4 marzo 2011........

c'è da aggiungere una nota: Delta riceve da un parte i soldi di Olly e Corvo; però la Cassa di compensazione vuole essere sicura che Delta, in caso forte movimento sia i su sia in giù, sia in grado di onorare il debito. Gli chiede quindi un margine di garanzia, pari a ai 3800 incassati più i 2980 e rotti
(Lo scrivo altrimenti arriva quello che pensa "mo mi vendo due opzioni, intasco xxxmila euro e poi ce penso": no, la Cassa te ce fa pensa subito :D )


C

:sad::sad::sad::D:up:
 
c'è da aggiungere una nota: Delta riceve da un parte i soldi di Olly e Corvo; però la Cassa di compensazione vuole essere sicura che Delta, in caso forte movimento sia i su sia in giù, sia in grado di onorare il debito. Gli chiede quindi un margine di garanzia, pari a ai 3800 incassati più i 2980 e rotti
(Lo scrivo altrimenti arriva quello che pensa "mo mi vendo due opzioni, intasco xxxmila euro e poi ce penso": no, la Cassa te ce fa pensa subito :D )


C
sulla questione margini di garanzia aggiungerei 1 particolare

i margini di garanzia apparentemente esprimono il ns rischio a breve
in realtà indicano 1 valore di solvibilità ns vs l'intermediario
del ns rischio non frega nulla a nessuno

per questo vi invito a crearvi sistemi di analisi del vs rischio indipendenti dai margini di garanzia
potreste scoprire che i margini per la vendita di put sono sovrastimati dal sistema , al contrario quelli pe rle call sono sottostiamti

analogamente potreste trovare delle divergenze sugli strangle larghi a lungo
 
..... non so perchè, ma non ha funzionato ....

manco per lui ha funzionato

forse non tutti sanno che a messina un trader on line è fallito...........

Stretto Indispensabile

da centonove di venerdì 1 maggio 2009

articolo di Michele Schinella:

Salvato: Il "mago" dell'euro.

