’anno negli Stati Uniti, in Cina e in Germania, aumentando al contempo gli sconti e gli incentivi per spingere la domanda. Anche se in alcune fasi ha ritoccato al rialzo i listini. Da ieri, per dire, il prezzo della Model Y è aumentato di mille dollari negli Stati Uniti.