5 stelle

  • Creatore Discussione Creatore Discussione superbaffone
  • Data di Inizio Data di Inizio
All'asilo e' come avere la baby sitter. E allora e' normale che si deve pagare. Sipaga pure per il dog sitter cat sitter ....dick sitter.
 
Giannino sara' pure intelligente ma sbaglia sul lavoro e la produttivita'. Se si lavora di piu' e si produce di piu' il pil scende perche' lavoreranno meno persone e il pil e' una somma di stipendi ; non prodotti. Per fare salire il pil occorre lavorare poco e avere alti stipendi , come in germania.


Sbagliato topic:
Questa va nel 3D delle barzellette:D
 
Sbagliato topic:
Questa va nel 3D delle barzellette:D

Bisogna lavorate poco per far salire il pil. Non shkerzo. Quando si lavorava sempre meno ...48 ore poi 44 ...poi 42 poi 40 poi 38..... e ai rinnovi dei contratti saliva lo stipendio il pil saliva. Ora sempre piu' lavoro e stipendi bloccati . Il pil o fa zero o scende.
 
Sbagliato topic:
Questa va nel 3D delle barzellette:D

Ma scusate, non mi pare che il ragionamento di Andersen sia cosi' incomprensibile: dice soltanto che, a parita' di domanda da parte del mercato di un certo prodotto, piu' la mano d'opera a cio' destinata e' produttiva meno ne servira'. Se il mercato assorbe venti pagnotte al giorno serviranno due operai che ne producono dieci ciascuno, ma se un singolo operaio e' capace di produrne venti il secondo operaio non servira' piu'. Mi si potra' dire, semmai, che avere un solo operaio molto produttivo potra' rendere la produzione meno costosa e aumentare grazie al basso costo il numero il delle pagnotte vendute, ma e' un passaggio successivo, e in certa misura aleatorio...
 
Tashhh. Intendevo proprio cosi' . Poi n italia abbiamo un altro problema. Non cavalchiamo piu' i business nuovi. Cioe' non esiste un sol prodotto inventato negli ultimi 20 anni dove c'e' una azienda italiana forte in europa.
 
Ma scusate, non mi pare che il ragionamento di Andersen sia cosi' incomprensibile: dice soltanto che, a parita' di domanda da parte del mercato di un certo prodotto, piu' la mano d'opera a cio' destinata e' produttiva meno ne servira'. Se il mercato assorbe venti pagnotte al giorno serviranno due operai che ne producono dieci ciascuno, ma se un singolo operaio e' capace di produrne venti il secondo operaio non servira' piu'. Mi si potra' dire, semmai, che avere un solo operaio molto produttivo potra' rendere la produzione meno costosa e aumentare grazie al basso costo il numero il delle pagnotte vendute, ma e' un passaggio successivo, e in certa misura aleatorio...

Buonasera Tashtego,

In un mondo come dire? perfetto e teorico probabilmente avresti ragione.

Ma nn è così: usando il tuo esempio le pagnotte prodotte da due operai hanno la quota costo lavoro che è il doppio e quindi facilmente sono fuori mercato perchè costano troppo - quindi il mercato accetta solo quella con il costo ripartito un operaio/20 pagnotte.
Ergo: due operai/20 pagnotte = 0 lavoro pil; 1 operaio/20 pagnotte = lavoro.
Poi in realtà la produttività nn dipende dal lavoro in se ma dagli investimenti che vengono prodotti in una azienda ... ma nn solo.

:)
 
Tashhh. Intendevo proprio cosi' . Poi n italia abbiamo un altro problema. Non cavalchiamo piu' i business nuovi. Cioe' non esiste un sol prodotto inventato negli ultimi 20 anni dove c'e' una azienda italiana forte in europa.

E su questo hai ragione: ma è impossibile fare innovazione rifiutando a priori tutti i settori che creano, per definizione, l' innovazione.
 
E su questo hai ragione: ma è impossibile fare innovazione rifiutando a priori tutti i settori che creano, per definizione, l' innovazione.

Infatti questo e' un problema grave . Di solito un prodotto nuovo lo si puo' vendere a prezzi molto piu' alti di quello che vale . Ad esempio il viagra generico; che si puo' produrre anche in italia visto che e' scaduto il brevetto; permetterebbe di guadagnare molto . Un pasticca si puo' vendere a 6-7 euro con un costo di produzione 100 volte inferiore.
 
Buonasera Tashtego,

In un mondo come dire? perfetto e teorico probabilmente avresti ragione.

Ma nn è così: usando il tuo esempio le pagnotte prodotte da due operai hanno la quota costo lavoro che è il doppio e quindi facilmente sono fuori mercato perchè costano troppo - quindi il mercato accetta solo quella con il costo ripartito un operaio/20 pagnotte.
Ergo: due operai/20 pagnotte = 0 lavoro pil; 1 operaio/20 pagnotte = lavoro.
Poi in realtà la produttività nn dipende dal lavoro in se ma dagli investimenti che vengono prodotti in una azienda ... ma nn solo.

:)

Su questo posso in parte concordare, puntualizzando due cose: la prima e' che il mercato interno viene COMUNQUE penalizzato da una politica che comprime il potere d'acquisto dei salari, mentre la partita della crescita economica andrebbe giocata tutta sul fronte dell'allegerimento della pressione fiscale su lavoro e imprese attraverso l'efficientamento della macchina statale (non tagliando i servizi, altrimenti i tagli equivarrebbero a un drenaggio di redditi dal mercato interno). La seconda e' che il basso costo del lavoro e' solo una delle variabili che pesano sulla capacita' di un'impresa di aggredire i mercati, e nemmeno la piu' significativa...
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto