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ACCADA QUEL CHE ACCADA,IL TEMPO SORVOLA ANCHE I GiORNI PEGGIORI!
...chiedo venia15929, è stato un lapsus ...freudiano, visto che spero di poter scaricare i lev che ho in carico a 17.000....adesso vado alla lezione di tango, a dopo.
.......vediamo un po' ...2 aziende...un nuovo Presidente, Vice, Consiglio d'Amministrazione, nuovo Collegio Sindacale, Direttori, Funzionari.......dov'è la lista di quei 500 che dobbiamo sistemare ?
naturalmente con stipendi da 1000€ al mese
Adesso capisco perchè non si è mai fatta una legge per evitare il conflitto di interessi (anche ai tempi di Prodi). Non solo non conveniva a Berlusconi, ma anche a tutti gli altri !!!! Figurati se questi si danno la zappata sui piedi !!!
La famiglia Marcegaglia arricchisce la platea di imprenditori italiani nell'azionariato di Unicredit (MDD: UCG.MDD - notizie) . Secondo quanto risulta a Milanofinanza.it, gli imprenditori mantovani avrebbero investito una cifra compresa tra 50 e 60 milioni di euro nell'ambito dell'aumento di capitale da 7,5 miliardi che si concluderà venerdì 27.
Con questa mossa la famiglia Marcegaglia, che una volta ultimata la ricapitalizzazione della banca avrà una quota nell'intorno dello 0,5%, si aggiunge ad altri importanti nomi dell'imprenditoria italiana che erano già presenti nell'azionariato di Piazza Cordusio, come Maramotti, Pesenti e Del Vecchio, o che vi sono entrati nel corso dell'aumento di capitale scommettendo sulle potenzialità di apprezzamento futuro del titolo Unicredit, che tuttora tratta a forte sconto rispetto a quello dei principali concorrenti.
Oltre ai Marcecaglia, tra gli imprenditori italiani che avrebbero puntato su Unicredit ci sarebbe anche il patron del gruppo Tod's Diego Della Valle, che avrebbe opzionato un pacchetto di poco inferiore al 2%. Indiscrezioni ancora non confermate indicano anche la famiglia De Agostini, che in passato ha già sottoscritto una piccola tranche del prestito Cashes da 3 miliardi, e i Garrone. L'opzione dell'investimento nella banca guidata da Federico Ghizzoni sarebbe anche sul tavolo dell'imprenditore trevigiano Mario Moretti Polegato, che non avrebbe tuttavia ancora preso una decisione definitiva in merito