MESSINA. Pippo Gambino, l'ex capo della Procura di Patti oggi in pensione ma sotto processo a Catania per la gestione del pentito Galati Giordano Orlando, ci aveva preso talmente gusto che in via Ghibellina, a due passi del Tribunale di Messina, aveva affittato un piccolo appartamento insieme a Fabio Salvato. Salvato, il "custom trader", come scritto sul biglietto da visita che esibiva, condannato nel novembre 2008 a due anni per esercizio abusivo della professione di investitore finanziario on line. Per un periodo, l'appartamento preso in affitto col giudice è stato il quartier generale dagli investimenti in borsa: acquisto e vendita di titoli, azioni e derivati. Operazioni effettuate attraverso la banca Sella, Fineco e Banca di Roma: “Mi sembrava inadeguato che operasse in un settore cosi delicato, per gli interessi economici in gioco, utilizzando il salotto della sua abitazione. Ci andavo ogni giomo per imparare la tecnica, vedendolo operare, cosi da e potermi mettere in proprio”, ha spiegato Gambino agli uomini della Guardia di Finanza. L'ex magistrato e la moglie, Mara Zavan, alla sapienza finanziaria di Salvato hanno affidato 420mila euro: nel giro di neanche 2 anni, tra la metà del 2004 e gli inizi del 2006, ne hanno ricavato 653mila. Un guadagno netto di duecentoquarantamila: Il 25 % annuo in termini percentuali. “Garantivo un tasso fisso mensile del 2 o tre per cento, dal 24 al 36% annuo. Più il capitale garantito, si perdesse o si vincesse”, ha spiegato Salvato agli inquirenti con orgoglio. Salvatore Scalia, uno dei 3 sostituti della Procura di Messina (Vito DI Giorgio e Fabrizio Monaco, gli aitri 2) che ha istruito le indagini, nel corso dell'interrogatorio, fra il serio ed il faceto, si è lasciato sfuggire: << Ma questa è usura .. ». Un indizio che però gli investigatori non hanno mai ritenuto di prendere in considerazione. Ma Salvato sapeva essere anche più generoso: Cosi con Giacomo Ferrari, avvocato ed ex consigliere comunale: “Con 35mila euro di Investimento, se ne garantiva mille e 500 al mese” , ha raccontato Salvato nel corso dell'interrogatorio. “ Ma era l'unico”, ha precisato. Tracce di scritture private in cui gli accordi venivano formalizzati, non ne sono state trovati: il trader, però, a garanzia dell'investitore emetteva un assegno con l'importo del capitale che gli veniva affidato. Medici, imprenditori, commercianti, insegnanti,lavoratori autonomi, impiegati e pensionati della città sono accorsi alla sua corte: “Solo parenti e amici” , ha minimizzato Salvato. Ma sui suoi conti correnti la Guardia di Finanza ha rintracciato una vorticosa movimentazione di ingenti somme di denaro. Di alcuni conti correnti, il trader era contitolare. Sono 139 le persone che, tramite operazioni, sono entrate in relazione con Fabio Salvato: me l'entità della movirnentazione non è stato possibile accertarla con certezza. Seppure risulti, che, ad esempio, Pippo Gambino ha realizzato un guadagno documentato dai movimenti di dare e uscire, non è detto che sia tutto il guadagno realizzato. Perchè i movimenti bancari rintracciati fotografavano solo una parte del fiume di denaro che Fabio Salvato ha maneggiato. Bruno Artuso, medico di Salvato è stato uno dei primi ad affidarsi alle sue magie: Artuso le ha dato con bonifico 22 mila e 500 euro, con assegno 86 mila euro. Ha ottenuto solo un assegno da 10mila e 500 euro. Esiste uno squilibrio-, gli ha contestato il Gip Massimiliano Micali, nel corso di un interrogatorio. "Le . somme per gli interessi le restituivo sempre in contanti, per evitare appunto di far vedere movimenti, perché tutti mi chiedevano ovviamente, queste persone a me care, parenti, amici, cugini e tutti, di consegnare contanti per evitare .. .», ha confessato Fabio Salvato. PASSAPAROLA. Così sarebbe andata tutta una serie di casi: Ezio Famulari, ex primario dell'ospedale Papardo e zio di Salvato, è stato tra i primi ad apprezzare le doti del nipote: lui e il figlio Massimiliano, anch'egli medico, gli hanno affidato 380 mila euro attenendone in cambio 36 mila. «E' un mago», non perdeva occasione di dire agli amici: considerato un procaccìatore di clienti per Salvato, è stato rinviato a giudizio per concorso. Allo stesso modo, Girolamo Di Bernardo, dipendente dell'azienda sanitaria di Messina, ha staccato assegni per 521 mila euro:
Salvato gliene ha reso saio uno di 20 mila. Giuliano Soraci, un altro medico ha inviato a Salvato in bonifici 450mila euro: 150mila euro risultano incassati da Salvato. E così non c'è corrispondenza documentalmente accertata tra il trasferimento fatto al trader da Paolo Suardi (250mila euro), rappresentante legale di società, e quanto questi ha ottenuto (zero). Teresa Sausa, pensionata, ha emesso assegni per 350mila euro ricevendone 55mila. «Ho un libro mastro cartaceo con i nominativi e gli importi ricevuti. E’ tra le carte sequestrate», ha specificato Salvato dinanzi all'incredulità del gip Micali per il modo confuso in cui venivano gestiti milioni di euro. Gli accertamenti della Finanza non si sono fermati e stanno verificando ipotesi di riciclaggio, ovvero !'investimento on line di denaro di provenienza illecita. Santo Farina, ad esempio, che ha emesso assegni a fàvore di Salvato per 200.mila euro e non ha ricevuto nulla, nell'informativa della
Finanza è indicato come persona sotto osservazione per usura. Pippo Gambino, invece. alla corte di Salvato c'è arrivato grazie ai consigli di Rosario Gulletta. imprenditore, amministratore di alcune società immobiliari tra cui la Fortuna industria costruzioni Srl: da Gulletta risultano versati sul conto di Salvato 80 mila euro. Il trader ha invece trasferito sui conti di Gulletta e della società un milione e mezzo di euro: "L'ho fatto per acquistare alcuni immobili .. , ha sottolineato Salvato.
Analoga argomentazione il trader l'ha data per giustificare 900 mila euro che Salvato versa sul conto di Giorlandino Carmelo Giorlandino, imprenditore e rappresentante legale della Italprogetti 1 Giò Costruzioni Srl: "Li ho pagati per la ristrutturazione della mia villa di Taormina». Spiegazione diversa ha dato, invece, all'emissione a favore dell'Agenzia Ippica dello Stretto, intestata a Paolo Rigano (che gestisce il punto Snai). di assegni per circa 400 mila euro a fronte dei quali nulla ha ottenuto: "E' quanto ho giocato in scommesse, ma dalla Snai ho incassato un milione e 300
