Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ... (180 lettori)

baleng

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Assolutamente, che si facciano copie di studio è assodato - io stesso a parte questa ne ho altre. Mi suonava un po' curioso apporre due firme su un disegno, tra l'altro falsificando una delle due (o scimmiottando quella dell'autore reale). (in quella di Lory ce n'e' una, probabilmente del vero autore, in quella del video, in verita' non ricordo...)
Pero' il ragionamento delle acqueforti di riproduzione, in effetti, non fa una piega.
PS. ho un'ultima ipotesi: una "terza mano", qualcuno che abbia preso il foglio, vi abbia letto E. Rossi sul retro senza interpretare (anche perche' impossibilitato) il testo, e lo abbia riscritto sul fronte attribuendo per sempre il disegno al sig. E.
E vabbe'. A prescindere da tutto: a me questo disegno pare ben fatto.
Comunque grazie mille a tutti voi per lo scambio molto stimolante!
Tutto questo, per un disegno che ho pagato 5 euro (bugia, 10 con un altro olietto su rame un po' banalotto), e che se anche fosse di Lucio non ne varrebbe più di 100 :rotfl:(mentre lo scambio di opinioni, quello sí che non ha prezzo!)
Certamente. E vorrei togliere un'ombra sul fatto che "noi" pare cerchiamo sempre di pagare un'inezia ciò che vale, e soprattutto che lo si faccia per avarizia. La cosa più importante. invece, è la soddisfazione di averci visto lungo, di aver tirato fuori dal mucchio proprio la roba buona, con la capacità di riconoscerla NON dopo indicazioni e informazioni, ma PRIMA. Il denaro speso è un dettaglio, la rivalsa dei Masanielli contro i Borboni dell'arte. Perché, anche per chi di noi (scusate, non uso mai questo termine, che ai miei occhi appare presuntuoso) abbia risorse di denaro sufficienti a placare la brama di oggetti validi, solo la "scoperta", solo l'impresa individuale della autodimostrazione di capacità dà il gusto alla cosa come il sugo alla pastasciutta. Poi si aggiunge il piacere di aver "salvato" un'opera meritevole, e alla fine magari il fatto che pagando poco possiamo avere molte esperienze e imparare ancor di più, fino ad avere in casa molte più opere. E' più piacevole mangiare il pesce o andarlo a pescare?
E in effetti, la vera conoscenza della qualità si ottiene avendo l'opera tra le mani, o almeno andandola a vedere nei musei.
 

baleng

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Piazzola, gennaio 2024. Pieno di gente. occasioni pochine.
Q parte 3 buoni occhiali da sole a 2 €, presa una rivista Il conoscitore di stampe, II 1970 (3000 lire all'epoca, 2 € oggi). C'è molto da leggere, 2 euro andavano spesi. Poi, poco fa, tornato a casa e aprendola, mi è saltata fuori una inattesa xilografia, omaggio per i lettori, di Miroslav Cerny, (Praga1934 - 2007), non num e non firm ma almeno sicuramente autentica (quanto si somigliano le xilo in nero e le loro riproduzioni!!). Poiché firm e num par di capire valga 30/50 euro, quindi questa ancora assai meno, resta comunque che è la seconda volta in un mese che trovo un'opera nascosta in regalo :pollicione::jack:. Forse l'entusiasmo della redazione per questo artista non è stato sufficientemente compensato dalla storia, ma pazienza, con i giovani è così, e lui all'epoca aveva 36 anni, adolescenza per un pittore.



Il conoscitore di stampe 001.jpg
Il conoscit. - Miroslav Cerny 001.jpg
Il conosc. Cerny testo 001.jpg


Più tardi posterò l'altra opera, acquaforte a 5 euro
 
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baleng

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La Verna è una località sul Monte Penna, una montagna isolata di 1.283 metri situata al centro dell'Appennino toscano, che si erge sopra la valle del Casentino, nell'Italia centrale. Il luogo è noto soprattutto per la sua associazione con San Francesco d'Assisi e per il Santuario della Verna, sorto in suo onore
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Da 4 mesi mi soffermavo a Piazzola su un'acquaforte che mi "piaceva" e il cui titolo a matita era appunto La Verna. Autore? Occorre riconoscere la firma. Comunque ho resistito a richieste logiche ma al momento per me inaccettabili (15 euro) in quanto oramai per ogni quadro che mi entra in casa dovrei buttare via qualcos'altro, libri, vestiti, scarpe o chissacché. Non vivessi da solo anche i conviventi sarebbero in pericolo. Però ai 5 non ho resistito, ed ora la posto senza aver ancora iniziato le ricerche sulla firma, sperando che il comune impegno possa gratificarmi di una nuova piccola scoperta fatta sulla base della qualità (infatti la spazialità del lavoro ha per me qualcosa di tedesco, quasi tratta dagli spazi di Klinger o dei suoi seguaci.)
Lastra 24x22 cm.

