Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Tempo previsto per Piazzola: mattina bello, pomeriggio molta pioggia.
Chi è interessato dovrebbe andarci presto, di solito il cambio avviene tra le 12 e le 14.
Il maltempo arriverà dall'ovest (Verona, per intenderci).:brr:

E sì purtroppo sarà così e nelle ore centrali farà temporale. Fammi sapere le tue intenzioni. :(
 
Io sarò lì presto e cercherò di fare una visita veloce agli esterni.
Se piove, passo alla parte coperta.
 
Sono la prima al rientro di un assurdo mercatino locale dove di tutto c'era meno che di qualcosa che rinviasse all'arte... Non ho visto nemmeno una grafica, giusto per rendere l'idea, mi sono quindi limitata a qualche acquisto personare very low cost... n° 3 tappeti/stuoie nuovi in lino/tessuto naturale, un paio per la casa in montagna, il tutto a 10 Euro ed una borsa in patchwork di rettile vintage credo anni '80 a 15 Euro molto carina ed un libretto che completava il set a corredo della litografia relativa al film Fantasia anno 1991 tiratura limitata, per 1,50 Euro si poteva fare...

Ho rischiato di acquistare un mobiletto in legno che mi avrebbero lasciato a 12 Euro, ma un pò il rempo ed un pò il trasporto mi hanno frenata... non so ancora se è stato un bene o no..
 
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Sono la prima al rientro di un assurdo mercatino locale dove di tutto c'era meno che di qualcosa che rinviasse all'arte... Non ho visto nemmeno una grafica, giusto per rendere l'idea, mi sono quindi limitata a qualche acquisto personare very low cost... n° 3 tappeti/stuoie nuovi in lino/tessuto naturale, un paio per la casa in montagna, il tutto a 10 Euro ed una borsa in patchwork di rettile vintage credo anni '80 a 15 Euro molto carina ed un libretto che completava il set a corredo della litografia relativa al film Fantasia anno 1991 tiratura limitata, per 1,50 Euro si poteva fare...

Ho rischiato di acquistare un mobiletto in legno che mi avrebbero lasciato a 12 Euro, ma un pò il rempo ed un pò il trasporto mi hanno frenata... non so ancora se è stato un bene o no..
Un mercatino senza una grafica è come un arcobaleno in bianco e nero :(
Io torno da Piazzola, dove il tempo, come previsto, fu clemente sino a quasi l'una, poi pioggerellina e all'una e mezza bufera vera e propria sui poveri espositori in ritardo.
Per fortuna, in certo senso (mi aspetta una settimana di spese), oggi non c'era molto. Ho lasciato perdere, dopo alacre consulto whatsappico con mantegna, due quadretti del 1977 25x20 di un certo Danieli di Verona, in stile paesaggi di Morandi o di Beraldo.(magari è questo stesso: N. 24 (LIVE) ASTA 45) NUDO DI DONNA DI SCHIENA, OLIO SU TELA, CM. 50X70. DANIELI 1975 ). Costavano 20 € l'uno incorniciati.

TROVATO è Danieli Flavio Quadro Danieli Flavio a Verona - Kijiji: Annunci di eBay :pollicione:

Vabbè, gli acquisti. Parto dall'ultimo, buona acquatinta incorniciata di Mario Abis, Chioggia 1924 - VE 2004. Su 20 esemplari, firma e titolo a matita (S.Giorgio). Lastra cm 32x25 .

Una vecchia biografia
Nato a Chioggia il 15 maggio 1924, risiede a Venezia. Pittore ed incisore. Frequentò l'Accademia e la Scuola d'Arte di Venezia. Allievo per l'incisione di Giovanni Giuliani, ha per questa forma artistica una forte predilezione.
Ha partecipato a varie mostre regionali e nazionali. Tra i maggiori riconoscimenti: medaglia d'oro alla Biennale di Reggio Emilia (1955), Premio acquisto Oderzo (1955), I° Premio a Burano (1956).
Sue opere figurano al Museo di Ca' Pesaro e al Gabinetto Stampe di Cagliari.
E' professore di Storia dell'Arte nell'Accademia di Venezia.
Dal ricordo, di Carlo Montanaro.
Pur avendo cominciato assai presto (lui, nato a Chioggia nel 1924, allievo di Saetti, Giuliani e De Logu) esponendo alla Bevilacqua La Masa (dal 1948) ma anche con riconoscimenti di interesse nazionale e internazionale (la Quadriennale di Torino 1959). Molte le mostre e molti i premi ottenuti nella lunga carriera che lo ha visto, tra l'altro, nel 1953, tra i fondatori dell'Associazione Incisori Veneti.

