mariougo
Forumer storico
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Focus: dividendi svizzeri al massimo storico
In Svizzera è cominciata la stagione del pagamento dei dividendi.
Con Novartis e Roche i primi titoli dello SMI hanno cominciato
con le distribuzioni.
I dividendi sono un'importante fonte di rendimento. A lungo
termine rappresentano una buona parte del rendimento complessivo.
Lo SMI, che non tiene conto dei dividendi (ossia non
reinveste) è aumentato di oltre il 220% negli ultimi 20 anni. La
variante dell'indice, che tiene conto completamente dei dividendi
(in contanti e rimborsi di capitale), è invece aumentata
di oltre il 350%. E nell'attuale contesto di tassi bassi e tassi
negativi i dividendi sono particolarmente importanti.
Nel 2016, i rendimenti dei dividendi dello SMI sono mediamente
del 3.7% (sulla base dei corsi azionari del 10 marzo).
All'interno dell'indice, il rendimento varia tra lo 0% di Transocean
(viene sostituito da Swiss Life al 21 marzo) e oltre il 7%
di Zurich .
Dividendi delle aziende dello SMI variano notevolmente
Rendimento dei dividendi, in %
Ancora nessuna informazione per il 2016 per Lafarge Holcim, Geberit, Richemont.
Le aziende riducono o cancellano solo controvoglia i dividendi.
Questo si vede dal fatto che sebbene le entrate per il periodo
commerciale 2015 per le azioni dello SMI fossero le peggiori
dal 2009, i dividendi registrano comunque un massimo storico.
Questo è vero anche per il più generale Swiss Performance Index
(SPI).
In genere, la continuità dei pagamenti dei dividendi è un buon
indicatore per sapere se un'azienda distribuirà anche in futuro.
Infatti, l'azione dello SMI con il maggiore rendimento dei dividendi,
Zurich, dal 2011 ha pagato un dividendo invariato di
CHF 17. Anche Swisscom ha distribuito ai suoi azionisti ininterrottamente
dallo stesso anno CHF 22.
I tre pesi massimi dello SMI, Nestlé, Novartis e Roche, non
fanno parte dei tre primi titoli con il maggiore rendimento dei
dividendi, ma rimangono fedeli alla loro politica dell'aumento
continuo dei dividendi. Roche, per esempio, ha aumentato il
suo dividendo 29 volte consecutive: nel 1987 sono stati pagati
13 centesimi per ogni azione (allineati all'attuale struttura
dell'azienda). Questa settimana, l'azienda ha distribuito CHF
8.10 per azione. Anche Nestlé ha aumentato dal 1997 ininterrottamente
il dividendo, così come Novartis dalla sua fondazione
nel dicembre 1996.
Una riduzione o addirittura una cancellazione dei dividendi può
verificarsi però perfino nel caso di aziende storicamente regolari
nella distribuzione dei dividendi. Ciò avviene soprattutto
nel caso di aziende in una difficile situazione finanziaria. Conviene
pertanto analizzare non solo i dividendi attuali o storici,
ma anche la stabilità finanziaria delle aziende. Si guarda in questo
caso al modello aziendale, al bilancio e alla stabilità e alla
qualità delle entrate.
Va inoltre considerato anche il prezzo d'ingresso. Le distribuzioni
possono essere interessanti, ma solo chi non acquista a
un prezzo troppo elevato, ottiene alla fine buoni rendimenti
Focus: dividendi svizzeri al massimo storico
In Svizzera è cominciata la stagione del pagamento dei dividendi.
Con Novartis e Roche i primi titoli dello SMI hanno cominciato
con le distribuzioni.
I dividendi sono un'importante fonte di rendimento. A lungo
termine rappresentano una buona parte del rendimento complessivo.
Lo SMI, che non tiene conto dei dividendi (ossia non
reinveste) è aumentato di oltre il 220% negli ultimi 20 anni. La
variante dell'indice, che tiene conto completamente dei dividendi
(in contanti e rimborsi di capitale), è invece aumentata
di oltre il 350%. E nell'attuale contesto di tassi bassi e tassi
negativi i dividendi sono particolarmente importanti.
Nel 2016, i rendimenti dei dividendi dello SMI sono mediamente
del 3.7% (sulla base dei corsi azionari del 10 marzo).
All'interno dell'indice, il rendimento varia tra lo 0% di Transocean
(viene sostituito da Swiss Life al 21 marzo) e oltre il 7%
di Zurich .
Dividendi delle aziende dello SMI variano notevolmente
Rendimento dei dividendi, in %
Ancora nessuna informazione per il 2016 per Lafarge Holcim, Geberit, Richemont.
Le aziende riducono o cancellano solo controvoglia i dividendi.
Questo si vede dal fatto che sebbene le entrate per il periodo
commerciale 2015 per le azioni dello SMI fossero le peggiori
dal 2009, i dividendi registrano comunque un massimo storico.
Questo è vero anche per il più generale Swiss Performance Index
(SPI).
In genere, la continuità dei pagamenti dei dividendi è un buon
indicatore per sapere se un'azienda distribuirà anche in futuro.
Infatti, l'azione dello SMI con il maggiore rendimento dei dividendi,
Zurich, dal 2011 ha pagato un dividendo invariato di
CHF 17. Anche Swisscom ha distribuito ai suoi azionisti ininterrottamente
dallo stesso anno CHF 22.
I tre pesi massimi dello SMI, Nestlé, Novartis e Roche, non
fanno parte dei tre primi titoli con il maggiore rendimento dei
dividendi, ma rimangono fedeli alla loro politica dell'aumento
continuo dei dividendi. Roche, per esempio, ha aumentato il
suo dividendo 29 volte consecutive: nel 1987 sono stati pagati
13 centesimi per ogni azione (allineati all'attuale struttura
dell'azienda). Questa settimana, l'azienda ha distribuito CHF
8.10 per azione. Anche Nestlé ha aumentato dal 1997 ininterrottamente
il dividendo, così come Novartis dalla sua fondazione
nel dicembre 1996.
Una riduzione o addirittura una cancellazione dei dividendi può
verificarsi però perfino nel caso di aziende storicamente regolari
nella distribuzione dei dividendi. Ciò avviene soprattutto
nel caso di aziende in una difficile situazione finanziaria. Conviene
pertanto analizzare non solo i dividendi attuali o storici,
ma anche la stabilità finanziaria delle aziende. Si guarda in questo
caso al modello aziendale, al bilancio e alla stabilità e alla
qualità delle entrate.
Va inoltre considerato anche il prezzo d'ingresso. Le distribuzioni
possono essere interessanti, ma solo chi non acquista a
un prezzo troppo elevato, ottiene alla fine buoni rendimenti