mila euro in contanti frutto di vincite: li stavo facendo chiudere. Sono così bravo,che non mi fanno più giocare». Un'imprenditrice di Catania, Santa Caffaro, ha trasferito a Salvato 700 mila euro: questi gliene ha resi 50mila. Ma stando all'elenco elaborato dalla Guardia di Finanza. accadeva pure che Salvato emettesse assegni di rilevante entità a favore di alcune persone di cui, per contro, non risulta il versamento di alcuna somma. Come i 210 mila euro di assegni emessi a favore di Emanuele Alliotta, titolare delle famose gioiellerie. che non ha emesso alcun assegno a suo favore: il trader li ha giustificati con l'acquisto di gioielli. E così nei confronti di altri commercianti da cui Fabio Salvato acquistava opere d'arte di rilevante valore: altra attività che per "diversificare" effettuava il trader. Salvato non ha, invece, escluso che fosse un suo cliente investitore Giuseppe Crupi, titolare del negozio di abbigliamento Amold&Arnold, che gli affidato in gestione 200 mila euro.
IL CASTIGO DI PIETRO, Il banco è saltato quando l'Ufficio italiani cambi, notando delle anomalie, a novembre 2006 ha fatto una segnalazione alla Guardia di Finanza. Fabio Salvato non si è scomposto: «Svolgo la mia attività regolarmente. Chiunque., come faccio io, può aprire un conto corrente, chiedere un codice pin e una password e, attraverso la piattaforma informatica, operare sul mercato telematica». Ma, nel frattempo, Giuseppe Di Pietro e il fratello Emanuele, eredì di una famiglia da decenni a capo di un'azienda di vendita di carni all'ingrosso, la Fratelli Di Pietro Snc,
avevano presentato denuncia in Procura, accusando Salvato di truffa. "Ci ha ingannato. Abbiamo dato in gestione a Salvato 14 milioni di euro. Ci ha indotto a trasferirli sul suo conto. Ci ha nascosto le perdite. Non sappiamo che fine hanno fatto», hanno scritto. "Ci fidavamo perché ci diceva che gestiva i soldi del magistrato Siciliano (Pino è procuratore aggiunto a Messina, Piero è giudice del Lavoro a Patti, ndr)” hanno accusato. Di loro, però, nell'elenco delle persone che attraverso assegni e bonifici sono entrati in contatto con Fabio Salvato, non c'è traccia. Né nel corso dei suoi interrogatori è stato chiesto se fosse vero. Questi ha negato e ha denunciato i Di Pietro per calunnia: «II rapporto con i Di Pietro era diverso da quello con tutti gli altri. Con loro dividevamo gli utili ma non rispondevo delle perdite. Sebastiano Di Pietro, il figlio di uno di loro lavorava fianco a fianco con me. sapeva tutto. Dei 14 miloni, ne restano 3 che provvederò a restituire", ha replicato quando ormai nei suoi confronti erano scattate le misure cautelari degli arresti domiciliari. I pm gli hanno contestato la truffa nella richiesta di rinvio a giudizio. ma Antonino Genovese, il Giudice per l'udienza preliminare, per questo capo di imputazione lo ha assolto disponendo a favore dei fratelli Di Pietro una provvisionale di 3 milioni di euro, debito che Salvato ha riconosciuto.
L'azione solitaria dei Di Pietro
I fratelli sono stati gli unici ad affidarsi alla Procura per recuperare i soldi investiti. E scomparsi nel nulla
MESSINA. Emanuele e Giuseppe DI Pietro, vista l'entità degli importi investiti, 14 milioni di euro, per tentare di recuperare i soldi affidati alle mani magiche di Fabio Salvato, si sono affidati alla Procura della Repubblica. Da quanto risulta, sono gli unici rimasti con un pugno di mosche. Non c'è traccia invece di analoghe iniziative assunte dalle altre decine di investitori: Fabio Salvato ha saldato i conti restituendo almeno il capitale. A molti, ad esempio, quando già era scattata
l'inchiesta della magistratura. Cosi, in alcuni casi, gli investitori hanno ritenuto che il gioco non valesse la candela e fosse preferibile evitare ulteriori problemi. Della "catena di Sant'antonio", come l'ha definita il giudice Antonino Genovese nella sentenza, di persone che si affidavano a Salvato fanno parte gli avvocati Giovanni Dell' Acqua e Santi Delia. Stando all'elenco della Guardia di Finanza, che però non ha intercettato il denaro che è transitato in contanti, il primo ha versato 5mila euro e ne ha ricevute 23 mila, il secondo ne ha versati 20 mila ma non ha ricevuto nulla. Bartolo Messina, che gravita nel settore degli studi legali, ne ha ricevuto 70 mila senza versare, tramite bonifico o assegno, nulla. Aldo Calcagno, un pensionato, gli ha affidato 280 mila euro. A lui, Salvato (sempre con bonifico o assegno), ne ha dati 10 mila. Un altro pensionato, Mario Cacciola, ha trasferito al trader 150 mila euro: con assegno o bonifico ne ha ricevuti 5mila. Cosi come Concetta Dell'Acqua, un'impiegata, che gli aveva affidato 125 mila euro: non risulta abbia ricevuto nulla. E CarIa Esposito Sansone, impiegata di banca, che sul conto corrente di Salvato ha trasferito 50 mila euro. Darlo Rao, anch'egli impiegato di banca, ha trasferito con un bonifico 125 mila euro, ne ha ricevuti 60 mila. Un'altra impiegata di banca. Grazia Bonfiglio, gli ha staccato assegni per 70 mila euro ricevendone per 1500. Fabio Salvato. Da Pietro Irrera, mpiegato comunale. ha ricevuto assegni per 180 mila euro senza ricambiare, almeno con assegni o bonifici. Altri 130 mila glieli ha versati la moglie di Irrera, Patrizia Pontoriero, medico: zero l'importo degli assegni staccati da salvato. I coniugi Mario Crisafulli e Valentina Vanfiori hanno versato 35 mila euro e con assegni
o bonifici e ne hanno incassato solo 3500. Più o meno ciò che risulta per Giovanna Manno, pensionata: ha trasferito 120 mila euro a Salvato che le ha staccato un assegno di 3600. Al contrario dei colleghi di professione Claudio De Tommaso, che nulla ha versato con assegno o bonifico ma ha incassato un assegno da Salvato di 40 mila euro. Così come Giovanni Azzara, che si occupa di trasporto a mezzo taxi, non ha versato nulla con bonifico o assegno, ma Salvato gli
ha staccato un titolo da 25 mila euro. O Gaspare Barresi, ex commerciante di prodotti tessili, a cui Salvato ha staccato un assegno di 20 mila euro. Fabio Interdonato nulla ha dato con assegno o bonifico, ma il trader ne ha emesso a suo favore per 83mila euro. Stando alla documentazione che non tiene conto dei passaggi di denaro contante, non è andata bene al medico Ramiro Dollenz, che, a fronte di assegno per 80 mila euro, ne ha ottenuto solo uno da 20 mila. Brunella Vandelli, casalinga e titolare di attività di coltivazione di cereali, ha affidato a Salvato tramite bonifici o assegni 140mila: ne ha incassati per 75mila. Giuseppe Sabusco, anch'egli impegnato nella coltivazione dei cerealiha inviato al trader 100mila. nulla ha avuto stando all'elenco dela Guardia di Finanza. (M.S.)
 
