ACCADA QUEL CHE ACCADA,IL TEMPO SORVOLA ANCHE I GiORNI PEGGIORI!

:wall::wall::wall: La Costacredit
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Questo l'ho appena letto sul 3d di unicredit

"da DIRECTA:

VENDITA ANTICIPATA AZIONI DA AUMENTO DI CAPITALE
Informiamo i Gentili Clienti che a partire dall'aumento di capitale
di Unicredit sarà possibile vendere anticipatamente le azioni rivenienti
dall'operazione.

Chi esercita i diritti ha la facoltà di vendere
un quantitativo corrispondente di azioni tre giorni prima della ricezione,
nel caso di Unicredit il 24/01/2012 su valuta 27/01/2012."

Non sanno più cosa inventarsi....
 
Ma come ?????? Ma le leggi "ad personam" non erano prerogativa di UNO solo ?????

Andrea Zoppini, da due mesi sottosegretario alla Giustizia, è sbarcato al governo nella squadra dei professori guidata da Mario Monti. Docente di diritto privato comparato all'università di Roma 3, professionista e avvocato dai mille incarichi privati e pubblici, tra tanti impegni, il nuovo sottosegretario ha trovato il tempo di presentarsi in Senato, in commissione Giustizia, giovedì scorso per illustrare una nuova norma sul "computo delle azioni proprie nelle deliberazioni societarie".
Azioni proprie? A prima vista la questione non sembra esattamente una priorità per il rilancio del Paese. Tanto più che poco più di un anno fa, nel dicembre del 2010, l'esecutivo di centrodestra era intervenuto per correggere una legge in materia del 2008, che a sua volta recepiva una direttiva europea. Altro giro, altra corsa: giovedì, sotto forma di emendamento a un decreto del governo, ecco che arrivano nove righe targate Zoppini per correggere il vecchio testo. Proprio oggi la commissione è chiamata a dare il via libera alla norma prima dell'esame in aula.

Sarà un caso, ma le nuove disposizioni, che non si applicano, per esempio, alle società quotate in Borsa, calzano a pennello per un caso concreto. Uno soltanto, perché in giro per l'Italia davvero non si vedono molte aziende alle prese con controversie riguardanti la gestione delle azioni proprie. Il caso in questione, però, è un caso importante, importantissimo.

Una vicenda che ha fatto rumore nel mondo degli affari, perché riguarda la battaglia per il controllo della Salini, una delle più grandi imprese di costruzioni italiane, un colosso da oltre un miliardo di euro di ricavi. Da anni ormai l'azienda romana cresce a gran velocità soprattutto grazie alle commesse all'estero e nel 2010 ha rilevato il controllo del gruppo Todini.
Ebbene, se l'emendamento Zoppini (chiamiamolo così) diventasse legge, il ramo dei Salini capitanato dall'amministratore delegato Pietro (omonimo del nonno) si troverebbe servito su un piatto d'argento la maggioranza assoluta del capitale dell'azienda di cui attualmente possiede solo il 47 per cento. Un altro 43 per cento è controllato dai figli di Franco Salini, 75 anni, zio di Pietro. Resta il 10 per cento, al momento congelato sotto forma di azioni proprie, cioè titoli della Salini spa di proprietà della stessa Salini.
Pietro Salini punta ad arrivare almeno al 51 per cento con l'obiettivo di mettere definitivamente fuori gioco i suoi parenti. Per riuscirci, però, deve mettere le mani almeno su una parte delle azioni proprie. Un'operazione al momento vietata dalla legge. Con l'emendamento presentato dal governo giovedì scorso Pietro Salini riuscirebbe a centrare il bersaglio.
L'emendamento del governo arriva proprio mentre la battaglia tra i Salini è arrivata a un punto di svolta. A fine 2011 è scaduto il mandato dell'intero consiglio di amministrazione. E in vista del rinnovo, la prossima primavera si prevede battaglia tra i due rami della famiglia. Se però nel frattempo venisse appianata la questione delle azioni proprie, ecco che Pietro avrebbe gioco facile per imporre i suoi uomini al vertice.
Va segnalato un altro particolare importante. La nuova norma fa espressamente riferimento alle deliberazioni assembleari assunte entro il 30 giugno di quest'anno. A prima vista quindi l'emendamento Zoppini ha tutte le caratteristiche di un intervento transitorio. Dura qualche mese e poi tutto torna come prima. Interpellato dal Fatto Quotidiano, un portavoce del sottosegretario Zoppini spiega che l'emendamento "è stato studiato per regolare eventuali controversie che dovessero nascere in sede di deliberazione in assemblea nelle società con azioni proprie". Fine delle spiegazioni.
 
Ultima modifica:
a proposito di Tir, mi chiedo dove capso sono migliaia di poliziotti, carabinieri, vigili..in questo minchia di paese..dove e' la legalita'?

bastano 1000 pirla, che siano tassiti o autotrasportatori...che ti bloccano il paese..

ma le forze dell'ordine, dove sono..cosa fanno?..stanno al bar
 
a proposito di Tir, mi chiedo dove capso sono migliaia di poliziotti, carabinieri, vigili..in questo minchia di paese..dove e' la legalita'?

bastano 1000 pirla, che siano tassiti o autotrasportatori...che ti bloccano il paese..

ma le forze dell'ordine, dove sono..cosa fanno?..stanno al bar

No, Robe, quelli fermano le auto per controllare se funziona la luce della targa .......:rolleyes::rolleyes:
 
Two pack is better than one .....

Titolo: Lavoro: Monti, per riforme tempi piu' lunghi che per pensioni
Ora: 24/01/2012 15:09
Testo:
BRUXELLES (MF-DJ)--Per la riforma del lavoro "i tempi saranno piu' lunghi
di quelli a marcia forzata che hanno caratterizzato la riforma delle
pensioni" e "piu' brevi" delle misure occupazionali del passato.
Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Monti, durante la
conferenza stampa conclusiva dell'Ecofin durante il quale i 27 ministri
delle Finanze hanno parlato di governance e in particolare del cosiddetto
'Two Pack', volto a rafforzare il 'Six Pack', di regolamentazione dei
derivati e di semestre europeo.
rug
(fine)
MF-DJ NEWS
2415:09 gen 2012
 

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