La Verna - anonimo.jpg


La Verna titolo.jpg
La Verna firma.jpg


La Verna firma - Copia.jpg
 
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baleng

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La Verna è una località sul Monte Penna, una montagna isolata di 1.283 metri situata al centro dell'Appennino toscano, che si erge sopra la valle del Casentino, nell'Italia centrale. Il luogo è noto soprattutto per la sua associazione con San Francesco d'Assisi e per il Santuario della Verna, sorto in suo onore
Vedi l'allegato 730466

Da 4 mesi mi soffermavo a Piazzola su un'acquaforte che mi "piaceva" e il cui titolo a matita era appunto La Verna. Autore? Occorre riconoscere la firma. Comunque ho resistito a richieste logiche ma al momento per me inaccettabili (15 euro) in quanto oramai per ogni quadro che mi entra in casa dovrei buttare via qualcos'altro, libri, vestiti, scarpe o chissacché. Non vivessi da solo anche i conviventi sarebbero in pericolo. Però ai 5 non ho resistito, ed ora la posto senza aver ancora iniziato le ricerche sulla firma, sperando che il comune impegno possa gratificarmi di una nuova piccola scoperta fatta sulla base della qualità (infatti la spazialità del lavoro ha per me qualcosa di tedesco, quasi tratta dagli spazi di Klinger o dei suoi seguaci.)
Lastra 24x22 cm.

Vedi l'allegato 730467

Vedi l'allegato 730468 Vedi l'allegato 730469

Vedi l'allegato 730470
Ernando Venanzi sarebbe possibile, ma non per lo stile che trovo nei suoi lavori ... e neanche per la firma. Kaputt. Ho confrontato le lettere de "La Verna" con quelle della firma, ma per ora il nome non ce l'ho.
 
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caboto

Nuovo forumer
Oggi nel tardo giro domenicale recuperata questa tecnica mista dal titolo " Vita contadina" 1960 ( 58 x 30 cm) a firma Carla Bergamasco Cortese - artista mantovana. Richiesta iniziale 40 € controfferta di 20 ( avrei voluto dire 10 ma era ben tenuta e ben incorniciata ) accettata.
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baleng

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Dopo alcuni mesi sono tornato (tardi, quasi in chiusura) al mercatino di Brugine, regno di nordafricani che stendono per terra di tutto, computer, motori attrezzi vestiti ecc, nonché di africane con larghe sporte, svuotatrici di armadi, montagne di "quadri" in cui la cosa più interessante è la cornice. Roba per me non c'è quasi mai, qualche volta robetta tipo cornici da recuperare a 1 euro, o litografie del valore di 20 euro a 2 euro ...
Al penultimo banco - giuro - c'era un qualcosa di colorato appena visibile attraverso la spessa polvere del vetro, colore dato con mestiere ma senza particolare genio. Cornice ex dorata, ora marcescente. Il tipo, forse algerino, l'aveva quasi nascosta in un angolino laterale e io stesso stavo andandomene, ma ho chiesto il prezzo. 5 euro, non mi sono mosso, 3 euro, due euro. A due devo aver fatto un'espressione concessiva, perché me l'ha dato in mano e mi sono ritrovato con questa roba (sozza, oddìo quanto!) che, comunque, mi sembrava di avere già intravisto: se non lei, sua sorella, da qualche parte - non necessariamente mercatini.
Ora al computer ho controllato: con google immagine non dava nulla, però era firmata: Michel de Alvis, si leggeva bene. Si tratta di olio su cartoncino di autore parigino, detto "il pittore di Parigi":
Michel de Alvis (1936-2019) è nato a Parigi nel 10° arrondissement. Figlio di un costruttore di pianoforti e di uno stilista, trascorre la sua infanzia a Montmartre tra pittori e artisti. Soprannominato il pittore di Parigi, visse nel 18° arrondissement vicino a Montmartre e avrà un laboratorio per tutta la vita ai piedi delle Buttes Chaumont. Dopo aver studiato disegno grafico, prende lezioni di disegno e si iscrive a vari laboratori tra cui quello di Daniel du Janerand. L'artista disegnerà e dipingerà per tutta la vita Parigi che gli ha ispirato queste poche righe:
Soprannominato il pittore di Parigi, Michel de Alvis è influenzato da Pablo Picasso, Jean Cocteau, Jules Pascin, e Bernard Buffet, l'artista può essere descritto come postcubista ed espressionista. eccelle nella natura morta ma è molto talentuoso anche nei nudi. Appassionato di viaggi (Francia, Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Turchia…) ci regala nelle sue opere questi favolosi paesaggi mediterranei che tanto ama.

Dal mio punto di vista, anche se per opere come la mia chiedono sui 200 euro, è solamente un pittore commerciale un po' furbo e abbastanza superficiale Michel DE ALVIS - Original Painting - Oil - Oriental Decor 2 che però nel suo ci sa anche fare, non uno scappato di casa, ma da molti apprezzato. Insomma, 2 € si potevano anche mettere.
Dimensioni cm 33x26 e ben conservato, se Dio vuole.

Michel de Alvis.jpg
 

baleng

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Si, cerco ibrahim kodra oppure Gjelosh Gjokaj, se ti capitano fammi sapere, grazie, mio e-mail [email protected]
Dovresti almeno indicare in quale regione vivi. Posto qui sotto la firma di Gjokaj per i baldi ricercatori
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e un Catawiki

 
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