Comincio ad essere imbarazzato nel rapinare le casalinghe che portano al mercato cose di cui nulla sanno, mescolandole ai biberon e ai bibelots. Abis mi è costato 10 €, neanche la cornice.

Per 5 €, invece, acquaforte di Ampelio Tettamanti, donna che cuce, firmata solo in lastra, datata 1958.
Tettamanti Ampelio. Laveno (Varese), 1914 - Ancona, 1961. Pittore e disegnatore. Frequenta i corsi all'Accademia di Brera a Milano. Espone per la prima volta a Milano nel 1937; negli anni Quaranta partecipa a diverse edizioni del Premio Bergamo e della Biennale di Venezia. Nel dopoguerra partecipa a molte esposizioni del gruppo dei realisti milanesi presso le gallerie 15 Borgonuovo, Bergamini e Spotorno. Nel 1948, nel 1952 e nel 1955 partecipa alla Quadriennale di Roma; nel 1951 alla Rassegna di pittura contemporanea italiana (Premio Città di Bologna). In seguito espone la sua opera in numerose personali e partecipa spesso al Premio Suzzara, che lo vede vincitore nel 1955; nel 1958 vince il Premio Modigliani e nel 1961 il Premio Ramazzotti. Nel 1965 gli viene dedicata un'antologica a Suzzara e nel 1973 una al Circolo Contardo Barbieri di Broni. Del suo lavoro hanno scritto, tra gli altri, Mario De Micheli, Raffaele De Grada, Aligi Sassu e Franco Solmi. Nel secondo dopoguerra, i soggetti delle sue opere sono legati a tematiche sociali, ma disegna e dipinge volentieri anche nudi e nature morte. Nei primi anni Cinquanta il suo linguaggio passa dal neocubismo a una forma di realismo con qualche contaminazione espressionista e per tutto il decennio predilige tematiche sociali: uomini al lavoro, fabbriche, quartieri periferici. Dopo il viaggio in Cina del 1957, la sua maniera si rinnova attraverso un respiro compositivo più ampio, una più rapida definizione delle forme e una stesura del colore più corposa. Bibl.: M. Ghilardi, Tettamanti, Broni, Centro Artistico Contardo Barbieri, 1973; Tettamanti, Piacenza, Galleria d'Arte Moderna l'Angolo, 1980.

--CONTINUA--


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Chi mi ha dato il Tettamanti è lo stesso che, avendo "vuotato" un fondo di tipografia (da cui pure il Tettamanti proviene), mi ha più volte nel tempo ceduto acqueforti di Carlo Vitale (Carlo Vitale - Biografia )
... Al rientro a Milano apre il suo primo studio in Via Bronzetti, intervallando la sua attività italiana con frequenti soggiorni a Parigi. Questo studio é anche un salotto frequentato da intellettuali e pittori, tra i quali: Renzo Bongiovanni Radice, Leonardo Borgese, Piero Gadda Conti, Antonello Gerbi, Mauro Reggiani, Ernesto Rogers, Mario Sironi e Fiorenzo Tomea.
Giovanissimo si impone all’attenzione della critica e del pubblico e già nel 1924 é presente alla Biennale di Venezia.
Dopo il successo della prima personale alla "Fiera Letteraria" a Milano nel 1929, sue opere vengono esposte alle Biennali del 1930, del 1936, del 1938 e del 1950.
Come pittore, disegnatore e acquafortista partecipa alle Sindacali Lombarde dal 1929 al 1939 e alle Quadriennali di Roma dal 1935 al 1948. Nel 1939 espone al Salon des Indépendants e al Salon des Tuileries di Parigi. E’ presente a Berlino e in numerose mostre italiane e internazionali.
...
Ancora una volta ho preso un pacchettino: 7 a 5 euro l'una, di cui due doppie, ma in versione leggermente differente, di prova, evidentemente; molte sono firmate, tutte sicuramente di sua mano (nel fine 900 era un pilastro del Catalogo Prandi). Si tratta di acqueforti, lastre 18x13, alcune stampate a colori, altre acquarellate a mano, certamente da lui).

Vitale Piazzola maggio 2016 1 001.jpg


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Chi mi ha dato il Tettamanti è lo stesso che, avendo "vuotato" un fondo di tipografia (da cui pure il Tettamanti proviene), mi ha più volte nel tempo ceduto acqueforti di Carlo Vitale (Carlo Vitale - Biografia )

Ancora una volta ho preso un pacchettino: 7 a 5 euro l'una, di cui due doppie, ma in versione leggermente differente, di prova, evidentemente; molte sono firmate, tutte sicuramente di sua mano (nel fine 900 era un pilastro del Catalogo Prandi). Si tratta di acqueforti, lastre 18x13, alcune stampate a colori, altre acquarellate a mano, certamente da lui).

