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Le banche ritrovano la fiducia grazie ai 15
13/10/2008
Banche in grand spolvero in tutta Europa. Il comparto guadagna il 7,5% a livello europeo grazie al piano anti-crisi messo a punto dai 15 governi dell'Unione europea, che sosterrà le banche colpite dalla crisi con la garanzia dei debiti a medio termine fino al 31 dicembre 2009 e con la sospensione delle regole contabili mark to market.
A Milano dopo alcune sospensioni per eccesso di rialzo il Banco Popolare sale del 16,95% a 8,995 euro (-21,3% la scorsa settimana, mentre la Popolare di Milano, che ha annunciato l'avvio di un buy back fino a massime 4,875 milioni di azioni dopo il calo del 36,1% segnato nelle ultime cinque sedute, guadagna il 11,97% a 4,23 euro.
Intesa Sanpaolo balza del 10,7% a 3,21 euro (-28,7 la scorsa settimana) e Unicredit, che venerdì trattava ai livelli più bassi almeno dal 1998 (pre-fusione con Capitalia) e che ha perso il 26% circa la scorsa settimana, registra un progresso del 3,88% a 2,41 euro dopo aver annunciato una ricapitalizzazione da 6,6 miliardi di euro. L'azione concertata dei Governi europei viene dunque interpretata come un passo decisivo per stabilizzare i mercati.
In Usa si parla inoltre apertamente di un nuovo pacchetto di stimolo fiscale dopo le elezioni del 4 novembre. In attesa che oggi in Italia il Consiglio dei Ministri si riunisca per delineare contenuti e dettagli di questo nuovo pacchetto di misure anti-crisi, gli analisti sono convinti che le misure adottate dall'Eurogruppo consentiranno di ridurre significativamente il rischio di controparte nelle transazioni tra banche e di agevolarne le operazioni di funding sul mercato.
"Le misure annunciate, una volta tradotte in pratica, rappresenteranno un grosso passo avanti nella limitazione della crisi di fiducia e dovrebbero con il tempo favorire una ripresa del mercato interbancario", commentano a Intesa Sanpaolo. "Una complicazione sarà costituita dalla coesistenza sul mercato di banche con diverso livello di garanzia, fattore che renderà comunque problematica la rilevazione di tassi interbancari di riferimento".
Per quanto riguarda le banche italiane, a detta degli esperti di Centrosim, la sospensione del mark to market potrebbe rivelarsi decisiva per evitare la necessità di ricapitalizzare dopo le consistenti perdite del terzo trimestre. "Secondo le nostre stime, la flessione dei prezzi di mercato hanno infatti indebolito i ratio di capitale delle principali banche italiane in un range compreso tra 10 e 40 punti", concludono gli analisti.
In termini di stock picking Euromobiliare crede che dalla diminuzione degli spread sui bond bancari possano beneficiarne le assicurazioni, in particolare Generali (+2,47% a 21,16 euro) e Fondiaria Sai (+8,21% a 13,10 euro) che hanno enormi investimenti in quel settore e recentemente hanno sofferto per i timori sull'attivo. Invece dalla spinta agli investimenti infrastrutturali, oltre che dal calo del prezzo del petrolio, trarranno beneficio nel medio termine i cementieri e Impregilo (+9,37% a 2,23 euro).
Francesca Gerosa