Il disclaimer
Nel sito CTI c'è il comunicato in italiano che tutti possono leggere.
Io riporto qui il LUNGHISSIMO DISCLAIMER, mai scritto così analitico:
Questo comunicato contiene previsioni future per loro natura soggette a rischi ed incertezze, che potrebbero avere effetti significativi e/o influenzare negativamente i risultati futuri ed il prezzo di contrattazione dei titoli CTI. Nello specifico, i rischi e le incertezze che possono influire sullo sviluppo di farmaci candidati di CTI includono i rischi associati agli sviluppi preclinici e clinici propri del settore biofarmaceutico in genere e di Pixuvri in particolare, che comprendono, senza limitazioni, la potenziale mancata dimostrazione della sicurezza e dell'efficacia di Pixuvri ai fini del trattamento dell LNH aggressivo recidivato o refrattario e/o di altri tumori come determinato dall'FDA e/o Agenzia europea per i medicinali ("EMA");la possibilità che Pixuviri non sia il primo farmaco approvato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da LNH aggressivo recidivato o refrattario multiplio; la possibilità che la Commissione Europea non proceda all’adozione formale della raccomamdazione del CHMP su Pixuvri nel secondo trimestre del 2012 o che non proceda affatto; la possibilità che CTI non sia in grado di ottenere l'approvazione condizionata della MAA per pixuvri da parte della Commisisone Europea nel secondo trimestre del 2012 o che non la ottenga affatto; la possibilità che la commercializzazione di Pixuvri non sia approvata in tutti i Paesi membri dell’UE e i Paesi membri dell’Area economica europea; il rischio che nonostante l'approvazione condizionata della MAA per pixuvri, la possibilità che l’EMA possa richiedere a CTI ulteriori dati su Pixuvri; la potenziale mancata dimostrazione della sicurezza e dell'efficacia di tosedostat nel trattamento di pazienti con LMA/SMD recidivata/refrattaria a giudizio dell'FDA e/o dell'Agenzia europea per i medicinali ("EMA"); la possibilità che lo studio clinico di fase III su tosedostat possa non partire quest'anno o secondo quanto programmato; la potenziale mancata dimostrazione della sicurezza e dell'efficacia di pacritinib
nel trattamento di pazienti con MF a giudizio dell'FDA e/o dell'Agenzia Europea per i medicinali ("EMA"); la possibilità che pacritinib non soddisfi un'esigenza medica attualmente non risolta con gli inibitori non selettivi JAK1/JAK2 esistenti, che non si riesca a differenziare pacritinib per la sua elevata selettività, che l'acquisizione di pacritinib non si concluda tempestivamente o non si concluda affatto, che i vantaggi previsti con l'acquisizione di pacritinib possano non concretizzarsi secondo le aspettative, che CTI possa non essere in grado di attuare positivamente i suoi piani, le sue strategie, i suoi obiettivi relativamente all'acquisizione e allo sviluppo di pacritinib, che CTI non possa prevedere o garantire il ritmo o la distribuzione geografica del reclutamento negli studi clinici, che CTI non sia in grado di sostenere i controlli dei costi attuali; la possibilità che CTI non sia in grado di continuare a raccogliere i capitali necessari a finanziare le proprie operazioni, i fattori competitivi, gli sviluppi tecnologici, i costi di sviluppo, produzione e vendita dei farmaci candidati. Ulteriori rischi e incertezze comprendono costi di esercizio di CTI sempre eccedenti il fatturato netto, la possibilità he CTI non sia in grado di ridurre ulteriormente i costi di esercizio, che CTI continui ad avere bisogno di raccogliere capitali per finanziare i costi di esercizio e non sia in grado di raccogliere capitali sufficienti a finanziare le sue operazioni in corso, nonché altri fattori di rischio elencati di volta in volta nei più recenti moduli 10-K, 10-Q e 8-K depositati da CTI presso la Securities and Exchange Commission. Fatto salvo quanto previsto dalla legge,
CTI non intende aggiornare le dichiarazioni di questo comunicato stampa a seguito di nuove informazioni o sviluppi.