Una domanda generale giusto per capire caratteristiche della "battuta di caccia"... i venditori dove bazzichi tu sono quelli "monotematici" o "molto orientati" sul collezionismo cartaceo e simili tipo Gonzaga, giusto per intenderci, oppure sono gli "svuotacantine" con di tutto un pò... perchè nei miei mercatini locali esistono in pratica solo i secondi, per cui trovare qualcosa del tipo è davvero molto difficile... solo qualche stampa o tutt'al più santini e immagini sacre.
 
Una domanda generale giusto per capire caratteristiche della "battuta di caccia"... i venditori dove bazzichi tu sono quelli "monotematici" o "molto orientati" sul collezionismo cartaceo e simili tipo Gonzaga, giusto per intenderci, oppure sono gli "svuotacantine" con di tutto un pò... perchè nei miei mercatini locali esistono in pratica solo i secondi, per cui trovare qualcosa del tipo è davvero molto difficile... solo qualche stampa o tutt'al più santini e immagini sacre.
Spero di sbagliare percependo un certo senso di frustrazione nella tua domanda. In realtà già Ovidio (nell'Ars Amandi) suggeriva a chi cercava un'amante di andare in luoghi frequentati. Qui la situazione è simile, a Piazzola ci sono centinaia di banchi e solo due mi hanno dato delle opportunità. Chiaramente, in un mercatino molto piccolo diventa più difficile (ma non impossibile) trovare occasioni.
La parte più significativa della domanda è però la prima. Estremizzando: ci sono due tipi di occasioni: quella presso il venditore specializzato e quella presso le paracasalinghe o i ragazzini intraprendenti (ecc., eh!). Lo specializzato sa che cos'ha, normalmente ha prezzo di mercato, però può non avere piena conoscenza di alcuni periodi, oppure voglia di incassare al più presto, o ancora tanta roba da non saperla ben classificare ... qualche volta anche molta ignoranza specifica. Perciò dallo specializzato si cerca l'occasione molto particolare. Per esempio, i recenti acquisti miei e di @mantegna, Matta, Angeli, Chia ecc. erano presso uno anziano e superspecializzato, ma sin troppo desideroso di vendere, per di più cose possedute da tempo. Il che mi fa venire in mente che il mercante anziano è tendenzialmente preferibile per quanto riguarda i prezzi medi (ha tanta roba e a prezzi vecchi), cioè sa che ti sta trattando bene, mentre il giovane deve speculare di più e ha pagato di più, e ha più tempo per non mollare: sarà più caro, salvo su cose che non conosce e di cui tende a liberarsi, per esempio il Matta lo pagavi il doppio, ma un Belle Epoque magari la metà.

L'altro estremo sono gli improvvisati, che hanno di tutto sul banco, e magari anche uno o due quadri. Di solito non conoscono e sparano i prezzi a caso. Lì fai presto a vedere se c'è cacciagione, della quale chiederai il prezzo specificando che comunque prima devi fare il giro :eeh:, perché più il tempo passa e più calano i prezzi :abbocca:. Il rigattieruccio non saprà aiutarti, e se parlerà dirà un sacco di cose talora esatte ma spesso poco pertinenti. Oggi ho visto una piccolissima incisione di Giulio Aristide Sartorio, non firmata, richiesta di 50, più di dieci non gli avrei dato, ma mi fa: è Sartorio :ola:, si, vabbè, ma tu non sei Castelli o Sonnabend :fiu:. I prezzi delle sue grafiche non li conosco neanche io, dài.

Chiaramente, in un mercato piccolo cerco con il lanternino l'occasione; mi facilita il fatto che va bene tutto, dal 400 al 2000. Se poi c'è il moderno da quello dell'antico, o viceversa, è più facile fare il colpetto, così come se c'è il pacchetto di grafiche da quello delle biciclette o dei ferrivecchi.
In pratica, credo che tu debba muoverti di più e cercare presso qualche mercato un po' più ricco. Certo che di roba brutta se ne vede ...:wall:
 