..Olly ha acquistato una opzione CALL strike 22.000 scadenza marzo 2011 pagandola 760 punti..........

ma pur essendo un ottimista incallito olly è stato molto prudente e paga la sua prudenza 760 punti.
Niente a che vedere con il napoletano , è risaputo loro vivono alla grande sono sempre splendidi(*),altro che 22.000..........:D
equilibrio è convinto che il 18/3/2011 il futuro fituso quoterà sopra 23.000, visto che i napoletani fessi non sono pretende di pagare un premio minore rispetto ad Olly.
napoli non ha tutti i torti ,ieri nel momento in cui il futuro fituso quotava 22.000 per l'ACQUISTO della CALL 23.000 scadenza 18 marzo 2011 , paga un premio di 296 punti , 444 punti in meno rispetto ai 740 che pagherebbe per la call 22.000.

Più è lontano lo strike dal prezzo attuale del sottostante meno premio paghiamo per comprare l'opzione.


(*) tanto pagano i padani
 

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...le due opzioni CALL e PUT con strike 22.000 e data scadenza 18/03/2011 avranno sempre lo stesso prezzo per il principio della parità.....

....il futuro fituso quotava 22.000 si sono conclusi due contratti :
Olly ha acquistato una opzione CALL strike 22.000 scadenza marzo 2011 pagandola 760 punti.
corvo ha acquistato una opzione PUT 22.000 scadenza marzo 2011 pagandola 760 punti.......

.......equilibrio per l'ACQUISTO della CALL 23.000 scadenza 18 marzo 2011 , paga un premio di 296 punti .....

quel ribassista incallito di giambel sostiene che il futuro fituso il 18/03/2011 quoterà sotto 21.000 .
si fa due conti :
olly a comprato la CALL 22.000 760 punti
corvo ha comprato la PUT 22.000 760 punti

se equi ha comprato la CALL 23.000 296 punti
allora per comprare la PUT 21.000 dovrò pagare 296 punti di premio.......!!
 

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