lorenzo63
Age quod Agis
Su questo posso in parte concordare, puntualizzando due cose: la prima e' che il mercato interno viene COMUNQUE penalizzato da una politica che comprime il potere d'acquisto dei salari, mentre la partita della crescita economica andrebbe giocata tutta sul fronte dell'allegerimento della pressione fiscale su lavoro e imprese attraverso l'efficientamento della macchina statale (non tagliando i servizi, altrimenti i tagli equivarrebbero a un drenaggio di redditi dal mercato interno). La seconda e' che il basso costo del lavoro e' solo una delle variabili che pesano sulla capacita' di un'impresa di aggredire i mercati, e nemmeno la piu' significativa...
Infatti: concordo appieno su quello che dici - Ma nel ragionamento va inserita tutta la filiera della formazione dei costi ch nn è solo fiscalità; inoltre si deve aggiungere che nel momento in cui la produzione ovvero primario et secondario "tirano" anche il terziario macina lavoro ... e occupa gente.