Spero di sbagliare percependo un certo senso di frustrazione nella tua domanda. La parte più significativa della domanda è però la prima. Estremizzando: ci sono due tipi di occasioni: quella presso il venditore specializzato e quella presso le paracasalinghe o i ragazzini intraprendenti (ecc., eh!). Lo specializzato sa che cos'ha, normalmente ha prezzo di mercato, però può non avere piena conoscenza di alcuni periodi, oppure voglia di incassare al più presto, o ancora tanta roba da non saperla ben classificare

Chiaramente, in un mercato piccolo cerco con il lanternino l'occasione; .... è più facile fare il colpetto, così come se c'è il pacchetto di grafiche da quello delle biciclette o dei ferrivecchi.
In pratica, credo che tu debba muoverti di più e cercare presso qualche mercato un po' più ricco. Certo che di roba brutta se ne vede ...:wall:

Hai ragione è proprio così, anche se poi magari compenso con acquisti "fritto misto", in cui ho un occhio più sicuro e trovo comunque qualcosa di utile anche se non l'acquisto "artistico"... poi mi viene la tentazione di guardare al web per scovare davvero qualcosa di interessante o almeno bizzarro... e quello può essere anche peggio!!! Come sai trovo analoga soddisfazione nel commentare o fare scouting nel web per acquisti fatti da altri, il divertimento non è dato tanto dal senso del possesso quanto dal gusto per la ricerca e soprattutto dalla curiosità della scoperta.

Alcune accortezze tra quelle che citavi, magari inconsapevolmente ed in modo un pò empirico, le ho adottate anch'io da tempo, come gli acquisti delle cartelle quasi "al buio" da chi vende altri articoli, ma un pò la pigrizia, un pò il fatto che non amo guidare mi hanno fatto desistere da trasferte più lunghe e rimanendo nel circondario con mercanti locali le offerte spesso tendono a ripetersi. Mi rendo conto però che ad es. Gonzaga è un mercato forse troppo grande e difficile, dove se trovo anche qualcosa di interessante tipo B. Lazzari o disegni di Radice, alla fine ho paura di spendere "male", come le vs. ultime esperienze di comunque "abili cercatori" con il famoso De Chirico hanno dimostrato.
 
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Hai ragione è proprio così, anche se poi magari compenso con acquisti "fritto misto", in cui ho un occhio più sicuro e trovo comunque qualcosa di utile anche se non l'acquisto "artistico"... poi mi viene la tentazione di guardare al web per compensare con qualcosa di interessante... e quello può essere anche peggio!!! Come sai trovo analoga soddisfazione nel commentare o fare scouting nel web per acquisti fatti da altri, il divertimento non è dato tanto dal senso del possesso quanto dal gusto per la ricerca e soprattutto dalla curiosità della scoperta.

Alcune accortezze tra quelle che citavi, magari inconsapevolmente ed in modo un pò empirico, le ho adottate anch'io da tempo, come gli acquisti delle cartelle quasi "al buio" da chi vende altri articoli, ma un pò la pigrizia, un pò il fatto che non amo guidare mi hanno fatto desistere da trasferte più lunghe e rimanendo nel circondario con mercanti locali le offerte spesso tendono a ripetersi. Mi rendo conto però che ad es. Gonzaga è un mercato forse troppo grande e difficile, dove se trovo anche qualcosa di interessante tipo B. Lazzari o disegni di Radice, alla fine ho paura di spendere "male", come le vs. ultime esperienze di comunque "abili cercatori" con il famoso De Chirico hanno dimostrato.
Il 2 sarò a Gonzaga, ma proveniendo direttamente dall'Abruzzo - parto domattina. A Gonzaga mi troverò con @mantegna perché abbiamo i numeri di telefono. Io guarderò il computer ancora stasera, poi ... con lo smartphone in viaggio ci rinuncio, perciò se verrai a Gonzaga dovrai metterti in contatto con lui. Vale anche per gli altri, naturalmente. Tengo sempre in tasca la marinara senza pomodoro per te :jolly:, ma comincia a creare problemi :pozione::rasta::pizza::rottentomato::titanic:
Nei mercatini i pezzi unici buoni sono più rari da trovare, ovvio. Ma ci sono. Comunque, se ho trovato Picasso e Cézanne ... van bene anche i multipli, no? A Piazzola, detto per inciso, c'era un'acquaforte di Renoir che conosco bene (in ultima tiratura, come di solito). Chiedeva 600 euro, la posto qui sotto. Naturalmente sapeva che era un Renoir, ma fosse stato un banchetto periferico col salame sul banco e la gavetta, forse si poteva comprare a 10. Ne ho altre di Renoir, penso che le metterò all'asta: quel prezzo non è eccessivo, ma io ero abituato a pagare molto di meno ...




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