Adrin
Forumer attivo
Dopo anni che sono iscritto a questo forum mi sento pronto di condividere alcune delle mie analisi. Posterò in questa discussione il mio punto di vista su alcune società quotate.
Il Fair Value delle azioni viene calcolato partendo da una formula di mia invenzione che tiene in considerazione quelli che penso essere i dati più importanti del bilancio aziendale. Essendo una formula matematica ci sono, ovviamente, molte imperfezioni e molti fatti che non vengono considerati (che possono portare il prezzo delle azioni a discostarsi parecchio dal mio Fair Value)
La formula considera:
-Fatturato
-Risultato Operativo
-Utile Netto
-Cash Flow Operativo
-Il Patrimonio
-I Debiti
-La Crescita y/y del Fatturato
-Il ROE (Return on Equity)
-Numero Azioni
Per poter calcolare il Fair Value alla giornata odierna è inoltre necessario fare una proiezione di come saranno questi dati alla fine dell’anno in corso. Inutile dire che questa proiezione è soggetta ad errore e che questo errore può portare differenze significative sul risultato finale.
Questa formula nasce dal mio tentativo di fare una sintesi fra i 2 modelli più usati di valutazione aziendale:
-Il Discounted cash flow. In breve si tratta di calcolare il valore di una azienda attraverso il flusso di cassa futuro “scontato” al valore odierno.
-Valutazione coi multipli. Calcolare il valore di una azienda attraverso la comparazione con altre aziende simili di uno o più dati (fatturato, patrimonio, edibta, ecc…ecc…)
La formula prende un pizzico del primo ed un pizzico del secondo per fare un piatto nuovo, spero che si riveli più appetitoso di quelli classici e che possa aiutare a entrare su azioni sottovalutate.
Trattandosi di analisi fondamentale si parla di operazioni di lungo periodo, il Fair Value cambia una volta ogni 3 mesi, quando viene pubblicata la trimestrale. E’ un metodo per trovare azioni sottovalutate ed andare Long, uscire una volta che hanno toccato il loro Fair Value per spostarsi su una nuova azione sottovalutata. E’ possibile stare dentro finché l’azione non verrà scambiata ad un prezzo superiore da quello da me calcolato ma ovviamente i rischi aumentano. Questo modello non è fatto per andare short, solitamente cerco di essere “stretto” con le mie proiezioni per avere un risultato finale in lieve difetto e quindi meno rischioso, ma andare short da una azione che scambia ad un prezzo doppio del Fair Value sarebbe stato, alcune volte, estremamente profittevole.
La linea bianca tratteggiata è il Risultato “nudo e crudo” della mia formula. E’ per me un livello di massima importanza e permette di vedere bene le differenze fra società completamente diverse in settori completamente diversi. Ad esempio un’azione Tech di una Start-Up quoterà spesso sopra la linea bianca e magari non la toccherà mai (segno che la mia formula la sottovaluta cronicamente) ma prima o poi raggiungerà una fase più matura, il settore non sarà più così innovativo e la quotazione si sposterà verso il basso. Solitamente le aziende in settori maturi quotano spesso sotto la bianca tratteggiata e, tranne strane rinascite, difficilmente quoteranno per tanto tempo a livelli superiori (segno che la mia formula le sopravvaluta cronicamente). Allo stesso tempo ci sono sempre dei settori particolarmente di moda ed altri particolarmente fuori moda, le azioni del primo avranno una quotazione superiore al mio Fair Value, le seconde inferiore. Per tenere in considerazione queste differenze, dalla linea bianca ho costruito la linea arancione. Ad ogni bilancio, considero lo storico dei prezzi rispetto al risultato della formula cerco quindi di trovare il Fair Value specifico della azienda considerata (sì, è esatto, la sto facendo fittare apposta). La arancione tratteggiata, in fine, è l’unica linea che fa riferimento all'asse di destra e rappresenta la sopra/sotto valutazione in un determinato momento.
Il Fair Value delle azioni viene calcolato partendo da una formula di mia invenzione che tiene in considerazione quelli che penso essere i dati più importanti del bilancio aziendale. Essendo una formula matematica ci sono, ovviamente, molte imperfezioni e molti fatti che non vengono considerati (che possono portare il prezzo delle azioni a discostarsi parecchio dal mio Fair Value)
La formula considera:
-Fatturato
-Risultato Operativo
-Utile Netto
-Cash Flow Operativo
-Il Patrimonio
-I Debiti
-La Crescita y/y del Fatturato
-Il ROE (Return on Equity)
-Numero Azioni
Per poter calcolare il Fair Value alla giornata odierna è inoltre necessario fare una proiezione di come saranno questi dati alla fine dell’anno in corso. Inutile dire che questa proiezione è soggetta ad errore e che questo errore può portare differenze significative sul risultato finale.
Questa formula nasce dal mio tentativo di fare una sintesi fra i 2 modelli più usati di valutazione aziendale:
-Il Discounted cash flow. In breve si tratta di calcolare il valore di una azienda attraverso il flusso di cassa futuro “scontato” al valore odierno.
-Valutazione coi multipli. Calcolare il valore di una azienda attraverso la comparazione con altre aziende simili di uno o più dati (fatturato, patrimonio, edibta, ecc…ecc…)
La formula prende un pizzico del primo ed un pizzico del secondo per fare un piatto nuovo, spero che si riveli più appetitoso di quelli classici e che possa aiutare a entrare su azioni sottovalutate.
Trattandosi di analisi fondamentale si parla di operazioni di lungo periodo, il Fair Value cambia una volta ogni 3 mesi, quando viene pubblicata la trimestrale. E’ un metodo per trovare azioni sottovalutate ed andare Long, uscire una volta che hanno toccato il loro Fair Value per spostarsi su una nuova azione sottovalutata. E’ possibile stare dentro finché l’azione non verrà scambiata ad un prezzo superiore da quello da me calcolato ma ovviamente i rischi aumentano. Questo modello non è fatto per andare short, solitamente cerco di essere “stretto” con le mie proiezioni per avere un risultato finale in lieve difetto e quindi meno rischioso, ma andare short da una azione che scambia ad un prezzo doppio del Fair Value sarebbe stato, alcune volte, estremamente profittevole.
La linea bianca tratteggiata è il Risultato “nudo e crudo” della mia formula. E’ per me un livello di massima importanza e permette di vedere bene le differenze fra società completamente diverse in settori completamente diversi. Ad esempio un’azione Tech di una Start-Up quoterà spesso sopra la linea bianca e magari non la toccherà mai (segno che la mia formula la sottovaluta cronicamente) ma prima o poi raggiungerà una fase più matura, il settore non sarà più così innovativo e la quotazione si sposterà verso il basso. Solitamente le aziende in settori maturi quotano spesso sotto la bianca tratteggiata e, tranne strane rinascite, difficilmente quoteranno per tanto tempo a livelli superiori (segno che la mia formula le sopravvaluta cronicamente). Allo stesso tempo ci sono sempre dei settori particolarmente di moda ed altri particolarmente fuori moda, le azioni del primo avranno una quotazione superiore al mio Fair Value, le seconde inferiore. Per tenere in considerazione queste differenze, dalla linea bianca ho costruito la linea arancione. Ad ogni bilancio, considero lo storico dei prezzi rispetto al risultato della formula cerco quindi di trovare il Fair Value specifico della azienda considerata (sì, è esatto, la sto facendo fittare apposta). La arancione tratteggiata, in fine, è l’unica linea che fa riferimento all'asse di destra e rappresenta la sopra/sotto valutazione in un determinato momento.