Visto che mi hai citato mi permetto di darti un suggerimento molto più semplice ed efficiente. Sbarazzati delle opere minori o che non ti interessano più e tieniti quelle per te più significative o in generale di maggior interesse o valore. Le altre minori vendile o regalale. Apprezzerai molto di più quelle che ti terrai e le saprai valorizzare. Vedrai inoltre che non ti serviranno nè cartelle, nè cassettiere, nè ripostigli.
C'è un sacco di carne al fuoco, chiedo scusa l'esser scomparso e il non aver risposto per tempo a voi tutti (anche se leggevo silente).
Ne approfitto di una pausa pranzo piu' lunga del previsto e comincio da qui.
Ringrazio tantissimo anche
@lastra.biffata per il commento (ah, intanto, quando dicevo che quel tuo commento sulle opere sotto i letti mi ha fatto sorridere, non era assolutamente un sorriso di burla, ma un mea culpa; credo che il senso lo avessi già capito, ma insomma, meglio ribadirlo), capisco il tuo punto di vista e in parte lo condivido, almeno dal punto di vista razionale, ma lasciami fare un paio di esempi pratici di opere in mio possesso che vivono nel limbo.
Ho un collage di Paolini di bassa tiratura (ma non bassissima... non ricordo, credo di 30?). Il foglio è rovinatissimo, ma proprio tanto tanto (se leggesse ancora il buon
@Cris70 ...). Ne ho parlato con un restauratore: non c'è verso. Lo metto alla parete? La mia metà mi sbrana. Lo butto? Giuro, mi piange il cuore. Lo vendo? Valore commerciale: 0 (forse 5 euro li tiro su, via). E allora c'è un accogliente armadio a quattro ante...
Altro esempio, questo ancora più emblematico. Una delle Vedute di Roma di Piranesi, secondo stato. L'angolo superiore destro (una buona area) roso dai tarli (maledetti buongustai). Anche in questo caso, di regalarlo o buttarlo non se ne parla. Per questo qui, probabilmente, qualcuno impietosito una ventina di euro me li da. Ma che ci faccio dei venti euro? Sinceramente, preferisco tenermi il mio Piranesi a mezzo servizio anche in base ad un'altra osservazione: uno ad "intero servizio" non posso verosimilmente permettermelo. Quando voglio, apro la cartella, e almeno mi rifaccio gli occhi con i 3/4 buoni (tanto e' bello grande...)
Ultimo caso, quello della disperazione. Un po' di tempo fa postai la foto di certi fratini di legno che sembravano di buona fattura (per lo meno, l'essenza del legno e' bella). Ammetto di non aver auto-risposto alla mia richiesta di aiuto, ma in una maniera rocambolesca e - lo dico con non poco orgoglio - dopo una ricerca che mi ha tenuto impegnato un buon paio di mesi (alla fin fine, come dicevo altrove, e' in primis ciò che mi appasiona tanto in questo mondo) ne ho trovato l'autore. Un pover'uomo, uno spirito apparentemente bello, semplice, e naif nella vera accezione del termine (uno che viveva in Piemonte, al limitare di un bosco, dei prodotti del suo pezzetto di terra). Non valgono una ceppa. Ma questo personaggio merita che io butti le sue opere? o che vengano cestinate da altri? Ammetto di essere un po' emotivo da questo punto di vista...
Ecco, la mia è una collezione - mi fa specie chiamarla cosí perché in realtà so perfettamente che non lo è - di casi disperati, opere randagie, imperfette ma non per questo brutte. Come me. Diciamo che mi ci immedesimo molto.